Parigi


STEVE
Guardai Elsa che dormiva, era bellissima, sembrava un angelo.
Indossava la collana che le regalai al suo compleanno, le stava benissimo, lei si svegliò, stropicciò gli occhi e si stiracchiò.
<<Buongiorno>>
non potevo fare a meno di sorridere.
<<Giorno anche a te>>
Scese dal letto, andò accanto alla finestra.
<<Che bello!>> esclamò  incantata.
Elsa si mise accanto a me, guardammo fuori e vedemmo dei fiocchi di neve che scendevano giù dal cielo e andavano a posarsi delicatamente a terra.
Rimanemmo in silenzio a osservare quella meraviglia.
<<Finalmente la pigrona si è alzata>>
dissi prendendola in giro, lei mi guardò con le mani sui fianchi.
<<Non sono pigra, signorino Stevenson>>
<<Signorina Miller>>
Ridemmo.
Andai in cucina per chiamare gli altri, ma non c'era nessuno.
<<Ragazzi sta nevicand...>>
Elsa si interuppe vedendo solo me nella cucina.
<<Gli altri?>>
mi chiese, alzai le spalle, era la stessa domanda che mi ero posto anche io.
Elsa preparò la colazione, ci mettemmo a tavola, presi la bottiglia del succo di frutta nello stesso momento di Elsa, susseguirono secondi di imbarazzo, poi le versai il succo nel suo bicchiere e dopo nel mio.
<<La Francia è bellissima>>
smorzai quel silenzio imbarazzante.
<<È vero è spettacolare! Poi White ci farà vedere Parigi>>
<<Non vedo l'ora!>>
dicono che è la città degli innamorati, ma questo lo tenni per me.
Pensai che non sapevo niente di lei a parte che amava disegnare e fare foto.
<<Ragazzi venite!>>
entrò Josh entusiasta, io e Elsa ci guardammo e ridemmo, possibile che doveva sempre interromperci?
<<Sì veniamo>>
lo congedai, appena sparì, io e Elsa riprendemmo a parlare; scoprii che il suo colore preferito era l'azzurro, era figlia unica come me e da grande voleva diventare una giornalista.
Mi raccontò che lei e Sally erano amiche sin da bambine e la rossa era peperina, anche io e Josh eravamo grandi amici sin da bambini.
Dopo qualche chiacchierata,
uscimmo fuori, Josh indicò la neve; anche quando stavamo in America nevicava, non era una novità, ma era sempre uno spettacolo.
Guardai Elsa che sorrise vedendo la neve; aveva un viso dolce, tenero delicato. Volevo dirle che ero cotto di lei, ma non ne avevo il coraggio. Eravamo timidi entrambi, certo parlavamo, ma era difficile dichiarare i propri sentimenti, lei era...era perfetta.
Chissà se anche lei era innamorata di me, la vidi correre dentro, usci di nuovo con la macchina fotografica.
Ci vestimmo, arrivammo a Parigi, la Tour Eiffel illuminata, le persone che andavano a comprare i regali ai propri cari, bimbi che giocavano con la neve, coppiette che passeggiavano.
Salimmo sulla Tour Eiffel, entrammo c'era un ristorante con la vista fuori dalla torre.
Dovevo invitare Elsa lì, era fantastico.
C'erano persone vestite da babbo natale che ripetevano sempre la stessa frase alla fine la imparai a memoria
"Bonne Noël". Buon Natale.
Elsa scattava foto in continuazione,
scendemmo dalla torre con dispiacere di tutti e tornammo in albergo per pranzare.
Dopo pranzo, andai da Elsa, volevo invitarla a uscire e portala in quel magnifico posto.
Ero ancora fermo sulla soglia della porta, esitai qualche secondo e bussai, Elsa mi rispose ed entrai.
<<Elsa stasera che dici se...ehm...se uscissimo...>>
avevo le mani che mi tramavano e sudavano, le gambe non le sentivo più, il cuore che mi batteva forte.
<<...S-solo noi...noi due?>>
<<c-certo>> lei sorrise.
Sally entrò nella stanza e trascinò via Elsa, Josh uscì dal bagno.
<<Ho invitato Elsa a uscire>>
parlai con Josh, ero molto nervoso.
<<Ce l'hai fatta dopo un anno>>
Josh mi prese in giro.
