DUELLO MORTALE

"Quanti nemici ci sono?" chiese Ankar intento a fissare Zet proprio davanti ai suoi occhi.

I due non si erano mossi molto dal luogo dell'imboscata e il lupo rosso osservava come il cadavere del simile appena ucciso veniva portato via da due cacciatori.

"Kaede ed Enena avevano un'amica molto legata, Boka e Sota hanno perso la madre quando il più piccolo respirò ma il padre è vivo, Masha ha un fratello con più anni sulle spalle e Roz ha una sorella."

Il lupo con la voglia iniziò a camminare mentre esponeva la risposta in un piccolo elenco assai colmo di odio e rabbia.

Il canide al suo fianco continuò a mettere un piede davanti all'altro in silenzio.

"Sono tutti?"

Fissò il simile.

"Sì." sussurrò mentre annuiva rapidamente due volte.

Ankar lo fissò e annuì a sua volta.

"Dobbiamo trovarli." disse con le pupille che facevano avanti e indietro ad ogni passo.

Poteva passare un piccolo istante prima di ricevere un altro attacco e il luogo giocava a favore degli assalitori.

Dai tetti, nei piccoli sentieri fra le case, persino dalle spalle una lancia, o qualsiasi altra arma, sarebbe stata facile da scagliare.

Era come avere un tapiro nel proprio confine e sapere che la sua vita era nelle proprie mani.

I pensieri del lupo vennero interrotti da Rohan che, dopo essersi fermato a pochi passi dal simile di classe come una statua irremovibile, lanciò qualcosa vicino ai piedi rossi.

Il canide la guardò, un dente di giaguaro bianco come il gesso.

"Prendila." sussurrò lo sciacallo senza perdere il contatto visivo con chi aveva davanti.

"Ankar, asp..."

Zet non riuscì a fermare il cacciatore, ormai il dente era stretto fra le dita della mano sinistra.

"Prendi la lancia... Ha inizio un duello mortale."

Rohan fece qualche passo indietro e strinse la propria lancia con entrambe le mani, mentre la teneva rivolta verso il cielo anche se leggermente obliqua per evitare che la pietra appuntita toccasse il mento violaceo.

Il lupo rosso fissava davanti a sè senza comprendere ciò che succedeva.

"La zanna di giaguaro è un rituale di combattimento..."

Il lupo con la voglia aveva fatto qualche passo e ora sussurrava al simile cosa aveva scatenato.

"... Lo chiamiamo duello mortale da prima che il padre di mio padre vedesse il cielo."

Ankar fissò l'interlocutore senza mostrare rabbia o preoccupazione.

"È giovane e inesperto, lo disarmo e andiamo."

"Ankar, il duello mortale deve finire con il sangue."

Il cacciatore coinvolto si fermò per poi voltarsi.

Doveva togliere la vita a un giovane sciacallo?

"Hai troppa paura?" chiese con superbia l'imminente avversario.

"Sì." sussurrò il canide rosso per poi stringere l'arma fra i palmi.

Rohan iniziò a camminare lentamente sul lato con la punta verso il lupo, quest'ultimo lo fissava in silenzio senza trovare una scappatoia dal dover usare mortalmente la lancia.

Lo sciacallo provò un affondo rapido e quando il bersaglio si spostò sul lato decise di ferirgli il petto, ma l'arma nemica rintracciò la sua e, per un istante, perse l'equilibrio ma si ricompose subito.

Cercò di trapassare gli addominali, ma Ankar si mosse sul lato nuovamente e ciò portò il canide violaceo a camminare rapido in avanti per un secondo sbilanciamento.

"Pensa, pensa." sussurrava il più abile.

Conosceva un modo per chiudere una ferita in mezzo alla giungla poteva uscire dal duello mortale senza uccidere chi aveva davanti.

"Usa la tua arma!"

Sembrava quasi una supplica quella ordinata dallo sciacallo che cercò di colpire il lupo al volto, ma quest'ultimo si abbassò e usò il bastone per fare uno sgambetto all'altro che cadde sul terreno.

"L'ho usata, ora sei soddisfatto?"

Rohan tornò in piedi con petto e muso sporchi di un marrone chiaro, la caduta era stata umiliante e non placò la collera del suo animo.

Scagliò l'arma verso l'obiettivo, ma ci fu una sorpresa generale quando una mano rossa afferrò l'asta con precisione.

"Non devi dimostrare nulla, né a loro..."

Con le mani, strette in pugni per tenere le armi, indicò chi li circondava con il ruolo di pubblico.

"... Nè a te stesso."

