Capitolo Sessantaquattro
Pov. Sarah
Sto aspettando che Jess mi raggiunga in stanza. Abbiamo l'appuntamento con gli altri tra circa mezz'ora per andare a Baver Street.
Forse se bevessi un po' stasera.. Potrei essere un po' più disinibita per il dopo serata.
Anche se non credo sia una buona idea, potrei comunque provare. Accelererei un po' i tempi.
Indosso una grossa felpa nera che mi ha regalato e spruzzo un po' di profumo.
Laureen è uscita da un po' per raggiungere Pongo
"Ehi, scusami. Sono in ritardo?" Jess fa capolino da dietro la porta
"Ehi" sorrido "No no. Vieni" allungo una mano verso di lei
"Mi pare di conoscerla questa felpa" mi deride cingendomi tra le braccia
"Simpatica" le faccio la linguaccia "Come sono andati gli allenamenti?"
"Bene grazie. Non me li ricordavo così tosti, ma va bene lo stesso" ride
"Quella Kelsj non mi piace molto" sorride
"Lo so, sa essere una grande stronza" mi abbraccia "Sei pronta?"
Annuisco.
Mi prende per mano e raggiungiamo gli altri.
Ormai tutti sono rientrati dalle vacanze compreso Dj. Ovviamente non abbiamo parlato, tanto meno ci siamo sentiti per farci gli auguri durante le feste.
Continua ad ignorarmi ma va bene così.
Saliamo sulla navetta, che in una decina di minuti ci porta in città.
Lasciamo fare strada i ragazzi che ci portano nel solito locale.
"Se dovessi ubriacarti di nuovo, non ti assicuro di riuscire a fermarmi questa volta" Jess mi sussurra all'orecchio.
Mi si chiude lo stomaco, e sento pulsare la parte bassa del mio corpo.
"Non voglio che ti fermi" rispondo, ma non esce convinto quanto vorrei.
"Proporrei un brindisi" Laureen alza il suo bicchiere "Ai nuovi amori, alle amicizie ritrovate ed ai nuovi inizi" indica prima Joe e Sophie, poi me e Joe ed infine me e Jess.
"Ai nuovi inizi" sorrido guardando Jess.
Lei mi ricambia e butta giù il suo drink in tre sorsi.
Joe comincia a raccontare agli altri come ci siamo riavvicinati. Io ascolto distrattamente.
Sono più concentrata sulle mani di Jess sui miei fianchi.
Sono seduta in braccio a lei con la sua mano destra stretta sul mio fianco. Il mio battito accelera.
Laureen mi riporta alla realtà, raccontandomi della sua ultima litigata con Pongo.
Poco dopo ci raggiunge un cameriere proponendoci un assurdo gioco per vincere un giro gratis.
"Avrei bisogno di te e.. te" il cameriere indica prima Dj e poi Mark "Il gioco consiste in questo: se i vostri amici ubriachi riusciranno ad eseguire il percorso indicato per terra e le relative sfide avrete vinto un giro gratis di bevute"
Allora cominciamo ad applaudire ed urlare i nomi dei nostri amici, per incitarli.
I due, carichi di adrenalina ed alcool, raggiungono un angolo del pub dove vi è disegnato un percorso da cinque caselle con una serie di sfide al suo interno.
Dj è il primo a partire. Salta a piedi uniti nella prima casella, e nelle successive due prima con un piede e poi con l'altro. Nella quarta casella deve rimanere in bilico su un piede solo portando in alto un ginocchio per più di cinque secondi.
Al secondo tentativo, seppur traballante, riesce a mantenere l'equilibrio per la bellezza di sei secondi.
Nell'ultima casella, invece, si ritrova costretto a ripetere tre volte il detto tre tigri contro tre tigri.
Tentativo fallito miseramente.
Mark invece, nonostante la sua stazza riesce a svolgere bene le prime quattro caselle e dopo un paio di tentativi anche l'ultima
"D'accordo ragazzi, visto che l'omaccione dagli occhi verdi non è riuscito a finire le sfide, ma lui sì vi offro un shot" ci sorride
Torna poco dopo con una quindicina di bicchierini
"Per premiare la bravura di questo ragazzo" gli batte una mano sulla spalla.
Marie lancia un urlo, e poi lo bacia.
Al suono di Hip Hip Urrà buttiamo giù gli shottini vinti e poco dopo lasciamo il locale.
Mi sento la testa pesante. Non appena usciamo dal locale, l'aria fredda calma le mie vertigini.
Jess invece sembra tranquilla.
Mi stringe la mano, controllandomi di sottecchi.
Non appena saliamo sul bus, mi appoggio a lei per evitare che tutto intorno a me traballi più del dovuto
"Perché ti ostini a bere così" Jess scuote la testa
"Guarda che sto bene" cerco di infilare la chiave nella porta, con scarsi risultati
"Dammi qua" sbuffa.
In un tempo per me inimmaginabile, infila la chiave nella porta e la apre.
Entro in camera, ed il calore e l'aria viziata mi danno alla testa.
"Apri un po' la finestra?" borbotto tenendomi la testa fra le mani.
Mi tolgo la felpa e senza rendermene conto sfilo anche la maglietta
"Oh wow" balbetta Jess una volta voltata.
I suoi occhi scrutano languidi il mio corpo. Sono rallentata dall'alcool, non so cosa fare.
Vorrei coprirmi ma mi piace il modo in cui i suoi occhi mi osservano.
"Forse è il caso che tu ti copra" Jess si avvicina a me, senza spostare gli occhi dal mio corpo.
Con uno scatto che mai avrei immaginato di poter fare mi alzo dal letto e la spingo su di esso, sedendomi a cavalcioni su di lei
"Porca puttana" impreca
Pov. Jess
Sono bloccata sotto di lei. È sopra di me, mezza nuda.
In una situazione normale le sarei già saltata addosso, fino a farle diventare il collo viola. Invece sono qui, paralizzata, che lotto contro i miei stessi ormoni per mantenere la calma
"Sarah.. Ti prego" stringo i pugni
"Io.. ti voglio" sussurra contro il mio orecchio
"Lo so piccola, ma non sei ancora pronta" sospiro, affondando il viso nel suo petto "Non immagini nemmeno quanto io desideri averti in quel senso ma voglio che tu sia lucida" appoggio le mani sui suoi fianchi
"Ti voglio" mi ripete. Le stringo i fianchi.
Sento il fuoco ardere dentro di me. Mi manca l'aria
"Okay, scendi" la tolgo da sopra di me e mi avvicino alla finestra.
L'aria fredda della notte mi taglia la pelle, ma ho bisogno di calmarmi.
Non avrei mai pensato di avere tutta questa forza di volontà.
"Ho bevuto apposta" si avvicina a me "nella speranza di riuscire a lasciarmi andare" mi volto a guardarla.
È desolata, non riesce a guardarmi in faccia.
"Piccola" le alzo il viso con due dita "Non ho problemi ad aspettarti, te l'ho detto. Aspetterò tutto il tempo necessario. Sarà difficile, non posso mentirti a riguardo, ma lo farò. Voglio che la nostra prima volta sia indimenticabile. Soprattutto, voglio che tu sia in grado di scegliere se sei pronta o meno"
"Sei così brava.." sospira
"Sono così innamorata" le sorrido, baciandola "Questo weekend tieniti libera, ho in mente un sorpresa per te"
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