3:Divertiamoci un pò
Nessuno P.o.v:
Dopo aver lavorato per l'intera settiamana, Aizawa e Sosaki si telefonarono a vicenda per proporre questa uscita. "Ciao, Shino, come ti va il lavoro?" Iniziò il discorso telefonico lui con un tono sufficientemente allegro, tipico suo. "Oh, stancante come al solito, Eraser" ironizzò lei ridacchiando. "Eh eh... Si come sempre" appogiò lui. "Comunque, voglio arrivare subito al punto," tagliò corto Shota. "Ah, se è per questo anche io devo dirti una cosa- " "Vuoi uscire con me?" A quella affermazione Shino rimase di sasso. Shota, rendendosi conto di essere stato troppo diretto ma poco specifico, dovette rimediare. "No... Non in quel senso, I... Intendo che voglio uscire c... come abbiamo fatto una settimana fa. A... A... A spassarcela, insomma." Ci fu un attimo di silenzio imbarazzato. "O... O... k, mi va bene. Volevo proporti la stessa cosa, sai?" Disse lei con una vena di stress. "Ok," gli rispose lui, "quindi ci vediamo... aspetta, quando ci possiamo organizzare?" "Beh, oggi è sabato , quindi... ti va domani?" Shota ci riflettè un istante. "Si, va bene." "Ok... a domani." "C... Ciao," attaccò lui.
I due però non erano da soli: Shota era a casa sua con Present mic. e Midnight che aspettavano il verdetto, così come Shino stava con i suoi compagni di squadra che anchessi aspettavano la stessa cosa. I due gruppi alla fine della chiamata si accanirono chiedendo con insistenza che cosa aveva risposto. Quando saperono che avevano accettato, l'entusiasmo raggiunse un livello tale che era paragonabile a quei momenti dei film in qui va tutto a slow-montion con in sotto fondo "We are the champions" dei Queen. "Bene, adesso no resta che trovare un abito adatto all'evento, My dear friend," disse felice Hizashi dando una pacca sulla spalla ad Eraserhead. "Non credo che sia necessario," spiegò Shota, "Dopo tutto è un uscita comoda, non un appuntamento galante." "Si ma un minimo di eleganza ci vuole," puntualizzò Nemuri indicando dal basso verso l'alto Eraser, "di certo lei non gradirà che tu ti rivesta sempre con gli stessi abiti" Aizawa fece una scrollatina di spalle, "gli esperti siete voi, fate pure." "Bene," dissero entrambi. Aizawa li guardava come due scienziati dei film horror; -ci manca solo la risata maniacale e sono perfetti- pensava lui.
Shota P.o.v:
Quando giunse domenica, avevamo deciso che il luogo dove ci saremo incontrati sarebbe stato un bar che, per l'ironia della sorte, era collocato vicino alla strada dove io e lei ci siamo "schiantati". Anche se non lo davo a vedere, dentro di me ero così teso come se questo appuntamento dovesse decidere le sorti del mondo. Ero arrivato al bar prima di lei, per fare bella figura; solo che adesso mi tocca aspettare... Passarono 20 minuti che mi addormentai sulla sedia, questa notte ho dormito poco. Nella mia testa passarono 10 minuti, ma credo che sia passate all'incirca mezz'ora, Perchè qundo mi svegliai mi ritrovai Shino seduta accanto a me che se ne stava li a guardarmi mentre dormivo. Gli chiesi da quanto era arrivata e lei rispose all'incirca mezzora giù di lì. "Ah" esclamai io sorpreso, "spero di non averti scomodato addormentandomi e facendoti aspettare." lei ridacchiò a bassa voce; "fa niente, anzi. stranamente mi piace vederti dormire." Mi misi a gridare internamente per quanto era gentile e premurosa. Era vestita come al suo solito, ma a me mi eccitava comunque a mio modo. Dalla sorpresa di quello che mi aveva detto deglutì. "Beh... Allora vedrò di dormire spesso per il tuo piacere" ironizzai. lei ridacchiò a bassa voce; "beh, dato che siamo qui, perchè non ordiniamo qualcosa? Non ho fatto colazine in modo decente." Chiesi io. "Certamente," Rispose allegramente lei.
Durante la colazione non successe niente di tanto particolare; forse qualche risatina dovuta alla spuma del cappuccino che era rimasta sui miei baffetti e qualca battutiana rompighiaccio. Del resto parlammo di quello che succede nei nostri quartieri, dei gatti e altre cose non tanto emozionanti da raccontare. Ma adoravo questa cosa sua caratteristica. E' come se avessi un mio sosia di un sesso diverso che mi parlasse; era tranquilla, ma al tempo stesso eccitata; gli piaceva schiacciare un pisolino come faccio io e gli piacevano i gatti come me. E poi, il suo corpo: bello e senza esagerazioni corporee. E' la donna più bella che abbia mai visto.
