Capitolo 3
Fernund stava camminando da solo in un territorio sconosciuto. Lí tutto era grigio e dopo un po' si rese conto di trovarsi un bosco pieno di alberi secchi e neri. Ad un tratto si ritrovó di fronte all'entrata di una grotta e vi entró.
La grotta era illuminata da numerose lanterne che si trovavano in nicchie scavate nel tufo. Fernund percorse il lungo corridoio per poi giungere in un grosso atrio dove vedeva tantissime persone andare da una parte all'altra senza sosta, guidate da una voce che sovrastava tutte le chiacchiere. Quella voce era femminile, dolce ma allo stesso tempo autoritaria, che impartiva ordini e dava indicazioni. Fernund, poiché non riusciva a riconoscere a chi appartenesse la voce, si avvicinó leggermente e riuscí a notare la figura di una ragazza; ma non una ragazza qualunque, anzi, una ragazza che avrebbe riconosciuto tra mille.
"Clara! " Urló Fernund alzando la mano per farsi notare mentre si chiedeva come avesse fatto a non capire che quella ragazza fosse la sua amica. Lei, dopo aver sentito l'urlo, corse incontro al ragazzo ma lo attraversó, lasciando a Fernund solo un brivido.
"Ciao Fernund, ma come fai ad essere qui? "
"Scusa Clara, cosa vuoi dire? "
"Sei nel Regno dei Morti e mi chiedo ancora tu come faccia ad essere qui se non sei uno di noi. "
"Quindi non sarei morto? "
"No, se no avrei potuto abbracciarti; e invece ti ho attraversato . "
"Quindi... quindi tu sei morta? "Chiese titubante il giovane
"Fernund, ma hai un vuoto di memoria? " Lui la guardó sconvolto: cosa doveva ricordare? Guardando meglio Clara, notó però che aveva un aspetto diverso: era scheletrica, i suoi capelli castani erano spenti e sciolti dalla solita treccia, era pallidissima e indossava un lungo vestito rosso sangue, totalmente privo di decorazioni e che scendeva appoggiandosi sui fianchi della ragazza.
Lei riprese il discorso: "Ho ucciso Reimron, ma mi ha colpita e nonostante gli sforzi tuoi e di Grifon Bianco per salvarmi, sono morta dissanguata. Una volta arrivata qui sono stata spogliata, costretta a indossare questo vestito per ricordarmi come sono morta e poi sono diventata la regina di questo regno." Chiuse forte gli occhi, come per trattenere le lacrime, ma da lei uscirono solo dei singhiozzi. "Ti prego, non fare così. " La supplicó Fernund, guardandola triste mentre lei apriva gli occhi e fissava quelli del ragazzo.
"Regina, siamo pronti. " Intervenne un uomo basso e magro. "Va bene." Rispose Clara "Fate partire già gli adulti mentre gli accompagnatori radunano i bambini. " L' uomo ascoltó l'ordine, si inchinó e si allontanó.
"Cosa state facendo? " "Fernund, oggi è la Notte dei Morti nella quale tutti i morti raggiungono le proprie famiglie. Seguimi, così ti faccio vedere. "
D'improvviso si ritrovarono in una piccola strada insieme a un gruppo di bambini. C'era un silenzio tombale, quando un tigrotto grigio tiró leggermente la gonna di Clara: "Regina, mi stanno chiamando. " Clara gli porse la mano e accompagnó il piccolo. A poco a poco tutti i bambini avvisavano la loro regina di quella famosa chiamata e si recavano dalle proprie famiglie.
"Perché i bambini devono essere accompagnati? " Chiese Fernund quando rimasero solo loro due.
"Come hai potuto vedere, quando i bambini vengono accompagnati il loro corpo si ricompone ritornando a uno stato di alcune ore prima della morte. Durante questo processo i bambini attraversano anche la decomposizione, per questo potrebbero essere attaccati dagli animali e il compito degli accompagnatori è quello di proteggerli. " Clara, terminata la spiegazione, si distese su un praticello appoggiandosi sui gomiti e, come se sapesse di dover rispondere a una domanda, fece a Fernund segno di avvicinarsi.
"Io ti ho mai chiamato? " "Una volta, ma ti eri sposato nel frattempo e dopo un po' tua moglie mi ha cacciata via. " Clara puntó il viso verso il cielo stellato mentre Fernund le si avvicinó, le scostó una ciocca di capelli dal viso, facendola arrossire come quando era piccola e si avvicinó alle sue labbra sfiorandole appena...
Quel sogno era finito: Clara nel frattempo stava scuotendo Fernund affinché si svegliasse e ci riuscí, ma il ragazzo la prese alla sprovvista e l'abbracció fortissimo. Non avrebbe mai permesso a nessuno di portargliela via. Mai.
"Fernund mi stai strozzando!"
"Scusami Clara. "
"Non ti preoccupare, ma ora dobbiamo andare. " rispose lei alzandosi da terra e salendo sul cavallo.
~~~~~~~~~~
Nel frattempo, a Carplema, Reimron aveva fatto tornare Zerminia alla sua forma normale, anche se non lo era molto : "Complimenti, sei un'ottima attrice. " "Grazie. Posso servirvi in qualche altro modo mio signore?" "Certo. Manda le guardie reali in tutto il regno con lo scopo di cercare Clara e di reprimere ogni forma di ribellione. Infine manda a chiamare Zagor, il Principe dei Draghi : ho bisogno di parlargli. " Zerminia si inchinó e se ne andò, pronta a eseguire l'ordine di Reimron, il nuovo re di Tintillah.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top