Shino p.o.v

Quando mi svegliai, mi accorsi che dietro di me c'era Kouta abbracciato a me. Strofinai la mano sulla sua testa per svegliarlo. Mi fissò con gli occhi mezzi chiusi accompagnati da delle occhiaie. "Lo sai che dovresti dormire nel tuo letto vero?" Lo rimproverai con voce stanca. "A... Avevo freddo," Mi rispose. Feci un sospiro di arresa. "Dai... Vai a fare colazione e vestiti, Che ciai scuola." Mentre Kouta mangiava i suoi cereali, mi misi a pensare una specie di piano. Se quello che i miei amici era vero, Shota mi amava. Io su questo argomento ero turbata, per qui decisi che era necessario scoprire se davvero mi amava; Se mai mi ama... Beh, vedrò che fare . Finita la colazione, accompagnai Kouta a scuola. "Fai il bravo; e non, ehm... "Stuzzicare" i tuoi compagni." Gli raccomandai. lui fece uno sbuffo e disse: "non ti prometto niente." Ridacchiai a bassa voce. "Avanti, va." gli sorrisi; Lui scese e mi salutò con la mano. "Non pensiamoci adesso." mi dissi, "Devo lavorare." E mi dirissi verso il quartiergenerale dei Pussycat.

Nessuno p.o.v

In classe, nel frattempo,  c'era il solito chiaccherare dei ragazzi e ragazze. Si erano uniti in due "branchi": maschi e femmine. Il "branco" delle femmine oggi era un pò più schizzinoso del solito. Bisbigliavano guardando di quà e di là per vedere se qualcuno li stesse spiando, ridacchiavano troppo spesso, emmettevano di tanto in tanto grida così acute che potevano rompere il vetro. I maschi stavano a guardarle, ponendosi quale sorta di cosa li faccia eccitare così tanto. "INSOMMA, BASTA " gridò Bakugou arrabiato come una bestia. Izuku provò a placarlo dal suo obbiettivo ma, come al solito, invano. si avvicinò alla prima ragazza sotto la sua mira, overo Mina, schiantò la mano sulla sua spalla facendola sussultare; così facendo le altre ragazze si girarono  a vedere cosa è successo. Bakugou allora gridò con tutto il fiato che aveva: "LURIDE TROIE, PERCHE' CAZZO GRIDATE COSI' TANTO?!?!?!" Le ragazze ed i ragazzi guardavano Katsuki con una vena di sorpresa. Era una cosa normale che avrebbe fatto Bakugou.  Mina, ancora tentennante per il colpo datogli da Katsuki, gli rispose che Agakure aveva forse scoperto qualcosa sul conto del prof Aizawa. "ehhh... E di che cosa si tratta?" Chiese Denki prima di bere una bibita comprata dal distributore. Le ragazze si guardarono fra loro in maniera complice, "forse ama una donna" risposero loro entusiasmate.

