1: "Tutto bene Shota?"


Oramai era pomeriggio e Shota era in giro fin dalla mattina. Oggi era il suo giorno libero e non aveva la minima idea su come passare il tempo. Si era svegliato, aveva fatto le solite cose che si fanno appena svegliati e poi ha iniziato a girare in lungo e l'argo per la città nella speranza di trovare una qualsiasi cosa interessante. L'unica cosa che ha fatto che gli ha fatto provare un pò di piacere è quello di aver accarezzato i gatti randagi che trovava lungo la via.

-Che palle-  pensò lui scocciato mentre camminava lungo la via commerciale con la testa chinata e assorto frai suoi pensieri, -perchè non succede mai un cazzo quando ho il turno libero? Penso propio che me ne torno a cas...- i suoi pensieri furono interrotti da l'impatto improvviso con qualcosa. -chi diamine è con cui mi sono scontrato?- pensò con una vena di stress. "Scusa, mi sono un attimo distratta." disse una voce femminile. Erasrhead vide per un attimo annebiato, poi riuscì a focalizzare una figura femminile con i capelli castani con un maglione nero, gonna di ugual colore e calze marroni. La femmina fece una faccia di chi non vede qualcuno da un sacco di tempo, per poi formarsi in faccia un sorriso gentile e molto tenero. "Shota, ma sei tu." disse felice la figura. A sentire nominare il suo nome, Aizawa si sentì come colpito da un fulmine. "S-Shino?" Balbettò lui. La ragazza che si presentò davanti era Shino Sosaki (Aka: Mandalay) la leader dei Wild, Wild Pussycat.


Ma.... ma che bello v..v..vederti" balbettò lui con un pò di stress. Lei gli tese la mano per aiutarlo a sollevare. "Tutto bene, Shota? Come mai balbetti così tanto?" Lui a quella domanda sembrava un meccanismo inceppato che era in surriscaldamento. Shota quindi si schiarì la voce: "Tutto apposto" disse senza mezzi termini. Poi si scrollò la maglia dalla polvere. Ci fu un attimo di silenzio. "Comunque" ruppe il ghiaccio Shota "come sta Kota?". "Di bene in meglio" Rispose lei sorridente, "ora sta facendo la quinta elementare. Eri invece?". "lei?" chiese lui ritornando al suo solito carattere poco sentimentale. "Di bene in meglio, ora che si è ripresa dal rapimento, gioca e si diverte come ogni bambina della sua età." Lei fece una faccia felice "davvero? Sono molto felice per te." Ci fu un attimo di silenzio con loro che si guardavano intorno facendo finta di niente. Poi Shino diede una pacca sulla spalla a Eraserhead per metterlo sull'attenti; "Beh, io vado al negozio di vestiti. E' stato bello rivederti" e si allontanò. Shota ci pensò un attimo se andare con lei oppure no. Optò per la prima perchè "tanto non ho niente da fare". Quindi si avviò verso di lei. "Hei Mandaly" chiese lui con voce un pò tremolante, "P-Posso ven-venire con t-t-te?" Balbettò. Lei alzò il sopracciglio e fece una smorfia stranita. Non era per la richiesta, ma per come si comportava lui quando le parlava. Ma quell'espressione fu sostituita dal suo solito sorriso calmo. "Certamente, e per favore chiamami Shino." Lui si rischiarì la voce ed annuì

Arrivati al negozio situato dentro il centro commerciale i due iniziarono a guardarsi intorno per vedere cosa ci fosse. Shino aveva preso un paio di vestiti da provare. "Shota?" Chiese lei "Si?" le rispose guardandolo con la coda dell'occhio: "Mi aspetteresti fuori dal camerino? Vorrei avere la tua opinione sui vestiti." Per un secondo Eraserhead gli venne un groppo in gola e le pupille come due pallini per quanto erano piccole. Poi ritornò normale: "non ho proprio dei gusti raffinati riguardo all'abbigliamento e come vedi indosso sempre gli stessi abiti." Shino fece una smorfia fra il disgusto e il sorpreso. "Beh, sai che ti dico?" Disse con tono di finta serietà con le mani sui fianchi facendo cadere i vestiti a terra, "Quest'oggi cambierai un pò il tuo vestiario." Ci fu un attimo di silenzio. Eraserhead la guardò apatico come sempre, poi scoppiò in una risata molto acuta e forte.La risata durò una dozzina di secondi. "Te lo scordi" gli rispose lui dopo aver smesso di ridere ma lasciando un mezzo sorrisetto dei suoi. "Andiamo Shota, che ti costa fare una prova vestito? Disse con un tono implorante. Eraserhead ci pensò un attimo prima di accettare.

