Capitolo Novantanove

Pov. Jessica

La prova in palestra è andata molto bene.

Il Sexy-Prof mi ha fatto fare degli esercizi per testare la mia resistenza e la mia forza. Inutile dire che li ho passati tutti discretamente bene.

Se c'è una cosa di cui non mi posso lamentare sicuramente è il mio fisico. I mesi passati a sfogare la rabbia tramite la kickboxing l'hanno modellato, rendendolo tonico e muscoloso.

Le mie prestazioni in ambito sportivo sono molto buone.

"Complimenti Thompson. Avrei grandi aspettative su di te e non le hai deluse. Ricordati che ora dovrai allenarti tre volte alla settimana, dalle quindici alle diciassette"

"Non lo dimenticherò" gli sorrido

"E così Jessica mi abbandoni per andare con.. lui?" Kelsj sbuca alle spalle del professore.

Nonostante anche lei abbia una stazza importante dovuta da tutti i suoi muscoli, in confronto all'enorme montagna con i capelli neri sembra minuscola.

"Già Kelsj, mi dispiace. È tempo di cambiare" mi allontano leggermente da lei.

L'ultima volta che ci ho avuto a che fare ho discusso con Sarah e non me lo posso più permettere. Soprattutto a causa sua.

"Beh, se dovessi cambiare idea sai dove trovarmi" mi fa l'occhiolino e sculetta via, con quei leggings incredibilmente aderenti che segnano perfettamente ogni sua curva.

Sospiro

"Ci vediamo martedì Thompson" mi saluta il Sexy-Prof, prima di lasciarmi sola.

Raduno le mie cose e mi faccio una rapida doccia.

L'unica cosa che voglio fare è stare con lei. Solo io e lei.

Queste ultime settimane sono state un susseguirsi di emozioni, sono successe tante cose e ancora fatico a realizzarle tutte.

Vorrei poter passare un weekend tranquillo con lei, come nella baita.

Svegliarsi, fare l'amore, mangiare, fare l'amore di nuovo. Solo io e lei.

Raggiungo la stanza, dove la trovo intenta a sottolineare il grosso libro di letteratura.

"Ciao piccola" la saluto, posandole un bacio sulla testa

"Ciao sorride" abbracciandomi

Le racconto di come sia andata la prova in palestra e della piccola chiacchierata con Kelsj. Inizialmente sembra un po' turbata, ma poi si rilassa.

Mi ascolta felice e si congratula per i risultati ottenuti.

"Che ne diresti di passare un weekend romantico?" le propongo

"Cosa intendi Jess?" mi guarda confusa

"Un weekend solo io e te, come alla baita. Passiamo il weekend a letto, solo che invece di essere in una bellissima baita sul lago siamo in una sciatta camera con vista parcheggio. Che ne dici?"

"Come potrei rifiutare un'offerta del genere?" mi sorride, dandomi un bacio.

Sento le farfalle nello stomaco appena le sue labbra toccano le mie. Rimango però delusa quando interrompe il nostro bacio per tornare a sottolineare il libro.

Svuoto così il borsone, lasciandola finire di studiare.



Pov. Sarah

Il cielo è scuro ormai quando chiudo il libro. Jess è semi addormentata post allenamento, così decido di ordinare cinese per entrambe.

Ormai so a memoria tutto ciò che le piace, quindi in pochi minuti ordino la cena.

La sveglio dolcemente poco dopo, per far sì che sia sveglia per l'arrivo delle nostre ordinazioni.

Le racconto della mia giornata, e mi scuso per aver passato il pomeriggio sul libro ma volevo portarmi avanti, così da non aver nulla da fare questo weekend.

Se ripenso alla sua proposta sento qualcosa accendersi dentro di me. Con tutto ciò che è successo nelle ultime settimane fare l'amore con lei è passato in secondo piano ed ora che sembra essere tornato tutto semi normale sento la voglia di lei diffondersi in me.

L'idea di passare il weekend chiuse in camera mi eccita. Solo io e lei ed il nostro amore.

Non vedo l'ora

"Sono felice di passare il weekend insieme" le sorrido "Ne avevo proprio bisogno"

"Lo so piccola" mi abbraccia, mentre sceglie distrattamente un film su Netflix

La osservo leggere le trame, l'espressione leggermente corrugata. Le sue labbra sono incredibilmente rosee e lisce stasera.

Mi lecco le labbra.

In un attimo le afferro il volto e la bacio. Mi ritrovo così a cavalcioni su di lei.