A sentir quelle parole i maschi rimasero inebediti, con gli occhi sgranati e le bupille nanoscopiche. Fu Denki che reagì sputando addosso a Bakugou ciò che  aveva bevuto. Ma il biondo non rispose a quel suo accidentale gesto (normalmente lo avrebbe pestato a morte). Nessuno ci credeva. "O...Ok," balbettò Aoyama, con un sorrisetto piccolissimo, ma pur sempre un sorriso, "State dicendo che Shota Aizawa..." "Meglio conosciuto come Eraserhead," continuò Hanta, "...E' inamorato di una donna?" Fini la frase Fumikage. Le ragazze annuirono. tutti i maschi andarono dalle ragazze per saperne di più su quella folle storia. "Toru, sei sicura che non stai sparando una marea di cazzate?" Chiese Tokoyami mettendo una mano sulla spalla della ragazza invisibile; essa era tremolante, sudaticcia. "Ehm... Si, ma come abbiamo detto non lo sappiamo ancora." "I...I...Impossibile," balbettò Lida incredulo, gesticolando con le mani, "io penso che sarete tutti d'accordo che il prof Aizawa non è una persona da fidanzamento." Ci fu un silenzio incredulo da parte di tutti; fu rotto da dei suoni strani provenienti da Mineta che sembrava aver perso la capacità di parlare. Fu Tsuyu a farlo riprendere dalla "trans" schiaffeggiandolo con la lingua sulla nuca. "Questa è una cosa che è degna di un libro di quel Steven King," si aggiunsse Uraraka, con la stessa faccia e le stesse emozioni di tutta la classe. Poi si risentirono quelli strani versi da parte di Mineta, che di nuovo fu svegliata da Asui (che poi Asui era sorpresa, ma a modo suo: aveva gli occhi sgranati e dentro di essi le pupille erano piccolissime, era un pò sudaticcia e i suoi ribit erano un pò tremolanti). "Insomma," si lamentò esasperata Jirou, "cosa sta pensando la tua perversa mente ?" "Secondo me sta pensando al prof  che ha un rapporto sessuale con la presunta donna," rispose Shouji con un tono così garbato da parere un gentleman. "Oddio," disse Izuku con tono incredulo (non che cambi molto, dato che lo ha avuto dall'inizio della faccenda) e con le mani alla testa, "adesso ciò fissa nella testa questa cosa."

In tutta la classe si espansero borbotii di incredulità. Fu un esplosione provocata da Katsuki a far zittire tutti. "TACETE, CAZZO," urlò lui. Poi ricontinuò con tono calmo. "La cosa più razionale da fare è quella di mandare Agakure a vedere cosa succede." "hmmmmm... sembra una buona idea," rispose Toru a Bakugou. Tutta la classe gli piacque questa idea, quindi decisero che: Agakure avrebbe tenuto "sotto sorveglianza" il prof affinchè scoprisse se era vero quello che avevano scoperto. Bakugou si sentiva soddisfatto da quello che aveva fatto, soprattuto per aver terminato quella discussione che gli iniziava a dare sui nervi. "Una idea che solo un uomo avrebbe potuto pensare. Bravo Katsuki;" si complimentò  Kirishima dandogli una sonora pacca sulla spalla. "Ehi, capelli di merda, fai più attenzione, se non vuoi che ti faccia saltare le palle," gli rispose brusco lui, con squardo assassino. Sulla fronte di Kirishima si iniziò a formare del sudore per via della minaccia, accompagnato da una risatina nervosa. "Ragazzi, tendete la vostra mano, per favore," chiese Hanta tendendo la sua mano in avanti. Un pò esitanti su quel comando datogli dal loro amico, lo fecero. "Io continuo a dire che questa storia è troppo sureale per essere vera,"  disse Lida mettendosi meglio gli occhiali. " O forse si, chi lo sa," gli rispose Mina facendogli l'occhiolino e dandogli un gomitata amichevole. "Comunque, facciamoci una promessa," continuò Hanta guardando i suoi amici uno ad uno, "noi scopriremo chi ami Eraserhead, se si metterà insieme con lei e..." "Se mai ci farà ses-OUCH" lo interruppe Mineta che fu prontamente interrotto da una "frustata" di Asui. "Si anche se ci farà sesso. Arriveremo fino in fondo a questa storia," Terminò il discorso Hanta con un entusiasmo che avrebbe animato i soldati in guerra. Tutti anuirono estremamente entusiasti. "Al mio tre: 1, 2, 3." "Fino in fondo" Esclamarono in coro tutta la 1-A.