Dopo la colazione, ci mettemmo a camminare lungo il viale del posto. Non sapevamo il dafarsi per qui sparavamo le idee che venivano in mente. Cose del tipo "possiamo andare in sala giochi, giusto per divertirci un pò" sparò Shino, che la rifiutai perchè tutto quel casino non fa per me. "Oppure possiamo andare al centro commerciale come l'altra volta," suggerì io. "Hmmm... Si, per me va bene." E fu così che ci incamminammo tranquillamente veso il centro commerciale.
https://youtu.be/gJqR2gXNY90
Material girl of Madonna start to plaing. Is this a mutherfucking stranger things reference?!?!
Some boys kiss me
Some boys hug me
I think they're ok
If they don't give me proper credit
I just walk away
Andavamo in giro guardandoci attorno come bambini. Non sapevamo dove andare , siccome non avevamo un obbiettivo entravamo nei luoghi dove ci sembrava che potevamo dicertirci. I primi furono i negozi di vestiti, dato che l'altra volta ci eravamo divertiti anche se con tutti quei vestiti mi sentivo un poco effemmato. "Vieni con me," Disse all'improvviso Shino prendendo la mia mano e trascinandomi con lei (Cosa che mi fece particolarmente piacere). Non usai molta resistenza per quell'azione; probabilmente perchè quella strtta di mano mi avrà imbambolato e reso temporaneamente come il mio studente Denki Kaminari quando utilizza troppo il suo quirk. "Scusa... Ma dove mi stai portando?" Chiesi, Lei si limitò a guardarmi con la coda dell'occhio e a sorridemi. "Adesso vedi".
They can beg and they can plead
But they can't see the light (that's right)
'Cause the boy with the cold hard cash
Is always Mister Right
Arrivammo ad un negozio... Particolare. I vestiti che Potevamo provare erano... Strani. Da vestiti che indossano le per le parate tecnicolor ad abiti più tosto corti credo che li indossano soltanto chi è gay, tipo maglioni corti che coprivano a malapena tutto il busto anche questi dai colori strani. "Ma dove mi hai portato, scusa? Questo posto sembra il guardaroba del gay-pride." Shino in risposta si mise a ridere coprendosi la bocca con la mano, per educazione. "No, eheh, questo è un posto dovei puoi farti fare le foto ad un prezzo accetabile." Io la guardai tipo come se stessi dicendo: seriamente? Lei allora disse: "andiamo che ti costa farlo?" Alla fine cedetti.
'Cause we are living in a material world
And I am a material girl
You know that we are living in a material world
And I am a material girl
Scegliemmo un abito fra quelli che c'erano e andammo a cambiarci. Le opzioni "normali" erano poche. Io scelsi una camicia di colore verde con le spalline larghissime ed un pantalone viola atillatitssimo, tipo popstar bisessuale anni 80. -Che cazzo sto facendo?- Mi Auto-domandai arresomi alle folli idee di Shino. Quando raggiunsi la camera dove dovevamo fare le foto, Shino era messa peggio di me: un abito di pelle succinto che faceva uscire un pò troppo le sue... Ehm... Forme; ed indossava anche degli stivali che raggiungevano le natiche. Inutile dire che per poco mi venne un epistassi. Lei invece sembrava estremamente imbarazzata. "E'... Dannatamente imbarazzante tutto questo" le dissi con tono fra lo strees è l'imbarazzo; "già..." Borbottò lei a testa bassa un pò divertita, "ma tanto nessuno lo viene a sapere."
Some boys romance
Some boys slow dance
That's all right with me
If they can't raise my interest then I Have to let them be
Aspettammo 5 minuti prima di vedere dalla porte della stanza il fotografo. E capii il motivo per il quale il negozio del fotografo era così da gay. Indossava una camicia bianca sbottonata ornata di medagliette manco fosse uno scout, canottiera nera cortissima, pantaloni neri di una taglia in meno e scarpe più paragonabili a stivaletti per quanto grandi erano; e si muoveva come una donna alle prese con tacchi alti e sottilissimi per la prima volta. "Scusate il ritardo" disse con un tono come se gli avessero stritolato le palle togliendoli la maschilità e facendo movimenti strani con le mani. "Oh cielo... Che bella coppiettah che sembrateh" disse ad un certo punto indicandoci. Arrossimmo entrambi come se ci avessero di chiedere qualcosa di imbarazzante. Io, dallo strees accumolatosi gli dissi che era meglio che si muoveva con un tono di minaccia. "Oh scusah, non volevo causare arrabiature" rispose lui mettendosi una mano sul petto come una donna sconvolta. Si mise d'avanti alla fotocamera e chiese se potevamo iniziare. Noi annuimmo; "Perfettoh, it's show time, baby" disse lui con il massimo della sua omosessualità.
