Capitolo 27

Narratore esterno
Clara uscì dalla sala per affrontare la famosa prova e gli altri membri della compagnia, insieme a Seth e a Bastet, tornarono a sedersi, anche se nei volti di quasi tutti i presenti c'era un po' di preoccupazione.

"Fernund, su col morale: Clara è già riuscita ad uscire da situazioni pericolose, vedrai che tornerà qui senza neanche un graffio." Affermò Soldrofa mostrando al mago un raggiante sorriso e dandogli delle pacche sulla spalla: in quel momento lui era la persona meno tranquilla di tutte.

"Concordo con te Soldrofa," Intervenne Flora, "se si tratta di maledizioni o cose riguardanti l'oscurità, allora sono sicura che non avrà problemi."
"Cosa volete intendere con questo?" Domandó Bastet, improvvisamente curiosa di capire meglio la situazione.

"Poteri oscuri. Clara è dotata di poteri strettamente collegati all'oscurità." Fu la risposta di Fernund.
"Allora dobbiamo dedurre che la Principessa sia tanto bella quanto pericolosa." Aggiunse Seth, provocando in Bastet una reazione simile ad una scenata di gelosia: "Piuttosto direi che è semplicemente molto pericolosa. Seth, non credo proprio che si possa fare un paragone del genere."

Dopo quell'affermazione, nella sala calò un silenzio carico di tensione, che fu interrotto da Aragorn, il quale nel frattempo si era avvicinato a Freya: "Ieri mi hai detto che dovevi spiegarmi meglio la situazione di Clara e della Domina Mortuorum, oppure mi sbaglio? "
Freya lo guardò per qualche istante, per poi annuire: "Non ti sbagli, ma è meglio che prima di dire qualsiasi cosa, ti faccia una domanda: conosci la leggenda di Azraela?"
"La maga che fece una strage e in seguito fu esiliata sulla Luna? "
"Esatto." Rispose Freya, "Ora devi sapere che lo spirito di Azraela è fuggito dalla sua prigione e attualmente si trova nel corpo di Clara."

Il pegaso guardò l'unicorno scioccato: "Ma com'è stato possibile? Insomma, Azraela ora dovrebbe essere solo polvere, e poi perché proprio lei?"
"Azraela, quattro secoli fa, rinunciò ai suoi poteri di luce, trasformandoli in poteri oscuri. Clara con i suoi poteri ha attirato il suo spirito, e tutto ciò è dovuto alla profezia della maga oscura: in sintesi, durante il giorno del ventesimo compleanno di Clara, lei perderà il controllo e le due si fonderanno, diventando un'unica persona." Freya parlò con calma, per permettere al ragazzo di capire tutto.
"Fino a qui mi è tutto chiaro, ma il titolo di Domina Mortuorum?" Fu l'ultima domanda di Aragorn, che solo in quel momento si rese conto del fatto che alcuni dei presenti si erano avvicinati per sentire la spiegazione, tra cui le due tigri.

"Quel titolo in passato fu dato proprio ad Azraela, a causa della strage degli innocenti, ora ovviamente è passato a Clara, e credo che concorderai con me sul fatto che, in seguito agli avvenimenti di ieri, quel titolo le appartenga a tutti gli effetti." Aragorn annuí semplicemente, poiché non poteva ribattere contro un'affermazione così vera come quella.

La stanza tornò ad essere silenziosa come alcuni minuti prima, e il silenzio presente fu interrotto solo per un istante da Seth, che si alzò e si congedò dai suoi ospiti, con l'obiettivo di avvisare personalmente tutti gli abitanti di Grazos.

Fernund e Soldrofa si trovavano vicino alla porta attraverso la quale la principessa aveva lasciato la stanza, Dafne era seduta al tavolo dal lato opposto rispetto a Bastet mentre Aragorn e Freya erano l'uno accanto all'altra. Infine Flora si era appoggiata con la schiena al muro, con le braccia incrociate sotto al seno.

La fenice alzò la testa, che fino a poco prima era abbassata, si allontanò dalla sua posizione e si avvicinò a Fernund: "Fernund, secondo te c'è un modo con cui posso contattare Legolas e Iside? Vorrei sapere come stanno."
Il mago non rispose, semplicemente creò uno specchio d'acqua davanti ai suoi piedi, si alzò dal proprio posto e invitò la fenice a sedersi: "Pronuncia tre volte il nome della persona con cui vuoi parlare ed essa apparirà nel riflesso dell'acqua."
"Grazie mille Fernund." Rispose Flora con un sorriso, e in seguito pronunciò tre volte il nome del marito, che apparve davanti a lei. Qualche istante dopo dall'altra parte del riflesso si unì Iside, rendendo la fenice piena di gioia.

Ella riempì sia il marito che la figlia di domande, partendo da quelle importanti come le loro condizioni di salute o sullo svolgimento della situazione a Brisingr, a domande su cosa avessero fatto durante la giornata, oppure su che cosa avessero mangiato a pranzo.

Dopo un po' la conversazione giunse al termine e i tre si salutarono mentre lo specchio d'acqua scompariva lentamente.

