Capitolo 7: Missione Al Villaggio Della Carta
Takeru Pov
Ci preparammo in fretta. Indossai la mia tuta migliore. Era composta da delle bende riscaldanti, che avvolsi intorno su tutto il busto, dei pantaloni elastici neri, dei sandali chiusi fatti apposta per il combattimento e una felpa dello stesso colore con il simbolo del mio clan sulla schiena. Un grande sole giallo. Quella tuta era resistente al calore e al fuoco, perfetta se le cose fossero degenerate. Poi presi i miei kunai ed ero pronto a partire.
Raggiunsi gli altri nella sala principale. Il maestro Kakashi era vestito come al solito, ma gli altri due erano preparati in modo differente.
Shinji aveva sempre una tuta nera, però stavolta sembrava più pesante, con venature viola sulle spalle e sul torace. Stavolta portava il fodero sulla schiena, lo riuscivo a vedere meglio nella sua interezza. I suoi stivali erano adornato con delle tasche, probabilmente ci teneva delle armi nascoste. Kiyoko invece si portava sopra il suo top un completo verde scuro, che faceva come da felpa, i suoi pantaloni erano lunghi a terminare con due stivali fatti a mo di sandali che lasciavano scoperto il piede ma che reggevano saldamente le caviglie per evitare infortuni. Non l'avevo mai vista impugnare la sua arma, ma da quello che mi aveva spiegato Shinji lei utilizzava una sorta di alabarda. Mi aveva detto di non farla arrabbiare perché secondo il suo parere, in tecniche di combattimento era il doppio più forte rispetto a lui.
A quel pensiero deglutii.
"Un po di ansia Takeru? È normale all'inizio." Chiese Shinji.
"Si, scusa."
"Vedi solo di non rallentarci d'accordo?" Disse Kiyoko.
Vedevo ancora un po di superiorità nelle sue parole. Era strano che la sera prima fosse così gentile.
"Shinji per caso ieri sera è successo qualcosa a Kiyoko?" Sussurrai.
"Si, ieri sera a bevuto un po troppo perciò era un po brilla."
Ora tutto si spiega. Ora però non era importante, dovevamo concentrarci sulla missione.
"Concentratevi ragazzi. Allora, ci è stato riferito che dei ninja ricercati si sono appropriati di un piccolo villaggio a sud di Konoa, il Villaggio della Carta. Al momento i rifugiati sono qui al villaggio. Sono pericolosi, quindi fate attenzione, anche se non penso che avrete molti problemi ad eliminarli."
"Maestro, parli come se non venissi con noi."
"Esatto, in questo momento ho una cosa urgente da fare riguardante l'organizzazione Akatsuki."
In quel momento mi guardò dritto nelle palle degli occhi. Doveva avere delle informazioni nuove su di loro, questo lo avevo capito.
"Non potrebbero pensarci altre squadre a questa missione?" Chiese Shinji.
"Pensaci un secondo. Se vogliono inviare noi c'è un motivo. O sanno della pericolosità dei nemici oppure non ci sono altre squadre disponibili."
Gli rispose Kiyoko.
"Kiyoko ti affido il comando di questa missione."
Concluse Kakashi.
Eravamo già pronti perciò senza perdere altro tempo ci gettammo in missione verso il villaggio da liberare.
Non ci volle molto, solo qualche ora di viaggio. Il villaggio era sotto una sporgenza nascosta dagli alberi. Era perfetto per tendere delle imboscate.
Il piccolo villaggio era importante per un certo motivo e forse era per questo che la missione era pericolosa. In quel villaggio ci spiegò Kiyoko si produceva la maggior parte delle carte bomba assegnate al paese del Fuoco. Probabilmente avevano delle riserve esplosive non indifferenti.
"Finite in mano al nemico rappresentavano una duplice minaccia, sia perché le priverebbero a noi, sia perché ci sarebbero usate contro."
Dal dirupo si riusciva a vedere tutto il villaggio.
