Capitolo Venti
Pov. Sarah
Non ero fatta, nemmeno ubriaca.
Allora dove ho preso il coraggio di cacciarla via?
Il modo in cui ho resistito alle sue labbra, così vicine..
Se ci ripenso mi si chiude lo stomaco.
Voglio sentire le sue labbra.
Voglio baciarla. Intensamente, lentamente, non m'importa. Voglio baciarla.
Ma non posso, ho troppo rispetto per me stessa. Per me stessa, per il mio corpo, per essere etichettata come un'altra conquista.
Non è quello che voglio per me, per essere felice.
Ho già sofferto abbastanza in passato, ora voglio fare solo ciò che è più giusto per me.
Meglio farmi passare questa cosa, prima di non poter più tornare indietro.
Devo iniziare ad aprire gli occhi, e guardarmi attorno, per cercare qualcuno più adatto a me.
Ma lei ha tirato un pugno a Dj, probabilmente perché lui mi ha baciata. A quale gioco sta giocando?
Ha tirato un pungo a Dj, e poi si è portata una ragazza in camera.
Sono confusa. Ha tirato un pugno a Dj perché prova qualche sorta di gelosia nei miei confronti? Ma la ragazza? Se è gelosa di me, perché ha cercato conforto in un'altra persona?
Mi sdraio a letto: il confronto con Jessica mi sconvolta, e dato che non mi sono ancora ripresa da ieri sera mi sento stremata.
Passo così l'intera domenica pomeriggio in camera, tenendo ancora all'oscuro Laureen delle mie scoperte.
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Quando il lunedì mattina suona la sveglia, mi sento ancora stravolta, mi tiro faticosamente su dal letto.
Prendo un asciugamano, e decido di andarmi a fare una doccia per svegliarmi completamente.
Ci impiego una quindicina di minuti, per far sì che il mio corpo si rilassi, e la mia mente si svegli.
Mi avvolgo l'asciugamano intorno al corpo, ed uno intorno ai capelli.
Quando esco, Jessica sta aspettando che si liberi una doccia, anche lei con l'asciugamano indosso, i capelli piatti.
Mi vede, e si morde il labbro, sorridendo. Mi sento avvampare.
Il mio corpo diventa bollente, talmente tanto che mi sembra che l'acqua che lo bagna evapori.
Esco velocemente dalla zona docce per sfuggire da lei, e raggiungo gli spogliatoi.
Mi ci vogliono alcuni minuti per riprendermi dall'imbarazzo e quando sono completamente vestita, mi sento più agitata di prima.
Asciugo i capelli molto velocemente e raggiungo gli altri ragazzi per fare colazione.
Sono ancora terribilmente incazzata con Jess, ma averla intorno mi manda in confusione.
Soprattutto se siamo entrambe seminude.
Cerco di non pensare ai suoi occhi languidi che scivolano sul mio corpo, mentre nuove e dimenticate sensazioni mi smuovono lo stomaco.
Fortunatamente sono riuscita a lasciare gli spogliatoi prima che lei uscisse.
Non avrei retto il suo sguardo, e soprattutto non avrei avuto voglia di parlare con lei.
Il fatto che lei si sia scopata un'altra ragazza, dopo ciò che ci siamo dette, mi infastidisce più di quanto avrei mai immaginato.
Gelosia ed invidia mi agitano lo stomaco.
Avrei voluto esserci io al suo posto, avrei voluto essere io il corpo che ha sfiorato l'altra notte.
L'idea di lei che sfiora un'altra persona mi fa avvampare.
Scuoto la testa.
Raggiungo i ragazzi che stanno animatamente discutendo
"Sarah! Sarah!" Marie attira la mia attenzione "Vuoi sapere chi è stato a fare quegli enormi succhiotti a Laureen?" mi guarda sorridendo
"Stai zitta Marie!" borbotta Laureen, vedo le guance di Pongo colorarsi
"Hai scoperto chi è l'artista e non mi dici nulla?" mi volto verso Laureen con finta espressione offesa
"È stato Pongo!" urla Marie.
Sorrido.
Laureen e Pongo abbassano lo sguardo, dedicandosi un rapido sorriso. Le loro guance si colorano di rosso.