Fu sorpreso quando il nemico si scagliò su di lui a mani nude, entrambi finirono a terra con lo sciacallo intento a stringere le mani sul collo del simile di classe.

Tuttavia l'inesperienza dettata dalla giovinezza non permisero al canide violaceo di calcolare le due lance dell'avversario.

I due bastoni premettero sul collo, con forza moderata, e lo fecero allontanare.

Ankar usò entrambe le aste per fare un secondo sgambetto, il coraggio e la superbia abbandonarono il giovane canide che arretrò con le mani sul terreno.

La punta della lancia si avvicinò al suo collo e il respiro parve così sottile da essere inesistente, la paura crebbe come un fulmine che partiva dal terreno e raggiungeva il cielo in un anomalo evento naturale impossibile.

Iniziò a tremare e dovette sforzarsi per non rendere gli occhi lucidi dal terrore, stava per morire ma voleva farlo come l'adulto che ancora non era diventato.

"Ankar..."

Il lupo sentì nuovamente la voce del padre.

"... perché hai in mano quella pietra?" chiese al figlio quando lo vide con l'oggetto appena citato vicino a un bivacco di formiche legionarie.

"Una di loro mi ha morso."

Insta sorrise e si chinò di fronte alla propria prole.

"E non hai versato lacrime, sei davvero un cacciatore coraggioso."

"Tu le hai versate?"

Il complimento del genitore sembrò calmarlo e abbassò la pietra.

"Non si potevano contare per quanto erano veloci, ma dimmi un cacciatore coraggioso distruggerebbe tante formiche?"

"No." sussurrò un giovane Ankar prima di lanciare il sasso dalla parte opposta.

Insta sorrise.

"Ricorda, la scelta che si presenta davanti a noi per prima non per forza è quella giusta."

Detto ciò strinse a sè il figlio.

Gli occhi del lupo tornarono a fissare lo sciacallo ormai vicino al pianto per il tempo che alzava quell'attesa orribile.

"Il duello mortale finisce con il sangue."

Mosse rapidamente la lancia e creò un taglio sulla guancia sinistra del canide sconfitto.

"Il duello è finito."

Ankar fissò Rohan con il fiatone per lo spavento scaturito dall'ultimo istante.

"Rohan, tu non sei cattivo sei solo un cacciatore con l'aspetto di uno sciacallo in mezzo a un popolo che ha sofferto, e soffre, per quella tribù..."

Il giovane sembrò avvilito dalle parole appena udite.

"... Gli dei ci hanno donato un corpo, ma noi usiamo solo gli occhi molte volte ed è quello che succede con te, vero?"

Non rispose, si limitò a mordersi il labbro con gli occhi lucidi.

"Vuoi solo essere accettato... E ora che ci penso forse il duello mortale non è stata una tua idea , qualcuno ti ha detto che uccidendomi saresti stato coinvolto nella vita di tutti, sbaglio?"

Ankar si chinò e osservò delle lacrime scendere sulle guance di uno sciacallo silenzioso intento a scuotere la testa.

Il lupo rosso alzò gli occhi e osservò la prima fila davanti a sè, poco dopo roteò la lancia e ferì la coscia destra di un orso polare proprio davanti a lui.

Il plantigrado cadde di schiena sul terreno con i peli del punto colpito rossi.

"Sei il fratello di Masha, riconoscerei quegli occhi ovunque."

Non poteva dimenticarli, non dopo averli fissati quando lei provò a trascinarlo nel pantano.

L'orso lo fissava e l'assenza di una risposta non lasciò dubbi.

Intorno tutti guardavano ciò che accadeva senza parole.

"Sei un verme, mandi Rohan a combattere e tu guardi in prima linea... non volevi che mi uccidesse... volevi che io uccidessi lui così da avere più cacciatori contro di me!"

Premette la base della lancia sulla ferita e causò un urlo all'orso sul terreno, le zanne bianche creavano un bel contrasto con il naso nero, identico a quello della sorella, gli occhi erano serrati per il dolore e lasciavano notare una cicatrice sulla fronte che la percorreva in orizzontale.

"Dove sono gli altri?!"

Oltre alle urla di dolore non ci fu nient'altro e questo portò a un accrescimento della forza con la quale il bastone premeva.

"Parla!" urlò il lupo.

Tuttavia una freccia penetrò il collo del cacciatore sul terreno, Ankar si voltò di scatto per bloccare un secondo dardo.

Ma non arrivò.

Chiunque fosse voleva solo mettere a tacere l'orso.

CIAO.
Che ne pensate?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top