Capitolo Quarantasei

Pov. Jessica

"Thompson!" sento bussare alla porta, con non molta delicatezza "Non è che smetteresti di sequestrarmi la coinquilina?" l'irritante compagna di stanza di Sarah sta bussando fastidiosamente alla porta

"Che vuoi Laureen? Lasciaci in pace" sbuffo, ma ricevo da Sarah uno schiaffo sul braccio

La vedo alzarsi dal letto e la osservo raggiungere la porta

"Grazie a Dio sei viva! Da quando stai con lei sparisci un po' troppo" mi fulmina con lo sguardo

"Sto bene lili" ride "Mi cercavi per quale motivo?"

"Volevo solo avvisarti che stasera usciamo con i ragazzi. Vogliono portarci in centro città. Dicono che il centro di Statute Village sia bellissimo" batte le mani entusiasta

Io lo sono un po' meno.

"E per andiamo è ovvio che sia compresa anche tu. Da sola preferibilmente"

"Tranquilla, non ci tengo ad uscire con voi ed il vostro.. gruppo" mi limito ad aggiungere, solo perché solo amici di Sarah.

"Presumo che io non abbia libero arbitrio" aggiunge divertita Sarah

"No infatti" ribatte di tutto punto l'odiosa bionda "Appena hai finito qui, torna in camera che ci prepariamo insieme. Il ritrovo è per le 21" le posa un bacio sulla guancia e lascia la stanza, senza nemmeno salutare.

"E ciao anche te" rispondo scocciata

"Sai com'è fatta Laureen" la giustifica Sarah

"Non ha bisogno di essere giustificata. È una grandissima stronza" mi fulmina con lo sguardo

"È solo mia amica. Non vuole vedermi star male"

"Io non ti faccio star male" inarca il sopracciglio "È vero" alzo le spalle

"Certamente " sorride "Tu mi fai star bene"

"Cerca di farglielo capire alla tua coinquilina" sbuffo

"Lo capirà vedrai" mi prende una mano "Comunque, come hai potuto sentire, stasera non ci sarò"

"Io non sono d'accordo che tu esca con loro" aggiungo, ma pentendomene subito dopo

La vedo sgranare leggermente gli occhi, l'espressione sorridente che aveva prima sostituita da un'espressione seria.

"Cioè intendevo dire, non c'è nemmeno una piccola possibilità che tu rimanga qui con me? Nemmeno se ti corrompo con uno dei tuoi adorati film smielati, coperta e qualsiasi schifezza tu voglia mangiare?" cerco di sdrammatizzare.

La mia gelosia al limite dell'ossessivo possessivo decisamente non è compatibile con il suo passato di violenze e abusi psicologici.

"Non mi tentare Jess" distoglie lo sguardo "Io.. devo farlo" sembra quasi stia cercando di autoconvincersi

"Ci sarà anche Dj?" annuisce "Ti ronza troppo intorno per i miei gusti" sbuffo

"Sei una gran gelosona" sorride "Raggiungo Laureen, passo a salutarti prima di uscire" mi posa un bacio sulla guancia.

La osservo lasciare la mia stanza e non riesco a dire nulla. Vorrei semplicemente chiuderla a chiave nella mia stanza e non farla più uscire.

Dio, quando parlo così mi sembra di essere il suo ex.

Pazza e psicopatica.

Ma io non sono come lui.

So che alle volte posso posso sembrarlo. I miei comportamenti sono al limite del possessivo, la mia gelosia molto spesso sfocia nell'ossessivo, ma il mio passato di tradimenti e bugie di certo non mi aiuta ad avere fiducia nelle persone.

Devo ancora imparare a controllare le mie reazioni. Sono impulsiva, attaccabrighe. Per un nonnulla ne faccio un dramma ma quando si tratta di lei non c'è niente che non abbia importanza.

Anche il più piccolo gesto da parte degli altri assume importanza.

E lo dico non perché sono pazza, ma perché sono in grado di riconoscere quando qualcuno ci sta provando con la mia ragazza e quel Dj ci sta provando con Sarah dal giorno in cui lei ha messo piede qui.

