Josh e Sally si provocano


SALLY
Andai a casa di Elsa, ma c'era qualcosa di strano.
Il cortile era vuoto, dov'era la mia moto?
Entrai a casa della mia amica, mi offri da bere e mangiare.
<<Elsa sai dov'è la mia moto?>>
<<È fuori in cortile>> tentennava.
<<Non c'è!>>
Lei si alzò dalla sedia, guardò
fuori la finestra.
<<Uh non c'è...è sparita!>>
Elsa sapeva che fine avesse fatto la moto e non me lo voleva dire.
<<L'ha presa Josh?>> chiesi
<<No, cosa vai a pensare....eh ecco sì ce l'ha lui, me la chiesto e io ho detto sì, ha insistito per averla>>
<<Ora mi sente, come osa prendere le mie cose>>
Uscii dalla casa della mia amica per andare da Josh.
<<Non vi uccidete>>
mi raccomandò Elsa.
<<Non te lo prometto>>
Arrivai fuori casa di Josh ed eccola là, la mia moto splendente, pulita e non graffiata.
Josh sorrise fiero per il suo lavoro, mi aveva aggiustato il moto, allargai le braccia e anche lui, corsi e abbracciai la moto.
Josh rimase con le braccia aperte deluso, si avvicinò a me, mi circondò la vita con il braccio e mi baciò.

JOSH
Sally si scostò da me.
<<Allora pensi ancora che ti sto prendendo in giro? Non mi credi che sono innamorato di te?>>
le domandai tenendola stretta tra le mie braccia, lei mi guardò pensierosa.
Non sapevo cosa stesse pensando o forse sì conoscendola.
Per Sally ero uno stronzo, illudevo ogni persona con cui sono stato e temeva di essere la prossima,
Se dovesse succedere che Sally stesse male per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato, anzi avrei impedito che accadesse.
Lei si allontanò, sali sulla moto e mi ringraziò per averla riparata e tornò a casa.
La sera ci saremo dovuti incontrare da Sally per poi uscire.
Ero il primo ad essere arrivato non c'erano né Steve né Elsa.
Sally andò a prepararsi, indossò un vestito rosso che arrivava alle ginocchia, quando legavi dietro al collo davanti c'erano strisce che si incrociavano.
<<Josh mi chiudi la zip?>>
si voltò di spalle, si alzò i capelli per impedire che si impigliassero nella cerniera, aveva la zip aperta che si chiudeva dietro la schiena.
<<Fatto>>
Mi sedetti sul divano messaggiai i miei amici che mi avvisarono all ultimo momento che non sarebbero venuti perché avevano la febbre.
Poi Sally si gettò letteralmente addosso a me, mi abbracciò prese la mia mano, la poggiò sulla sua coscia la fece risalire e la fermò quasi al altezza del sedere mentre mi morse le labbra, poi si allontanò e sogghignò; lei scalza andò a mettersi le scarpe lasciandomi perplesso, poi capii le sue intenzioni voleva stuzzicarmi. Bene. Decisi di fare lo stesso.
Andammo in discoteca, ci scatenavamo e ci divertimmo.
<<Ho voglia di una graffa>>
disse la rossa di punto in bianco, la presi per un braccio e la trascinai fuori dalla discoteca.
Sally era poggiata con la schiena contro la macchina, le accarezzai il braccio, le diedi baci sul collo risalendo verso l'alto all angolo della bocca e le sfiorai le labbra, lei si avvicinò sempre di più a me, mi spostai apposta e feci sorriso sghembo.
Entrammo in macchina, parcheggiai un po' lontano dal bar perché era l'unico posto libero che avevo trovato.
Camminammo per arrivare al bar, Sally si lamentò che le facevano male i piedi, la presi in braccio e raggiungemmo il bar.
Lei capi che avevo capito il suo gioco, mi provocava e allora la provocavo anche io.
Comprammo le graffe e le mangiammo.
Sally mi diede dei piccoli baci avvicinandosi e allontanandosi.
Continuammo a provocarci a vicenda.
Passammo tutta la serata insieme e tornammo a casa, accompagnai la rossa.
Eravamo fuori la porta, ci augurammo buonanotte, la istigai avvicinandomi a lei, ci sfiorammo la punta del naso, alzai il mento di Sally, avvicinai le mie labbra alle sue, la vidi chiudere gli occhi, sporgersi verso di me desiderosa, non la baciai, ma mi allontanai, lei aprì gli occhi, mi guardò confusa, non se l'aspettava e
io sorrisi soddisfatto.
<<Volevi che ti baciavo>>
constatai, lei si morse le labbra e guardò le mie vogliosa.
<<Josh ti odio!>>
Sally afferrò la mia maglia, la strinse forte e mi baciò, questa volta nessuno dei due fece dei dispetti.
Era un bacio dolce e passionale.
Nessuno voleva staccarsi dal altro, rimanemmo per lungo tempo cosi.
<<Si, anche io ti amo>>

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