Capitolo 21
Mi sveglio e guardo il telefono: sono le 4:46. Ma quanto cavolo ho dormito!
Mi guardo attorno: questa è la camera...di Brian. Che ci faccio io qui? Cos'è successo ieri sera? Aiuto!
<<Ma guarda chi si è svegliato!>> dice Brian spaventandomi.
<<Hey>> dico dandomi una sistemata perché, dopotutto, mi sono appena svegliata.
Lo supero senza guardarlo e vado in bagno per fare la pipì mattutina. Ma ora seriamente (anche se di serio in me non c'è niente): COSA CAZZO CI FACEVO NEL LETTO DI BRIAN E PER QUALE MOTIVO HO DORMITO COSÌ TANTO???
Decido di andare a farmi il caffé, che è meglio per tutti, o almeno credo...cioé spero.
Ci vai a farti quel caspita di caffé e stai zitta.
Okey...
Brian parla, ma non riesco a capirlo. <<Scusa, ma non ti sento>> dico. La mia voce è roca e me ne accorgo solo ora.
<<Magari se ti togli sti cosi...>> dice avvicinandosi e togliendomi dei tappi dalle orecchie.
<<Che ci facevano quei aggeggi nelle mie orecchie?>> chiedo stranita, per poi continuare con le domande <<E cosa ci facevo io nel tuo letto? Poi perché mi sono svegliata così tardi? E dov'è la tua nuova ragazza? E perché la mia voce è roca?>> riprendo fiato <<Cosa è successo ier sera?...sinceramente parlando>> il tono arrabbiato si trasforma in un tono dolce e quasi timido.
<<Tieni. Ora ti spiego...>>. Mi porge la tazza di caffé e si siede di fronte a me. È vestito in camicia e cravatta, sexy se così si può dire.
<<Allora>> comincia <<ier sera eri un po' ubriaca, ma lo eravate entrambe in fondo. Quindi, essendo ubriaca ha cominciato a parlare di, ehm..di noi due, e ha detto delle cose che non doveva dire. Così abbiamo litigato e ci siamo lasciati perché le avevo detto di non dirle a nessuno quelle cose. Poi lei se n'è andata sbattendo la porta.>> finisce. Io peró ho ancora un dubbio: cosa ci facevo io in camera sua, così glielo chiedo. <<Ehm, sei sicura?>> mi chiede lui. Annuisco. <<Beh, dopo che Melissa se n'è andó tu ci provasti con me. Ti ricordo che eri ubriaca.>> dice lui.
<<Capito. Ma cosa ci facevo nel tuo letto?>> chiedo io aspettandomi una risposta imbarazzantissima.
<<Verso le tre sei sgattaiolata fino in camera mia perché ti sentivi sola, almeno è quel che mi hai detto.>> le sue parole sono timide e lui è premuroso: non vuole usare parole che non siano giuste, di nuovo...non mi vuole ferire di nuovo, neanche minimamente.
<<E cos'abbiam, ehm, fatto?>> chiedo imbarazzata. La situazione è imbarazzante.
<<Parlato>> risponde lui con tono ovvio.
<<Ah. Sono sorpresa da me stessa>> penso a voce alta, fiera.
Lui è sorpreso dalle mie parole <<Perché dici così?>>. Sorride. Noto delle fossette che fino ad ora non avevo notato. Come ho fatto a non notarle?? COME HO FATTO A NON NOTARLE???
<<Perché ero ubriaca>> trovo una scusa plausibile per non dirgli che in verità ero sorpresa di non essergli piombata addosso da quanto mi mancava. <<E così vi siete lasciati...>> continuo dopo due minuti di silenzio con un sorisetto malizioso.
<<Esattamente>> dice lui ricambiando il sorriso, solo che il suo è un sorriso quasi malinconico.
<<Seeeeeeeeeeeeh>> esulto per scherzare. E Brian cosa fa secondo voi? Mi distrugge i filmini mentali del nostro matrimonio e dei nostri figli, dicendo <<Tanto non hai chance, ormaì preferisco le brune.>>. Mi rattristo falsamente.
<<Oh. Dai vieni qua>> dice abbracciandomi. I suoi abbracci... le sue mani forti che stringono il mio corpo minuto. Mi mancava...tanto.
<<Oggi dobbiamo andare a comprare il regalo per tua sorella.>> dico interrompendo l'abbraccio. Stavolta il suo sguardo non cambia e io sono sorpresa da sta cosa.
<<Okey, ma solo se vieni anche tu.>> propone dolcemente. Annuisco.
Dopodiché tira fuori una chiave dalla tasca, è la chiave di casa mia. <<Ehm, questa è la copia della tua chiave di casa. Sono andato stamattina a prenderla.>>. È imbarazzato, infatti tiene le mani in tasca e mentre dice la prima frase vacilla avanti e indietro. Lo trovo tenero.