<<E bravo l'amico mio cosi si fa!>>
poi mi sorrise, quel sorriso mi faceva paura, cosa aveva in mente?
prese una giacca di pelle dalla sua valigia.
<<Ecco questa è mia, ma dovrebbe andarti>>
poi mi spiegò come corteggiare Elsa, falle l'occhiolino, fai il sexy, metti in mostra, dagli nomignoli carini e tutti i suoi consigli alla Josh.
<<Fidati Mr Josh è un asso in queste cose>> disse vantandosi.
<<Certo, ti sei fatto odiare dalla ragazza di cui sei innamorato>>
<<Già...>> Josh sbuffò
<<Sai le ho regalato io quella rosa il giorno del suo compleanno, è bellissima e adoro quel suo caratterino>>
disse il mio amico sorridendo.
<<Non ti ho mai visto cosi! Tutto questo grazie a Sally>>
<<Non siamo qui a parlare di me e Sally, ma tu che devi uscire con la tua principessa, vai a prepararti su!>>
mi incitò Josh, entrai nel bagno, mi guardai allo specchio e mi preparai.
Josh mi guardò e mi aggiustò i capelli.
Ero emozionato, avevo invitato Elsa a uscire, io e lei, non ci credevo.
Josh mi diede una pacca sulla spalla notando il mio nervosismo e cercò di calmarmi.

ELSA
Ero emozionata.
Steve mi aveva invitata ad uscire.
Sally mi diede consigli su come far cadere Steve ai miei piedi, poi mi fece indossare un suo vestito lungo azzurro e blu con lo spacco sulla gamba sinistra, orecchini a cerchio di colore blu, ombretto azzurro, rossetto rosa, mascara, fondotinta, mi fece i capelli ricci.
Non mi truccò tanto, anzi poco e leggero e dovevo dire che mi stava bene.
Anche se non ero abituata a essere vestita elegante, mi fece mettere dei stivali dello stesso colore del vestito in modo da essere comoda visto che fuori la Francia era immersa nella neve.
<<Sono emozionata>>
confessai alla mia amica, avevo le mani che mi tremavano e il cuore che batteva velocemente, io e Steve insieme di nuovo.
O.MIO.DIO
Non ci potevo credere, che bello!
<<Sei bellissima>>
<<Grazie>>
<<Mi piacerebbe un giorno che anche Josh mi invitasse a uscire come tutte le coppie normali e...>>
Sally si asciugò le lacrime che le rigavano il viso, l'abbracciai.
<<Perché mi dovevo innamorare proprio di uno come Josh? Lui è bello e sa di esserlo, ma è cretino, scherza su tutto e sa come farti arrabbiare e sorridere nello stesso momento, mi piace per questo...ti sto facendo perdere tempo quando hai un appuntamento a cui pensare>>
<<Hey non pensarlo nemmeno,
qualsiasi cosa puoi contare su di me, altrimenti le amiche a cosa servono e poi sei sempre stata strana in fatto di ragazzi>>
Sciolsi l'abbraccio e la vidi sorridere.
Josh scese con Steve. Era più bello che mai o ero io che lo vedevo in quel modo?
<<Andiamo?>>
Steve e io uscimmo dall'albergo,
camminammo e arrivammo alla Tour Eiffel, salimmo ed entrammo nel ristorante. Steve da gentiluomo mi fece accomodare e poi si sedette lui.
Ci furono secondi di imbarazzo.
<<È bellissima!>>
dissi indicando la veduta dalla torre.
Era Natale, ero in un posto bellissimo e magico con Steve, lo considerai come regalo.
<<Già>>Steve commentò.
Arrivò il cameriere con cappello da babbo natale, prese le ordinazioni e tornò in cucina
<<Allora...>>
dicemmo in coro ancora imbarazzati. Con quel vestito mi sentivo a disagio. All'improvviso sentii caldo, anche se faceva freddo, Steve mi faceva quest effetto.
I consigli di Sally andarono a farsi benedire.
Insomma come si poteva dire una cosa sensata quando avevi davanti un ragazzo bellissimo come Steve.
Il ragazzo seduto di fronte a me mi guardava, abbassai la testa e improvvisamente il fazzoletto sulla tavola divenne interessante.
Il cameriere portò i nostri piatti.
Dopo l'iniziale imbarazzo iniziammo a chiacchierare.