Inizialmente rimane spiazzata dal gesto, ma poi sorride

"Che fai?" cerca di allontanarmi, ma i suoi tentativi sono deboli

"Mi manchi Jess" le sussurro "Voglio.." lascio in sospeso la frase

"Dimmi" sorride, lasciando che le baci il collo

"Voglio fare l'amore con te" le sussurro contro l'orecchio.

Si agita sotto di me, la pelle coperta di brividi. L'accarezzo dolcemente, godendomi ciò che io stessa le ho provocato

Mi sorride e mi bacia intensamente.

Mi cerca, morde il mio labbro inferiore. In questi piccoli gesti posso sentire quanto desiderio abbia di me.

Poi scende un po'. Sorride contro la mia clavicola, e la morde leggermente.

Inizialmente mi sento a disagio sotto queste dimostrazioni di desiderio, ma chiudo gli occhi e penso semplicemente che a mordere il mio corpo c'è solo lei, che mi ama come nessun altro ha mai fatto.

Preme le sue grandi mani sul fondo della mia schiena, mentre continua ad infierire sul mio corpo.

"Sdraiati" mi ordina.

Rimango spiazzata dal suo tono. Il mio corpo si immobilizza e devo contare fino a cinque per non cominciare ad iperventilare.

Sarah, va tutto bene. È Jess, lei ti ama mi ripeto, ma il mio corpo è bloccato.

"Scusami piccola, non volevo spaventarti" capisce il mio disagio e mi prende il viso tra le mani.

Lo bacia delicatamente, quasi avesse paura di farmi male.

Sorrido. Da questi piccoli gesti capisco che lei non è come lui.

Lui fin dall'inizio è stato burbero ed aggressivo, ma tutto sommato mi piaceva. Finché tutto non è sfociato in uno stupro, ovviamente.

Lei invece è così dolce, così premurosa. È attenta ad ogni mossa che fa, attende sempre e costantemente il mio permesso quasi avesse paura di violarmi.

"Va tutto bene" ricambio il suo bacio "Grazie"

Così mi alzo e mi sdraio accanto a lei.

Guarda prima la mia maglietta poi me, quasi volesse chiedermi il permesso per toglierla.

Annuisco e l'aiuto a spogliarmi. Mi bacia il petto, con la lingua traccia una lunga linea che parte del centro del seno fino al collo.

La mia pelle si riempie di brividi. Con una mano mi accarezza dolcemente le cicatrici sulla pancia.

Poi si posiziona sopra di me. Lascia una scia di baci che parte dal centro del mio petto per arrivare dritta ai miei slip.

Poggia le mani sul bordo dei miei pantaloni e mi guarda.

Per facilitarla alzo un po' il bacino e lei velocemente fa scivolare gli indumenti via dal mio corpo. Sono completamente nuda, in balia di lei.

Mi osserva attentamente, come ogni volta e sorride.

"Non ho mai visto niente di più bello" mi sorride, accarezzandomi le cosce

Sorrido imbarazzata. Non vedo cosa ci possa essere di bello in tutto.. questo. Un ammasso di insicurezze e cicatrici.

Un ammasso di insicurezze e cicatrici che solo lei riesce a sbrogliare.

Mi bacia ancora le cosce, dall'esterno fino a scendere giù e raggiungere il centro del mio corpo.

Si posiziona in mezzo alle mie gambe, con una mano si aiuta e comincia a leccare delicatamente il mio punto sensibile.

La sento giocare e l'effetto è immediato. Inarco la schiena, estasiata dalle emozioni che solo lei è in grado di farmi provare.

Stringo le lenzuola tra le mani, a fatica trattengo i miei ansimi.

Lei mi guarda, ma al momento non m'importa. Sono troppo occupata a concentrarmi sul piacere che lei mi provoca.

Insiste ancora sul mio punto sensibile, le mani stringono le cosce. Alle volte sembra accorgersi di quel gesto e allenta la presa.

Le accarezza mentre continua ad assaggiarmi. Mano a mano aumenta la velocità e la pressione ed io mi sento sempre più vicina al culmine.

Mi sento completamente persa ed impotente sotto al suo tocco. Così la lascio fare. Sento i suoi occhi addosso.

Abbasso lo sguardo ed incontro il suo. Il suo sguardo è così sensuale.

È tutto così eccitante.. Raggiungo così l'apice allontanandola da me

"Un buongustaio non si tira indietro" e torna a leccare il mio corpo

"Jess sei.." ansimo "Davvero una pervertita" rido, cercando di riprendere fiato

"Riprendi fiato" sorride, leccandosi le labbra.

