Capitolo 5
Mentre Brian è via, vado in centro. Mentre sono in centro, mi chiama Aurora. Non le parlo da due giorni. Mi risponde dicendo: <<Devi venire subito qui, ho paura e sono spaventata, per favore...>>. <<Ma io sono a Milano..>> le dico, per poi continuare <<Ma non preoccuparti, fra un'ora sono lì..>>. <<Va bene>> mi risponde. Chiudo la chiamata e corro subito da Brian: si trova nell' ufficio di suo padre, per un colloquio d'affari insieme ad esso.
Arrivata al posto entro correndo. La receptionist mi chiede chi sono io, ma sono troppo presa a correre e quindi non la sento. Lei chiama la sicurezza che mi rincorrre, ma anche stavolta, non me ne accorgo. Chiamo l'ascensore. Aspetto cinque secondi. Non arriva. Vado sulle scale. Arrivo nell'ufficio dove si trova Brian. I due uomini della sicurezza mi prendono. Brian dice a loro di lasciarmi e di andarsene. Suo padre mi guarda perplesso: certamente, non sa chi io sia. Brian mi si avvicina e mi chiede: <<Cosa è succeso?>>. <<Devo andare subito da Aurora. E' spaventata e ha paura.>>.
Lui dice a suo padre che deve andare e che gli dispiace, ma è una cosa importante ed urgente. Prende le chiavi della macchina e scendiamo. Mentre siamo nell' ascensore, noto una macchia scura sul suo collo. Al momento non ho voglia di chiedergli come se l'è fatta, ci penserò più tardi. Noto anche la preoccupazioe che incornicia il suo viso.
Scesi dall' ascensore, corriamo velocemente alla macchina. Mentre cerca di uscire dal parcheggio mi chiede: << Dove andiamo? >>. << A Monaco .>> gli rispondo.
Ho paura, mi tremano le gambe e mille domande mi turbano la mente: 'Cosa sarà successo?'. 'Starà bene?'. 'Ci sarà qualcuno vicino a lei? Almeno il suo fidanzato?'.
Sono nervosa, non riesco a pensare, nonostante ci sia un silenzio assurdo. Sinceramente non mi era mai capitato di stare zitta per così tanto tempo.
Stiamo andando a 120 km/h. Sicuramente in una mezz' oretta arriveremo.
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Siamo arrivati. Scendo velocissimamente (non è, grammaticalmente parlando, corretta) e vado davanti a casa sua: la porta è aperta. Entro. C'è un silenzio inquetante. Salgo le scale e vado in camera sua; è lì, in un angolo, con le lacrime calde che le bagnano il viso, il pavimento intorno a lei è tutto inondato dal suo soffrire, il suo corpo è raggomitolato contro la parete e lei è più bella del solito. Entro nella camera; mi siedo vicino a lei. Non mi dice niente. Poggia la testa sulla mia spalla ed inizia a dire: <<Era tutto così perfetto; mi diceva che niente ci avrebbe divisi, ed ora, siamo lontani, anche se.. lo sento vicino. Mi mancherà tantissimo..>>. Le sue lacrime si fanno sempre più rare e più fredde. Non le dico niente: la lascio continuare. <<Ma..almeno mi ha lasciato un regalo, di addio>> mentre lo dice, si tocca la pancia. Quel gesto mi fa capire tutto. Infatti negli ultimi quattro mesi, avevo osservato che stava leggermente ingrassando, ma siccome lei indossa sempre magliette over size,non ho avuto la possibilità di vedere che era incinta. Comunque , vi spiego: il suo fidanzato (con cui stava da un anno, ma di cui non ne ha mai parlato), ieri sera, ha avuto un incidente di moto e stamattina è morto. Penserete che tutte ste cose me le abbia dette lei, ma in verità io capisco quello che è successo, perché lei queste cose le pensa e, siccome sono sua amica da ormaì 12 anni, ho imparato a ''leggere nella sua mente''. Non le dico niente. Brian si affaccia: ha sentito tutto. Vado da lui e gli chiedo se potrebbe prendere in braccio Aurora e portarla alla macchina. Non mi dice niente e fa quello che li ho detto. Io intanto vado e faccio la valigia ad Aurora: ci metto qualche vestito, scarpe, accessori, roba intima, il suo libro preferito ecc. Poi prendo un foglio e una penna ed inizio a scrivere:
''Sono partita con Cindy per il weekend.
Un bacione,
la vostra Aury ''
Prendo la valigia ed esco. Brian scende dalla macchina per mettere la valigia nel bagagliaio. Vado nella macchina e vedo che Aurora è distesa dietro, a piangere. Brian ritorna in macchina e fa per partire, ma Aurora gli dice:<<Aspetta!>> Scende dalla macchina ed entra in casa. Visto che sono rimasta da sola con Brian, approfitto dell'occasione per dirgli: <<Lo sai che se non lo vuoi fare, non lo fai, vero?>> . <<Stanne certa>> mi risponde sorridendo, quel tanto amato sorriso.. Aury torna con una scatola (circa 40 x 70). Non le chiediamo niente. Brian fa per scendere dalla macchina per metterla nel bagagliaio, ma Aury gli dice: <<No, non ti preoccupare, voglio tenermela vicino quindi la metterò dietro, accanto a me.>>. E così fece. Partiamo. . Fa caldo, molto caldo. Brian ad un certo punto si ferma, senza motivo. <<Cosa succede?>>
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