Capitolo 19

Non appena rientro in casa, trovo un Niall HHHHHHoran intento a camminare avanti e indietro come un disadattato sociale che non riesce a trovare uno scopo nella vita.
L'ultima volta in cui mi sono trovata nella stessa situazione è stato quando ero indecisa su cosa fosse più buona tra la pizza e la Nutella, ovviamente non era implicita l'opzione 2x1 (pizza alla Nutella), dopo una giornata sono arrivata alla conclusione che la pizza è imbattibile.
La Nutella mi disgusta già al terzo barattolo, mentre per la pizza sono sempre come un tritarifiuti.

-Ciao Niall Stronzo HHHHHoran, finito di interrogarti sulla tua coglionaggine nell'ignorarmi dopo avermi baciato?- lo saluto educatamente e senza alcun rimorso.
Ovviamente non è mia intenzione fargli capire quanto ci sia rimasta male per il suo comportamento immaturo, voglio che lo capisca da solo.

-Ylenia!- esclama come se si fosse risvegliato da una trance, forse ora cercherà di far funzionare il cervello e scusarsi.
-Dove sei stata? Pensavo fossi scappata via troppo a disagio per quello che è successo tra di noi-

Niente da fare, il suo ritardo mentale è troppo persistente per sperare in un suo buon funzionamento.

-A fanculo, vuoi andarci pure tu?- gli rispondo con eleganza e superbia signoria.

-Sempre di buon umore, vedo- borbotta scocciato.

Ma porca di quell'unicorno in calore, si permette pure di fare l'offeso dopo quello che ha fatto?!
Emetto un grugnito delicato e rancoroso, per poi cercare di superarlo.
Ora come ora voglio solo andare nella mia camera è abbracciare i miei unicorni, sento che se sto qui ancora un secondo di più potrei iniziare a imprecare in turco, mentre lo sculaccio con il panno che usa Alfred per lucidare i cucchiai.
Non appena lo supero, però, Niall mi blocca per il polso, impedendomi di salire le scale.

-Niall, lasciami o giuro che ti prendo a schiaffi due a due finché non diventano dispari- urlo.

-Lo so che due è un numero paro, non mi freghi più- afferma lui fiero di se stesso.

-Bene HHHHoran, hai imparato la matematica, spero tu sia fiero di te stesso e della tua immane intelligenza- rispondo sarcastica.
Tento invano di liberarmi dalla sua presa, strattonando più volte il braccio.

-Mi vuoi lasciare il braccio o devo staccarmelo?- chiedo scocciata.

-Dove sei stata tutto questo tempo?-

-Non sono cose che ti riguardano, mammoletta-

-Qualsiasi cosa che fai mi riguarda, lo vuoi capire?- mi urla contro, facendomi quasi spaventare. Quasi.

Rimaniamo per un po' in silenzio a guardarci negli occhi.
Poi accade tutto così velocemente.
Le sue labbra sono sulle mie, le accarezzano delicatamente, mentre una sua mano è fra i miei capelli e l'altra stretta attorno la mia vita.
Le mie braccia si stringono attorno al suo collo, per poi lasciarmi trasportare dalle sensazioni che un suo bacio mi fa provare, chiudendo gli occhi.
Sì, mi piacciono le emozioni che mi trasmette.
Sì, mi piace giocare con i suoi capelli biondi tinti.
Sì, sto diventando pazza.

Lui si stacca da me e riapro lentamente gli occhi, trovando il suo bel viso davanti a me.

-Perché l'hai fatto?- gli chiedo confusa.

-Perché mi piace baciarti- la sua mano mi accarezza la guancia -E tanto per la cronaca, mi sono chiuso in camera perché avevo bisogno di riflettere su una cosa importante-

-Cosa?- ormai la mia voce è solo un sussurro.

