Capitolo 36

-Non ci crederai mai, ma oggi mentre andavo a lavoro una vecchietta mi ha fermato per dirmi che è fiera di me ed è felicissima che abbiamo finalmente avuto il coraggio di ammettere al mondo quello che c'è fra di noi.- mi dice Harry, mentre mangiamo come al solito la cena cucinata da lui.
-Ci credo invece, anche per me a lavoro oggi è stato strano. Una ragazza che lavora con me da anni voleva un autografo, mentre altri miei colleghi si sono limitati a lanciarmi delle occhiate strane.-
-Wow! Adesso siamo delle persone famose.- ridacchia Harry, facendomi sollevare gli occhi al cielo.
-Senti devo parlarti di una cosa.- gli dico, lasciando cadere la forchetta nel piatto e guardandolo serio negli occhi.
-Vuoi lasciarmi vero? Oddio lo sapevo che ti avevo forzato troppo con la questione del programma. Davvero scusami, non era mia intenzione, ma vedrai che riusciremo a tenere tutto sotto controllo, non c'è bisogno di...-
Lo interrompo ridendo, per poi avvicinarmi a lui e prendergli il viso fra le mani. -Mi spieghi cosa stai blaterando? Credo di averti spiegato l'altro giorno che non me ne frega un cazzo degli altri, che non ti lascerei mai.- gli dico, accarezzandogli le guance con i pollici.
-Scusami hai ragione.- mi dice sorridendomi, prima di lasciarmi un bacio a stampo. -Cosa volevi dirmi?-
-La prossima settimana è il mio compleanno e quindi...-
-La settimana prossima è il tuo compleanno? Perché io non ne sapevo niente? Devo organizzare un sacco di cose! Devo inviare gli inviti! Sicuramente non ce la farò da solo, dovrò chiedere aiuto a Nick.-
-Prima di tutto, non chiederai a Nick un bel niente, secondo, non puoi organizzare nulla perché come ogni anno le mie sorelle hanno organizzato il solito pranzo di famiglia, quindi volevo semplicemente chiederti se tu fossi disposto a venire nonostante l'interrogatorio che sicuramente ti faranno.-
-È ovvio che voglio esserci! Che domande mi fai!-
-Allora preparati, perché non sai nemmeno cosa ti aspetta..-

Sento qualcuno baciarmi la mano, poi il braccio, la spalla, il collo, fino a raggiungere le labbra. Apro gli occhi, trovandomi Harry con un sorriso smagliante sul volto.
-Buongiorno.- gli dico baciandogli la fronte.
-Buongiorno festeggiato!- mi dice lui, prima di saltarmi addosso, cominciando a saltellare come se fossi un tappetino elastico.
-Tanti auguri a te! Tanti auguri a te! Tanti auguri a Louis, tanti auguri a te!- canta, prima di avvicinare di nuovo il viso al mio e baciandomi passionalmente, facendomi girare la testa.
-Se devo avere un risveglio così il giorno del mio compleanno, vorrei che fosse tutti i giorni.- gli dico, ridacchiando, prima di baciarlo di nuovo.
-Bisogna festeggiare al meglio, trent'anni si festeggiano una sola volta nella vita.-
-Grazie per avermi ricordato quanto mi stia inevitabilmente avvicinando alla mezza età.-
-Ma cosa dici, potrai anche avere trent'anni, ma sei molto più sexy di alcuni miei coetanei di mia conoscenza.- dice, cominciando ad accarezzare i miei addominali nudi.
-Potremmo anche rimanere tutta la giornata a letto per festeggiare il mio compleanno...- gli dico, baciandolo sul collo.
-Ah-ah, non attacca con me Tomlinson. Alzati che fra poco dobbiamo andare al ristorante prenotato dalle tue sorelle.-
-Il compleanno è il mio, non dovrei essere io a decidere?-
-E se ti dicessi che poi potresti avere un premio?- mi risponde con tono malizioso sollevando un sopracciglio.
-Mmmh, non saprei, dovrei prima avere un'anteprima.-
-Louis alza quel tuo bel culo dal letto, prima che ti costringa io.-