<<Grazie>>, e lo abbraccio. Non avrei mai detto che fra me e Brian ci sarebbero stati solo degli abbracci.
<<Vieni un attimo>> dice conducendomi verso una camera chiusa a chiave. Tira fuori il manufatto e lo infila nella serratura girando lentamente. Entriamo nella camera e va dritto ad un piccolo mobile con due cassetti. Apre il primo e prende una scatolina nera con tanto di fiocchetto. <<Questo è il mio regalo. Glielo dovevo dare esattamente il giorno in cui fecimo l'incidente, ma glielo daró domani.>>. Vedo determinazione nei suoi occhi: vuole veramente farlo; ma vedo anche paura. Paura di non potercela fare. Mi sa che ora tocca a me incoraggiarlo, convincerlo che ce la puó veramente fare...io ci credo. Credo in lui, ma credo anche che io gli debba stare accanto domani perché ne ha bisogno.
<<Scusa se te lo chiedo, ma i tuoi dove sono?>> ho paura di aver interrotto i suoi pensieri.
<<Hanno prolungato la vacanza fino a fine agosto.>> dice uscendo dalla camera e richiudendola a chiave per poi scendere in cucina. Lo seguo.
Entrambi ci sediamo al tavolo, uno di fronte all'altro. Stiamo in silenzio per circa dieci minuti a guardarci e ridere senza motivo. Poi mi accorgo che la situazione sta diventando imbarazzante e strana...troppo.
Guardo l'orologio: sono le 18:37.
<<Non è meglio se andiamo?>> propongo ricevendo la sua approvvazione.
In meno di un'ora mi ritrovo con il regalo giá comprato. Non ci resta che incartarlo, è per quello che abbiamo comprato anche la carta ed il nastro.
Io e Brian non ci stiamo tenendo per mano e per me è una cosa nuova e strana visto che lo facevamo sempre durante le passeggiate oppure le uscite.
<<Ora vuoi che ti riporti a casa?>> mi chiede guardando per terra.
<<Esattamente, peró non piangere.. >> lo faccio ridere.
<< Prima però ceniamo?>>. Non so se sia una buona idea accettare: potrebbero succedere tante cose. Ma nonostante i miei pensieri, accetto.
Entriamo al Mc e ordiniamo. Sinceranente ho una fame da lupo, ma non lascio a vedere. Brian invece fa il contrario, anche se non lo capisco: dopotutto lui ha mangiato oggi..
Sì, ma anche te se ti svegli alle 5...
Coss vuoi tu dalla mia vita?
Io faccio parte della tua vita.
Eh vabbè...
Ci accomodiamo ad un tavolo e iniziamo a parlare.
<<Cos'hai intenzione di fare quest'estate?>> chiede dando il primo morso al panino.
<<Non lo so sinceramente. Sono sola a casa quindi sicuramente darò una festa.>> penso un po' alla risposta prima di parlare.
<<E hai intenzione di invitarmi oppure no?>>
<<No spoiler>> mi chiudo la bocca con una cerniera immaginaria. Ridiamo entrambi per poi continuare dopo che lui ribatte con <<..ah quindi le cose stanno così...ok...>>.
<<Tu invece?>> ricambio a mia volta la domanda.
<<Io andrò ad Amsterdam, ma prima dovrò dare la maturità.>>. Mi dispiace che lui debba studiare quest'estate...non perché non avrà tempo per se stesso, ma perché non avrà tempo per ME.
<<Vero. Mi dispiace.>> dico mettendo in bocca il mio ultimo morso di panino. Capiamoci, non è che è l'ultimo perché l'ho finito, ma è l'ultimo perché se mettessi un'altro morso di quella roba in bocca vomiterei. E non fraintendetemi: era squisito.
<<Se vuoi ti potrei stare accanto...>> propongo imbarazzata. Se mi dice di no lo uccido.
<<hmm..ci penserò...>>. COSA? NonononononoNoNO: NO! "Ci penserò" è peggio di dire no. Col 'no' almeno chiudi lì la situazione ebbasta, ma col 'ci penserò' mi fai sentire in ansia di sbagliare o aver sbagliato
<<Obbligo o verità?>> chiede intrigato.
<<Obbligo>> rispondo sorseggiando un po' del mio milkshake.
<<Okey...>> fa un sorriso malizioso <<Devi andare da quella tizia e darle il tuo numero>> mi obbliga indicando una nonnetta di settant'anni circa. Non è poi così male... Cosí ci vado. <<Buongiorno signora. Io mi chiamo Cindy. Sono venuta perché ho visto che ha un cane, e se vorrebbe me ne potrei occupare per qualche giorno.>>. Lei rimane stranita per qualche secondo e con la punta dell'occhio vedo Brian ridere.
<<Se mi dai il tuo numero prometto che ti farò sapere>>. E così faccio per poi ringraziarla ed andarmene apposto.
