7. Aperitivo con le amiche (1)

Ah, quanto adoro gli aperitivi con le amiche. Quando avevamo vent'anni loro fantasticavano su quanto sarebbe stata bella la loro vita da donne ben inserite in società, con un bel lavoro e un ottimo marito mentre io mi destreggiavo a crescere la mia amata Gabri che aveva appena un anno ma che mi aveva irrimediabilmente migliorato la vita.

Dallo scorso appuntamento sono passati tre mesi. Non vorrei dirlo, ma è come se avessi la sensazione che la nostra amicizia si stia lentamente sgretolando, mattone dopo mattone e spero proprio non finisca in cenere, come tante negli anni si sono ridotte.

Le ritrovo sempre più superficiali, tutte sposate e con mariti che le tradiscono anche se non lo danno a vedere perché preferiscono indossare sorrisi e non corna.

Franca è la più vecchia, si fa per dire, ha da poco compiuto i quarant'anni e, da brava moglie di un chirurgo plastico, contribuisce alla ricerca scientifica sottoponendosi a costose operazioni. Credo si sia rifatta naso, zigomi, labbra, seno e ora si è fatta pure rifare le dita dei piedi. D'altronde è risaputo che non abbia mai sopportato le sue dita storte ed effettivamente nelle sue rosse décolleté open toe l'inarcatura dell'alluce stonava di brutto.

Mi chiedo se siano riusciti a ridare ai suoi piedi anche quella puzza di uovo marcio che nessuna pedicure era riuscita a toglierle. La scienza fa miracoli, chissà se le protesi fanno puzzare i piedi con un plastico effetto nature.

Nel dubbio, preferisco parlarvi di Laura o meglio di "Lora" o come cazzo si fa chiamare da quando vive a Londra.
Laura ha 38 anni, una figlia di 10, un figlio di 8 e un cane di 2. Il marito è inglese, di quelli che quando aprono bocca vorresti avere la metà del loro savoir faire giusto per vantarti di essere un pochino ricco. Dimenticavo, loro non sono solo ricchi. Loro sono schifosamente ricchi. E dannatamente superficiali - avrebbe aggiunto Giuseppe, se solo fossimo ancora insieme.

Giuseppe, il padre di Gabriella, le conosceva tutte, le mie amiche. D'altronde, eravamo tutti nella stessa classe. Sorprendente pensare che sia l'unico ad averci lasciato. A Gabriella ho sempre detto che ci ha lasciate quando lei era piccola perché era incapace di fare il padre invece ci ha lasciate perché un malore se lo è portato via e lei era troppo piccola per saperlo. Io troppo giovane per affrontare con lei un dolore così grande e per questo ho preferito tacere. Lo so, ho sbagliato, ma ho sempre pensato che prima o poi glielo avrei detto e invece, sono già passati troppi anni per saperlo.

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