Alla fine, dopo tantissime lamentele da parte mia, entriamo nel ristorante, e ci rechiamo al tavolo dove già ci aspettano le mie sorelle con mio zio.
-Louis!- urla mia sorella Lottie prima di correre verso di me e abbracciarmi stretto, subito seguita da mia sorella Fizzie che si unisce all'abbraccio.
-Buon compleanno!- urlano quando si staccano, per poi scoccarmi un bacio sulla guancia.
Subito dopo si avvicina a me mio zio, che dopo avermi stretto la mano come suo solito, mi abbraccia, sussurrandomi qualcosa nell'orecchio -Buon compleanno nipote, lo sai che i tuoi genitori sarebbero fieri di te, oggi.-
Quando mi stacco, cerco di non far vedere la sofferenza sul mio volto, nel pensare che questo è ormai il tredicesimo compleanno senza di loro.
Cercando di far ritornare il sorriso sul mio volto, mi avvicino a Harry che fino ad ora si era tenuto da parte.
-Lui è Harry, il mio ragazzo.-
Fizzie si avvicina per prima, abbracciandolo di getto. -È un piacere conoscere chi fa battere il cuore di Louis. Non ce la facevo più a sentirlo blaterare al telefono su quanto tu fossi importante per lui e...-
-D'accordo adesso basta.- le dico, quando ormai Harry aveva cominciato a ridere.
-Il piacere è mio.- risponde alla fine Harry.
Poi si avvicina a lui Lottie, che invece gli stringe semplicemente la mano.
-Siamo felici di sapere che finalmente Louis ha lasciato quella megera di Olivia, nessuno di noi la sopportava.-
-Non esageriamo ora.- borbotto io.
-Non esageriamo affatto invece - si intromette mio zio Peter -era proprio una snob. Comunque piacere, io sono lo zio di Louis, Peter.-
-Piacere di conoscerla Signore.- si fa serio Harry, stringendogli la mano, e a me viene solo da ridere, perché non ho mai visto Harry così serio.

Ormai siamo già arrivati alla seconda portata, e devo dire che Harry si è integrato abbastanza bene, e che alla fine non c'è stato nessun interrogatorio imbarazzante.
-Allora Harry.- comincia Peter.
Credo di aver parlato troppo presto.
Vedo Harry mettersi sull'attenti, smettendo anche di masticare il boccone che ha in bocca.
-Quindi tu e Louis vi siete conosciuti durante il programma.-
-Si, signore.-
-E vedo che nonostante sia passato poco tempo, la vostra relazione sia già abbastanza seria.-
-Ehm si, dopo la fine del programma ed essere tornato a casa mia a Miami, mi sono accorto che nonostante il poco tempo che avevo passato con Louis sull'isola, mi mancava troppo, e sono venuto qui.-
-Quindi adesso vivi qui stabilmente?-
-Si, sono riuscito a trovare un lavoro.-
-E dove vivi?- a questa domanda, Harry si gira terrorizzato verso di me. A quanto pare mia sorella non ha raccontato nulla a Lottie e Peter di tutta la faccenda.
Mi giro verso di lei, e lei solleva le spalle ridacchiando.
-Vive a casa mia.- dico io, sussurrando.
-A casa tua? Con te?-
-No, a casa mia con Olivia, mentre io mi sono trasferito altrove.-
Sollevo gli occhi al cielo, mentre le mie sorelle ridacchiano.
-E perché io non ne sapevo nulla?-
-Fizzie lo sapeva, credevo che anche tu e Lottie lo sapeste.-
-Tu lo sapevi?- Peter gira la testa verso mia sorella.
Lei si limita ad annuire ridendo.
-Oh guadate la torta!- dico io, quando il cameriere viene verso di noi portando una torta molto semplice con su scritto Buon compleanno Louis!, cercando di far terminare la discussione.
Ci alziamo per poter fare le foto.
Per prima vengono vicino a me abbracciandomi Lottie e Fizzie, poi mio zio, e infine Harry che con un sorriso smagliante mi abbraccia stretto prima di baciarmi.
-Ancora Buon compleanno baby.- mi sussurra in un orecchio, facendomi venire la pelle d'oca.
Credo che, nonostante tutto questo compleanno non stia andando tanto male.

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