Capitolo 17 - Lui

Mi sedo sui comodi e neri sedili della limousine, aspettando i ragazzi.

Mi arriva un messaggio su whatsapp.

Da Molly La Pazza:
Possiamo parlare.

A Molly La Pazza:
Ora sto in auto.

Da Molly La Pazza:
Dopo le prove?

A Molly La Pazza:
Ok

Da Molly La Pazza:
Gli manchi.

Non le rispondo e mi arriva un nuovo messaggio ma stavolta da parte Maria.

Da Sister:
Buongiorno best.

A Sister:
Come mai così allegra?

Da Sister:
Ho una notizia bomba.

A Sister:
Sputa il rospo.

Da Sister:
Spero non ti incazzerai...

A Sister:
Cos'è successo? Mi devo preoccupare?

Da Sister:
No ma...

A Sister:
Dimmi che è successo.

Da Sister:
Io e Mark.

A Sister:
State di nuovo insieme?

Da Sister:
Yes Baby.

A Sister:
Sono felice per voi ma stai attenta.

Da Sister:
Certo mamy 😂😂😂

A Sister:
😂😂😂

Chiudo la chat con la mia migliore amica e ne inizio uno con il suo nuovo fidanzato.

A Mark:
Non ti ho ucciso quando l'hai  fatta soffrire la prima volta, ma se lo rifai se un uomo morto.

Da Mark:
Ti voglio bene Sister.

A Mark:
Mary non devi spiargli il telefono se lo sto chattando. 😂

Da Mark:
E io lo faccio 😜😜😂

Sento delle voci richiamare la mia attenzione e sono i ragazzi.

"Ce ne avete messo ii tempo." Sbuffo io, riponendo nella borsa il mio cellulare.

"Micheal non si muoveva, si era chiuso nel bagno e noi non potevano preparci." Si difende Luke.

"Per essere belli ci vuole tempo." Si vanta Micheal e tutti, successivamente, scoppiamo in una fragorosa risata.

***
Finite le prove, stiamo tornando in albergo.

'Gli manchi' Molly non smette. E l'intero mese che me lo ripete ma non voglio. Non voglio mancargli. Abbiamo preso due strade diverse e non si puo tornare indietro, non adesso.

"Domani ci sarà un concerto qui a Sidney e poi ci dovremo spostare in Europa." Sento dire da Ashton. Questa tourner comprende anche Miami ma dovrò aspettare minimo 2 mesi.

Ci ritirammo ognuno nelle proprie camere e, per fortuna, le mie compagne di stanza non erano ancora tornate.

Mi faccio una doccia veloce e apro Skype. Mi arriva la videochiamata da parte di Molly che accetto.

"Heilà." Mi saluta la blu.

"Hei, sei sola?" Domando sperando che ci fossero anche le altre ragazze perchè è da un po' che non le vedo.

"Si. Sto a casa di Gud e lui è accanto a me." Il suo ragazzo si sporge più verso il computer in modo da farsi vedere.

"Ciao." Mi saluta e poi ritorna a guardare il telefono.

"Le ragazze?" Chiedo alla blu.

"Sarah e Ginevre stanmo facendo." La interrompo, finendo io la frase al suo posto.

"Shopping." Ridacchiamo e poi riprende il discorso che stava dicendo prima che la interrompessi.

"Loro stanno a fare shopping, Maria ha un appuntamento con Mark e si sta preparando a casa sua mentre Caroline doveva finire i compiti del college, come ho cpaito doveva finire di leggere un libro e farne la relazione per mercoledì se non sbaglio."

"Tu, invece?"

"Quelle due stanno fuori in giro fortunatamente." Sospiro io.

"Siamo tornate." La voce di Miriam proveniente dalla cucina mi fa disperare.

"Parli del diavolo, spuntano le corna." Sussurra Molly ed io rido.

"Cosa?" Chiede occheggiando in camera mia Sarah.

"Niente ed esci dalla mia camera." Gira i tacchi e, con fare da superiore, esce sbattendo la porta. Stronza. Se avrei voluto l'avrei fatta nuova, nuova come stamattina.

"C'è una persona che ti vorrebbe parlare." Di improvviso Molly se ne esce con qyesta affermazione. Fa alzare Gud dal letto e lo caccia via dalla camera e il povero ragazzo sbuffando esce. Poi si alza anche lei e se ne va, lasciando il computer che proietta i cuscini.

Sento dei passi e poco dopo la sua faccia compare davanti allo schermo del portatile.

"Che vuoi?" Non incontro il suo sguardo e comincio ad osservare la foto di noi ragazze fuori la chiesa quel giorno. È appesa alla parete bianca con le altre mille fotografia.

"Parlarti." Annuii. Non sapevo cosa dirgli soprattutto perchè dopo tutto il tempo che io l'ho ignorato lui non ha mai smesso di cercarmi.

"Hope mi manchi. Sto male e come se sto male, non c'e la faccio. Non c'e la faccio più. Non potervi vedere, sentire, abbracciarti, toccarti, baciarti, ridere con te, mi sta distruggendo tutto questo. Non è solo colpa della iistanza ma anche del tuo fare strafottente. So che ho tradito le tue idee che nonostante i chilometri c'è l'avremo fatta ma non so se mi ami ancora. Non so se mi pensi, se il desiderio di barciarmi ti passa per la testa, se rimembri tutti i nostri ricordi. Io sì e ho paura che tu non lo faccia, che vuoi ignorarmi per dimenticarmi. Ho bevuto. Più volte l'ho fatto. Avevo perso le speranze. Non credevo più che mi volessi. Volevo dimenticarti. Volevo dimenticare la tua immagine, il tuo nome, tutto ciò che mi riportava a te. Ho bevuto, mi sono ubriacato e una ha cercato di portarmi al letto. Ho visto il suo sorriso e mi sono ricordato il tuo. L'ho spinta via e me ne sono andato. Ho urlato il tuo nome perchè non lo avevo dimenticato nonostante le quattro birre che mi ero scolato, nonostante non mi ricordassi il mio di nome, il tuo sorriso non lo avevo scordato. Mi sono ricordato delle notti in cui non riuscivi a dormire senza me perchè solo io ti davo quel qualcosa che colmava i tuoi uncubi e so che ancora non si sono placati. Mi dispiace un casino di non essere lì ora. Vorrei tanto e vorrei sostenerti adesso che sei lontana e hai bisogno di me più di prima."
Concluse il suo lunghissimo discorso che mi aveva commosso ma non piansi.

"Ciao." Lo salutai e chiusi la videochat.

A Denny:
Ti amo e non posso dimenticarti.

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