Bastet, notando la gioia della rossa nel rivedere i propri cari, colse l'occasione per farle una domanda: "Se non sono indiscreta, potrei sapere il motivo per cui hai deciso di seguire quella maga quando hai una famiglia che ti aspetta a casa?"
Flora rispose con un sorriso: "L'ho fatto proprio per garantire alla mia famiglia un futuro. Come tempo fa dissi anche a Clara, ho riflettuto attentamente prima di prendere una decisione, ma ho scelto di seguirla perché credo in lei e perché dubito che una persona nella sua situazione decida di esporsi fino a questo punto se non ha una motivazione valida. Quella ragazza, nonostante sia molto giovane, conosce bene il dolore, così come conosce i rischi che corre, ma, nonostante tutto questo, sarebbe capace di offrire la vita per Tintillah. Inoltre, mio marito e mia figlia sanno cavarsela benissimo da soli."

"Quanti anni ha tua figlia?" Chiese a quel punto Bastet.
"Iside ha trecento anni, ma devi considerare che l'età di noi fenici equivale a dieci volte la vostra età."
"Quindi Iside ha trenta anni." Affermò Dafne dopo aver fatto un veloce calcolo. "Ma non è troppo grande per abitare ancora da voi?"
"Lei vive a casa nostra, ma collabora, e intendo in tutti i sensi, inoltre al momento frequenta un ragazzo, e quando la cosa sarà ufficiale credo che andranno a vivere insieme."

"Allora il matrimonio per il momento è ancora lontano." Commentò Soldrofa, la quale in seguito distolse la propria attenzione su Bastet: "E il tuo matrimonio Bastet? Quando convolerai a nozze con Seth?"

In pochissimi secondi Bastet diventò più rossa dei capelli di Flora, e a causa della domanda così improvvisa della dragonessa inizió a balbettare: "Quale matrimonio? Ma Seth e io..."

"Voi siete una bella coppietta di fidanzati, si riesce a capire da chilometri di distanza." Sorrise Soldrofa, guardando attentamente le mani della tigre, che nascondevano un piccolo anello d'argento.

La tigre osservò per qualche istante le sue mani e in seguito la dragonessa: "Non so come tu abbia fatto, ma ciò che affermi è vero: Seth e io siamo fidanzati, ma non sappiamo quando ci sposeremo." Un piccolo sorriso apparve sulle labbra della tigre, ricambiato dalla dragonessa dai capelli arancioni.

"Immagino che vi sposerete dopo la risoluzione di questa faccenda, ma in seguito potresti aiutarmi ad organizzare i matrimoni di altre due coppie?" Chiese Soldrofa alla tigre, suscitando la curiosità di Dafne, che si avvicinò: "Di quali coppie stai parlando? "
"Ovviamente della coppia formata da Aragorn e Freya e di quella di Fernund e Clara."

I diretti interessati che al momento erano presenti si voltarono verso la dragonessa: "Spero che tu stia scherzando, Aragorn ed io non siamo una coppia!" Affermò Freya, mentre il pegaso dimostrò di essere totalmente contrario al parere dall'unicorno: "Soldrofa, sarei onorato se ci aiutassi, ma mi serve ancora del tempo per riuscire a conquistarla e convincerla a diventare mia moglie."

Freya fulminò Aragorn con lo sguardo e gli diede un pugno sulla spalla, facendo in modo che il ragazzo si lamentasse e portasse una mano sul punto dolorante: "Arrenditi caro mio, tu non riuscirai mai a conquistarmi, figuriamoci a sposarmi."

I due tornarono a litigare come al solito, suscitando le risate di tutti, fino a quando l'attenzione non fu rivolta a Fernund.

"Secondo Soldrofa dovresti sposare quella maga, giusto?" Domandó Bastet, e Fernund le rispose con un sorriso, dovuto alle risate di alcuni istanti prima: "Innanzitutto quella maga" disse alzando la voce sulle ultime due parole, marcandole, "ha un nome, ed è Clara, quindi chiamala come chiameresti chiunque altro. Comunque io e lei ci sposeremo solo nei sogni di Soldrofa siccome dubito che lei possa mai innamorarsi di me."

"Io dubito delle tue parole" Intervenne Flora "quando quella dragonessa ti ha aggredito la sua reazione è stata una vera e propria scenata di gelosia. Dubito che avrebbe avuto una reazione simile se non avesse provato qualcosa per te." La fenice concluse il discorso con un ghigno sul volto, mentre il ragazzo scoppiò a ridere.

Dato che l'occasione si è presentata, come tua coscienza ti invito a dire la verità a Clara, ed evito di spiegarti il motivo per cui dovresti farlo al più presto perché già lo conosci...
Ma sta zitto!
Fernund, ti stai zittendo da solo? A quanto pare sei ridotto peggio di come avessi immaginato...

Quel flusso di pensieri che scorreva nella mente del mago fu interrotto da Dafne, che stava chiedendo aiuto per mantenere la spada, che si stava improvvisamente dissolvendo: "Ma com'è possibile? " Chiese allora Fernund avvicinandosi e tentando di annullare la graduale scomparsa della spada, ma non riuscendoci.

"E ora chi lo dice a Clara? " Si domandò Dafne, estremamente dispiaciuta, mentre Freya e Fernund si scambiarono uno sguardo preoccupato. In seguito il mago diede voce ai propri pensieri: "E se c'entrasse qualcosa con la prova?"

Nella sala calò nuovamente il silenzio, un silenzio carico di tensione: ormai l'unica cosa da fare era aspettare per scoprire l'esito della famosa prova.

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