Epilogo

È passato un anno e sono qui, su questa spiaggia ad ascoltare le onde infrangersi sul bagnasciuga e su qualche roccia più in là. L'estate è quasi finita e a quest'ora, per mia fortuna, non c'è molta gente. Qualcuno corre per tenersi in forma, qualcuno ha semplicemente bisogno di scappare e poi ci sono io. Non so cosa pensino gli altri guardandomi mentre fisso l'orizzonte, non so cosa pensino nel vedermi seduta ogni giorno allo stesso posto e alla stessa ora. Non sanno che penso a quel periodo, a quel giorno e mi chiedo dove sarei stata adesso, se tutto fosse andato diversamente.

Ricordo la paura, la tristezza e la frustrazione. Ricordo la sensazione di occlusione, gli attacchi di panico e la sensazione di mancata libertà che mi opprimeva il cuore. Ricordo il voler fuggire, il voler vivere un'altra vita, il non apprezzare ciò che di meraviglioso avevo accanto. Solo ora capisco quanto bastasse guardarmi attorno per essere felice.
Succede sempre così, no? Ci si accorge sempre dopo di aver tutto ciò che si cerca, solo quando ci si ferma e finalmente si aprono gli occhi che io ho tenuto chiusi per troppo tempo. Ho rischiato di continuare a farlo e se non fosse stato per lui, probabilmente sarei ancora alla ricerca.
O forse no, non è merito suo ma solo della mia volontà di risollevarmi e stare bene.

Respiro a fondo, mentre l'ennesima onda diventa schiuma per poi rinascere senza aver paura di cadere.
Io ho ancora paura di cadere, forse un po di meno, ma ne ho ancora. Nonostante abbia trovato il mio equilibrio, penso sia insita in me.

"Ti stavo cercando"
Sussulto prima di riconoscerlo e sorridere alle sue parole.
"Scusa" aggiunge, avvicinandomi maggiormente al suo petto. La sua voce è roca, questo significa che si è appena svegliato e probabilmente anche Liam e Lydia tra poco si alzeranno.

"Sai che vengo sempre qui"

Non risponde, così mi volto a guardarlo e rimango estasiata dalla sua bellezza, come ogni volta che ho la possibilità di spiarlo mentre osserva il mondo.

"Pensavi a lei?"
Non mi aspettavo questa domanda,non gli ho mai detto cosa faccio qui.
Si volta in modo da poterci guardare negli occhi, ma non riesco a decifrare la sua espressione ne a sostenere il suo sguardo, così riporto l'attenzione sul mare annuendo impercettibilmente.

"Mi dispiace Als"

Mi lascio andare contro il suo petto, beandomi del suo calore e sentendomi al sicuro, nonostante i ricordi stiano prendendo il soppravvento.

"Non devi dispiacerti"
Lo penso davvero, perché quella a cui dispiace sono io. È stata tutta colpa mia.

"Avrei dovuto proteggerti meglio"

"Non avresti potuto, Louis"

Mi lascia un bacio sulla nuca, ed ho bisogno che mi stringa più forte, mentre gli eventi di quel giorno si fanno spazio dopo tanto tempo.

"Pensi anche a lui?"
La sua voce mi rassicura e riesce a strapparmi dal vortice turbolento in cui stavo entrando.
So che si riferisce a Niall e so cosa significherebbe per lui un si. Ma non posso mentirgli, capirebbe comunque che è tutto collegato. Lui c'è stato e ci sarà sempre, seppur come passato.

"Si. Pensavo a come saremmo adesso se tutto quello non fosse  successo"

Probabilmente ci sarebbe stato lui qui con me o forse mi avrebbe raggiunto dopo.

"Avete mai..avete mai parlato..."
È in difficoltà e non capisco perché. Gli ho raccontato del mio incontro con Niall, nonostante noi due non fossimo ancora niente all'epoca, e sa cosa ci siamo detti. Ho deciso di andare avanti, di ricominciare e di provare ad essere felice. Ho sentito questo bisogno di modificare tanti aspetti della mia vita, e la mia storia con Niall è stato uno di questi. Probabilmente la presenza di Louis è stata decisiva.

Non ha ancora parlato, così lo incoraggio con un fugace bacio.

"Avete mai parlato del...bambino"
Sussurra lentamente, studia la mia reazione  e continua a guardarmi negli occhi perché sa che anche se mentissi, da lì lo capirebbe.

"Si. Lui..lui.."
Le parole mi muoiono in gola al ripensare a tutto questo. Fa male, ancora troppo e penso continuerà a fare così male per sempre. Per questo non l'avevo condiviso con Louis. Non volevo..ricordare.

"Als, scusa io.."
Il suo pollice sulla mia guancia mi fa aprire gli occhi, che avevo chiuso per impedire che si riempissero di lacrime.
Scuoto la testa.

