Cinema
KYLE
Oggi la giornata è stata piena a scuola, mettemmo tutto a posto e uscimmo.
Io e Jennifer prendemmo l'autobus e andai a casa sua.
I genitori salutarono la figlia e uscirono.
Entrammo nella sala cinema;
era enorme, sembrava davvero un cinema con tanto di schermo, casse e sedie, ma la cosa ancora più particolare era che le sedie della fila centrale, una volta piegate si trasformavano in un letto e in più sullo schienale del letto c'era un aggeggio che una volta attivato ti faceva i massaggi. Era incredibile.
Mai visto niente del genere in vita mia.
Jennifer mi vide meravigliato e mi chiese.
<<Ti piace?>>
<<Sì, è incredibile!>>
Lei sorrise e si sedette sul letto,
aprii la busta di patatine, le misi nei piatti e diedi un piatto anche a lei.
Ci mettemmo comodi seduti sul letto con tanto di coperta, anche se stavamo ad aprile faceva un po' freddo.
Accese il grande schermo ed uscirono una marea di film; c'era un'ampia scelta, cercammo e infine decidemmo di vederci un comico.
Durante la proiezione del film abbracciai Jennifer e le stampai un delicato bacio sulle labbra, presi la sua mano e intrecciai le mie dita tra le sue.
Guardammo il film e ridemmo per la sua comicità, non staccai la mano da quella di Jennifer, le aveva perfettamente curate e le unghie erano color magenta, supposi che era uno dei suoi colori preferiti.
Jennifer, la mia Jennifer adorava tutto ciò che era vistoso.
La vidi ridere per il film ed era bellissima, anzi come diceva lei?
Ah si cool. Sorrisi tra me e me.
Il film era finito, Jennifer guardò l'ora ed era ora di cena.
<<Ordiniamo una pizza?>>
propose, mi piacque l'idea
<<Sì va benissimo>>
Scegliemmo entrambi la stessa:
pizza con salame.
Avevamo anche gli stessi gusti. Wow.
Lei scese dal letto, andò in cucina, chiamò la pizzeria e ordinò, tornò nella sala cinema, si posizionò accanto a me e continuai ad ammirarla, le accarezzai i capelli, la tirai verso di me, poi la presi in braccio e la baciai.
Suonarono alla porta.
<<È la pizza!>>
disse Jennifer staccandosi.
<<Può aspettare>>
avvicinai le mie labbra alle sue e continuai a baciarla.
Jennifer si allontanò e andò ad aprire la porta, pagò e diede la mancia al ragazzo delle consegne, prese i cartoni di pizza, andammo in cucina e mangiammo.
<<Sarebbe bello fare una vacanza insieme, magari in Spagna!>>
dissi, lei finì di mangiare l'ultimo trancio di pizza e sorrise.
<<È il mio posto preferito, ho sempre voluto andarci>> esclamò
<<Lo so che è il tuo sogno>>
<<Come fai a saperlo?>>
<<Me l'hai detto tu quando ci siamo conosciuti>>
Finimmo di cenare, gettammo i cartoni ormai vuoti.
Jennifer mi mostrò la piscina con idromassaggio.
In una stanza c'era la tavola da ping pong e in un'altra attrezzature per giocare a tennis; facemmo qualche partita e ci divertimmo.
Dovetti tornare a casa, ma non volevo, stavo cosi bene, non riuscirei a stare lontano da Jennifer.
Tornai controvoglia a casa, presi il cellulare e inviaì un messaggio.
"Buonanotte Jenn".
STEVE
Il mattino seguente a scuola ognuno aveva portato il suo progetto finito, Kyle e Jennifer avevano messo in scena una rappresentazione teatrale molto carina e significativa.
Ora toccava a noi,mostrammo il giornalino alla prof e spiegammo,o meglio Elsa all'iniziò imbarazzata e incerta su cosa dire e poi spiegò come avevamo svolto il nostro lavoro.
Alla prof piacque tanto l'idea del progetto e chiese se fossimo interessati a iscriverci al corso di giornalismo.
Tutti indicammo Elsa dicendo che l'idea era partita da lei.
La prof si congratulò con lei e la informò sul corso di giornalismo che Elsa accettò con entusiasmo.
Tutti sorridemmo e facemmo ok con il pollice in alto.
Usciti da scuola Elsa era raggiante e saltò su sé stessa
<<Diventerò giornalista!>>disse euforica.
Passarono i bulli che mi gettarono un occhiata fulminea e feci passo indietro cercando di nascondermi,i bulli non mi pensarono meglio cosi,i miei amici mi guardarono con uno sguardo che conoscevo,avevano in mente qualcosa.
Sally ci invitò tutti a casa sua voleva insegnarmi a difendermi,si ma il timore che avevo verso Brent e Brendon non sarebbe sparito.