Negli spogliatoi, i due si misero d'accordo su un sistema curioso: Ognuno si sarebbe cambiato nel propio camerino e avrebbe detto sinceramente cosa ne pensava uno dell'altro dopo essere usciti dal camerino. Nel primo "round" lui indossava una semplice camicia di color azzurrino e pantaloni eleganti neri. Mentre lei sfoggiava un abito lungo color giallo senape con delle calze azzurrine che scelse apposta perchè pensava che quelle marroni non andavano bene col vestito. I due si guardarono per un attimo."Allora" ruppe il ghiaccio lei "cosa ne pensi?" Shota la guardò dall'alto verso il basso. Per quanto fosse eccitato, disse: "Penso che il giallo sta meglio alla tua compagna Tomoko." In quel momento un sorriso triste gli si stampo'in volto per un attimo e si immerse in quel brutto ricordo. Poi ritornò normale. "Se è per questo, tu con l'azzurro addosso sembri un principe azzurro in depressione" scherzò lei facendosi una risatina. "Ah, ah, ah, molto spritosa" rispose lui sarcasticamente scocciato. "Allora, il giallo non dona a te come l'azzurro non dona a me" riflettè lui massaggiandosi il mento. "A me stanno meglio i colori scuri e a te quelli più chiari specialmente il rosso". "Hai ragione" annuì lei. "Ho dei vestiti sia per me sia per te" disse lei avvicinandosi ad un cumolo di vestiti poggiati sul pavimento. Cinque minuti dopo, uscirono dai camerini. Aizawa indossava una maglia a maniche lunghe color blu così scuro che sembrava nero con un la faccia di un gattino disegnato sopra e dei pantaloni di ugual colore. Mentre Sosaki indossava dei jeans attillati e una maglia rosacea un pò corta (Gli si poteva vedere l'ombellico) con una sritta con scritto "Miao". "Beh", sbuffò Shota sistemandosi una ciocca di capelli con quello sbuffo, "non è adatto ad un uscita romantica..." "Ma per stare comodi in casa è perfetto" concluse la frase lei. Rientrarono nel camerino, però dimenticandosi una parte del vestito.

-Oh, cacchio- pensò lei quando notò che mancava una parte del vestito.

-Oh, cazzo- pensò lui quando notò che mancava una parte del vestito.

Entrambi aprirono un poco la porta per vedere dove stava la propia parte mancante.

-Sarà meglio che mi sbrighi a prendere quella parte, dato che sono in intimo pensò lei.

-Sarà meglio che mi sbrighi a prendere quella parte, dato che sono in boxer pensò lui.

E ucirono allo stesso tempo.

Quando si videro i due ebbero due reazioni diverse: Shino d'istinto si copri' il seno (anche se aveva il reggiseno) ed arrossì di botto. Shota invece a vederla fece in minuscolo sobbalzo all'indietro, facendo un versetto che denotava stress. I Bassifondi erano come se uno ci avesse attaccato dei eletrificatori ed il suo intelletto era passato da Homo sapiens a Australopiteco in un attimo. I due si continuarono a guardare non per non molto, anche se per loro quel momento sembrava non finire mai. "D......d..devo p...prendere il vestito c...che mi s.. sono dimenticacato" balbettò lui. "Che coincidenza, p... pure io" le rispose balbettando ugualmente.. Presero i vestiti e tornarono alla velocità del suono nel camerino. -CHE CAZZO E' SUCCESSO- pensò lui intensamente. Si tirò la molla dei boxers per verificare una cosa. Il suo "quinto arto" era dritto come un palo. Fortunatamente l'aveva messo a posto in modo che non si notasse. "A cuccia" gli bisbigliò."

Dopo qualche ora di prove, Eraserhead non aveva comprato praticamente niente, mentre Mandalay aveva due enormi buste tra le mani. Shota le chiese se voleva darne una a lui, ma lei rispose di non preoccuparsi. Camminarono lungo la via della casa di Shinoe una volta arrivati si salutarono. "E' stato bello farsi accompagnare. Mi hai salvato la giornata Shino" ringrazzio' Shota con un mezzo sorriso "Figurati" le sorrise lei, accennando anche lei un mezzo sorriso. A presto e salì le scale del condominio dove viveva. Shota aspettò che sparisse dal suo campo visivo prima di andarsene. Lungo la via del ritorno il prof si rimproverò da solo. "Bravo Eraserhead" si ripeteva con un tono a volume più o meno udibile da tutti, "Hai incontrato casualmente la donna di cui hai una cotta e ti comporti come un celebroleso; bravo, bravo," fece uno sbuffo indietreggiando molto teatralmente, "ma vaffanculo va." Bofoncchiò per il resto del tragitto verso casa le stesse parole cambiando di tanto in tanto qualche frase.

Shino p.o.v (Che per chi non lo sa, quando c'è questo "p.o.v" significa "punto di vista" ovvero un cambiamento del punto di vista di un personaggio.)