-Sui miei sentimenti per te- rido leggermente.
Fatemi capire, lui voleva spacciarsi per un Daddy e se ne esce con queste frasi che manco trovi nei Baci Perugina e non scherzo, una volta a San Valentino il mio ex Louis mi aveva regalato una scatola di quei cioccolatini e trovai un bigliettino con su scritto 'Passare la vita insieme: questo i giovani si aspettano dall'amicizia'. Inutile dire che la risposta di quello stronzo è stata 'Bhe, penso sia un chiaro segno del fatto che la nostra debba essere solo un'amicizia'.
È altrettanto stupido dire che la mia risposta è stata un semplice e dolcissimo 'Fatti incarotare da un alpacorno'.
Già, è triste.
Triste per lui, ovviamente.
Dove la trova un'altra come me?

-Mi prendi in giro?- richiama la mia attenzione Nello birbantello.

-Chi? io? Ma se faccio sempre i complimenti a tua madre!- mi difendo.
Ovviamente lui crede alle mie parole, mormorando un 'hai ragione, sei sempre così gentile'.
Povero piccolo idiota.

-Comunque, dicevi?- gli chiedo, riprendendo il discorso.
Sono sempre stata una persona abbastanza curiosa; infatti, quando ero piccola, ero solita ad andare nella mia stanza dei miei genitori e frugare nei cassetti, finché una volta trovai una scatola che raffigurava un termometro e decisi di misurarmi la febbre.
Mia madre, quando mi vide con quel coso in mano, non mi fece mangiare la pizza per un mese.

-Ah, già...- si interrompe un attimo, cercando di pensare a qualche parola sensata, almeno credo... non sono ancora riuscita se sappia fare qualcosa con quei due neuroni in paralisi.

-Dopo aver pensato per molto tempo, ma veramente tanto tanto tempo, sono arrivato alla conclusione che io provo qualcosa per te- conclude serio.

-Oh...- mormoro -E cosa provi?- gli chiedo ingenuamente.
Lo vedo sbiancare e guardarmi allibito.

-Secondo te che significa? Che voglio regalarti una pizza grande quanto Roma?!- mi urla contro.

Io rimango per un po' in silenzio.

-Veramente esiste una pizza tanto grande e vuoi regalarmela?- la mia voce è incerta e ciò provoca uno sbuffo da parte di tintarello.

-Vaffanculo, guarda. Coglione io e che perdo tempo appresso a te- si dirige verso le scale seguito ovviamente di me.

-Senti L'Oreal, a me a fanculo non me ce mandi. Invece di fare queste bambinate dell'asilo, parla apertamente!- lui si ferma non appena poggia i piedi sul corridoio del piano di sopra.
Io rimango uno scalino più in basso. Come se non bastasse già la nostra differenza di altezza, mi servivano pure le scale.
Ottimo direi.

-Vuoi che sia più esplicito di così?! Bene- mi guarda dritto negli occhi -Vorrei uscire con te, dormire con te fra le mie braccia e portarti a giocare a golf anche se potrei rischiare una castrazione! Vorrei stringerti e dirti che sei mia, urlarlo al mondo perché...perché...- tentenna sulle ultime parole, così decido di abbracciarlo e affondare il viso nel suo petto.
Inspiro il suo profumo e chiudo gli occhi.

-Vorrei essere qualcuno di speciale per te, qualcuno di cui puoi fidarti e confidarti- mi accarezza dolcemente i capelli.

-Quello lo fanno gli amici, Paris- ridacchio.

-Sì, ma gli amici non hanno un estremo bisogno di baciarti- io arrossisco alle sue parole, non so neanche perché.
Ci siamo baciati già due volte, ma sentire la sua voce così dolce e desiderosa di baci mi manda il cuore in tilt.

-Penso che tra poco avrò un infarto- mormoro seria.
Nello dar culo bello mi allontana, guardandomi il viso.
Ho la vista appannata.

-Okay, sto diventando cieca. Secondo te è normale?- lui mi aiuta a salire uno scalino e poi puff, non vedo più nulla e non sento più nulla.