In quel momento il prof. Hizashi entrò nella classe; "Ma che cosa state facendo?" chiese stranito. La classe borbottò su cosa poteva inventarsi. "Ok, voglio che almeno uno di voi mi dica che cosa state parlando; prometto che non lo dirò a nessuno." La classe si guardarono tra di loro per decidere cosa fare. "Ecco, professor Hizashi," si fece avanti Agakure un pò tremolante, "a... abbiamo scoperto qualcosa sul conto del professor Aizawa." "Hmmmm... Interessante;" si sfregò il mento Present mic. "E che cosa?" "Beh, ecco. Come posso metterla... Ehmm... Lu-" "Lui è inamorato di una donna." Tagliò corto Mina. Il prof. li fisso per qualche istante prima di scoppiare al ridere; rise così tanto che iniziò a tossire. Quando poi notò che nessuno stava ridendo ed tutti avevano la faccia seria, chiese se stavano scherzando. "Lo giuriamo, Professor Yamada." Il professore fece la faccia di chi non vedo una cosa da tipo tutta la vita. "OH MY FUCKING GOD," Sclerò euforico lui attivando anche il suo Quirk. "ok ok; ma chi ama Shota?" Chiese su di giri; "Questo dato non lo sappiamo, Prof. Hizashi." Il prof. tentava a stento di contenere l'entusiasmo. -Dopo questa giornata, lo devo raccontare a Midnight e mettere alle strette Shota,- pensò lui. "Bene ragazzi, accomodatevi," invitò gli allunni tenendo sempre un tono euforico, però più compsoto, "Scommetto che siete tutti sorpresi da quello che è successo, ma la giornata deve pur sempre incominciare, no?" "Pultroppo si!" Risposero loro con tono decisamente non allegro. E la giornata continuò monotona come ogni giorno qualsiasi di scuola allo UA.

Shota p.o.v:

Quando era ora di pranzo, mi accomodai al solito posto in disparte da tutti. Il menù dei professori consisteva in una porzione di riso con una cotoletta, insalata e una bevanda a scelta. Il che non faceva un enorme differenza tra il menù studenti e il nostro; Era solo più abbondante, il nostro. Dopo più o meno cinque minuti di solitudine, Nemuri e Hizashi si avvicinarono e chiesero se potevano sedersi; gli diedi il permesso perchè, dopo tutto, erano miei amici. Si sedettero vicini l'un l'altro per chiaccherare a disparte. avevo la testa leggermente chinata, però stavo li a guardare loro e a sentire quale argomento loro stanno parlando. Il che era difficile, avevano la mano di fronte a loro e parlavano a bassa voce, tipo come i pettegoli; ridevano a bassa voce e mi fissavano quasi con sospetto. Dopo tipo 10 minuti mi stufai di questa storia e decisi di intervenire. Mi schiarii la voce per attirare la loro attensione. Ma lo dovetti fare per ben 3 volte perchè mi notassero. "Ma di cosa cazzo state parlando, che sembrate i pettegoli?" Chiesi stressato a loro con le mani a modo di preghiera. "Non è che mica vi siete messi insieme?" Ironizzai io con mezzo sorriso. Loro si fissavano ridacchiando fra loro; io feci una scrollatina di spalle ed mangiai un boccone di cotoletta. "E tu con Shino, come sei messo?" Dissero in coro con un sorriso compiaciuto. Io, che in quel momento stavo ingoiando, mi andò il boccone di traverso e per poco non soffocai. Però riuscì a sputarlo fuori prima di "morire." L'intera scuola mi stava fissando, emanando nel mentre dei borbottii confusi. dopo qualche inalata d'aria e colpetto di tosse riuscì a dire: "tutto apposto." E lentamente ritornò normale la situazione. Foi fissai i miei amici con sguardo che era un misto tra l'assasinio e l'incredulità.

