Capitolo 34
La notte trascorse e col passare delle ore lasciò il posto al giorno per far compiere alla compagnia di ribelli il tratto che li separava dalla rocca del Monte Pyathor.
Appena il cielo si tinse dei colori dell'alba, Soldrofa, che stava facendo la veglia, si alzò e andò a svegliare ognuno dei suoi compagni. Tutti, più o meno volentieri, si svegliarono e si alzarono, per poi riprendere il sentiero verso la rocca.
L'ultimo tratto durò circa un paio d'ore, e finalmente arrivarono di fronte all'entrata della rocca. A quel punto Annibale, che come al solito si era messo alla testa del gruppo, avanzò verso le guardie poste all'entrata e chiese ospitalità per tutto il gruppo.
Le guardie chiesero agli Ibridi di mutare forma e tutti accettarono, trasformandosi all'istante: Annibale prese le sembianze di un drago e lo stesso fecero Polius e Roth, mostrando, attraverso il colore delle squame, delle evidenti striature nere; nello stesso momento, Themis mostrò il colorato piumaggio delle Fenici e il loro aspetto delicato con l'aggiunta della coda tipica dei Grifoni, mentre Symiria aveva l'aspetto tipico dei Grifoni, ma il suo pelo e le sue piume erano caratterizzate da colori molto sgargianti.
In quel momento Freya rimase davvero sorpresa da quante differenze si potessero notare anche tra ibridi dello stesso tipo: lei non aveva avuto modo di conoscere degli Ibridi prima di allora, ma in quel momento le vennero in mente le parole di suo nonno, che le ripeteva sempre come gli incroci potessero essere simili e, allo stesso tempo, estremamente diversi tra loro.
Le guardie permisero agli Ibridi di entrare, ma il gruppo di Clara fu costretto a restare fuori. A quel punto la maga scoprì la testa dal mantello e si presentò, per poi chiedere di parlare con le persone che gestivano quel luogo.
Le due guardie si guardarono, incerte sul da farsi, ma dopo una di loro entrò nella fortezza, per poi uscire qualche minuto dopo con una ragazza dai capelli rosa confetto, dagli occhi azzurri e dal viso bianco e delicato: Aurora Winde.
La ragazza, appena vide la maga, sorrise e le corse incontro: "Clara! È così bello rivederti dopo tanto tempo!"
Clara ricambiò l'abbraccio in cui l'aveva coinvolta l'amica e la salutò con un sorriso sulle labbra.
Aurora, dopo aver sciolto l'abbraccio, si avvicinò a Fernund e lo salutò allo stesso modo, scatenando in Clara una sensazione di fastidio a cui si era abituata da tempo. Dopo quel saluto, la responsabile della fortezza si rivolse ai maghi: "Quindi questa è la compagnia dei ribelli di cui ho tanto sentito parlare? Qui vengono Ibridi da tutte le regioni, e molti mi hanno detto che la compagnia, oltre a crescere, sta ottenendo anche un grande appoggio, ed è una cosa che mi fa molto piacere. Quindi, con chi ho il piacere di parlare? "
Ognuno dei membri della compagnia si avvicinò ad Aurora e fece un leggero inchino, partendo da Freya: "Io sono Freya dalla regione degli Unicorni, è un piacere conoscervi."
"Io sono Soldrofa dalla regione dei Draghi."
"Io sono Aragorn, figlio del Principe dei Pegaso. "
"Io sono Flora dalla regione delle Fenici."
"Io sono Dafne e vengo direttamente dalla regione dei Grifoni."
"Io sono Bastet e sono l'ultima arrivata nella compagnia, dato che arrivo dalla regione delle Tigri."
Aurora sorrise a tutti, ringraziandoli per la gentilezza e dicendo loro che non era necessaria tutta quella formalità, in seguito li fece entrare, rassicurando le guardie sulla loro presenza.
A un certo punto, la ragazza si fermò in mezzo al corridoio e, mostrando un'espressione dispiaciuta, si girò verso i ragazzi: "Perdonatemi, sono venuta ad accogliervi e non mi sono presentata! Mi chiamo Aurora Winde e sono una delle responsabili della rocca."
I due maghi e Dafne scoppiarono a ridere, mentre Bastet rassicurò la ragazza, dicendole che poteva capitare, soprattutto se, come nel suo caso, aveva già molti pensieri per la testa.
Dopo quella breve sosta, il gruppo si diresse verso una delle sale principali: la sala era grande e luminosa semplicemente grazie alla luce di due grandi finestre, e lì gli Ibridi erano riuniti insieme a un'altra ragazza, minuta, dalla pelle color porcellana come quella di Aurora, a malapena visibile attraverso i folti capelli azzurri, che nascondevano anche un paio di occhi rosa.
La ragazza stava spiegando ai membri del gruppo dove si sarebbero dovuti sistemare e stavano parlando del castello, delle varie zone, del loro utilizzo e del fatto che tutti cercassero di dare una mano al massimo delle loro possibilità anche dopo essere appena arrivati.
La compagnia si avvicinò a quel gruppo insieme ad Aurora e allora tutti ebbero modo di vedere anche l'altra responsabile della rocca, Petra Winde, che, dopo un momento di sorpresa, abbracciò forte Clara e Fernund, aggiungendo le presentazioni e i saluti a tutto il resto del gruppo, che si presentò come aveva fatto con la sorella.
Petra, a quel punto, ripeté il discorso che aveva fatto al primo gruppo, e poi li condusse tutti fuori dal salone, in direzione delle stanze in cui avrebbero alloggiato.
"Non posso ancora credere che siate qui, ragazzi." Affermò Petra, rivolgendosi ai due maghi, e fu Fernund a rispondere: "Avremmo preferito incontrarvi in un altro luogo e non in questa rocca, ma, a quanto pare, il Cielo ha voluto diversamente."
