Questione di fiducia
Quando si svegliò, Harry scoprì di essere bendato. L'ultima cosa che ricordava era che la sera prima era andato a dormire nel suo letto, e non aveva la minima idea di come avesse fatto a finire lì, dovunque si trovasse.
Si accorse di essere sdraiato, e si mise in piedi, cercando di capire dove si trovasse. Sotto i piedi, il terreno è morbido e irregolare. Un prato. Provò a sfilarsi la benda dagli occhi, ma non ci riuscì. Evidentemente era legata con la magia, pensò.
Intorno a lui regnava il silenzio, rotto solo da qualche fruscio, che interpretò come il vento che soffiava tra le foglie di qualche albero.
《Ben svegliato》disse una voce, accompagnata da un rumore di passi. Harry si girò di scatto.
《Non puoi vedermi, babbeo, sei bendato》disse ancora la voce, che aveva un'aria familiare.
Domande si affollavano a migliaia nella mente di Harry. Dove si trovava? Chi ce lo aveva portato? A chi apparteneva quella voce, e perché era con lui? E soprattutto, come avrebbe fatto ad uscire da lì?
La voce parlò di nuovo.《Ascoltami. Tu non puoi vedermi e non sai chi sono, ma devi fidarti di me se vuoi uscire》
《Come faccio a fidarmi di qualcuno di cui non so niente?》chiese.
《Devi. Rifletti: sei bendato e non sai dove sei, quindi hai bisogno del mio aiuto per uscire. E sei pregato di non fare altre domande, tanto non ti risponderò》
Harry ragionò per un attimo: era vero, l'unico modo per uscire consisteva nel fidarsi di lui, chiunque egli fosse. Poiché non vi era alcun dubbio che si trattasse di un ragazzo, ne era abbastanza sicuro. La voce gli risultava familiare, ma era come leggermente modificata in modo che gli fosse impossibile riconoscerla.
《Bene. Dove devo andare?》
《Dove credi di essere, in questo momento?》
《C'è un prato e degli alberi, quindi... Un giardino?》
《Oppure?》
《Oppure...》riflettè per un attimo.《Un bosco?》
《Fuochino》rispose, poi aggiunse《In un... bosco, diciamo, ci sono degli animali. Tanti animali. Io posso vederli e tu no, quindi dovrai fare tutto quello che ti dirò, anche ti sembrerà assurdo》
《Okay》
《Perfetto, per il momento vai dritto, ti dirò io quando svoltare》
Harry avanzava a tentoni, le braccia dritte davanti a sé per evitare di andare a sbattere.
《Parlami di te》disse infine, più che altro per passare tempo.
《Di me?》la voce scoppiò a ridere《Ho la tua età e studio ad Hogwarts. La mia materia preferita è Pozioni, mentre invece detesto Erbologia. Ho una passione per i dolci, e il succo di zucca mi disgusta profondamente. Mi piace cantare, ma solo quando non c'è nessuno in giro. Amo leggere, ma ovviamente non è una cosa che non faccio sapere in giro. Il mio colore preferito è il verde》fece una pausa《Di te che mi dici, invece?》
Harry pensò un attimo. Valeva la pena di confidarsi con uno sconosciuto? Ma lui, d'altronde, lo aveva fatto, quindi...
《Suppongo tu sappia già abbastanza su di me》
《Su quello che si dice su di te, si. Ma su di te... non saprei...》
Harry sospirò.《Mi piace mangiare, ma non ho un piatto preferito. Ho pochi amici veri, ma mi bastano. Il mio colore preferito è il rosso. Non amo cantare, non sono bravo, ma mi piace abbastanza la musica. Leggo solo se necessario. Adoro il Quidditch, come saprai sono Cercatore, e ritengo che sia una delle poche cose che so fare davvero bene. Poi boh, non saprei che altro dire》
《Io non... aspetta, gira a destra... si, così... occhio a dove vai, ci sono dei rami sporgenti... dicevo, io credo che a nessuno piaccia leggere all'inizio, perché appare come un obbligo, almeno fino a quando non si incontra il Libro per eccellenza che ti faccia appassionare》
Intanto Harry continuava ad avanzare, inciampando di tanto in tanto in qualche dato sasso. La conversazione, se così si poteva definire, cessò. Non tanto per loro volontà, quanto più che altro per il fatto che non avevano la minima idea di cosa dire.
Harry fece per parlare, quando sentì un rumore alle sue spalle, come qualcosa di grosso che respirava. Si voltò lentamente, consapevole del fatto che non poteva vedere nulla lo stesso. Sentiva il rumore di un respiro pesante, e sembrava anche troppo vicino per i suoi gusti.
La voce parlò di nuovo.《Ok, fermo, niente movimenti bruschi... lentamente...》
《Cos'è? Cosa posso fare?》
La voce esitò, come se avesse un'idea ma non ne fosse certa.《Canta. Una canzone lenta, calma》
《Io non so cantare! E poi a cosa può servirmi contro una... cosa... come questa?》
《Fidati》
Harry non sapeva cosa fare, e fu preso dal panico.《Canta tu, io non ci riesco》
La voce, sempre calma, disse《Canteremo insieme. Ma sappi che lo faccio solo per salvarci la pelle》ridacchiò, poi iniziò a cantare.
