Capitolo Ottanta

Pov. Jessica

Il fatto che lei sia in giro con quella Danissa mi agita devo ammetterlo.

Sì, cosa non mi agita quando si tratta di Sarah? Domanda lecita, ma il fatto che sia con lei..

Lei è.. Lesbica

E se il modo in cui Sarah la guarda cambiasse? Ora che ha preso coscienza di sé, della nuova Sarah, tutto intorno a lei può cambiare.

Ciò che prima non era minimamente pensabile, beh.. ora può esserlo.

Non le ho detto nulla riguardo il mio disagio, mi sto leccando le ferite da sola.

Devo dire che Sarah mi sta aiutando tanto dal punto di vista della gelosia. Mi sta aiutando a lavorare su me stessa, sul non dare in escandescenza per qualsiasi cosa.

È più difficile di quanto mi aspettassi, devo ammetterlo. Un pazza con problemi di fiducia con le persone e una povera ragazza maltrattata ed abusata non sono di certo un'accoppiata vincente.

Ma tutto sommato ce la stiamo cavando bene. È difficile per entrambe, perché entrambe ci siamo ritrovate e fronteggiare i nostri demoni del passato, con la differenza però che non siamo sole ad affrontarli questa volta.

Scuoto la testa e torno a concentrarmi con il ragazzo dall'aria afflitta che mi è seduto davanti.

Matricola anche lui, sembra ancora spaventato e spaesato. Porta dei grossi occhialoni neri, e l'apparecchio ai denti.

"Allora.." inizio "Sono Jessica, piacere"

"Matthew" mi porge timidamente la mano

"Allora Matthew, vediamo un po'" prendo il foglio preparato dal professor Birder, con tutti gli argomenti da ripassare.

Do una rapida lettura: sono tutti argomenti semplici e di rapida comprensione.

Comincio a spiegare distrattamente i concetti, cercando comunque di essere il più chiara possibile.

Il professor Birder si muove tra i banchi curioso, sorvegliandoci.

Non mi sento affatto a disagio, anzi. Saper di poter aiutare questo ragazzo mi fa.. sentire bene.

Lui mi ascolta in silenzio, quasi ammaliato. È palesemente in imbarazzo

"Come procede?" il professor Birder ci sorride

"Bene.. penso. Forse dovrebbe rispondere lui" rido

"Oh, sì bene" annuisce velocemente "È tutto chiaro fino ad ora"

"Benissimo" mi posa una mano sulla spalla e si allontana.

Continuo a parlare con Matthew, cercando di metterlo il più possibile a suo agio, ma non sembra funzionare. Mi ascolta, senza guardarmi negli occhi.

Prende appunti su appunti e dopo quasi un'ora e mezza ha scritto circa una decina di fogli.

"Nel caso ti servisse ancora qualcosa ti lascio il mio numero" lo scrivo sui suoi appunti "Qualsiasi dubbio tu abbia puoi scrivermi" gli sorrido.

Sembra completamente sconvolto mentre legge il mio numero. Ci mette qualche secondo prima di rispondere

"Io.. posso scriverti?" sembra esterrefatto

"Sì, per chiedermi qualsiasi cosa inerente alla psicologia" sottolineo "Sono fidanzata. E lesbica" gli sorrido.

Lui non risponde. Gli si colorano le guance di rosso e dopo avermi dedicato un timido sorriso se ne va.

Sono circa le diciassette quando finisco il tutoraggio e mi sento a pezzi.

L'allenamento di ieri pesa sui miei muscoli e per quanto ami la psicologia, insegnarla a qualcuno che non è particolarmente portato non è poi così facile.

Sarah non mi ha più scritto, il che mi irrita un po'.

Lascio l'aula gialla, e raggiungo i dormitori. Vorrei davvero solo farmi una doccia e rilassarmi a letto, come ieri sera.

Magari provare a fare qualcosa con Sarah..

Quando arrivo davanti a camera sua, busso

"Ehi" mi saluta, ma sembra preoccupata ed a disagio

"Che succede?" le chiedo.

