Capitolo 24
<<Perché non andiamo ad Ibiza?>> chiede Sara. Stiamo organizzando la ormai annuale gita estiva e sinceramente non ho idea di dove andare.
Sono distratta oggi, ma lo ero anche ieri, l'altro ieri, tre giorni fa, cinque giorni fa e anche una settimana fa. Cioè da quando non parlo con Brian. Gli ho mandato un sacco di messaggi, (che puntualmente ha visualizzato senza rispondere) l'ho chiamato e ieri sono persino andata a cercarlo a casa, ma non c'è. Mi sta venendo il sospetto che gli sia successo qualcosa, oppure è da un'altra e non vuole farla ingelosire quindi non mi risponde.
<<Cindy? CINDY?? Eii???>> Lucrezia mi sventola una mano davanti alla faccia senza ricevere risposta. Finché Luca comincia a farmi il solletico.
<<No dai stai fermo>> dico mentre rido risvegliandomi dalla trance.
<<Ce sei?>> Andrea mi guarda e faccio cenno di si con la testa.
<<Dove vorresti andare Cindy?>>
Dove vorrei andare? Tranne da lui.
<<Potremmo andare a Milano e poi Rimini per finire con un posticino non conosciuto tipo Amsterdam>> propongo mentre guardo le loro facce. Non dicono niente.
<<Io ci sto. Ma chi paga?>> dice Andrea guardandosi attorno.
<<Allora... io posso dare 300>>. Christian è ormai anche mio amico e quest'estate ha deciso di venire con noi insieme a Swami.
<<Io 300>> dice la signorina citata prima.
<<E con i nostri 500>> risponde Charles riferendosi ai soldi messi assieme fra lui e sua sorella Diana. I loro genitori, alquanto ho capito, li anno chiamati così in onore della principessa Diana e suo marito Charles. Diana secondo me era una donna bellissima, infatti non capisco come abbia fatto a sposarsi con quel cesso, con tutto il rispetto per il povero Charles, ma era brutto...ora invecchiando sta diventando più decente, nel senso che ci sta meglio coi capelli grigi e qualche rughetta.
<<Finora ne abbiamo 1100, e ne metto anch'io 300 e diventano 1400. Tu Cindy?>>. La domanda di Lucrezia mi fa pensare: quanto metto?
<<Io faccio alla fine...>>
E mi metto a pensare, solo che non penso a quanto mettere.. penso a tutt'altro.
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<<Tiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamotiamoti->>
<<Mi ami ho capito. Ora smettila che mi farai andare fuori di testa sennò>>. Ho appena finito di preparare il dolce preferito di Chiara ed è felicissima perché non lo mangia da un sacco, visto che sua mamma non glielo vuol mai fare. È una torta al cioccolato con aggiunta di altro cioccolato e con sopra una crema al cioccolato: è innamorata del cioccolato.
<<Tu perché non la mangi?>> chiede prendendone un'altra fetta, forse la terza.
<<Non ho fame. Grazie però.>>. La mia risposta la fa smettere di mangiare. Si avvicina pericolosamente a me e dice <<Tu ora ne mangi una fetta. >>, volevo dire che me lo ordina.
<<Non ho fam->>
<<Tu la mangi.>>
<<Non ho->>
<<TU>> mi butta il dito contro << la mangi>>
<<Ma no->>
<<TU LA MANGI.>>
<<Se non ho fa->>
<<TU LA MANGI!>>
<<No>> decido di accorciare la mia risposta.
<<TU LA MANGIII!!!>>
<<Okey okey ma stai calma>>
<<Bene perfetto>> dice con tonho angelico. Avvolte questa ragazza mi spaventa...è in grado di cambiare umore e tono in meno di un nanosecondo.
Me la taglia e mette davanti sul tavolo. Devo veramente farlo?
Mi pare proprio di sì...
Perfetto.
Ne prendo un boccone, è buonissima, solo che non ho fame, quindi mi fermo.
<<Devi finirla. Con me la frase "non ho fame" non funziona visto che mi è sconosciuta.>>
<<Certo, te mangi sei chili di gelato più un chilo di patatine e sedici hamburger, senza ingrassare...>> le rimprovero (se questo si possa chiamare un rimprovero).
<<Anche te puoi magiarti il mondo senza ingrassare, quindi ora non hai scuse. MANGIA!>>
<<Ho detto no>>taglio corto.
<<Vabbene. Più torta per me...>> e ritorna a mangiare.
Più tardi chiamo Brian ed indovinate un po'...non risponde.
Mi sto seriamente preoccupando. Basta: domani parto seriamente alla sua ricerca.
<<Mi accompagni domani?>>
<<Dove?>>
<<A cercare Brian>>
<<Certo.>>
Squadra infallibile.
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