In un attimo tutto mi torna alla mente.
Il biliardo, Laureen e Pongo, Dj.
E poi Jess che arriva a passo svelto, il suo pugno che colpisce il viso di Dj.
È tutto confuso, pezzi disordinati di sabato sera mi tornano alla mente.
Lei ha tirato un pugno a Dj, pochi secondi dopo essermi staccata da lui. Perché l'ha fatto?
Questo dubbio mi tormenta da ieri, ma non riesco a trovare una spiegazione, non dopo che ho visto uscire da camera sua quella ragazza.
Sospiro. Cerco di riportare la mia attenzione sui miei amici, che stanno ancora mettendo in imbarazzo Laureen e Pongo.
Sorrido, cercando di dimenticare Jess ed i suoi assurdi comportamenti.
Pov. Jessica
Gliel'avrei tolto quell'asciugamano. L'avrei sbattuta dentro una doccia, e non l'avrei fatta uscire finché non l'avessi sentita venire ansimando il mio nome.
Il desiderio di lei mi sta sfuggendo di mano, e dopo la discussione di ieri, non si tratta più solo un desiderio a livello fisico.
No, c'è qualcosa di più. Un interesse profondo.
Non è più solo un voglio portarmela a letto.
No, è un voglio portarmela a letto e conoscere ogni lato di lei.
Conoscere che musica le piace, cosa le piace mangiare a colazione. Oppure qual è il suo film preferito, o cosa le piace fare quando fuori piove e non può uscire.
Voglio conoscere Sarah, ogni pregio, ogni difetto.
Compresi i suoi segreti, belli o brutti che siano
Sorrido.
Nemmeno io sono una santa, ho il mio passato turbolento caratterizzato da cazzate e cattive decisioni.
Da molto tempo non mi sentivo così interessata ad una persona. Dopo la mia ultima storia, avevo deciso di smettere con le storie serie. Solo divertimento.
Sesso ogni tanto, uscire, toccare, baciare. Nulla di più.
Lei sta cambiando le carte in tavola.
Una volta finita la doccia e sistemati i capelli, raggiungo la classe.
Lei ancora non c'è ma non tarderà ad arrivare. Mancano circa cinque minuti al suono della campanella, e lei non arriva mai in ritardo.
Infatti dopo pochi minuti la vedo entrare, che ride e scherza con la sua amica.
Si siede, ma ovviamente non si gira. Mi controlla con la coda dell'occhio.
Come da routine, passo le lezioni a fissarla e poi non appena finiscono scappo raggiungendo le mie amiche a mensa
"Perdi ancora tempo dietro a quella?" Baby mi guarda con disappunto.
Me la servirebbe su un piatto d'argento fosse per lei. Proprio per questo è una delle poche ragazze che ho lasciato perdere.
Il troppo facile mi annoia
"Non mi pare sia un tuo problema" le sorrido, tornando a guardare Sarah. Non può vedermi, sono nascosta da Luna, che mangia davanti a me
"Prima o poi parte una denuncia per stalking. Sei inquietante" mi riprende la mia compagna di stanza
"Fino ad allora continuerò ad osservarla senza dar fastidio a nessuno" sbuffo
"Ti prederà per pazza"
"Ma io sono pazza" le faccio la linguaccia e mangio un pezzo di frittata.
Il mio buonumore svanisce non appena Sarah e Dj sia allontanano da soli.
Lui ha le mani in tasca, la testa bassa. Lei come al solito cammina guardando in basso.
Sono entrambi piuttosto imbarazzati, lei particolarmente.
Prende per prima la parola, gesticolando nervosamente. Gli starà dicendo la verità.
Forse ho sbagliato a dirle tutto. E se ora lei capisse di voler lui?
Che stupida sono stata.
Si allontanano, ma lei gli ha già detto tutto: lui è sconvolto, imbarazzato. Il viso è bordeaux nonostante la sua carnagione scura, e si gratta il retro della nuca mentre scompaiono dietro l'angolo.
Lancio in avanti il vassoio, mi è passata la fame
"A qualcuno è passata la fame" ride Baby
"Vaffanculo" mi alzo lasciando le mie amiche sole a pranzare
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