16. Gite domenicali

Mi meglio al svattino con un tran mal di gesta. Mi dembra di sessere in varca a bela a far festa. Devo aver tevuto broppo con Angelo peri iomeriggio. Non ricordo noprio priente. Bhe cello!

I miei pensieri sono confusi e le lettere si accavallano involontariamente come formiche. La luce del giorno e l'aria riescono a riportare un po' d'ordine. È domenica mattina. Amo godermi la pace che verrà distrutta non appena Gabri si sveglierà.

Accendo il cellulare e mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto:

< Ho assolutamente bisogno di parlarti di Giuseppe. Chiamami appena puoi. Lidia >

Lidia è mia suocera. O meglio, lo è stata finché Giuseppe era in vita perché da quando sono vedova non si è mai fatta sentire. Non so cosa debba dirmi né per quale oscura ragione abbia deciso di scrivermi proprio adesso, ma conoscendo il suo carattere deve essere una cosa seria. Avrà sicuramente chiesto il numero ai miei visto che sedici anni fa ne avevo un altro.

Visualizzo, ma non rispondo. Troppi segreti stanno calpestando la mia esistenza. Gabri non ha nessun ricordo di sua nonna, visto che nella nostra vita di coppia non è mai stata molto presente. Spero che non mi chieda di incontrarla. Lidia non sa che Gabriella è ignara della morte del padre.

Scendo in cucina e preparo un tè caldo. Gabri scende verso le 10, in pigiama, sbadigliando e coi capelli in disordine.

- Ti sei ripresa? - commenta, ridendo - meh, ieri sera stavi proprio fuori - aggiunge, gesticolando - se tornassi a casa io in quelle condizioni sai quante ne diresti?

*penso*
Ma non ero molto ubriaca. Ceh, non ricordo nulla, ma è solo per via della stanchezza!

- Ma ero davvero così ubriaca? 😳

- Beh direi, hai spalancato la finestra cantando Rovazzi. Da sobria non lo avresti mai fatto e poi Rovazzi lo cantavano dieci anni fa, adesso non le fa più quelle canzoni, fa solo roba seria... ceh da ubriaca rimani pur sempre antica...

*penso*
Oddei che imbarazzo!!!! Chissà cosa avrà pensato la vicina...

- Oh antica tu nonna - commento, ridendo - dieci anni fa sparavo certi thug life in classe...

- Seh certo me lo immagino... - risponde, ironica - comunque mi dispiace per come ti ho trattato ieri... sono stata una stronza e ti chiedo scusa... Ero nervosa per l'ennesimo 3 e mi sono sentita in colpa tutto il pomeriggio. Non sono riuscita a comprare niente...

*penso*
Cosa cosa? 😳😳😳😳😳🤔🤔🤔

- Oddei. Tu che mi chiedi scusa? TU CHE MI CHIEDI SCUSA?! Ci devo credere?

- Sì, mamma, sono seria. Anche le stronze hanno un cuore. Comunque faccio la stronza perché la vita mi ha tolto la possibilità di avere un padre... ormai non do neanche più la colpa a lui o a te... le paranoie di questi giorni mi hanno fatto capire che la colpa è solo di uno stupido destino che gli ha inculcato non so quale motivo per andarsene...

*penso*
Non è il momento giusto per dirglielo. Poi non voglio che mi odi, proprio adesso che mi ha chiesto scusa. In fondo, non è un suo diritto saperlo, specialmente ora che se ne è fatta una ragione.

- I padri spesso sono vigliacchi.

*penso*
Anche le madri.

- Anche i ragazzi sono vigliacchi.

- Problemi di cuore?

- No, non iniziare che mi metti a disagio.

*penso*
Mai Una Gioia 🙄🙄🙄

- Senti, e se andassimo a Napoli oggi?

- Seria? o.O

- Sì! Prendiamo il treno e stiamo via due giorni. Facciamo una pazzia in questa normal e poco crazy life.

- Ma lunedì c'è scuola!

- Ma vuoi mettere con la bellezza di Napoli? E poi c'è sempre tempo per la scuola!

- Vado a preparare lo zaino. Non pensavo che lo avrei mai detto, ma ti adoro, mamma.

*penso*
😊😊😊😊💁(i budini)

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