Giornalino pt.2
STEVE
Il giornalino era a un buon punto ognuno di noi aveva messo giù qualche appunto e scelto delle immagini, mancava solo il titolo; avevamo uno, ma era provvisorio.
Appena suonò la campanella tutti ci precipitammo in un'altra aula dove ci aspettava Smith.
Nessuno entrò tardi, tutti erano in orario.
Il prof Smith era severo, ma giusto, se chiedevi una spiegazione o un aiuto nella sua materia, era disponibile, se non studiavi e non prendevi sul serio la sua materia be'si arrabbiava.
Era normale.
Feci lezioni di recupero della sua materia e migliorai molto.
Mi restitui il compito e con mio grande piacere ricevetti una A.
Brent accartociò il suo compito, lo gettò centrando il cestino e si mise a ridere battendo il cinque con Brendon.
<<Brent>> tuonò il professor Smith.
<<Farai da capo il compito>>
<<Cosa?>>
il bullo smise di ridere e diventò seriom
Smith si avvicinò al suo banco e gli diede il compito da rifare.
Brent si infuriò.
<<Signorino impara le buone maniere e sii rispettoso>>
dopodiché si sedette alla cattedra.
I primi dieci minuti Brent non fece niente e poi chiese suggerimenti a Brendon.; Smith lo vide e lo fece sedere alla scrivania accanto a lui.
<<Ma F vuol dire Fantastica?>>
chiese Jennifer che aveva ricevuto l'insufficienza.
Si levò un mormorio generale,
qualcuno rise, altri scossero la testa, altri la ignorarono.
<<Signorina F è insufficiente, vuol dire che è andata malissimo, non ha completato nulla, la verifica era incompleta>>
Smith le spiegò, ma lei era indifferente ed era come se la cosa non la interessasse.
<<Secondo me quella al posto del cervello ha le scimmie che ballano>>
disse qualcuno sottovoce prendendola in giro.
Kyle aveva sentito, si voltò verso la persona che aveva parlato e difese Jennifer.
Dovevo continuare a insegnare a Elsa come suonare il piano e non vedevo l'ora di andare con lei al cinema a vedere il film di Batman.
Trillò la campanella e andammo nell' aula della prof di matematica che era assente e facemmo due ore di teatro.
Josh salì sul palco pavoneggiandosi come al solito, alcune ragazze risero altre lo guardarono arrabbiate ovvero quelle che Josh aveva illuso.
Io e Elsa ci mettemmo d'accordo con l'orario per il cinema stasera, avrei trascorso una serata con lei.
Io e lei solo noi due.
Sì, certo al cinema ci saranno anche altre persone, ma ero contento di passare una serata con lei di nuovo.
Mi piaceva stare accanto a lei, aveva dei bellissimi occhi e il suo sguardo era intenso, il suo sorriso bellissimo.
Lei era dolce, generosa e disponibile.
Ed era stata carina a regalarmi il bracciale con la tour eiffel che avevo perso a Parigi.
KYLE
Non sapevo come aveva osato Alex a offendere Jennifer in classe, non doveva azzardarsi a dire quelle cose, forse sarà lui stupido non la mia ragazza.
Lei aveva stima di sé e si riteneva bellissima, infatti lo era.
Certo un po' egocentrica, ma solamente perché voleva attenzioni ed era anche un po' igenua.
Diedi un bacio a Jennifer.
<<Ti difenderò sempre>> le sussurai.
Salii sul palco e tutte le ragazze applaudivano e sentii volare parole come. "sei bello" "il migliore " "viva Kyle" "sei fantastico"
Qualche ragazza aveva fatto stampare il mio nome sulla maglietta, neanche fossi famoso.
Le ragazze erano pazze di me quando non avevo fatto niente.
Alcune sgaiattolavano fuori dall'aula mentre facevano lezione per vedermi giocare a football.
Dicevano che ero figo e altro, ma esageravano solamente.
Al cambio d'ora andai a giocare a football, cercai Jennifer e poco dopo la vidi arrivare.
L'ora si svolse come sempre, le ragazze che urlavano il mio nome in più si aggiunsero le grida delle cheerleaders.
Gli avversari avevano vinto e ci
stringemmo la mano complimentandoci per la partita appena giocata.
Uscii dallo spogliatoio, avevo un asciugamano bianco sulle spalle con il quale mi asciugai i capelli ancora bagnati, vidi Jennifer che sistemava la sua divisa e la raggiunsi.
<<Vogliamo vederci un film oggi?>>
<<Sì, vieni da me, ho la sala cinema a casa>>
Ci organizzammo per la serata, le dissi che portavo patatine e popcorn, mi disse che aveva una macchina che preparava da sola i popcorn.
Ritornai nello spogliatoio, presi il phon e mi asciugai i capelli.
Posai tutto nel mio armadietto e andai in mensa; vidi Brent e Brendon che spintonavano Steve, quando avrebbero lasciato in pace quel ragazzo? era cosi buono e tranquillo, lo tormentavano senza un apparente motivo, mi diressi verso di loro e presi le difese di Steve.
I bulli se ne andarono infastiditi e Steve mi ringraziò.
<<Sei mio amico e nessuno tratta male i miei amici>>
Prendemmo i vassoi e aspettammo che furono riempiti, prendemmo posto, mi sedetti vicino Jennifer, mangiammo e chiacchierammo, la mia mano era poggiata su quella di Jennifer.
Dovevamo ritornare in classe.
<<Di già?>> disse lei sbuffando.
Ci alzammo, posammo i vassoi e andammo in biblioteca, facemmo i compiti per casa e continuammo con il progetto: non al bullismo.
Non sapevamo da dove iniziare e chiesi ai miei amici qualche consiglio. Elsa mi disse che potevamo fare un giornalino come aveva fatto lei con il suo gruppo.
Mi venne un'idea, chiesi alla prof se potevo usare il teatro per mettere in scena una rappresentazione teatrale per il progetto.
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