È troppo focalizzata sul suo passato, sulla versione distorta che quel mostro ha creato di lei per capire che persona meravigliosa sia.

Non si rende conto di ciò che accade attorno a lei e delle reazioni che provoca nelle altre persone.

Ad esempio Dj. Quel coglione patentato che stasera uscirà con lei mentre io? Invece di far parte di quella merda di compagnia, ne sono ancora tagliata fuori.

Non che mi interessi farne parte. Sono tutti degli sfigati.

Okay non è vero, forse un po' mi importa.

Vorrei poter essere lì con lei, non solo perché così avrei possibilità di tenerla d'occhio, ma perché vorrebbe dire entrare ufficialmente a fare parte della sua quotidianità.

Attendo che Sarah mi raggiunga per salutarmi per poi andarmene a fumare con Luna.

Ho bisogno di distrarmi per affrontare questa serata infernale.



Pov. Sarah

Do un'ultima passata di piastra ai capelli gonfi, e ripasso il rossetto.

Sono pronta da circa dieci minuti, ma Laureen ancora è indecisa su cosa mettere.

"Abito nero o jeans e top bianco?" mi chiede

"Il top bianco ti sta benissimo lili. Io opterei per quello" le sorrido, mentre la vedo muoversi nervosamente per la stanza

"Perché ti agiti così ogni volta che dobbiamo uscire? Prima o poi ti verrà un infarto" la prendo in giro

"Vorrei saperlo anche io. Ho questa dannata mania di essere perfetta sempre e comunque. Ma che ne puoi sapere tu" rido.

Già, non capirò mai la mente contorta di Laureen.

Lei non esce struccata nemmeno per andare a farsi la doccia.

Ha una vera e propria ossessione per l'apparire, è una maniaca della perfezione e dell'ordine. Quando vuole.

Quando i suoi - fin troppi - abiti non sono sparsi per il pavimento, la scrivania o il letto, sono riposti ordinatamente per lunghezza nell'armadio. Le scarpe ordinate per colore, così come le borse.

"Ho finito, giuro. Metto un velo di gloss ed ho finito" si ripassa velocemente il gloss rosa e prende la borsa "Andiamo?"

"Certo" annuisco "Prima di raggiungere gli altri, passo a salutare Jess"

"Dio, Sarah. Ce la fai a stare per otto minuti di seguito senza vederla?" la spintono giocosamente e non rispondo alla sua provocazione.

Mi dirigo verso camera di Jess e busso delicatamente

"Temevo che ti fossi dimenticata di venirmi a salutare" guarda l'ora

"No, colpa di Laureen" rido

"Sei bellissima" mi squadra ed il suo sguardo finisce poi sulle mie labbra

"Grazie" rispondo imbarazzata.

Indosso un semplice top nero e dei jeans aderenti neri. Ai piedi, il mio solito paio di vans.

In confronto a Laureen, con il suo top bianco cortissimo e quei jeans incredibilmente aderenti ed i tacchi vertiginosamente alti, io bhe.. scompaio.

"Fa' la brava. Voglio sapere tutto, ogni cosa. Chi si avvicina, chi ti parla, chi ti guarda. E se uno di quei due prova solo ad avvicinarsi.." stringe i pugni

"Ti prego Jess.." le prendo il viso tra le mani.

Mi sento mancare l'aria quando la sento parlare così

"Scusami" abbassa lo sguardo

"Sarah, allora?!" Laureen mi chiama scocciata.

Quando mi giro verso di lei, noto che tutto il gruppo mi sta aspettando. Joe e Dj fanno finta di parlare con Mark e Marie ma so che di sottecchi ci stanno osservando.

Vedo Jess sorridere. Mi avvicina a sé, stringendomi con forza.

Mi bacia impiegando più enfasi del solito. Sento una strana sensazione allo stomaco

"Sei una stronza" sorrido dopo il bacio

"Ho solo marcato il territorio" risponde, controllando che abbiano visto "Ora va', e mi raccomando" si rabbuia

La saluto con un cenno della mano e raggiungo gli altri.