"C... Come ne siete venuti a conoscenza?" Chiesi io poggiando con violenza le mani sul tavolo e avvicinandomi alle loro facce in un modo abbastanza teatrale. "L'hanno rivelato i tuoi alunni" Rispose hizashi con un sorriso perculante; "tramite Toru" pecisò Nemuri con lo stesso sorriso. -Sono certo che questa è una congiura- pensai stressato. "Rilassati" mi consolò in maniera pacata Mic., metre si stava sedendo vicino a me, "per quanto io e Midnight siamo un pò stronzi, non arriviamo a questi livelli." Mi diede una pacca sulla spalla appena si sedette vicino a me. Restammo un attimo breve in silenzio; "Beh... se vuoi ti possiamo aiutare" disse Midnight sorridendomi affetuosamente. "Aiutarmi... in cosa?" Chiesi io. "A conquistarla. Se dopo tutto sei inamorata di lei, lasciati aiutare da chi se ne intende." La fissai un attimo. Poi mi misi a ridacchiare. "Voi esperti di queste cose? Ma non farmi ridere. E comunque... N...Non lo so se lo voglio fare." "C'mon, my friend," si intromise Mic., "In fondo, ti vogliamo dare consigli su come conquistare la donna che ami." Girai leggermente la testa per vederlo meglio; si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: "E poi se ti metti con lei, ms. Joke non ti darà più fastidio." Un leggero lampo di entusiasmo mi si potevanotare dagli occhi. "Accetto per tutti e due i motivi." Il morale di noi tre era molto alto, anche se io non lo mostravo molto. "Molto bene. E il momento di andare in fondo a questa storia e far si che Shino ami il caro Aizawa," disse Nemuri entusiasta. Yamada ridacchiò un poco dandomi anche un altra pacca sulla spalla.  "Vedrai, Shota," mi sorrise Yamada, "ben presto sarà inamorata di te. Fidati dei tuoi amici." "Lo spero... Per voi;" dissi io guardandoli con fare leggermente minaccioso. Loro si misero a ridacchiare nervosamente. -Forse questa volta davvero mi fidanzo con lei- pensai felice tra me e me.

                                                                                                                                                                                                        Shino p.o.v:

Arrivata alla base, feci la solita cosa che di solito faccio: mi cambio dai vestiti al mio costume. Dopo questo, io e i miei compagni di squadra ci mettemmo a parlare su quali incidenti fossero successi al nord del Giappone; perchè di solito è li che la maggior parte di esploratori e persone si tende a perdere o a ferirsi fra i boschi o le montagne. Dopo aver localizzato un paio di persone in pericolo via radio. Ragdoll (che avrebbe comunicato con noi via radio se sarebbe successo qualcosa) riaprì il discorso di ieri; "apparte tutto, cosa hai deciso per la faccenda di Aizawa?" Chiese lei con un tono sfottorio. "Ehmmm... riguardo a quella faccenda... h-ho deciso che starò un poco di più con lui," spiegai io. La risposta fu quel "ooooooooooooh" in tono sfottorio del giorno prima. "Non pensate male," gli rimproverai stressata, "voglio solo verificare se quello che mi avete detto è vero." "Che ti ama? tubò Chatora. Tirai un sospiro per non arrabbiarmi,;"Si" gli risposi, "Arriverò in fondo a questa faccenda. Restammo in un minuto di silenzo imbarazzato. "ok basta con queste cazzate," ruppe il ghiaccio Ryuko, "abbiamo delle persone da salvare." "Hai ragione" Sorrisi io ringraziando tutti i santi altrui sulla rottura di quella situazione orribilmente ansiogena. "Buona fortuna" ci augurò Ragdoll. La ringraziammo e partimmo.

Nessuno p.o.v:

-Adesso devo solo andare in fondo a questa storia per scoprire la verità- Pensarono Eraserhead e Mandalay allo stesso tempo; sensa sapere del loro tempismo perfetto... Ah, e anche tutta la classe durante le lezioni.

Nota dell'autore. anadare I N  F O N D O  alla pagina.

Salve, gente. Nuovo capitlo uscito il più """""""""""presto""""""""""" possibile , godetevelo. Godetevelo come io godo nell'insultare Sbriser, lyone e compagnia di merda. Leggetevelo fino In fondo queta storia.

Bella raga'

IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO 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FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDOIN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN FONDO IN 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