Non appena entro in camera capisco il motivo del suo disagio. Due ragazze sono sedute sul letto di Laureen. Mi guardano sorridenti, trepidanti di conoscermi

"Cosa sta succedendo?" chiedo confusa

"Jess, lei è Danissa" ci presenta "Danissa questa è Jessica"

"Ancora meglio che in foto" le sorride Danissa "piacere di conoscerti Jessica. Sarah mi ha parlato così tanto di te. Per l'esattezza quasi l'intero pomeriggio"

Sono confusa. Sarah ha parlato di me a Danissa? In che modo avrebbe parlato di me?

"So che non starai capendo niente" Sarah mi prende per mano "Danni sa tutto. Di noi" le brillano gli occhi

"Lei sa..?" sa tutto? Della nostra storia?

"Sì" mi sorride prima di baciarmi

"Oh wow, non me lo aspettavo" mi gratto il retro del collo "Sì comunque piacere" accenno un sorriso

"Lei è la mia dolce metà, Sasha" mi presenta una ragazza mingherlina, dai lunghi capelli biondi.

Gli occhi sono estremamente grandi e azzurri. Sembra una bambolina.

Danissa è decisamente più maschile rispetto a lei: porta i capelli lunghi, raccolti disordinatamente sopra la testa. I vestiti sono palesemente da uomo.

Le braccia sono spesse, il portamento sicuro.

"Ci è voluto un po', anzi gliel'ho dovuto tirare fuori io di bocca ma alla fine ha ceduto" prende giocosamente in giro Sarah "Lo sapevo che questa piccoletta sarebbe cresciuta bene" le mette un braccio sulle spalle, avvicinandola a sé.

Le passa giocosamente la mano a pugno sui capelli.

Devo fare appello a tutta la mia forza di volontà per non spaccarle la faccia.

Per prima cosa, non chiami la mia fottuta ragazza piccoletta.

Seconda cosa, togli le tue fottute mani dalla mia fidanzata

"Già" rido nervosa

"Sai, mi ricordi molto me alla tua età" quella grandissima stronza si avvicina a me

"Anche io ero una testa calda. Molto possessiva" si gira verso Sasha "Sai quanta gente ho dovuto picchiare perché le stava troppo addosso?"

Sasha le tira un'occhiataccia. In risposta, lei alza le mani per difendersi

"Ho presente" ringhio, prendendo le distanze da lei

"Vedo quanto tieni a lei. Sono sicura che sarai un'ottima fidanzata" mi sorride, posandomi una mano sulla spalla

Fremo.

"Grazie" sputo, cercando di allontanarmi dal suo tocco

"Allora, cosa ne dici moglie? Torniamo a casa?" Danissa si gira verso Sasha, che le risponde annuendo "È stato bello conoscerti Jess. Per qualsiasi cosa sai che puoi contare su di me" sfiora la guancia di Sarah

"Grazie Dan" lei l'abbraccia forte prima di chiudersi la porta alle spalle.

Quando si gira però, nota subito il mio sguardo di disappunto.

"Grazie Danni" le faccio l'eco, buttandomi sul letto.

"Jess, sul serio?" scoppia a ridere avvicinandosi a me

"Porca puttana quanto ti tocca" mi porto le mani al viso "Odio solo l'idea che qualcuno possa sfiorarti e questa ti tocca! Per giunta davanti a me ed alla sua fidanzata"

"Se per questo ha toccato anche te" la difende

"Infatti odio anche quando toccano me" alza gli occhi al cielo.

Dopo essermi seduta sul letto, butto il resto del corpo all'indietro.

Non posso credere che sia stata così.. spudorata. Toccare Sarah in quel modo. Così.. intimo.

Sento il sangue ribollirmi.

Ho ancora il viso coperto dalle mani

"Jess" Sarah richiama la mia attenzione, ma non rispondo.

Non faccio in tempo a togliere le mani dagli occhi che me la ritrovo in braccio, seminuda.

"Porca puttana"



Pov. Sarah

So che l'incontro con Danissa l'ha scossa. Sono tanto legata a lei.

Mi ha cresciuta quando i miei fratelli erano troppo impegnati a viversi la loro adolescenza.

Giocava con me, mi leggeva i suoi libri preferiti.

Mi ha sempre insegnato ad essere me stessa, di non aver mai paura di mostrarsi per quello che sono davvero.

Per questo siamo tanto legate. Non c'entra nulla l'avere un debole per me.

