Capitolo 10: Keniko
Eravamo partiti ormai da diverse ore, ci muovevamo in formazione, con Kakashi in testa poi seguivano Ino e Choji, Shikamaru e infine io nelle retrovie. Normalmente un team era formato da 4 membri, perciò la nostra irregolarità era un punto debole tale da dover cambiare la formazione. Avevamo provato ad andare all'ufficio riscossioni, però senza alcun risultato e ci eravamo fermati in una foresta rinsecchita poco distante da lì. Ino stava usando il suo jutsu del capovolgimento spirituale per osservare dall'alto tramite gli occhi di un falco che ci era passato vicino poco prima. Dopo 5 minuti di attesa, sobbalzò dall'albero a cui era appoggiata.
"Li ho trovati... " Disse.
Saranno state quasi le 12 ma non riuscivo a vedere il sole per via dei vari nuvoloni che stavano a poco a poco coprendo il cielo.
"Bene, mettiamo in atto il piano!" Disse Shikamaru.
Mi posizionai vicino ad un albero poco più distante degli altri.
Riuscivo a vedere i due bersagli.
Uno di loro aveva una falce a tre lame, aveva un viso rotondo e dei capelli grigiastri. L'altro invece era ben coperto in volto, si vedevano solo due piccoli occhi verdastri e maligni.
Shikamaru riuscì ad immobilizzarli con una mossa molto astuta, grazie ad una lama di Chakra pregna della sua tecnica di controllo dell'ombra.
In quel momento però dovetti abbandonare la mia postazione senza esitare. Uno shuriken era diretto verso il viso di Shikamaru. Subito mi esposi e cercai di bloccare il colpo, che però continuava a premere sul mio kunai. Quello non era di semplice fattura. Il passato mi prese nella sua morsa dolorosa quando guardai il corpo di forma pentagonale impregnato di color smeraldo.
Questa continuava a roteare imperterrita quasi volesse tranciare il coltello a metà. Quella era l'Occhio del Gatto. Uno shuriken progettato per essere manipolato dal Chakra, come una marionetta.
"Shikamaru. Ci penso io a lui." Dissi.
Lui non era minimamente turbato, infatti, anche questo era parte del piano. Sapeva che avrebbe attaccato briga con noi per portarmi allo scoperto. Deviai la stella, che tornò al mittente dopo aver fallito l'attacco, passai gli altri due membri dell'Akatsuki e mi diressi verso il mio obbiettivo.
Seguii l'Occhio di gatto attraverso la boscaglia rinsecchita per poi trovarmi di fronte a lui. Quei suoi capelli mossi e chiari ondeggiavano al vento, mentre gli occhi grigi e freddi mi scrutavano attraverso un mantello nero a nuvole rosse. La sua voce aveva qualcosa di nostalgico.
"È da un po che ti tengo gli occhi addosso fratellino."
Non era però il momento di lasciarsi andare alle emozioni. L'aria era tutt'altro che pacifica.
"Io invece ti stavo cercando da quando mi hai lasciato da solo, Keniko. E sono qui per riportarti alla ragione."
Il vento stava soffiando poco più di prima, mentre guardandolo negli occhi capivo che sarebbe stato tutt'altro che facile convincerlo che stava commettendo dalla parte sbagliata.
"Ah davvero? Ti preoccupi ancora per me. Sono sempre stato più forte di te lo sai?"
I suoi capelli mutarono in bianco e le sue pupille da grigie assunsero sempre più colore fino a diventare azzurre e gelide.
L'ansia stava prendendo il sopravvento, l'Hikaringan di mio fratello era un campanello d'allarme.
Però se volevo riportarlo indietro dovevo lottare.
"Fatti sotto Takeru, ma ti avverto, non siamo più bambini e questa non è una semplice zuffa. Infatti attaccherò per uccidere stavolta."
"Ne sono consapevole. Ed è per questo che non mi tiro indietro."
Subito cominciò a fare i segni per una tecnica rapida. L'Hikaringan dava accesso ad una discreta quantità di Chakra del fuoco e del vento, era questo il segreto della nostra gente, che oltre a questo poteva padroneggiare anche un proprio tipo di tecnica, per arrivare a 3 tipi di Chakra in rari casi o addirittura a 4 in alcune eccezioni eccezioni come mio padre. La Tecnica dei Fiori della fenice era stata creata apposta da lui e sia mio fratello che io che mio fratello avevamo appreso. Era come un marchio di fabbrica per il nostro ormai quasi estinto clan. Mi gettai di lato schivando i tre globi dorati. Afferrai un kunai e avvicinai le dita tra di loro.
"Kage Bunshin no Jutsu!"
Riuscii a creare una decina di copie e cercai di buttarmi nella mischia.
Sapevo infatti che mio fratello era più bravo negli attacchi a distanza. Io che fisicamente ero più forte di lui forse avrei avuto qualche speranza.
Lui adesso era intento a tirarmi ripetutamente i Fiori della Fenice , non aveva usato tecniche dell'arte del sole. Stavo arrivando, lo stavo per raggiungere. Quando lui allungò la mano davanti a sé e puntò le dita verso la sua destra. Quando me ne accorsi era troppo tardi. Aveva in qualche modo capito la mia posizione e a mezzo metro da me vorticava l'Occhio di Gatto. La lama era infusa d'oro brillante e le scintille provocarono un tenue bagliore riflettendosi sul sole che piano stava comparendo dalle nuvole le quali lo avevano tenuto coperto fino a pochi istanti prima.
Non ebbi il tempo di respirare che la lama vorticante mi linciò dalla spalla destra al fianco sinistro. Uno schizzo di sangue coprì il dorato della lama che si rinse cremisi.
"Sei al capolinea Takeru. Sai già del veleno dell'Occhio di Gatto, ho sentito che Sasori è stato battuto. Mi spiace per te ma io non sono così insensibile da far sopravvivere il mio adorato fratello per 24 ore. Questa tossina è svariate volte più potente, oltre ad essere un'sedativo. In una ventina di minuti sarà tutto finito... " Disse Keniko allontanandosi.
Non riuscivo a muovermi, oltre al dolore ci si metteva il veleno mortale, non stava andando come previsto. Non poteva finire così, non potevo arrendermi così tanto facilmente.
Ora potevo vedere il sole, alto e perpendicolare nel cielo. Non potevo lasciarlo andare via. Dovevo provare ad usarlo, perciò cercai di concentrarmi. Era l'unica soluzione possibile, non dovevo perdere la calma. Feci scorrere quel Chakra. Era il momento di mostrargli che anche io ora valevo qualcosa. Senti la testa purudermi un po e davanti ai miei occhi il ciuffo di capelli che avevo davanti si rinse di bianco.
"Non credere... Che sia finita..."
Lui girò lo sguardo, notai stupore nei suoi occhi gelidi. Sentii la forza tornare e era il momento di mostrargli di cosa ero capace.
"Kage Bunshin no jutsu!"
Stavolta però non avevo intenzione di attaccarlo con loro. Le mie copie cominciarono a formare un'arma completa. La base era un Rasengan di fuoco, a cui però avevo infuso anche una certa quantità di Chakra del vento. Il risultato era la mia nuova tecnica personale.
"Hiton Taiyō Rasengan!!!*"
*Arte del sole, Rasengan solare
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