Some boys try and some boys lie but
I don't let them play (no way)
Only boys who save their pennies
Make my rainy day
Passammo mezz'ora buona a fare foto con gli abiti più assurdi e disparati; posso dire che è stato divertente. L'unica pecca era l'esistenza del fotocameramen gay. Conservammo le foto che ci aveva scattato, e ci prendavamo in giro da soli. "Devo dire che sei ridicola in questa foto" ironizzai io sensa trasarile emozioni. Lei invece riuscì a malapena a trattenere le risate; "io? Ma ti sei visto?" Rideva lei quasi sul punto di piangere dal ridere. Stessimo un attimo in silenzio, per poi chiederci cosa potevamo fare. Finchè io: "Ehm... Vuoi andare in libreria? Dopo tutto questo casino..." Chiesi a lei. Lei si riprese un'attimo dalla risata; "s-si, buona idea" rispose ancora un pò barcollante dalle risate.
Cause we're living in a material world
And I am a material girl
You know that we are living in a material world
And I am a material girl
Living in a material world
And I am a material girl
You know that we are living in a material world
And I am a material girl
Uscimmo dal centro commerciale e ci dirigemmo verso la biblioteca molto tranquillamente, stando l'uno affianco all'altro; mi fece arrossire per un istante. Arrivati alla biblioteca, fummo accolti da un silenzio che solo i sordi provavano. "Woah" disse telepaticamente Mandalay a me, "tranquillo quì eh?" "Già" annuì a bassa voce. "Quindi... Che ti vuoi leggere?" Chiesi mentre ci aggiravamo fra i corridori della biblioteca. "Boh," fece spallucce lei, "tu di solito cosa leggi" feci uno sbuffo accompagnato da un mezzo sorriso che sparì un attimo dopo; "non leggo molto" gli risposi. "Ah" si limitò a dire lei. "Tu?" Ricontrobattei la domanda; "Ehm... Libri informativi...?" Rispose con una smorfia stranita di chi non sapeva rispondere ad una domanda. "Proviamo a leggere questo?" Proposi prendendo il primo libro che mi capitò a tiro. Lei guardò un attimo la copertina per capire il titolo; "Uhm..." Mugugnò, "L'Eneide... Si, potrebbe andare." Ci sedemmo tranquilli su un tavolo e iniziammo a leggere con tranquillità.
Living in a material world (material)
Living in a material world
Living in a material world (material)
Living in a material world
Stammo in biblioteca per 2 ore a leggere L'Eneide, Un pò perchè la trovavamo interessante, un pò perche a entrambi ci piaceva la calma del posto. Uscimmo dalla biblioteca e decidemmo di fare una passegiatina lungo la città. Chiaccherammo dei fatti più disparatti, finchè non udimmo una musica anni ottanta nell'aria. Incuriositi andammo a vedere dove si trovava la fonte della musica. Qualcuno aveva alistito un palchetto in qui una persona poteva ballare. In sottofondo c'era Material Girl di Madonna. Io rimasi impassibile, solo che poi vedendo uno strano luccichio negli occhi di Shino capì dove stava per andare a parare. "Vuoi chiedermi se mi va di ballare, giusto?" A quanto pare ho fatto centro, dato che sgranò gli occhi in segno di stupore. "Si... Ma come..." "Diciamo apprendo al volo" le dissi dandogli una pacca sulla spalla. "E solo tu mi vedrai ballare. Ma non pesare che io sia un maestro ballerino" le dissi porgendole la lano per andare al palco. Lei mi fissò stranito; in effetti mi ero lasciato un poco trascinare da lei, ma adesso volevo sorprenderla. Per un attimo esitò a prendermi la mano, ma poi la prese molto felicemente. Andammo ad un passo di corsa verso il palco. -Sarà umiliante,- pensavo, -ma il gioco vale la candela.-
Boys may come and boys may go
And that's all right you see Experience has made me rich And now they're after me
Saliti sul palco, restammo fermi per tipo 2 minuti e mezzo ad aspettare qualcosa che non esiste come ebeti. "Ehm... Che facciamo?" Chiese Shino guardandomi con lo sguardo di chi ti doveva salvare l'orgoglio, la reputazione e la vita. "C-Che balli sai ballare?" Chiesi guardandola con lo stesso suo sguardo suo, "non ho mai ballato" ridacchiò imbarazzata lei. -Dio santo, Eraserhead, che cosa hai fatto?- Si riproverava in mente L'eroe della cancellazione; -Stai facendi una figura schifosa. Fai qualcosa, qualsiasi cosa- - non aveva idea di come si era messo a muovere le spalle su e giù con un mezzo sorriso da deficiente, ma oramai niente aveva più un senso. E se questo poteva far ridere Mandalay...
