Capitolo 8
Finalmente! <<Pronto, Brian?>>
<<Piccola, dove sei e con chi?>>
<<Perché ti interessa? Piuttosto vai a vedere come sta Aurora..mi hai delusa (si lascia scappare sussurrando)>>
Un sussurro quasi inesistente, ma io l'ho sentito e appena odo queste due paroline..beh, mi si forma una sensazione di vuoto nello stomaco. Sono solo due paroline, ma fanno male, molto male sopratutto quando te le senti dire dalla persona a cui vuoi bene, un bene inspiegabile. Penserete ''Ah la cconosci da quattro giorni e già ti sei innamorato?" Non è come voi pensate. Io quest'anno sono stato il ragazzo nuovo cioè sono arrivato quest'anno. Lei è stata la prima ragazza che ho visto, era circondata da un gruppo di amiche. Era la più bella fra tutte e lo è tutt'ora. I suoi occhi celesto-grigi risaltavano, i suoi capelli biondo ossigenato sembravano così morbidi e devo dire che avendoli toccati: lo sono davvero. Era così bella, per me era amore a prima vista. La osservai tutto l'anno, a sua insaputa. Finchè, quattro giorni fa, non l'ho conosciuta per davvero, in un modo abbastanza cattivo, visto che le avevo scassato il cellulare, ma almeno l'ho conosciuta per davvero e non solo per vista.
<<Senti, dimmi per favore dove sei e con chi..sono molto preoccupato e mi dispiace per oggi, ma no->>
Mi interrompe <<Me lo spiegheraì dopo, sono in una discoteca, in centro con un certo Nicolas, sembra che ti conosca, ma anche questo me lo spiegheraì dopo>>
<<non ti allontanare dal luogo, ma allontanati dalla persona>> dico con tono preoccupato.
Stacco. Corro alla macchina e velocissimamente ci salgo e sempre velocissimamente parto. Per fortuna alle 4:30 di mattino non c'è traffico.
Arrivo verso le 4:45 davanti alla discoteca, entro. Mi faccio spazio tra le persone e la raggiungo, quasi. Vedo Nicolas che ubriaco fradicio corteggia il mio budino (Cindy).
Ad un certo punto udisco dire <<Vieni a casa mia? Magari facciamo scintille>> Quella frase. Quella maledettissima frase. La stessa che disse anche a mia sorella ed a mia cugina... Infuriato vado da lui e lo sollevo per il collo della camicia dicendogli <<Se la tocchi ti ammazz->> Cindy mi interrompe dicendomi <<Lascialo>> per poi sussurrare un piccolo "ti prego". <<Sei fortunato che io non voglia ferire i sentimenti di questa ragazza, perchè se lei in questo momento se ne fosse andata, ora non saresti stato più vivo>>. <<Ma se ti sei fatto la sua migliore amica >> mi replica dopo averlo lasciato giù ed essermi girato per vedere Cindy. Lo lascio stare, ma lui continua dicendo <<Tua sorella no, tua cugina no, lei no. Sono tutte tue Gray?>>. In quel momento la rabbia prende potere sul ragionamento e mi fa imbestialire. Ritorno da lui e stavolta non lo tocco, ma mi avvicino ad un centimetro dalla sua schifosa faccia e gli urlo <<No, non sono mie, ma sono delle persone a cui non ti devi nemmeno avvicinare, perchè siccome le amo, è compito mio, quando sono con me protteggerle. Capito?>> per poi urlare più forte <<HAI CAPITO??>>. Annuisce con paura per poi scappare come un povero coniglietto. Cindy mi salta addosso avvolgendomi in un forte e potente abbraccio. Non si stacca più, così, con tanta fatica, la porto in macchina.
Salgo anch'io in macchina e sto per partire quando my pudding mi ferma la mano e si avvicina a me per baciarmi. Mentre mi bacia, una lacrima attraversa la sua guancia. Una lacrima di sollievo, di ringraziamento. Gliela asciugo baciandola sulla guancia e poi passandoci il dito per asciugarla meglio. Silenzio totale. Parto. Ma non la porterò al hotel, ma in un posto in cui volevo portarla domani, cioè oggi pomeriggio o sera..sto perdendo la percezione del tempo, scusatemi.
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Dopo circa un'oretta arriviamo. Non abbiamo parlato per niente. Le dico che siamo arrivati e che può scendere dalla macchina. Ma prima dovrò legarla con una benda. Accetta. La lego e le do un bacio su quelle morbide e grandi labbra. Poi la metto davanti al panorama a sorpresa e la slego.
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