"Ci sa fare però, eh?" Laureen mi tira una spallata giocosa ed io non posso fare a meno di annuire.

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Poco meno di mezz'ora dopo siamo arrivati in centro. Il centro di Statute Village è davvero bellissimo.

La gente scende in strada e si gode la musica ed il cibo del grazioso mercatino di Natale allestito nella piazza centrale.

Vi sono numerosi stand che vendono cioccolata calda, tronchetti di Natale, biscotti alla cannella.

Mi sembra quasi di essere a casa.

Ci allontaniamo dalla parte più rassicurante del centro, per raggiungere l'obbiettivo dei miei amici: Baver Street.

Ne ho sentito parlare. È la via preferita dai giovani abitanti e non di Statute.

La via della movida. Locali, discoteche, pub.

Ce n'è per ogni gusto.

Ci muoviamo tutti verso un grande pub, da cui provengono fragorose risate ubriache ed un forte odore di fumo.

Entriamo a fatica, tra la miriade di giovani che lo affollano. I posti a sedere sono davvero pochi e particolarmente ambiti dai giovani che attendono di entrare in discoteca

"Non pensavo ci fossero tutti questi giovani a Statute. Mi madre me ne ha sempre parlato come una città per vecchi" urlo a Laureen

"È il lato segreto di Statute" ammicca particolarmente entusiasta

"Allora Sarah, come stai?" mi domanda Mark "Da quando la misteriosa ragazza ti ha presa nelle sue grazie non ti si vede più" ride, abbracciando Marie

"Vero? È la stessa cosa che le ho detto io" aggiunge Laureen, prima di buttare giù uno shottino puzzolente

"Bene bene " arrossisco

"Te la passi bene con lei, eh?" mi ammicca Marie, e mi sento arrossire ancora di più.

Joe e Dj mi guardano, scrutando la mia espressione.

Mi manca parlare con loro, ma forse è il caso di prendere un po' le distanze. Almeno finché le acque non si saranno calmate.

Dj butta giù tre shottini uno dopo l'altro, poi torna a guardarmi.

Mi sento molto a disagio.

Joe, invece, comincia a parlare con una ragazza del tavolo accanto, distogliendo per un po' l'attenzione da me.

Passiamo gran parte della serata al pub, tra una birra di qua ed uno shottino di là.

A fine serata Laureen è completamente ubriaca. Pongo la deve sostenere

"Ma come fai ad ubriacarti in questo modo?" la rimprovera

"Sht, zitto e baciami" biascica cercando di portare le mani al suo viso "Ho le braccia pesantissime! Sarah, Sarah! Senti quanto pesano!" e mi butta in braccio fra le mani

"Oh" riesco solo ad esclamare prima di ritrovarmelo tra le mani.

Nell'afferrare il suo braccio, però, perdo l'equilibrio ma due grosse mani mi sostengono

"Fai attenzione" i grandi occhi verdi di Dj mi stanno osservando.

Passano dai miei occhi, alle mie labbra arrivando fino al seno. Poi ritornano sulle labbra

"Sì" sussurro, mi sento chiudere lo stomaco non appena lo vedo leccarsi le labbra

"Datevi un bacio! Datevi un bacio!" esclama Laureen, ma Pongo le chiude la bocca con una mano.

Lei continua ad urlare contro la sua mano ma pochi secondi dopo lo sta baciando ovunque, mentre le mani gli accarezzano non molto discretamente il cavallo.

Lui le blocca le mani

"Andiamo ragazzi?" chiede osservandoci

Tutti annuiamo e ci incamminiamo verso il campus.

Joe però non è con noi, l'ho perso di vista poco dopo essere entrati nel pub.

Il rientro a casa è stato a dir poco esilarante con le gag di Laureen.

Una volta arrivati, Pongo porta Laureen in camera sua.

Io raggiungo il mio dormitorio, ma prima di andare in camera mia passo per camera di Jess per salutarla.

Quando busso, però, non ricevo risposta.

Mi sale il panico.

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