Lui deve sapere, io voglio che sappia.

"Lui avrebbe voluto davvero quel bambino. Anche io. Se fosse arrivato lo avremmo voluto entrambi. Lo avremmo tenuto, amato e accudito. Saremmo stati una famiglia. Probabilmente non sarei andata all'università ma avrei iniziato a lavorare continuando ad accudire lui..o lei. Avremmo voluto una bambina. Con i miei occhi e il suo sorriso."

La presa di Louis si fa più stretta, quindi mi affretto a continuare.

"Ma non...non c'è più...e non ci sarebbe stato"
Lo guardo intensamente perché non so se riesco a parlare ancora e spero che capisca cosa voglio dire.
"Non dico che non ci penserò ogni giorno, ma non posso cambiare il passato. Posso invece creare il mio futuro partendo dal mio presente e lui..lui non poteva farne più parte.
Il mio posto è qui. La mia felicità sei tu"

Sorride a queste parole e non posso fare a meno di farlo anche io. Strofina il suo naso sul mio, prima di riguardarmi.

"Sai che ti amo?"
Annuisco incapace di parlare. Le emozioni che sono risalite in superficie sono troppe per poter essere gestite.
Spero solo che dai miei occhi capisca cosa provo e sono sicura che è così quando si avvicina ancora e mi bacia così dolcemente da farmi desiderare che non finisca mai. Sapevo mi avrebbe capito, sapevo riuscisse a leggermi dentro. In fondo è sempre stata una questione di sguardi tra noi, e sempre lo sarà.

"Sto per vomitare, giuro!"
La voce di mio fratello, mi costringe ad allontanarmi nonostante non voglia.

"Liam lasciali in pace!"
Sorrido alla mia amica che ricambia complice. Lydia è diventata una presenza costante nella mia vita, più di prima.

"Ti ho salvato da una scenetta patetica e tu mi ringrazi così?!"
Louis sta per ribattere quando, prima che possa farlo, Liam prende di peso una Lydia urlante e inizia a correre verso il mare.

"Quei due non me la contano giusta!"
No, non la contano giusta nemmeno a me mentre li guardo ridere e scherzare in acqua.

"Pensi che a mio fratello piaccia Lydia?"
Fa finta di pensarci un pensarci un po' e so che quando fa così sta per spararne una delle sue.

"Forse dovremmo osservare il suo amichetto laggiù per capire di più"

"Louis! È mio fratello! Che schifo!"

Gli rifilo un leggero pugno che non fa altro che aumentare la sua risata ed io potrei stare ore ad ascoltarne il suono.

"Va bene, va bene..però puoi sempre controllare il mio, io non sono tuo fratello"

Lo guardo imbarazzata e scioccata.
Non può averlo detto davvero.

"Louis!!"

Ride di me e io divento ancora più rossa di quanto non fossi prima.

"Si, mi sembra sia il mio nome. Adoro metterti in imbarazzo, amore"

Sto per rispondergli quando, seguendo il suo sguardo, noto cosa sta succedendo davanti a noi: Liam sta baciando Lydia. O Lydia sta baciando Liam. Insomma, dipende dai punti di vista.

Finalmente sono felice e non mi manca nulla. Non potrei chiedere di più.
Vorrei solo tornare indietro e impedirmi di viverla in maniera così opprimente, ma di essere libera e realizzata come lo sono adesso.

"Lou?"
Mi perdo in quell'azzurro, ma non voglio bloccarmi. Non stavolta. Devo dirglielo.

"Ti amo"

THE END

Grazie a chiunque sia arrivato fino a qui e grazie a chi ha votato e commentato, ed anche a chi non l'ha fatto, rimanendo silenziosa/o.
È diverso da quel che avevo previsto, ma è "uscito" di getto per cui non l'ho voluto modificare.
È come vorrei fosse andata per molte cose ed è quel che mi auguro accada in futuro : essere felice.
Se volete avermi ancora intorno, passate a leggere l'altra mia storia "I will bring you home" (sempre su Louis) e il mio nuovo progetto "Parole oltre le parole" (è una raccolta di interviste).

Grazie a tutti,
Luisa.

Ps: qualcuno vuole sapere che fine ha fatto Jess? Leggete qui sotto!

"Come mai sei qui?"
Lascio uscire un lungo sospiro prima di rispondere alla compagna di cella più petulante che esista.

"Ho cercato di uccidere una persona"

Annuisce senza scomporsi. Non che mi aspettassi una reazione diversa. Non le chiedo di rimando il motivo per cui lei sia in un carcere psichiatrico come me, ho altre faccende più importanti da risolvere come andare via da qui. Ci penso spesso, e so che prima o poi ci riuscirò.
Arriverò Allison e questa volta non sbaglierò.

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