48. Brando incontra Emilia

Esco di casa indaffarata e ovviamente sempre in ritardo, con la borsa a tracolla, i capelli in disordine, la borsa dell'ufficio e le chiavi dell'auto in mano. Proprio mentre esco mi scontro con un ragazzo che stava entrando e finiamo entrambi per terra con il mio mucchio di scartoffie volato sopra le nostre teste.

- Ehi, ti sei fatta male? - mi chiede, rialzandosi e allungandomi una mano come aiuto per rialzarmi a mia volta.

- No, tranquillo, sono solo parecchio sbadata e sempre in costante ritardo - rispondo - tutto molto normale.

- Certo se fossi arrivato un attimo dopo non sarebbe successo niente, comunque scusami, di solito non travolgo le persone così.

- Ti sei trasferito da poco qui? - gli chiedo, vedendolo leggermente spaesato, ma forse è solo imbarazzato per avermi fatto cadere.

- Ah, no, no, in realtà stavo cercando una ragazza che abita qui.

- Uh, affari di cuore? - commento, ridendo - oddio, spero che tu non sia Raul. Saresti un po' troppo grande per mia sorella.

- Ehm, no, veramente mi chiamo Brando quindi sei a posto. Non sono il ragazzo di tua sorella.

- Ah, meno male. Comunque io sono Emilia, piacere.

- Emilia? Toh, non pensavo di trovarti così in fretta, anche se a dire il vero non pensavo neppure di travolgerti fisicamente, ma... è successo.

- Davvero cercavi me? E chi sei? Il mago della lampada? Non conosco nessuno in questa città a parte i colleghi e tu non sei uno di loro.

- Scommetto che appena ti dirò chi sono vorrai solo sommergermi di domande.

- Oddio dipende. Se sei imparentato con un certo Angelo la voglia di cruciarti si impossesserà di me.

- Ahah - ride - tranquilla. Fosse per Angelo lo prenderei sotto in macchina.

- Ha fatto qualcosa anche a te?

- Non a me, direttamente, diciamo a mia sorella.

- A tua sorella? Oddio... non sarai mica il fratello di Giorgia Franconi!

- Ehm, no. Sono il fratello di Manu.

- C-cosa? - lo guardo, sgranando gli occhi - M-Manu? Manuela? Ma che dici? Manuela non ha fratelli!

- Beh, è scappata di casa a 19 anni incinta di Gabriella. I miei genitori non hanno più voluto avere a che fare con lei, ma un fratello l'aveva eccome. Avevo 9 anni, ma c'ero.

- Oddio - mi aggrappo al muro - q-quindi a-aspetta .... se, se - balbetto - se tu sei qui s-significa che s-sai anche d-dove s-sia Manu... cioè è viva? No perché io in questi mesi ho pensato che Angelo l'avesse rapita e uccisa e poi fosse tornato a farsi la sua vita.

- Manu è viva e sta bene, è a casa mia. Ero io quello che vi lasciava i soldi nelle buste anonime nella buchetta. Manu mi ha chiesto di farlo. Le è dispiaciuto non avvisarti o avvisare Gabriella, ma per colpa di Angelo ha seriamente rischiato di perdere il bambino che aveva in grembo.

- Oddio, l'importante è che sia viva - esclamo, facendo dei lunghi respiri - ti prego, devi assolutamente farle incontrare Gabriella. Ha rischiato di diventare anoressica per colpa della sparizione della madre.

- Ascoltami, io ho un piano. Ne ho già parlato con Manuela ed è d'accordo. Tu e Gabriella vi trasferite da stasera a casa mia. C'è posto abbastanza per tutti e quattro. Manu ha paura che Angelo possa farvi degli scherzi, quell'uomo è un violento!

- Non stento a crederci. Io in questi mesi ho fatto delle ricerche su quell'uomo all'insaputa di tutti e ti assicuro che nasconde qualcosa. Qualche figlio segreto sicuro. Temo che abbia mentito alla grande, soprattutto al figlio.

- Parlerai con Manu. Ora ti lascio questa busta e poi stasera vi vengo a prendere con la mia auto. Fatevi trovare pronte alle otto. Ceneremo insieme. Manu non vede l'ora di rivedervi.

- Va bene, saremo pronte alle otto - Brando si allontana lasciandomi ancora più dubbiosa.

Non so se posso davvero fidarmi. Devo avere la certezza che Manu abbia un fratello. L'unica che possa confermarmelo è nonna Lidia. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top