Brendon ferito


BRENDON

Io e Brent uscimmo entrammo in un pub e mangiammo.
<<Hai sporco qui>>
presi un tovagliolo e pulì l'angolo della bocca di Brent.
Ero un po' imbarazzato, posai il tovagliolo sul tavolo.
Passammo una bella serata.
Il giorno seguente a scuola, presi i libri che mi servivano e guardai Brent, ci conoscevamo sin da piccoli, avevamo passato la maggior parte del tempo insieme e dovevo dirglielo.
<<Che c'è?>>
domandò Brent notando che lo stavo fissando.
<<Eh? No niente>>
"e che sei cosi bello" pensai e chiusi l'armadietto.
Seguimmo la lezione, importunammo Steve e al suono della campanella corremmo fuori scuola.
<<Brent>>
lo chiamai, il ragazzo si voltò verso di me.
<<Io sono innamorato di te>>
confessai; Brent non mi rispose.
<<Brent? Dimmi qualcosa>>
Brent mi ignorò e se ne andò a casa.
I giorni successivi Brent continuò a ignorarmi, con lo zaino in spalla mentre ci dirigemmo all'uscita.
<<Brent insomma vuoi finire di ignorarmi?>>
<<E tu di ronzarmi attorno>>
<<Quindi è la mia compagnia che ti fastidio?>>
<<Non voglio avere a che fare con una mezza checca come te!>>
Brent sputò velenoso e ciò mi ferii molto, non avevamo mai litigato, ma soprattutto non si era mai rivolto in questo modo con me.
Tornai a casa triste, guardai una videocassetta di me e Brent da piccoli che festeggiavamo il compleanno lo stesso giorno.
"Saremo Brent e Brendon per sempre"
Nel video ci tenevamo per mano e sorridevamo, piansi e il tempo non aiutava.

BRENT
Tornai a casa, guardai fuori la finestra, la tempesta non cessava pioggia e fulmini; vidi il riflesso di Brendon sulla finestra, scossi la testa e pensai a quando eravamo piccoli. Festeggiavamo il compleanno insieme, avevo fatto cadere il bicchiere di coca cola e Brendon si prese la colpa al posto mio.
A quel ricordo sorrisi.
Scesi nel garage e diedi pugni al sacco da boxe.
Non dovevo trattarlo cosi in fondo mi aveva solo confessato ciò che provava, non aveva fatto di niente di male. Mi arrabbiai con me stesso, vidi una macchinina giocattolo blu.

Flashback

"Dei bambini mi picchiavano, un bimbo dagli occhi azzurri, arrivò in mio soccorso.
<<Lasciatelo stare!>>
il bimbo mi diede la mano, mi aiutò ad alzarmi da terra e si presentò.
<<Io sono Brendon>>
<<Brent>>
<<Vuoi giocare con noi?>>
Brendon mi trascinò a giocare con il pallone.
I bimbi mi bucarono il pallone e piansi mentre loro ridevano.
Tornato a casa.
<<Tesoro che hai sul viso?>>
mamma mi domandò preoccupata.
<<Dei bimbi cattivi mi hanno picchiato>>
Mia mamma andò a parlare con la vicina e la situazione peggiorò.
<<Il piccolino ha chiamato mammina, non lo fare più>>
i bimbi mi calpestarono; andai casa di Brendon a giocare.
<<Bella!>>
indicai una macchinina blu.
<<È la mia preferita, tieni te la regalo>>
Brendon mi porse il giocattolo.
Iniziammo ad andare nella stessa scuola, stavano sempre insieme, non ci separavano mai".

Diedi un ultimo e potente pugno al sacco da boxe.

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