"In ogni caso, direi che dobbiamo festeggiare il vostro arrivo: qui molti aspettano di vedere i volti dei ribelli e di Clara, e dobbiamo assolutamente festeggiare dato che sono anni che non ci vediamo!" Disse la ragazza, per poi venire frenata da Clara: "Sai, non credo che questo sia un periodo adatto alle feste, inoltre dovremmo pensare ad altre cose prima di questo."
"Se intendi la nostra decisione di appoggiarti o meno," intervenne Aurora, "sappi che accettiamo più che volentieri: nessuno può azzardarsi a tentare di sterminare quelli come noi senza restare impunito, soprattutto se, da quello che ho sentito, è un regicida e si è macchiato di alto tradimento."
"Certo che qui le voci corrono più veloci del vento." Borbottò Dafne, senza, però, negare una di quelle affermazioni: infatti, agli occhi di tutti gli alleati della ribellione, Reimron appariva come un traditore della patria non solo per la tirannide, ma anche per il fatto che avesse deciso di sterminare gli Ibridi, la prova vivente dell'unità di Tintillah. Quei pochi che, inoltre, erano a conoscenza della verità dietro alla fuga di Clara, non potevano fare altro che avere un motivo in più per odiare Reimron.
"Ma giusto per curiosità, come fate a conoscervi voi quattro?" Domandò Soldrofa, ricordando a Clara come non avesse minimamente accennato a loro in tutto quel tempo: "Aurora e Petra sono due sorelle, figlie di un unicorno e una pegaso; le conosciamo da quando siamo piccoli perché abbiamo fatto le scuole insieme, poi, quando avevamo dodici anni, loro si sono trasferite a Vreizen. Dopo il loro trasferimento non ci siamo visti per anni, e ora rieccoci qua."
"Come si dice: gli amici si vedono nel momento del bisogno." Commentò Flora, notando come la maga che li guidava, dopo giorni pieni di tensione, sembrasse finalmente un po' più serena.
"Allora questa è davvero un'ottima occasione per festeggiare!" Esclamò Aragorn, guadagnandosi un'occhiata contrariata da parte di Freya, per cui tenne a giustificarsi: "Non si vedono da anni, tutti gli ospiti della rocca vogliono vederci e tutti noi abbiamo bisogno di qualche ora di puro svago: insomma, qui siamo tutti ventenni o poco più e ci stiamo caricando sulle spalle il peso di una ribellione, ci meritiamo almeno due ore di distrazione totale?"
Freya stava alzando la mano per dissentire quando Aurora, dopo una breve riflessione, sospirò e disse: "E sia così: penso che per stasera si possa fare un'eccezione, quindi sì, possiamo organizzare questa festa. Ora, però, discuteremo delle questioni che richiedono subito la nostra attenzione, come l'organizzazione delle prossime mosse contro Reimron e le vostre sistemazioni."
A quel punto tutti annuirono e seguirono la ragazza dai capelli rosa lungo le stanze di quel castello più grande di come apparisse dall'esterno.
Dopo aver brevemente mostrato a tutti i membri del gruppo le varie stanze in cui avrebbero riposato durante il loro soggiorno, i ragazzi tornarono nella sala principale, nella quale si erano già radunati molti Ibridi che si stavano preparando per l'imminente serata, e da lì giunsero nella stanza di Aurora.
La ragazza li fece accomodare e, dopo aver battuto le mani sulle gambe, parlò ai ragazzi: "Ora, ditemi, cosa avete ancora intenzione di fare?"
Clara non impiegò molto tempo a rispondere: "Dopo essercene andati da qui, dovremmo tornare nella regione dei Maghi, da cui siamo partiti senza fare molto. Da lì, probabilmente, ci raduneremo con i volontari delle altre regioni e ci muoveremo contro Carplema."
"È un piano un po' improvvisato, non trovi?" Chiese Aurora alla maga, che annuì e rispose: "Purtroppo nulla di tutto questo è stato pianificato, a partire dalla mia fuga al castello."
"A proposito, perché sei andata via da lì?" Domandò Aragorn e la risposta di Clara fu secca: "Perché ho sentito Reimron dichiarare apertamente di aver ucciso i miei genitori e di voler sfruttare i miei poteri per poi farmi fare la loro stessa fine."
Il Pegaso, così come gli altri membri del gruppo, la fissarono sbigottiti, ma lei mosse la mano davanti al viso, come se volesse scacciare un insetto, e disse: "Non pensateci troppo: per come stanno le cose, non possiamo avere una strategia precisa e non so ancora come ci organizzeremo. Volete iniziare i preparativi per questa festa?" La domanda, abbastanza inaspettata da parte della ragazza, scosse Aragorn e Soldrofa, i più entusiasti per quell'idea, tanto da farli alzare, pronti a dare una mano.
Aurora, dopo averli visti muoversi con così tanta velocità, si alzò: "Credo che ora possiamo andare: è vero che siamo in tanti, ma abbiamo parecchio lavoro da fare, forza e coraggio!"
Detto ciò, anche gli altri membri della compagnia seguirono la padrona di casa per iniziare i preparativi di quella festa che speravano riuscisse a liberarli dalle preoccupazioni almeno per qualche ora.
Nota autrice: ormai non ho idea di quante persone stiano seguendo la storia o la tengano in qualche angolo della loro biblioteca ma, dopo un lunghissimo letargo, eccomi con un nuovo capitolo! Questa volta, lo prometto, cercherò di non far passare troppo tempo, ma non posso garantirvi niente 😅 Al prossimo capitolo!🥰
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top