Capitolo 39

Sembra passata un'eternità da quando sono caduto in ginocchio continuando a fissare il via vai dei pompieri, aspettando con ansia di veder spuntare Harry, quando a un certo punto sento qualcuno toccarmi la spalla. Sollevo la testa di scatto, Nick.
Mi alzo subito in piedi, stringendo la sua maglietta e alzandolo da terra, per avere i suoi occhi alla mia altezza.
-Come hai potuto abbandonarlo li dentro?-
Lui abbassa gli occhi, come per scusarsi, allora io prendo a scuoterlo energicamente.
-Adesso lui è chissà dove, magari è anche...anche- cerco di non piangere, non riuscendo a credere che magari Harry in questo momento potrebbe essere già mezzo carbonizzato li dentro- avresti dovuto aiutarlo! -dico, alzando la voce- lui si fidava di te, e tu l'hai abbandonato.- con un ultimo strattone lo butto a terra, e lui rimane lì, senza incrociare il mio sguardo, in silenzio.
Torno a guardare verso l'appartamento, quando proprio in quel momento un pompiere esce con un corpo in braccio.
Subito mi avvicino, ed eccolo lì, Harry, con i vestiti completamente bruciati, delle ferite sul volto completamente annerito, e una profonda bruciatura sul braccio.
Appena noto che è lui, mi rivolgo al signore che di corsa lo sta portando verso un'ambulanza. -È vivo vero?- gli chiedo, cercando di non far sembrare che la risposta alla sua domanda, avrebbe cambiato la mia vita in un secondo.
-Non ancora per molto.- dice, mettendolo su un lettino.
Subito sento il fiato venire risucchiato completamente dal mio corpo, mentre ancora di corsa mi siedo accanto a lui nell'ambulanza.
-Signore non può stare qui.- mi dice l'infermiera, pronta a partire verso l'ospedale.
-Sono il suo fidanzato.- dico, prendendo subito la mano non bruciata di Harry, e stringendola forte fra le mie. -Resisti ti prego.-

Il viaggio in ambulanza è stato più che eterno, e quando ero ormai spazientito, finalmente ci fermiamo, e la barella viene portata fuori di corsa, con me alle calcagna.
Una volta entrati, la stessa infermiera di prima, mi dice che non posso entrare con lui e quindi che devo rimanere in sala d'attesa per chissà quanto. Dopo innumerevoli proteste, mi convinco, accasciandomi su una sedia in corridoio, aspettando che quella maledetta porta si apri, lasciando uscire Harry di nuovo sorridente, come l'ho lasciato questa mattina.

Prendo il cellulare, cercando il numero che ho chiamato solo una volta prima di allora.
-Devi venire immediatamente qui a Los Angeles. C'è stato un incendio al mio appartamento mentre ero a lavoro, e Harry è in ospedale in condizioni gravi.-
-Cosa? Vengo immediatamente.-
-Dovresti anche chiamare suo padre, io non ho il suo numero e non lo conosco in realtà.-
-D'accordo, saremo lì il prima possibile.-
-Grazie.- dico, con voce spezzata, prima di attaccare.

Dopo un altro paio d'ore, finalmente un dottore esce dalla fottuta porta, venendo verso di me.
-Lei è il fidanzato di Harry Styles?-
-Si, sono io. Mi dica che sta bene la prego.-
-Abbiamo fatto il possibile, ma i polmoni sono ancora pieni di fumo, e ci vorrà del tempo per espellerlo completamente, per non parlare della bruciatura al braccio, che lascerà un profondo segno che non sparirà mai. Ora dorme, e la prego di lasciarlo riposare, e di non aspettarsi che si svegli prima delle prossime ventiquattro ore. Ora, se vuole, può entrare.-
Con un ultimo cenno, se ne va via, al che mi precipito subito nella stanza.
Harry è steso su un letto, addormentato, con una fasciatura sul braccio, e le ferite sul viso ormai medicate. È attaccato a un sacco di fili che emettono suoni insopportabili.
Cercando di non fare rumore, prendo una sedia, e la metto affianco al suo letto, per poi sedermi e prendere la sua mano nella mia, stringendola forte, cercando di realizzare che ormai il pericolo è passato, e che presto Harry aprirà gli occhi.

Vengo svegliato da una leggera pacca sulla spalla. Sollevo la testa di scatto, aspettandomi Harry sorridente, che come ogni mattina mi sveglia con un bacio. Ma in realtà sono ancora in ospedale, con Harry che dorme davanti a me.
Giro la testa per cercare la persona che mi ha infastidito, e noto Niall, che guarda Harry con un'espressione preoccupata, prima di venire verso di me.
-Grazie per avermi avvisato.- mi dice.
Vedo verso di lui e lo abbraccio, e nonostante non ci conosciamo poi così bene, sento comunque del conforto in quella stretta. -Grazie a te di essere venuto.-
-Il signor Styles e qui fuori, ora lo faccio entrare.-
Tutt'un tratto sono nervoso. Non credevo che avrei conosciuto il padre del mio ragazzo in questa circostanza, e oltre alla preoccupazione per Harry ora si aggiunge anche l'ansia a rendere la situazione ancora peggiore.
Un uomo ben piazzato, con una camicia addosso, entra, con uno sguardo preoccupato, avvicinandosi al letto e baciando Harry sulla fronte, per poi staccarsi e fissarlo a lungo.
Io mi limito a non dire nulla, Harry è l'unica persona che gli è rimasta al mondo, e lui ha tutto il diritto di passare del tempo con suo figlio dopo le ultime ore dense di preoccupazione.
Alla fine si volta verso di me, lanciandomi un'occhiata seria.
-Piacere, io sono Louis Tomlinson.- gli dico io, porgendo la mano, sporgendomi verso l'altra parte del letto.
Lui la stringe forte, continuando a guardarmi in quel modo così profondo da mettermi quasi a disagio. -Io sono il padre di Harry, piacere mio. Quindi tu saresti il suo ragazzo?-
Cerco di non sembrare intimidito, ma mi riesce un po' difficile, lui sembra molto più forte di me. -Si, signore.-
-E lo ami?- mi dice, ancora una volta.
Sposto lo sguardo verso il mio ragazzo, trovandolo bellissimo nonostante le diverse ferite.
-Si.- sussurro.
Sembra rilassarsi in un secondo, prima di venire verso di me e poggiarmi una mano sulla spalla. -Grazie per prenderti cura di lui.-

Spazio MOIII
Dato che la storia è quasi finita...volevo chiedervi se voleste la versione larry anche della nuova storia che ho appena terminato. Si chiama "sei tu la mia ricchezza nella miseria". Leggete la trama, e se volete una versione con il nostro Louis e il nostro Harry, non dovete fare altro che commentare o mandarmi un messaggio privato :)
Xoxo,
-pll2016

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