Scoprii che Steve era figlio unico come me e il suo colore preferito era l'azzurro come il mio; che il suo animale preferito era il coniglio, ma anche il cane e aveva paura dei serpenti.
Amava suonare, ma questo lo sapevo già, anche ballare era un'altra delle sue passioni.
Mi raccontò che suonava il piano da bambino e che da grande voleva diventare musicista.
La serata procedeva bene, uscimmo. La vista era splendida.
Il cielo stellato, la neve, la torre illuminata. Steve, era fantastico.
Non persi l'occasione di fotografare.
Un signore ci aveva fatto un ritratto che fi regalò.

JOSH
I miei amici erano usciti.
Ero accanto a Sally; era bellissima, capelli rossi, occhi azzurri lucidi forse aveva pianto e quello sguardo pieno di determinazione e sicurezza.
<<Sally>>
la chiamai, non rispose si limitò a voltarsi verso di me.
<<Spero che ti piaccia>>
le diedi una scatolina, lei l'aprì, vide l'oggetto all'interno.
Non riuscii a capire le emozioni che trapelavano sul suo viso contenta? confusa?
Sally mi abbracciò rimasi sbalordito, non era da lei, mi aspettavo un "stronzo" oppure qualche discussione ma niente di queste cose, ricambiai anche io l'abbraccio.
<<Buon natale>>
le sussurrai all'orecchio, sciolsi l'abbraccio e le misi la collana a forma di cuore che lei guardava in quella vetrina, lei si toccò la collana, poi mi guardò.
<<Buon natale, Josh>>
Sentimmo i nostri amici arrivare; erano sorridenti, avevano sicuramente passato una bella serata.
Dovevo invitare anche io Sally a un appuntamento romantico...Nah Josh e romantico erano due cose distinte e separate.
Era Natale, Steve era con Elsa, lui si scusò per non avergli comprato un regalo, ma lei gli disse che uscita al ristorante sulla Tour Eiffel lo considerava come regalo; lei fece vedere le foto scattate e andò a posare la macchina fotografica.
Sentii qualcuno accanto a me e vidi Sally, spiammo i nostri amici.
<<Ora ti metti a spiarli?>>
<<Senti chi parla, io sono passata qui per caso>>
Dammo il via a un lungo battibecco
<<Che ci fate qui?>>
Steve sullo stipite della porta ci guardò con sguardo interrogativo. Eravamo cosi impegnati a litigare che non ci eravamo resi conto di nulla.
<<Steve...Elsa>>
posai lo sguardo su uno e sull'altra.
<<Allora che ci fate qui? Ci stavate spiando?>>
domandò Steve battendo il piede a terra aspettando una risposta; cercai di pensare a una scusa plausibile, ma non ne avevo una in mente.
<<Sally vi stava spiando e ho cercato di allontanarla dalla porta>>
inventai.
<<Cosa? ma se ti ho visto davanti alla porta tu li spiavi e incolpi me, io sono una brava persona non spierei mai nessuno>>
<<Certo ora fai la santa>>
<<Perché non fai un favore chiudi quella bocaccia!>>
<<Io parlo quando voglio bla bla bla>>
<<Sei infantile!>>
Steve ed Elsa si misero a ridere.
Steve andò in bagno, presi il pigiama e lo seguii.                     
<<Allora?>>
chiesi curioso di sapere la serata come era andata, mi raccontò dell appuntamento e che era stato  fantastico.     
<<Vi siete baciati?>>                       <<No>>                                         
<<Che aspetti?>>                           
 <<Il momento giusto, ci stiamo conoscendo e credo che dovresti fare anche tu così con Sally. Cosa sai di lei?>>                                       
<<Ehm...nulla>>
risposi deluso, mi misi il pigiama e uscimmo dal bagno.   
<<Signorine prego>>
mantenni la porta con una mano e con l'altra indicai la direzione.
Sally e Elsa entrarono e chiusero la porta. Quando le ragazze uscirono con addosso i pigiami, posarono i vestiti nella valigia.                                       <<Cosi ho regalato una collana con un cuore a una bella ragazza>>
dissi per farmi sentire da Sally, lei finse di non aver sentito, finì di sistemare i vestiti e si era intrufolata sotto le coperte.
Spegnemmo le luci e le augurai la buonanotte, la senti sussurrare.
 <<Notte Josh>>

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