Capitolo Trentasei
Pov. Sarah
Siamo sdraiate sul letto da non so quanto tempo ormai. È tutto così perfetto, che ho paura di guardare l'ora.
Non voglio sapere che tra poco la chiassosa Laureen tornerà in stanza, rovinando il nostro momento magico.
Aprirmi con lei mi ha sfinita, ed ora mi lascio coccolare dalle sue braccia forti, mentre delicatamente mi passa una mano tra i capelli.
È in silenzio anche lei, non dice una parola. È persa a guardare il soffitto ed ho quasi paura di disturbarla se dicessi anche solo una parola.
È così bella. Lo sguardo è serio, si morde l'interno delle guance.
I suoi occhi azzurri vagano da un posto all'altro ed ho paura che stia ragionando sulle mie parole, che abbia deciso che con me non può stare.
Sarebbe terribile.
All'improvviso si muove, portando una mano nei miei pantaloni. Si avvicina cautamente alle mie cosce, come per valutare la mia reazione.
Alzo un po' il bacino, per permetterle di arrivare dove vuole, anche se una sensazione di disagio mi pervade.
Le sue grandi mani scorrono sulle mie cicatrici, e devo respirare profondamente per evitare che la tristezza torni a galla
"Va.. va tutto bene?" mi chiede preoccupata
"Sì" annuisco "Continua" le chiedo.
Quel gesto è nello stesso tempo rassicurante e fonte di dolore.
Lascio che accarezzi le mie ferite, cercando di non ricordare me stessa, seduta sul pavimento della doccia, con la lametta in mano e la pelle che si apre.
L'acqua sotto di me che assume un colore rossastro, le lacrime che scivolano veloci mischiandosi con l'acqua del soffione.
Serro gli occhi. Mi posa dei leggeri baci sul collo, sulla mascella, sulla bocca.
Poi sfila la mano, mi prende per i fianchi e mi fa ruotare delicatamente. Ora sono a pancia in giù.
Appoggia le mani sul bordo dei miei pantaloni, in attesa di un segno.
Le sorrido e annuisco leggermente, così me li abbassa.
Comincia a baciarmi il sedere, per poi scendere alle cosce. La vedo con la coda dell'occhio osservare i tagli, e posso giurare che abbia ancora gli occhi lucidi.
Lascia lunghi baci sulle mie cosce, e nonostante l'intimità del gesto, sento nuove sensazioni muoversi dentro di me.
Risale poi la schiena, tirandomi su il pesante maglione che indosso.
Sono baci colmi di desiderio di me e del mio corpo.
Ed anche io la voglio. Voglio andare fino in fondo ma..
"Non volevo farti prendere freddo" mi abbassa il maglione
"Scusami" sospiro affondando la testa nel suo collo
Pov. Jessica
Non ho idea di che ore siano, stare abbracciata con lei, perse nei nostri silenzi mi fa perdere la cognizione del tempo.
Non so esattamente a cosa io stia pensando mentre fisso il soffitto. Forse al fatto che mi sono appena dichiarata a Sarah.
Una mossa azzardata, ma che avevo il bisogno di fare.
Oppure penso a quando le farò del male.
Se dovessi mai esagerare, come potrebbe reagire? Sono confusa, sono disorientata.
Prometto a me stessa che una situazione del genere non capiterà mai, perché io non sono come.. lui.
Però sono una testa calda, lo sappiamo tutti. Mi incazzo spesso, troppo facilmente ma non mi sono mai permessa di toccare anche con solo con un dito una ragazza, nemmeno Lucy.
Non so se essere così egoista da restarle accanto, oppure lasciarla andare.
Quest'ultima ipotesi mi mette i brividi.
Sono da sempre stata una profonda egoista, e nessuno riuscirà a cambiare la mia natura.
Mi tornano in mente i suoi graffi, le sue cicatrici. Voglio toccarle ancora, farle capire che quelle non rappresentano una debolezza, ma la sua forza.
Deve capire, tramite quei tagli ormai cicatrizzati, il percorso che lei ha fatto. Deve capire che è riuscita a sconfiggere il suo mostro, andare oltre.
Le accarezzo dolcemente le ferite, mentre il suo profumo dolce mi manda in estasi.
Dopo la sua confessione, sono cambiate completamente le carte in tavola. Se prima il mio desiderio principale era assaggiare il suo corpo, ora invece voglio solo che lei stia bene.
Voglio farla stare bene, voglio che ricominci a credere nell'amore. E poi, quando vorrà, potremmo scoprire insieme quanto sia bello unire due corpi fino a formarne uno solo.
La faccio ruotare dolcemente sulla pancia, per poterle baciare le cosce, poi la schiena
"Non volevo farti prendere freddo" le abbasso il maglione
"Scusami" affonda la testa nel mio collo, sospirando
"Per cosa?" le tiro su leggermente il viso
"Io vorrei davvero.. andare fino in fondo con te ma non ci riesco, non ancora"
"Non ti scusare mai per questo. Hai capito?" la guardo negli occhi "Sono disposta ad aspettare tutto il tempo di cui hai bisogno"
"E se ci volessi tanto tempo?"
"Un'anno? Due? Di più? Non importa" sorrido
"Sei una brava persona Jess" torna a nascondersi nell'incavo del mio collo
Mi sento così completa con lei accanto a me. Come se la parte di me che mi mancava in questi anni stia dormendo accanto a me, proprio ora.
Lei è la mia parte sensibile, quella razionale. Quella che dovrebbe essere la parte migliore di me.
La osservo dormire, il volto rilassato.
Le poso un bacio sulla testa prima di sdraiarmi accanto a lei ed addormentarmi.
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