"Potremmo attirare la maggior parte dei nemici nella piazza del villaggio, essendo una zona ampia potremmo tranquillamente sconfiggere tutti per poi non essere circondati, mentre uno di noi sconfigge i pezzi grossi che teoricamente non dovrebbero sporcarsi le mani." Disse Kiyoko.
Non era male come piano improvvisato.
"Ora è da decidere su chi fa cosa."
Disse Shinji.
Ma Kiyoko aveva già in mente la strategia iniziale. Shinji era il più agile tra noi tre. Aveva un modo di fare più stelt del nostro. Quindi a me è lei toccavano i pesci piccoli, anche se in numero nettamente maggiore.
"Cerchiamo di non farci ammazzare."
"Parla per te, per me è come malmenare dei manichini." Rispose lei ardentemente.
Probabilmente aveva voglia di sgranchirsi un po, se quello che mi era stato detto era vero probabilmente non sarei neanche potuto intervenire. Però non volevo che si divertisse solo lei.
"Se la metti così allora, ne approfitto per riscaldarmi almeno un po."
"Siamo diventati presuntuosi eh?"
Saltammo giù dirigendoci alla piazza, tutti i presenti ci cominciarono ad inseguire infuriati. Erano tutti Ninja di basso livello da quanto mi era stato detto. Giunti alla piazza principale ci ritrovammo corcondati.
In quel momento Kiyoko tirò fuori un rotolo e richiamò la sua alabarda. Aveva una sorta di decorazione a perline rosse intorno al manico e alla base c'era una carta bomba. Non feci neanche in tempo a vedere che aveva già fatto fuori una dozzina di uomini.
Non potevo starmene con le mani in mano e farmi ridere dietro.
"Kage Bunshin no jutsu!"
Sui tetti delle case intorno a noi comparsero una cinquantina di cloni.
Era il momento per me di fare un bel arrosto. Tutte le copie fecero gli stessi sigilli.
"Katon, Hai Hana no jutsu!"
"KIYOKO VIA!!" Urlai in modo che lei mi sentisse.
Saltammo via prima che si scatenasse un inferno di palle di fuoco dorate.
Praticamente tutti gli avversari ne furono coinvolti e abbrustoliti. Non serviva ammazzarli tutti, solo i più forti. Quella infatti era solo un'accozzaglia di gente che derubava, uccideva e distruggeva per soldi.
"Avrei potuto occuparmene da sola, tuttavia sono impressionata. Buon lavoro." Disse Kiyoko.
"Cosa facciamo con loro?" Chiesi.
"Rinchiudiamoli da qualche parte... Intanto che aspettiamo Shinji, lui è l'addetto a intrappolare i malviventi intanto che arriva la squadra di cattura e interrogatorio di Konoha. Intanto che sono svenuti raggruppiamoli, con quelle bruciature non si sveglieranno poi così tanto presto."
Li raggruppammo in una pila. Poco dopo arrivò Shinji.
"Hai fatto?" Chiese fredda Kiyoko.
"Si, Ryoken, del Bingo Book è morto e sepolto." Affermò lui.
"Noi ci siamo occupati di questi..." Lo interruppi io.
"Bene ora ci penso io... Daiton, Dairiseki no ori!*"
In pochi secondi tutti i Ninja avversari vennero gettati in un profondissimo buco e poi barricati con sette grate di pietra. Non avevo mai visto una tecnica simile.
"Scusa Takeru..." Mi chiese Kiyoko.
La guardai curioso.
"Ma sei leggermente più grande di prima o sbaglio?"
Arrossii, era strano che qualcuno lo notasse, forse la cosa stava facendo effetto.
"In effetti è vero sembri più voluminoso anche a me."
"È solo una conseguenza temporanea del mio allenamento... Vedete il sole? È mezzogiorno, finché il sole è vivo e tocca del punto più alto io sono un po più grosso. Non sono ancora in grado di controllarlo bene... " Dissi imbarazzato.
*Arte della terra, Gabbia di marmo.
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