Danissa è innamorata persa di Sasha. La ama da quando avevano circa diciotto anni.

Ormai vive con lei, la chiama moglie.

Le invidio così tanto. Per loro sembra tutto semplice. Amarsi, viversi.

Ci immagino così tra qualche anno, esattamente come loro.

Sorrido.

Hanno anche preso un cane. L'hanno chiamato Robinson.

Osservo Jess sdraiata sul letto. Ha il viso coperto dalle mani, sta cercando di nascondere la sua incazzatura.

Ma ormai non mi frega più.

Vorrei solo.. farla stare bene.

Dopo due bei lunghi respiri mi sfilo la maglietta e mi posiziono su di lei

"Porca puttana" impreca "Che.. che stai facendo?" è palesemente confusa.

Le brillano gli occhi

"Io.. non lo so" ammetto "Voglio farti passare l'incazzatura" la bacio

"Ottima idea, davvero. Ma preferisco essere incazzata che eccitata" cerca di divincolarsi, ma la blocco

"Eddai Jess.." le sussurro all'orecchio

Mi sembra tutto così strano. È come se la persona che ora è sopra Jess non fossi io, come se mi stessi guardando da fuori.

Non mi riconosco in questo momento, mezza nuda su di lei, a bloccarle i polsi.

"Cazzo Sarah" ribalta completamente la situazione

Si posiziona sopra di me, bloccandomi i polsi accanto alla testa.

Per un attimo mi manca il respiro. Chiudo forte gli occhi.

Le se ne accorge, mi lascia subito andare

"Scusami piccola" mi posiziona le mani sul viso, baciandomi delicatamente

"È tutto okay" annuisco "continua" riporto le sue mani sui miei polsi

"No" le toglie, appoggiandole sui miei fianchi.

Mi bacia delicatamente il collo, strusciandosi contro di me. Sento le farfalle nello stomaco.

Mi sento così dannatamente eccitata al momento. Credevo non sarei mai più riuscita a provare quella sensazione.

Le stringo forte i fianchi, mentre le sento spingersi su di me.

Inarco la schiena per il piacere.

"Cosa vuoi?" mi sussurra all'orecchio

Lo stomaco mi si chiude. So bene cosa voglio. Voglio essere toccata da lei. Voglio toccarla.

"Lo sai" ansimo contro il suo orecchio.

Continua a baciare e leccarle il mio collo. Qualche volta morde delicatamente, quasi fosse timorosa di spaventarmi.

"Voglio sentirtelo dire" avvicina la bocca al mio orecchio, il suo tono così carico di eccitazione

"Toccami Jess" lei si blocca.

Si tira su, guardandomi negli occhi. Sembra scrutare il mio volto.

"Piccola.." fa per alzarsi

"Jess, te lo sto chiedendo" la supplico "Io.. sono pronta"

Lei si allontana, e prende una sigaretta.

La guardo inspirare profondamente. So quanto faticoso sia per lei fermarsi

"Che ne diresti di.. aspettare fino a sabato?"

"Fino a sabato? Cosa cambia?" le chiedo confusa

"Abbiamo una sorpresa in ballo, ricordi?" mi sorride "Questa volta non dovrebbero esserci intoppi"

"Sorpresa?" chiedo confusa

"Ti fidi di me?" mi poggia una mano sul viso. Annuisco "D'accordo, allora aspettiamo" mi posa un bacio sulla fronte e torna alla finestra

Finisce la sigaretta, silenziosa.

Guarda fuori dalla finestra ed ho quasi paura di disturbarla, quindi rimango anche io in silenzio.

Cerco di distrarre la mia mente da tutti i pensieri sporchi, ma sono così contenta di riuscire a provare qualcosa.

"Mi spieghi ora come posso dormirti accanto dopo ciò che hai fatto?" si siede sul letto di Laureen, gli occhi carichi di desiderio

"Scusa" rido e le porgo la mano "Sono innocente, lo giuro" alzo le mani.

Lei si sdraia accanto a me, tenendo un po' le distanze. So che la sua mente sta fantasticando su di me.

Chissà cos'avrà organizzato per noi.. Non riesco a trattenere l'emozione se penso a questo weekend. Riuscirò davvero a lasciarmi andare fino in fondo?

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