'Cause everybody's living in a material world
And I am a material girl
You know that we are living in a material world
And I am a material girl
Living in a material world
And I am a material girl
You know that we are living in a material world
And I am a material girl
"Eraser... Ma che cosa...?" domandò stranita lei mentre mi vedeva muovere dalle spalle alle gambe in una specie di twist di chi non sa neanche cosa sia un twist. "Non me lo chiedere, ok?" Le risposi come se avessi fatto una figura di merda; "Sto povando a seguire il ritmo. Ci proveresti anche tu dato che la situazione è alquanto imbarazzante?" Chiesi con cortesia e anche una minima supplica perchè stavo morendo dentro piano piano dall'imbarazzo. "Ehm... Ok...?" Piano piano iniziò a muovere i fianchi e le braccia, seguendomi nel twist di 'chi non sa cosa sia il twist.' Ma stranamente questa nostra danza era estremamente divertente; ci guardavamo come persone che non hanno idea di cosa stavano facendo ma la facevano, anche se male. "Facciamo schifo in questo, eh?" ironizzai io, facendola ridere molto rumorosamente. "S-Si, in effetti."
[ok può bastare con questa specie di musical; sto per impazzire. La fermo quà la canzone]
Shino p.o.v:
Era oramai quasi sera quando avevamo finito questa giornata folle. E come ieri Eraserhead mi ha accompagnato a casa mia. durante il traggitto mi sono un poco appogiato al suo fianco di Shota; volevo vedere se la mia teoria che avevo formulato era giusta. Lo sentì sussultare e tremare un istante, poi tornò normale. Spero che sia il freddo, perchè inizia a fore un pò di freschetto. Se no... E meglio non pensarci. Eppure è tutto un pò strano; di solito è più cupo e riservato Eraserhead. Invece oggi sembrava molto più divertente. Forse fa così con le persone più care a lui. Se questo ragionamento quadra, allora sono fra le sue persone più care. A pensarlo arrosii un poco, però mi riprendetti subito dopo. -Non voglio dargli intenzioni sbagliate- pensai. Arrivati alla mia casa, ci salutammo con una cordiale stretta di mano; "E' stata una magnifica giornata, Shino" disse con una faccia apatica, ma un tono contento, "il piacere è stato mio, Shota. Ho apprezzato moltissimo la giornata," dissi formalmente. Lui mi guardò con un mezzo sorriso; -Quel suo sorrisino mi piace parecchio- pensai. Non so come, ma appena ho lasciato la presa della stretta di mano, gli ho dato un abbracio; Lui sussultò per un istante, come prima. Poi molto timidamente strinse anche lui l'abbraccio. "Ehm... Se vuoi collaborare con la nostra aggensia, acceteremo volentieri il tuo aiuto" gli dissi mentre eravamo abbraciati; sputai fuori questa cosa come se non fosse niente. Mi chiedevo il perchè. "Si... Sembra una buona idea" disse alla fine Shota, con tono incerto, ma anche un pò felice. Stammo così per altri 10 secondi lenti, poi al tocco di una pacca sulla spalla, ci staccammo. La situazione era alquanto tesa ed imbarazzante. "Alla prossima" disse alla fine frettolosamente Shota voltandosi e partendo con un passo quasi robotico. "Ehm... Ciao" dissi alla fine, per poi camminare verso la casa . -Ma cosa ho detto in quel momento?- Pensavo mentre aprivo la porta di casa, -mmmh... Non pensiamoci; Comunque è stata una giornata fantastica, devo parlarne con la mia squadra.-
Nessuno p.o.v:
Senza che nessuno se ne accorgesse, Toru era rimasta a disparte a fare foto fino alla fine del loro 'appuntamento.' Adesso stava correndo al parco dove stavano tutti i suo amici. "Ahah. Questo si che è gossip," si diceva lei; "questa sarà la cosa più incredibile mai narrata."
Angolo autore:
Ebene... Dopo più o meno due mesi di fatiche, di pause, di problemi esterni... E' uscito il terzo capitolo della storia.
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VI IMPONGO DI COMMENTARE QUELLO CHE VOLETE E DI CONDIVIDERLA. ME LO MERITO DOPO TUTTO QUESTO, NO?!?!?!?!?
Ok, sto calmo non vi preoccupate. Comunque... Cosa ne pensate? Vi ho deluso? O soddisfatto? Commentate pure. Ci vediamo alla prossima
CIAO, GAMERS.
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