La sua voce era limpida, profonda, coinvolgente, tanto che poco dopo Harry si ritrovò suo malgrado a canticchiare seguendo il ritmo, nonostante non conoscesse le parole.
Iniziò a indietreggiare, sempre cantando, fino a che la voce non sussurrò《Scappa》e iniziò a correre via, lontano da qualunque cosa producesse quel rumore.
Quando ritenne di essersi allontanato abbastanza, si fermò a riprendere fiato.《Tutto bene?》chiese la voce. Sembrava... preoccupata. Strano. Evidentemente non sapeva nemmeno "lui" a cosa fossero andati incontro, pensò Harry.
《Si, sto bene. Solo... cos'era quello?》
《Sinceramente? Non ne ho idea. Credo di averlo visto in qualche libro di testo una volta, ma non so cosa sia》
《Non sei uno che studia molto, eh?》
《Di studiare studio, ma solo le materie che mi piacciono. E Cura delle Creature Magiche non è decisamente tra quelle》
《Come mai?》
La voce sembrava in difficoltà, come se stesse pensando a cosa dire senza tradire la sua identità.《Diciamo che... ho avuto brutte esperienze con quegli strani animali, in passato》
Harry decise di non indagare oltre, visto che sembrava un argomento sgradito. Iniziarono a parlare di Quidditch, essendo una passione comune ad entrambi, fino a quando Harry non iniziò a sentirsi... strano. Sentiva freddo, gli vennero i brividi, iniziò a sentirsi triste e depresso.
Riconobbe quasi subito i sintomi.
《Dissennatori》disse la voce《Si stanno avvicinando》
《Che facciamo, allora?》
《Ah, qui il Prescelto sei tu, io so solo che ci stanno bloccando la strada》
Harry decise di andargli incontro, sebbene già iniziasse a girargli la testa.《Incosciente》si lamentò la voce, ma non obiettò ulteriormente.
No, Harry no! Ecco, già iniziava a sentire la voce di sua madre. Harry estrasse la bacchetta, cercando di produrre un Patronus, ma non riusciva a concentrarsi abbastanza e uscì solo uno sbuffo di vapore argenteo. Provò di nuovo, e ancora niente. Sentiva i Dissennatori farsi più vicini, e venne preso dal panico.
Poi sentì la voce, che si sforzava di mantenere un tono calmo《È tutto ok, ce la puoi fare, Harry. Io credo in te》
La sua voce si sovrapponeva a quella di Lily che riecheggiava nella testa di Harry. Prendi me, piuttosto! Uccidi me!
Il ragazzo era consapevole di stare per svenire, ma la voce lo teneva sveglio.《Sbrigati, Harry, si stanno abbassando il cappuccio, fallo, ora!》
Ma Harry era come paralizzato.《Ti prego, Harry, non ce la faccio più, aiutami!》
A quelle parole il moro si riscosse. Cercò di trovare un ricordo allegro, cosa che gli veniva sempre più difficile. Pensò infine, quasi per disperazione, alla canzone che la voce gli aveva cantato poco prima, e riuscì quasi a sentire il solito cervo d'argento uscire dalla punta della sua bacchetta e cacciare via i Dissennatori.
Harry tirò un sospiro di sollievo, e sentì la voce alle sue spalle fare lo stesso.
《Complimenti, sei un grande!》disse quella, e il ragazzo sorrise.《A che punto siamo?》chiese poi.《Hai quasi finito, devi solo svoltare a sinistra e poi sempre dritto. Ci sei quasi》
Il sorriso di Harry si spense《Tu non vieni con me?》
《Non posso, loro non devono sapere che ti ho aiutato》
Il ragazzo preferì non chiedere chi fossero questi misteriosi "loro", anche perché sapeva che in ogni caso non avrebbe avuto risposta. Era un'altra la domanda che, invece, voleva porre.
《E allora come mai l'hai fatto? Come mai mi hai aiutato, se non ti era permesso?》
La voce sospirò, sembrava triste.《Perché dovevo. Perché non potevo lasciarti solo, bendato e senza nessuno, non ce la facevo. Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, ero preoccupato per te. E poi, volevo conoscerti.》
A questo punto Harry moriva dalla voglia di scoprire a chi appartenesse la voce che gli era stata tanto d'aiuto. 《Potremmo conoscerci anche lì fuori, a scuola intendo, sai》
La voce rise, ma era una risata spenta, senza gioia.《Non credo, sai, neanche volendo. Siamo troppo diversi, non abbiamo mai avuto una conversazione amichevole. Tecnicamente, sembra proprio che ci odiamo. Ma io non ti odio affatto, è solo una delle mie tante maschere. Ora vai, non perdere altro tempo prezioso, fallo per me》
Harry avrebbe voluto dire tante cose, ma non gli vennero le parole giuste. Sospirò pesantemente, e tutto quello che uscì dalla sua bocca fu《Mi mancherà parlare con te, sappilo》poi si voltò e si mise in marcia.
《Mi mancherai anche tu, Sfregiato》sussurrò la voce, in una maniera appena percettibile, senza accorgersi che il moro aveva sentito tutto, e che aveva sorriso.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top