Arrivata a casa, misi a posto gli abiti che avevo comprato nell'armadio per poi prendere il computer e chiamare gli altri Pussycat via bluetooth. Fu Yamara, ovvero Tiger, a rispondere per primo. "Buonasera, leader" cinguettò felicemente lui, "c'è qualcosa che devi dirci?" "Beh, una si, ma per favore non chiamarmi leader quando non lavoriamo. Basta il mio nome" gli chiesi io. Lui annuì. Pixie-bob, in quel momento si era appena collegata. "Molto bene, sentiamo cosa vuoi dirci, Mandalay." Feci una smorfia di evidente fastidio. "Vi ho detto di chiamarmi per nome quando non lavoriamo" le rispose con tono nervoso. Mi sa però che sono un pò troppo pignola su questa cosa. Infine fu Tomoko, o la purtoppo ex eroina Ragdoll, a connettersi. "Si Shino?" disse lei appena connessa. Mi stavo per complimentare con lei per aver detto giusto, quando mettendosi la mano in fronte, tipo "O Dio, ho dimenticato qualcosa:" "Oh scusa, volevo dire leader." Feci un sospiro di stanchezza; "mi arrendo" esclamai ad alta voce. Gli altri membri avevano una gocciolina di sudore alla fronte che accompagnarono con una risatina imbarazzata. "Ma comunque," ripresi con tono serio, "volevo parlarvi di una cosa che mi è capitata oggi." "Davvero?" Rispose interessato Tiger, "Sentiamo." "Questo pomeriggio ho incontrato Shota Aizawa. Presente no Eraserhead?" Annuirono. "Bene; quando l'ho incontrato, io, che ero in giro già dalla mattina senza aver fatto niente di interessante, avevo deciso di fare un pò di shopping. Poi lui mi aveva chiesto se poteva venire con me." All'improvviso dai miei tre amici e compagni di squadra usci' un "oooooooohhhhh" di complicità. "Forse abbiamo capito" disse Ragdoll guardandomi con sguardo complice. "In che senso?" Chiesi stranita. "Aizawa si comportava in un modo bizzarro?" domando lei mettendo le dita incrociate "Ehmmm... Sì, in effetti le risposi, balbettava inizialmente e sembrava sempre stressato e quando ci siamo cambiati nel negozio abbiamo casualmente dimenticato di prendere i vestiti e siamo usciti in intimo dalla cabina e a dirla tutta quando mi ha visto cosi svestita mi è sembrato vagamente eccitato. Ci fu un attimo di silenzio per una manciata di secondi e poi rifecero il verso di prima. Io mi sentivo un pò irritata. "Mi spiegate perchè fate questa voce?" Chiesi stressata. "Penso che forse Aizawa si sia innamorato di te" disse Ryoku con voce di una che prende in giro la sua amica. "D... davvero?" Balbettai io diventando rossissima in volto. Onestamente non sapevo se crederci o no, perchè si, sono miei amici, ma non degli esperti. "Q... q.... quindi mi state dicendo c.... che mi ama?" Balbettai ancora sconvolta. "Non in quel senso," Spiegò con voce un pò tremolante; "Pixie intende che Aizawa potrebbe amarti, ma che non abbiamo ancora una prova concreta." "E.... e quindi che faccio?" Chiesi turbata. "La vera domanda e se tu lo ami" disse Tomoko entrando nella discussione. "Io che amo lui?" Dissi un pò turbata. "Certo che no... Credo... n.... non lo so oramai non ci capisco più niente." Avevo le mani in testa dallo strees e sembrava tutto un casino. "Calmati un poco" disse Yamada con tono molto calmo, "Per ora possiamo solo vedere come vanno le cose." Dal microfono del compurer si udì un brontolio. "Scusate," disse Ragdoll "Ma ho del Sashimi che dev'essere mangiato." "Beh, anch'io inizio a sentire fame" dissi annuendo. "Ok alla prossima" dissero tutti allo stesso tempo e attacarono. Preparai la cena per me e Kota, guardammo un pò di TV, lo misi a letto e poi andai a letto anch'io. Ci misi un pò a dormire perchè dovevo fare il riassunto della giornata. Possibile che Shota mi ami? Più ci pensavoe più mi veniva sonno, quindi non ci volle molto per addormentarmi.

Nelle lenzuola sentì non so come l'abbraccio di una persona. Ma non mi preooccupai, anzi, la sua tenera stretta mi fece dormire tranquilla...

Nota dell'autore:

Ragazzi sono veramente euforico per aver iniziato questa fantafiction. Ametto che la ShotaShino non è popolare (se cercate foto su google di questa ship vi apparirranno più o meno 5 o 6 immagini tipo) ma spero che il mio operato venga notato. Tenterò di continuare la Fantafiction ad un ritmo abbastanza veloce. Beh, detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo.

BELLA RAGA





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