CAPITLO 24

La strada per andare al Golden Gate non è mai stata più luminosa di così. Probabilmente avranno aggiunto qualche lampione....
《No Mad non hanno aggiunto niente. Hanno solo riparato gli ultimi due pali a destra.》
Come fa a sapere ciò che sto pensando?
《Ma come hai..》
《Ormai ti conosco così tanto bene,che riesco a capirti con uno sguardo》
《Wow》lui scoppia a ridere ed io rimango sbigottita alle sue parole che continuano a risuonarmi nella testa. "Ormai ti conosco così tanto bene,che riesco a capirti con uno sguardo" . Non so se questa possa essere una cosa positiva o negativa. Da un lato sono felicissima di avere un migliore amico a cui basta uno sguardo per capirmi. Dall'altro lato vorrei che il mio ragazzo,Payton,mi conoscesse più di come mi conosce Josh. Dopo una serie di ragionamenti alla tipo: "ma se ti fai problemi dopo due mesi figurati tra un anno" decido di lasciare le cose così come stanno e di non scervellarmi per questioni a cui so che non riceveranno mai una risposta logica e sensata. Mentre prendo la via per rientrare nella realtà vedo un cartello che indica una via strana di cui non ho mai sentito il nome. Sono sicura che non stiamo andando al Golden Gate. Si sarà sbagliato?". Guardo Josh con aria interrogativa per vedere se mi riesce a capisce con un solo sguardo come prima. Mi guarda, mi sorride e ripunta gli occhi sulla strada. "Sapevo che era una coincidenza!" Grido a me stessa sotto voce. Ma per quale motivo ci devono prendere in giro i maschi? Adesso ci sono rimasta male.
《Non ce nè bisogno》
《Cosa?》
《Abbiamo oltrepassato il Golden Gate perchè adesso ti voglio portare nel mio posto preferito》ma allora è vero che mi capisce con uno sguardo.
《Certo che è vero. Non dico bugie!》
Scoppio a ridere e lui tiene il sorriso per tutto il viaggio. Appena vedo un grattacielo mi vengono i brividi. Ho paura delle altezze e non intendo salrci. Ma Josh accosta proprio nel parcheggio di questo grattacielo e mi fa cenno di scendere dalla moto.
《Ma dove andiamo?》
《Se scendi e ti fidi di me potrei mostrartelo》mi porge la mano e mi viene istintivo afferrarla. Lui mi tira a se e,con un movimento breve,riesce a mettermi sulla sua schiena. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere mentre lui inizia a correre per le scale del grattacielo. Arriviamo ad una lunga scalinata fissata ad una parete. Sopra di essa c'è una specie di porticina d'entrata. Sul davanti c'è scritto Se mi cercherai mi troverai qui" e sotto
"J end M forever and ever" lo ha scritto lui per me. Cioè per noi. È un gesto bellissimo.
《Josh questo è...è》 So quello che devo dire e come lo devo dire,ma non riesco a parlare. Le parole mi si sono soffocate in gola e non riesco a tirarle fuori. Come se dovessero aspettare qualcosa per continuare.
《È.....?》dice lui prendendomi la mano e facendomi cenno di continuare.
《È perfetto》 ce l'hanno fatta. Aspettavano le parole di Josh per uscire. Mi sorride e mi fa cenno di salire. Obbedisco ed inizio,passo per passo a salire quella scala. Sembra infinita mentre la percorro ma ben presto mi accorgo che è tutto il contrario di ciò che penso. È cortissima in realtà ma l'ansia di sapere ciò che c'è oltre quella porta la rende infinita. Appna arrivo alla porticina la apro e ne esco fuori. Siamo sopra ad una grande terrazza che affaccia sulla città di Hollywood. Il posto può sembrare banale detto così. In realtà è la cosa più bella del mondo vedere tutte queste luci. Ma la cosa che lo rende speciale è che questo momento lo sto vivemdo con Josh,il mio migliore amico che c'è sempre stato per me e sempre ci sarà. Che mi dimostra di volermi un mondo di bene ogni giorno. Che mi ha sostenuto e continua a farlo ogni giorno della sua vita. E che adesso è qui. È qui a condividere una cosa sua con me. Una semplice ragazza che fino a qualche mese fa non sapeva cosa volevano dire tamte cose. Josh mi sta recuperando. Detto in modo metaforico, ho toccato il fondo e Josh mi ha aiutato a risalire. O meglio,detto a modo mio 《Effusa in vita mea IIT. Et possit evadere. Semper》 Questa frase è scritta in latino e vuol dire 《Sono completamente sprofondata nel lato più oscuro della mia vita. E dalla vita non si scappa. Mai》. È stata dura realizzare che questa era la verità,ma alla fine ho deciso che,in un modo o nell'altro, ne dovevo uscire. Fin da bambina,tutti,e quando dico tutti intendo dire tutte le persone di cui io ho conoscenza. Dalla mia mia famiglia ai miei "amici". Anche a scuola avvolte. Ritenevano.che non fossi abbastanza e che non ce l'avrei mai fatta a raggiungere certe mie mete. Neanche io ci credevo. Insomma vedendo la mia situazione familiare potevo sperare ben poco nel loro aiuto e a dodici anni,gli unici riferimenti sono i propri genitori. Io non avevo molta fortuna in questo. Mio padre era ed è tutt'ora un ricco sfondato che non se ne frega di niente se non che dei soldi e dei suoi piaceri. Per di più è anche un tossico. Accoppiato con una donna ricca,avida,scontrosa,egoista,alcolista e menefreghista nei confronti di ciò che dovrebbero essere "le cose più importanti". Io,inconsciamente,cercavo di capirli. Ci volle del tempo per convincermi che dovevo cavarmela da sola perché loro non avrebbero mosso neanche un dito per aiutarmi. Pensavo di poter contare almeno sui miei amici e sul mio fidanzato. Ma persi tutti loro in un colpo,molto,ma dico molto basso. Andai alla classica "festa di fine anno". Era un martedì e per la prima volta decisi di truccarmi un po'. Ero entusiasta,era la prima festa che passavo in compagnia,anche solo di qualcuno. Ma appena entrai vidi Tom baciarsi con Avanii (quando me la presentarono feci finta di non conoscerla). Meredit(a quel tempo la mia migliore amica) e le altre ridevano come delle pazze e gli altri continuavano a bisbiglarsi tra di loro 《Alla fine era impossibile che stesse con una sfigata come lei》. Inutile dire che da lì in poi sono sprofondata. Ed ero solo in prima media. Lasciai Tom e da lì in poi iniziò a picchiarmi. Per quanto riguarda Meredit da lì in poi abbiamo iniziato ad odiarci. Ma lei aveva decisamente più influenza su gli altri che di me. E ben presto riusci a mettermi tutti contro tranne William. Volevo dire anche Eleanor ma alla fine ce l' ha fatta a portarmi via anche lei. Come al solito nel suo modo shifoso ma ce l' ha fatta. Diciamo solo che per ripartire da capo ci è voluto davvero un secolo per voltare pagina. Soprattutto ci sono volute le persone giuste,al momento giusto. E sono felice di concludere che il ragazzo che sta fissando le luci della città accanto a me su questo grattacielo..... Fa completamente parte del mio nuovo CAPITOLO.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top