3 Capitolo(Mio padre)
Fino a miei cinque anni eri con noi me e la nonna,per me era una vera gioia quando al pomeriggio tornavo dall'asilo e ti vedevo arrivare da lavoro ti correvo incontro e volevo essere presa in braccio mi prendevi e mi facevi fare l'aereo eri il mio gigante, il mio eroe.
Abbiamo i nostri nomignoli tu il cocomero tondo tondo e io la noce di cocco.
La sera mi preparavi la pastina con il brodino vegetale, sapevi che lo mangiavo molto volentieri rispetto a quello della nonna.
Quindi ti impegnavi a farlo anche se eri stanco.
La sera dopo aver visto il mio cartone preferito, io venivo nel tuo letto e giocavamo un po' e poi mi addormentavo, mi venivi a mettere nel mio letto e poi anche tu cadevi in un sonno profondo.
Pensavo che saresti rimasto con noi ma non è stato così.
Anche tu un giorno hai deciso di andartene, lasciandomi sola con la nonna.
Hai intrapreso un altra strada, altri piaceri, ti ho sempre aspetto alle mie partite di pallavolo e alle mie recite sia a scuola e sia nella compagnia di recitazione che facevo parte.
Ti ho aspettato a gli incontri con i professori, ma mai una tua presenza, né anche ai miei sacramenti, alla mia prima comunione sei venuto solo a mangiare, giustificandoti che in chiesa ti dava fastidio l'odore della cera, senza capire che per me sarebbe piaciuto averti nella foto ricordo della mia prima comunione.
Ricordo con affetto quando a l'età di sei anni mi portasti a fare un giro sul treno regionale che emozione,la mia prima volta sul treno.
E poi che dire quando tornavi dal bar con un cartoccio di piccoli Mars, ne ho mangiati così tanti che ora non voglio sentire ne anche più la parola.
Avrei voluto tante volte parlarti di me delle mie emozioni e sensazioni le mie esperienze, ho provato tante volte a confidarmi con te ma, non ho avuto mai una soddisfazione, sembrava che quello che ti dicevo non avesse importanza, mai avuto un complimento da te, sempre un parlare superficiale.
Da un po' di tempo ci siamo ritrovati un po' ma per me ora è tardi ho dovuto imparare e crescere in fretta dopo la morte di nonna ero sola.
Non ho rancore non si può giudicare le persone sempre.
Sei mio padre!!
29 Aprile 2019.....
Avevo sperato che con la tua malattia, avrei potuto parlarti restaurare un rapporto da padre e figlia.
Ma forse non sono riuscita né anch'io a capire che anche tu avevi bisogno di qualcuno con cui parlare delle tue disavventure e forse io sarei stata la persona meno adatta per te sono stata sempre troppo piccola per capire.
Ero rimasta sempre la "citil"
(Bambina) come mi chiamavi tu.
Quella mattina uggiosa di aprile entrai in ospedale tu eri in coma farmacologica ogni giorno aspettavo che ci fosse un miglioramento.
Ero lì in sala d'attesa accompagnata dalla mia ansia.
Erano circa le 13:45 la dottoressa del reparto si affacciò con un filo di voce rauca <<Purtroppo il suo papà non c'è l'ha fatta!!>>
Ero rimasta lì pietrificata e in mobile mi ero preparata a queste parole, ma no così presto, mi resi conto che non ero pronta, piangevo dentro di me, avrei voluto gridare al mondo intero, ma non avevo né forza e voce.
Guardavo quelle grigie pareti, tutto era grigio davanti a me.
Fuori diluviava, e pian piano anche il mio viso si ricopriva di lacrime.
Non mi sono mai sentita così sola come quel triste pomeriggio.
Avevo capito che ora ero veramente sola, tu te ne eri andato e questa volta per sempre dalla mia vita.
Non aver sentito più il forte suono della tua voce squillante per me è un vero stazio, una grande mancanza.
La tua perdita non sarà mai accettata, così improvvisamente.
Tu che eri un grande uomo e forte, sei andato via da me con il tuo elegante silenzio.
Solo alcuni giorni dopo i tuoi funerali, un tuo carissimo amico mi disse<<Tuo padre era orgoglioso di avere una figlia come te>>
Parole di una grande emozione lì ho capito che anche tu avevi modi reali e veri di mostrarmi il tuo affetto, lo hai fatto sempre con una certa riservatezza.
Non ho mai criticato le tue disavventure, mi sei stato donato come padre e non ti avrei mai cambiato.
Mi manchi pa'!!❤️
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Nessun figlio deve vedere soffrire un proprio genitore in malattia è la casa più triste che ci possa capitare.
Ciao pa'❤️ ovunque tu sia sei sempre nel mio ❤️ Ti Voglio bene!!😘
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