STESSA GIUNGLA, DIVERSA TRIBÙ
Ankar era tornato nel villaggio che ora chiamava casa, erano passati quattro giorni e ne mancavano undici prima del suo ritorno.
"Dove sei stato?"
Il lupo sospirò ormai conosceva bene quella voce.
Tagan poggiava la schiena sulla parete di una casa mentre fissava il simile di classe.
"Il sole e la luna si sono alzati in cielo quattro volte senza che io ti vedessi qui."
"Ognuno di noi ha i suoi desideri." commentò il cacciatore per poi riprendere a camminare.
Si era abituato a quel clima di tensione con il cane e di certo non dava peso alla sua durezza, dopotutto, forse, anche lui avrebbe fatto lo stesso se i loro posti fossero stati invertiti.
Sentì dei passi alle sue spalle che formavano un ritmo quasi coordinato con i suoi... Lo seguiva.
"Ti ho dato risposta."
"Che cosa hai fatto?"
Passarono in mezzo agli abitanti che li fissavano curiosi di sapere come mai andassero nella stessa direzione, il canide più indietro continuava a cercare di scoprire cosa avesse fatto il lupo.
Quest'ultimo, invece, era sempre più disturbato nella pazienza dalle domande di Tagan, ma erano i ricordi di quella notte a infondergli rabbia e dolore.
"... Tu non mi piaci, ma non esiterò a..."
"Non sono fatiche tue!"
Ankar si voltò di scatto e la femmina sembrò, per un piccolo istante, provare paura per lo sguardo del cacciatore.
La fissava come se volesse trapassarla con la lancia stretta nella mano destra, respirava pesantemente come un cane rabbioso intenzionato ad attaccare.
Chiuse gli occhi e recuperò la calma con qualche respiro profondo.
"Non desidero parlare con te."
Si voltò nuovamente e riprese a camminare come se nulla fosse.
"Ankar!"
Lockla si avvicinò con una lancia pronta all'uso.
"Non ti avevo mai visto con..."
"Oggi andremo a cercare carne per la tribù." rispose sorridente.
Quella frase generò altri ricordi nella mente del lupo, sembrava che tutto intorno a lui volesse riportarlo mentalmente alla tribù natia.
"Parliamo..."
Il giaguaro indicò con la testa la propria destra e i due iniziarono a camminare l'uno vicino all'altro.
Tagan fissava il padre e quel canide dal pelo rosso dirsi chissà cosa mentre ripensava a quello sguardo.
"Gli Dei ti hanno creato sofferenze". sussurrò.
"Kuningas era l'apice nelle battute di caccia e non serve dirti che ora sarai tu a guidare nella giungla."
"La guida non è fatta per me." rispose il lupo intento a guardarsi intorno, avvertiva gli sguardi di emozioni contrastanti degli abitanti che mutavano al suo passaggio.
"Io credo di sì."
Lockla pensava all'ariete in grado di fare profezie e alle parole dette sul lupo davanti a lui.
Ankar era un mistero, ma se Onias diceva qualcosa su qualcuno non era certo per dire.
"Lo..."
"Ho parlato, Ankar."
Il lupo si sentì come diversi giorni prima quando il giaguaro lo "costrinse" a prendere il posto del leone.
"La caccia inizierà a breve, Kuningas aveva dodici cacciatori sotto la sua lancia... Tu, almeno per questo tempo, dovrai averne due."
"Ho già scelto."
I due si fermarono.
"Bene, chi sono?"
"Ember e il lupo dietro di te."
Lockla si voltò e notò il lupo dall'enorme voglia rossa intento a fissare intorno a sè, quando notò lo sguardo del leader sembrò esserne turbato come un bambino che aveva fatto un pasticcio a scuola e si sentisse accusato sotto ogni sguardo.
"Zet? Ember? Ankar, non voglio provocare odio, ma loro..."
"Ember è troppo magra e, perciò, non riesce a tenere una lancia, mentre Zet ha un segno del Dio Guerra sul corpo che sembra portare un cattivo presagio."
Il leader fissò il canide rosso spiazzato dalla risposta rapida.
"Tuttavia, Ember desidera far parte della caccia e Zet desidera essere trattato come ogni cacciatore del villaggio, voglio loro due e se non sei d'accordo non prenderò parte alla caccia di oggi."
Passò vicino al giaguaro come se nulla fosse, quest'ultimo, in normali circostanze, avrebbe risposto a tono per una simile confidenza ma ora notava nel cacciatore qualcosa di diverso.
"La caccia avrà inizio fra pochi istanti." disse il leader.
EHYYYYY! VI SONO RIMANCATO?
Scusate se è corto ma è per la solita divisione.
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