🍕🍕🍕

Apro gli occhi e li punto sul soffitto.
Bene, non sono morta, meno male.
Sarebbe stato un duro colpo per il mondo vivere senza la mia persona.
Mi metto seduta, poggiando la schiena alla testata del letto, per poi guardarmi intorno.

La porta della mia camera si apre e Nello entra con una bottiglia d'acqua e un bicchiere.
Lui mi sorride.

-Ti sei svegliata, finalmente. Mi hai fatto stare in ansia...stavo per chiamare un'ambulanza quando Alfred mi ha fermato e salvato la situazione- ridacchio mentre prendo dalle sue mani la bottiglia.
Ho una sete tremenda.

Lui mi porge il bicchiere, ma ormai mi sono già attaccata alla bottiglia, bevendone metà.
Quanto mi stacco dalla bottiglia, prendo un grande respiro e ringrazio Nello dilcioso tutto caramelloso.

-Bene, ora che mi sono dissetata, posso chiedertelo. Cosa è successo?-

-Sei caduta come una pera cotta tra le mie braccia, non appena ti ho detto che voglio baciarti- ridacchia.

Io lo guardo fissa negli occhi.

-Non è possibile- mi difendo io -Non sverrei neanche per una dichiarazione d'amore da parte di Dylan O'Brien-

-Bhe, sei svenuta per me- sorride sornione lui.
Io nego con la testa e inizio a pensarci su.

Poi ho un'illuminazione.
Sbatto il palmo della mia mano sulla fronte, procurandomi un male fisico come al solito, e ridacchio.

-Non sono svenuta per te- gli dico.

-Ah, no?- domanda lui con falsa curiosità; molto probabilmente si aspetta una scusa inventata di sana pianta.

-No. Hai presente quando le persone dicono 'ho così fame che tra poco svengo'?- lui annuisce -Bene, io non mangiavo da oggi a pranzo. Fai due più due, sempre se ce la fai-

Lui mi guarda deluso.
Ma seriamente pensava che io potessi svenire per una dichiarazione non dichiarazione, ma per favore!

-Ylenia, ma dove sei stata oggi per tutto il giorno?- mi domanda dopo un po'.

Merda.
Ora si che sono unicorni senza corni.

🍕🍕🍕🍕🍕🍕
See a pizza I wanna eat it
See a sushi I wanna sfonamme
Every meal I’ve eaten
Faded in my stomach

Tutto ciò per dirvi che ho finalmente mangiato il sushi 😍😍
La vita è bella.
No, non è vero.

Carina la canzone, vero?
L'ho scritta io, sono un'artista ahhahahhaha

Allora, non voglio dilungarmi troppo, quindi iniziamo con il dire:

21 mila visualizzazioni.
Ma. Che. Me. State. A. Di.
So' sconvolta.
Ceh, grazie ❤
Vi meritate tante belle cose.

Domani c'è il Romics 😍😍

Sto male.
Mal di gola, raffreddore, caviglia slogata e, molto probabilmente, la febbre.
Sono un cesso praticamente.
K bll.

Ora cosa seria:
Miei cari piccoli unicorni, ho un piacere piccolino da chiedervi, potete evitare di scrivermi 'aggiorna' nella storia? Per carità, mi fa piacere che a voi piaccia talmente tanto la storia da spingermi a scrivere, ma purtroppo io non posso aggiornare più del previsto (che è una volta a settimana) per mancanza di tempo.
Purtroppo la vita da Queen comprende scocciature burocratiche (tipo la maturità) che non possono essere lasciate andare.
Tra l'altro sto scrivendo un'altra storia da pubblicare nom appena finita questa e nulla.
VI PREGO NON ODIATEMI PER CIÓ, PERCHÉ IO CONTINUO AD AMARVI IMMENSAMENTE TANTO.

Detto ciò, grazie mille per tutto!
Buonanotte ❤

Seguitemi su Snapchat ( yleniadivergent ) perché sono bella e su YouTube (Darkargent) perché sono simo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top