alba e cena romantica
STEVE
Io e Josh ci stendemmo sul letto.
Era stata una sorpresa fantastica passare il tempo con persone che volevo bene, Josh era contento che mi era piaciuta la sua idea di festa a sorpresa per me e di vedermi felice.
<<Dovremmo sistemare>>
disse ancora nel letto con un braccio dietro la testa riferendosi al caos che avevano lasciato festeggiando.
<<Dovremmo>>
Ripeté il mio amico.
Ok nessuno aveva voglia, ci avremmo pensato domani, dopodiché lui si addormentò, mentre io non avevo sonno, presi il cellulare e contattati Elsa.
Io: Ciao :), dormi?
Divoratrice di
cioccolata: Ciao, non dormo, non ho sonno
Io: neanche io
Lei: ti è piaciuta la festa e i regali?
io: Fantastica e i regali anche bellissimi, mi è piaciuta la trousse, mi serviva proprio sai hahahahhaha
Lei: Hahahahaha
Lei: Che fai?
Io: parlo con una ragazza ciòccolata :)
Lei :-P
Io: Ti va di vedere l'alba sulla spiaggia?
Lei: Adesso?:o
Io: Si
Lei: Tu sei pazzo lo sai?
Io: Sì, lo so :-D
Lei: Va bene ci sto
Andai a casa sua, la vidi fuori la porta che sorrise.
<<Tu sei pazzo>> ripeté Elsa.
<<E tu di più perchè mi segui>>
La presi per mano e corremmo verso la spiaggia, la sentii ridere e arrivammo sulla spiaggia.
Ci sedemmo e aspettammo, passarono un paio di minuti e vedemmo sorgere l'alba abbracciati.
La mattina verso le 9:00 andammo a comprare un cornetto.
<<Cornetto bi-gusto>>
dicemmo in coro nello stesso momento, ci guardammo e ridemmo.
Elsa offrì lei il cornetto perché voleva ripagare in mio gesto in piscina.
Tornammo sulla spiaggia, facemmo colazione.
Elsa appoggiò la testa sulla mia spalla e si addormentò, la guardai ed era bellissima. Mi incantavo sempre a guardarla, non potevo fare a meno, le diedi un dolce bacio sulla fronte, la vidi sorridere, sbadigliai e mi addormentai con lei accoccolata tra le mie braccia.
Sognai che andavo a prendere Elsa con cavallo bianco a casa sua e la portavo in uno splendido giardino pieno di fiori colorati, stagno ed era una splendida giornata di sole.
Avevamo trascorso il tempo insieme, la feci salire sul cavallo e l'accompagnai a casa e la baciai.
Ci svegliammo e stiracchiammo
<<Ho fatto un sogno bellissimo>> dicemmo in coro.
<<C'eri anche tu>>
dicemmo sempre insieme.
<<Finiscila di copiarmi>> continuammo e ridemmo, lei mi raccontò il suo sogno, la cosa incredibile era che aveva fatto il mio stesso sogno.
La sua testa era sempre appoggiata sulla mia spalla, presi il cellulare e feci un selfie, poi ci divertimmo con i vari filtri, facemmo una foto da cagnolini, gattini, coniglietti e bocca gigante, quest'ultima ci fece ridere, passai le foto anche a lei.
Entrambi sul nostro telefonino avevamo messo noi due da gattini sullo sfondo.
<< Che carini che siamo>>
esclamò Elsa indicando lo sfondo sul cellulare.
<<Già è vero>>
mi voltai verso di lei sorridendole, né io e né lei volevamo alzarci, lei era tra le mie braccia con la testa appoggiata ancora sulla mia spalla, volevamo stare così per tutto il tempo.
Era una splendida giornata, eravamo baciati dal sole, il mare ogni tanto era scosso da piccole onde che creava un suono rilassante, la spiaggia era vuota eccetto per noi due.
