Steve si difende
ELSA
Entrai al corso di giornalismo, feci amicizia anche con altre persone, ci diedero il materiale necessario per realizzare il giornalino scolastico.
Quando finimmo e andai nel corso di arte, salutai Sally abbracciandola e lei mi chiese come avevo trascorso il tempo con Steve ieri sera, le raccontai tutto e la informai che nel pomeriggio io e lui saremo andati a scuola di danza.
La prof del corso di arte fece il suo ingresso.
Era arrivata in ritardo, ci spiegò che aveva trovato traffico e iniziammo subito la lezione.
<<Amicizia>>
scrisse alla lavagna e voleva che che questa parola venisse rappresentata attraverso il disegno da ognuno di noi.
Io disegnai due mani che si tenevano salde, mentre Sally due figure che si abbracciavano.
<<Bene, adesso sarà più complicato, scriverò tre parole e vorrei che disegnaste la prima cosa che vi viene in mente>>
cancellò la parola che aveva scritto prima, prese il gessetto e iniziò a scrivere, posò il gessetto, si allontanò dalla lavagna per farci vedere cosa aveva scritto.
<<Calore.Colore.Luce!>>
Io disegnai una casa in mezzo alla natura e il sole nel cielo.
Mentre Sally un arcobaleno, sole e prato con fiori colorati.
Ognuno completò la sua opera.
La professoressa fu soddisfatta e stupita allo stesso tempo, si complimentò dicendomi che avevo doti artistiche e le piacque il disegno anche perché mi disse che andavo oltre al significato delle parole stesse.
STEVE
Che bello ero emozionato all'idea di andare a scuola di danza per imparare a ballare; non perché non lo sapessi fare, perché la musica l'avevo nel sangue, ma per imparare nuovi passi e migliorarmi; allo stesso tempo ero contento perché con me ci sarebbe stata Elsa e poi quando ti capita una cosa gratis?
Ero al settimo cielo e con la testa tra le nuvole che non mi accorsi che il prof Cooper stava spiegando qualcosa.
<<Steve>> bisbigliò Josh.
<<Steve>>
Mi riscossi dai miei pensieri e mi voltai verso il mio amico che mi avvisava che il prof ci stava chiamando e voleva che io e il mio migliore amico inventassimo al momento una canzone.
Ci sedemmo entrambi io ero vicino al pianoforte e Josh prese la chitarra.
Sia a me che a Josh amavamo suonare da quando eravamo bambini; non eravamo cambiati per niente.
Io timido e lui estroverso sin da piccoli.
Ricordai quando eravamo alle elementari; dovevo andare a casa di Josh a fare i compiti, arrivai da lui, lo sentii suonare.
Bussai al citofono e mi aprì il padre che mi salutò e mi fece accomodare; poi sospirò e sorrise.
<<A quanto pare la parola compiti non va a genio a Josh>>
andò in cucina e mi offrì del succo d'arancia e dei biscotti, chiamò il figlio andando nella stanza.
il mio amico scese non abbandonando mai la sua chitarra.
Sua mamma anche era una patita della musica e iniziò a collezionare tutti i tipi di chitarre così da quel giorno Josh si innamorò di questo strumento.
Io invece guardavo i musicisti in tv e dicevo che ero io.
Io e Josh scherzando dicevamo che saremo diventati musicisti e quest amore per la musica ce lo siamo portati fin quando siamo cresciuti; così decidemmo di frequentare il corso di musica e poi il prof Cooper era uno spasso.
Iniziammo a inventare qualcosa, il prof ci bloccò immediatamente.
<<Steve a te è allegra, ma Josh a te è triste. Mi piace l'idea di emozioni contrastanti, ma insieme stona>>
il prof camminava avanti e indietro pensieroso ticchettando con l'indice sulle labbra, poi ci disse che in
quell'ora avremmo cantato e suonato in gruppo; poi riferì a noi due di metterci d'accordo se suonare solo musica allegra o triste.
Io e Josh ritornammo ai nostri posti. Ci allenammo con la voce, ridemmo tutti per i versi strani, poi cantammo, ovvero gli altri cantavano e io ero silenzioso. Cooper mi incitò e mi diede consigli. Suonò la campanella.
Josh e Sally andarono nell'aula di chimica e io andai a prendere i libri per l'ora successiva; si pararono Brent e Brendon davanti a me, indietreggiai e loro sorrisero nel vedermi timoroso.
Brendon mi sferrò un pugno che prontamente bloccai, cercò di darmi un calcio che schivai; lo spinsi facendolo cadere a terra.
Brent si infuriò e si gettò a capofitto contro di me, mi spostai di qualche centimetro e finì contro gli armadietti, lo afferai e li feci fare una capriola.
Mi allontanai un po' spaventato, ringrazia mentalmente Sally per le avermi insegnato a difendermi.
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