<<Obbligo o verità?>> chiedo a mia volta.
<<Verità>> scandisce per bene.
<<Dai un voto al mio aspetto, al mio fisico, ai capelli, al sorriso,alle labbra, agli occhi, al carattere e al modo in cui mi vesto>> gli dico intrigandolo ed imbarazzandolo.
<<Devo proprio?>> chiede sperando che io gli dica di no. Solo che faccio al contrario e gli dico che deve farlo. <<Ok. Vediamo...>> tira fuori dalla tasca una penna ed inizia a scrivere su un fazzoletto che dopo due minuti mi fa vedere. Sono sorpresa nel vedere i voti che mi ha dato:
capelli 9+
occhi 9-
aspetto 10-
labbra 10
modo di vestire 9-
carattere 9
sorriso 9+
fisico 10- -
Mi fa una strana impressione vedere che mi considera una bella ragazza.
E ci credo. Secondo te si fidanzava con un cesso??
<<Wow...>>dò voce ai miei pensieri. Accenna un ghigno innocente guardandomi. Vorrebbe farmi qualuncue cosa, qualuncue. Vediamo cosa posso fare...
<<Perché non riproviamo?>> mi chiede diventando serio.
<<Ehm...>> sono confusa dalla sua domanda. È strano sentirselo dire, anzi sentirselo chiedere, sopratutto da lui.
Digli di sì!
No, posso...
È quello che vuoi ed ora hai l'occasione di riprendertelo...cos'hai da aspettare e fa perdere? Fallo senza pensarci. Fallo ebbasta.
NON POSSO.
Invece puoi... credimi. Lui ti vuole indietro e tu lo stesso.
<<Amici?>> gli chiedo. Lui ci rimane malissimo a queste parole.
<<Mi hai appena friendzonato? Veramente?>> ha una faccia del tipo 'ma sei seria o me pigli per er culo?'.
<<Esattamente caro mio.>> dico sodisfatta finendo il mio milkshake.
<<Tocca a te>> continuo.
<<Ti obbligo a dirmi che mi ami>> mi obbliga nonostante io non abbia scelto né obbligo né verità.
<<TI AMO>> con tanto di bacio sulla guancia.
<<Ma gli amici fanno queste cose?>> chiede mantenendo un sorisetto malizioso.
<<A volte>> gli insegno ricambiando con un sorriso soddisfatto. <<Obbligo o verità?>> continuo.
<<Obbligo>> sceglie guardandosi attorno.
<<Vuoi che io sia buona o vuoi che io sia stronza?>> chiedo maleficamente.
<<Divertiti>> mi dà via libera.
<<Vediamo..Devi mangiarti tutte le patatine in in un minuto>> dico indicando le patatine davanti a lui che finora non ha nemmeno toccato. Comincia e in dieci secondi ne mangia un quarto per poi finirle a due secondi dalla fine del tempo. <<Bene, da oggi palestra ogni giorno>>.
<<Obbligo o verità?>>
<<Ve-ri-tà>> rispondo staccando per bene le sillabe.
<<Chi è la persona più bella che hai incontrato fin ora?>> è tranquillo.
<<Ti riferisci all'aspetto?>>
<<Carattere e aspetto. Ah, anzi il ragazzo più bello>>
<<Hmmm...vediamo. È Luca.>> rispondo stando attenta alla sua reazione perché, sinceramente, non voglio che ci rimanga troppo male.
<<Tu invece?>> chiedo incrociando le braccia.
<<Non te lo posso dire...>> risponde in un sorrisetto
Sono veramente pazza di lui?
______________________________________________________________________________
Ei!
V
olevo ringrazirvi tantissimanente di tutto: di sostenermi, di aver reso il mio 2017 migliore e, soprattutto, di avermi aiutata a cominciare il 2018 col piede giusto.
Mi scuso anche di non pubblicare tanto, ma sapete che ho anche la scuola... e la cosa che mi fà più felice sapete qual'è? Che nonostante io non pubblichi tanto voi mi avete aiutata a fare un piccolo, ma grande passo verso il mio sogno. Ecco perché vi ringrazio per i 1k. Lo so che a molti di voi sembreranno pochi, ma prr me significano tanto. So anche che penserete 'ah, ancora una che dice cazzate solo per fare views' e vi assicuro che non è così: io ci tengo davvero un sacco.
Vi dico grazie anche per il 237° posto in teen fiction che, veramente, non potete capire quanto significhi per me...è un traguardo che non avrei mai pensato di raggiungere...è tipo wow.
Grazie milioni mille volte ancora e buon buon anno, spero che si compiano i vostri sogni. I miei si stanno avverando, il vostri? E soprattutto, quali sono ?
P.S. abbracciatevi da parte mia, ma non fatelo mentre siete in pubblico che poi la gente pensa male...♡♥
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top