Elsa si fece da schermo con la mano per impedire che il sole la accecasse, mi guardò e mi sorrise; quel sorriso era stupendo, gioioso e ne fui contagiato.
<<Passeggiamo?>>
le chiesi e lei annui, mi alzai, aiutai anche lei ad alzarsi, la presi per mano, intrecciai le dita e camminammo riva al mare. Con lei mi trovavo.
C'era sempre più confidenza rispetto a prima, era normale ci eravamo appena conosciuti.
Ora ci capivamo al volo e sapevamo tutto l'uno dell'altra, ma penso che non si finiva mai di conoscere abbastanza una persona.
Ero timido e anche lei; questo non voleva dire che ero di poche parole o non parlavo, ma solo che avevo il mio tempo per aprirmi agli altri, non dico che senza Elsa non riuscirei a vivere o stronzate del genere, ma mi faceva piacere passare il tempo con lei.
Ero innamorato di questa ragazza e se dovessi conoscere altre persone; nessuna sarebbe come lei perchè Elsa era unica.
Elsa raccolse una conchiglia che il mare aveva portato sulla riva e sentì il suono del mare all interno di essa, poi la passò a me, dopo la rigettò a mare.
Ci comprammo qualcosa al
fast food e andammo al parco, ci sedemmo sulla panchina e mangiammo .
Ci alzammo dalla panchina.
<<Hei!>> si lamentò la ragazza.
<<Che c'è?>> la guardai confuso, lei si avvicinò a me e mi prese la mano.
<<Ora va meglio>>
disse facendomi sorridere.
Dei gatti giocavano tra loro, li accarezzammo.
<<Ciao Elsa>> dissi rivolto al gatto.
<<Hei guarda che sono qui>>
la ragazza al mio fianco, ma io continuai a parlare con il gatto come se fosse Elsa.
<<Il gatto ha parlato, Elsa ti sei trasformata in un gatto?>>
dissi fingendomi sconvolto e tratteni le risate.
<<Steve sono qui>>
Mi voltai verso di lei, allargai le braccia e sorrisi.
<<Sei tornata umana!>>
dissi abbracciandola.
<<Lo sono sempre stata e tu sei uno stupido!>>commentò.
<<Come scusa? chi sarebbe lo stupido?>>
<<Tu>>
mi cacciò la lingua e iniziò a scappare, la insegui e nel acciuffarla cademmo.
<<Quindi sarei uno stupido?>>
chiesi e le feci il solletico.
<<Si ..>>rise.
<<Steve...finiscila...basta..smettila!>> continuò a ridere.
<<Solo se ritiri la parola>>
smisi di farle il solletico.
<<No, dove si è visto mai un umano che si trasforma in gatto?>>
<<Nel cartone di Batman>>
risposi ovvio.
<<Appunto cartone e poi
Batman a è figo>>
<<Quindi io sono figo, grazie>>
Appena mi accorsi cosa avevo detto
<<Oddio sembro Josh>>
Ridemmo
<<Comunque tu non sei Batman>>
<<Si invece e tu sei Catwoman, quindi sei una donna-gatto fine della storia>>
<<Stupido>>
sussurrò lei, ma la sentii e ripresi a farle il solletico, lei mi implorò di finirla.
<<Ok...basta, non...non sei stupido>>
disse tra le risate, la lasciai libera, le accarezzai i capelli come se fosse una gattina.
<<Brava micetta>>
La sera invitai Elsa sulla spiaggia, avevo preparato un tavolo con due sedie, presi ogni sorta di stuzzichini, la tavola era piena di cibo e una bottiglia di champagne.
Sulla sabbia intorno al tavolo misi una radiolina con la musica di sottofondo e delle candele accese a formare un cuore.
Elsa arrivò e rimase stupita, la feci accomodare e mangiammo, passeggiamo sulla riva, lei aveva preparato un dolce a forma di pianoforte, poi accompagnai la ragazza a casa.
<<Buonanotte Elsa>>
le diedi un bacio all angolo della bocca.
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