Arrivati dalla nostra amica,pranzammo,ci mettemmo a chiacchierare perdendo tempo, i compiti gli avevamo già svolti in biblioteca.
Sally si legò i capelli con l'elastico,iniziò a spiegare con dimostrazione pratica come dovevo attaccare o difendermi.
<<Ma quei due mi fanno paura!>>ammisi
<<Dagli un calcio nel sedere!>>
Sally rispose prontamente
ammiravo il coraggio che aveva,
volevo averlo anche io.
Già so oggi imparo a difendermi,poi vedo i bulli e me ne scappo.
<<Comunque tu dagli un calcio nel sedere,poi ci pensiamo noi perché nessuno si permette di trattare male un nostro amico!>>
Sally concluse,diede calci nell'aria finendo di spiegarmi le mosse
<<È violenta la ragazza!>>Josh parlò con Elsa,la quale rise e concordò con lui.
Elsa e Josh la presero in giro in modo scherzoso.
<<Sono violenta solo quando mi aggrediscono!>>si giustificò Sally,andò a bere dell'acqua,
<<Chi vuole delle granite?>>domandò la rossa spuntando dalla cucina tutti acconsentirono,Elsa prese fragola,Sally arancia,Josh alla menta e io alla ciliegia.
Restammo tutta la giornata da Sally,preparammo i waffle e Sally prese il libro delle ricette e
volevamo fare i muffin.
Prendemmo gli ingredienti,io e Elsa iniziamo a preparare seguendo la ricetta e ci accorgemmo che mancava la cioccolata, Sally e Josh la stavano mangiando, i due colti sul fatto fecero finta di niente,ci diedero la cioccolata e cuocemmo i muffin.Una volta pronti,li facemmo raffredare.
Sally dispose sul tavolo i giochi di società ,giocammo mentre mangiammo.
Era tutto squisito,giocammo prima tutti contro tutti poi a squadre io e Elsa contro i due rossi,una volta vincemmo e un altra perdemmo,Ma ci divertimmo,gli unici che si divertirono un pò meno erano Josh e Sally.
<<Ragazzi è un gioco !>>dissi cercando di calmare gli animi.
L'importante è stare insieme e divertirsi stavo per dire,ma Josh e Sally mi precedettero e dissero una cosa completamente diversa
<<L'importante è vincere!>>
La sera Elsa venne da me, indossava un vestito azzurro che lasciava scoperte solo le caviglie, il colore intonava con i suoi splendidi occhi,aveva i capelli ondulati, le scarpe con tacco blu e un piccolo giacca blu con i bottoni d'orati,si era truccata leggermente con mascara e rossetto rosa.
<<Ciao>> la salutai incantato
<<Ciao>> ricambiò il saluto,
andammo nella stanza dove avevo il pianoforte.
Ci sedemmo sugli sgabelli, le presi le mani e la guidai insegnandole a suonare lo strumento.
Più tardi ci dirigemmo al cinema, comprammo i biglietti per il film di batman e porzione di pop corn da dividere.
Entrammo nella sala, feci passare prima Elsa e ci sedemmo.
Sul grande schermo apparvero le pubblicità e noi ci mettemmo a chiacchierare,appena iniziò il film, nella sala cinema calò il silenzio.
Guardammo il film mangiando, durante la pausa approfitai per gettare la scatola di pop corn.
Ritornai a sedermi e ricominciò la seconda parte.
Guardai Elsa, stavo per poggiare la mia mano sulla sua, ma la ritirai istintivamente, dopo qualche minuto presi coraggio e posai la mia mano sulla sua, non appena feci questo gesto avevo il cuore che batteva forte, lei mi guardò e sorrise e si formarono delle fossette sulle sue guance rosee.
Era davvero bellissima.
Rimanemmo cosi fino alla fine del film, una volta finito, commentammo il film, ridemmo e scherzammo, passeggiavamo e lei iniziò a tremare per il freddo.
La temperatura la sera era sempre bassa, mi tolsi la giacca e gliela poggiai sulle spalle, lei mi guardò e mi copri.
Entrambi eravamo coperti dalla mia giacca.
Passammo l'intera serata insieme e poi l'accompagnai a casa, lei era sullo stipite della porta.
<<Allora...ci vediamo>>mi disse sorridendo dolcemente.
<<Si>>
<<Ho passato una bella serata, cioè giornata,insomma..>>
<<Anche io>>
È vero tutta la giornata insieme, non potrei chiedere di meglio, ho la ragazza di cui sono cotto che è meravigliosa.
Due amici strambi che mi vogliono bene e cosa posso desiderare di più?ah si che i bulli mi lasciassero in pace.
<<Steve...>>Elsa mi chiamò
<<Dimmi>>
<<Buonanotte!>>
<<Notte anche a te>>
Ci salutammo e tornai a casa con sorriso stampato in faccia.
È stata una giornata stupenda.
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