Mi avvicina una sua maglietta in modo che possa coprirmi. La prendo in mano, ma resto dubbiosa se indossarla o meno.

So quanto a lei piaccia vedermi nuda, so quanto ami osservare il mio corpo nudo.

Così la poso accanto a noi, decidendo di coprire solo la parte inferiore del corpo.

"Vestiti piccola" mi passa nuovamente la maglietta

"No, sto bene così" le sorrido.

Lei inizialmente sembra confusa, ma poi sorride

"Non devi farlo se non te la senti" mi appoggia una mano sul fianco.

Nonostante io sia appena venuta, mi sembra quasi di bruciare sotto il suo tocco. Voglio farla stare bene anche io

"Va bene così" annuisco, osservando le sue labbra.

L'abbasso verso di me. Ho una voglia matta di baciarla.

Prendo il suo piccolo e carnoso labbro inferiore tra i denti e lo tiro a me.

"Ehi" ride allontanandosi un po'.

"Ora tocca a te" mi metto a sedere e le sfilo la maglietta.

Sotto un grazioso reggiseno nero a malapena riesce a contenerle il seno. Osservo ciò che vedo davanti a me e mi piace.

Non c'è niente di più bello che osservare questo corpo così.. perfetto.

Le tiro giù le spalline, senza mai distogliere lo sguardo da suo. So che mi sta analizzando, per capire quanto in là io possa spingermi.

Si sfila il reggiseno e cogliendo il suo momento di distrazione mi posiziono sopra di lei.

Sgrana gli occhi: posso vedere il nero della sua pupilla inglobare il grigio azzurro della sua iride.

In un attimo mi trovo a baciare, mordere, succhiare il suo seno. La mia bocca passa dal seno al collo.

Assaggio ogni centimetro di pelle.

Le stringo delicatamente il seno tra le mani. Sorride

"Fai così" mi posiziona la mano sulla mia, stringendola un po'.

Mi aiuta ad aumentare la presa, sul suo viso una smorfia di piacere

Scendo da sopra di lei. Ora siamo sedute l'una davanti all'altra.

La mie mani scivolano lungo i fianchi, dove aumento la presa.

La faccio sdraiare, posizionandomi di fianco a lei. Osservo ancora il suo corpo scolpito.

Traccio con le dita i contorni di quella V estremamente marcata e quando arrivo all'elastico dei suoi boxer tiro un lungo sospiro.

L'hai già fatto Sarah, sei brava, mi ripeto

"Va tutto bene?" mi chiede preoccupata

"Sì" annuisco e faccio scivolare la mano dentro ai suoi boxer.

Comincio dal clitoride, disegnando piccoli cerchi ed aumentando gradualmente la velocità. L'effetto è immediato, le mie dita si inumidiscono sempre di più.

Si morde il labbro per trattenere gli ansimi, ma il suo respiro si appesantisce.

Si dimena sotto il mio tocco, ed è così bello vederla finalmente provare piacere grazie a me.

Faccio scivolare lentamente la mano, ma le mi ferma

"Stai andando troppo giù, finirai per entrare in un altro buco" ride e riporta più in alto la mano.

"Ecco qui" ansima, quando torno a giocare con il centro del suo corpo.

Piccoli ansimi escono dalla sua bocca. Mi muovo più velocemente, solo per sentire ancora quel suono uscire dalle sue labbra.

Le bacio il collo, il seno.

Dopo qualche minuto, viene anche lei.

Ride e respira affannosamente

"Brava piccola" sorride portandosi le mani al viso "Con le dita te la cavi bene. Non vedo l'ora di testare questa" si morde il labbro, poggiando un dito sulla mia bocca

"Io.. lo farò un giorno" abbasso lo sguardo

"Non voglio metterti fretta in alcun modo piccola" mi tira su il viso "Quando te la sentirai potrai farlo" mi sorride.

Annuisco, sdraiandomi accanto a lei. Le nostre pelli si toccano, sprigionando un calore quasi ustionante.

Avevo paura che i nostri rapporti potessero essere disastrosi. O meglio, i miei rapporti potessero essere disastrosi, ed invece riesco a farle provare piacere.

Le bacio un'ultima volta il petto.

Lei allunga la mano e cautamente si avvicina alle cicatrici, come ogni volta che siamo sdraiate a letto.

È incredibile come riesca a far apparire bello, un segno così brutto del mio passato.

Ogni volta che le accarezza, sento come se i brutti ricordi legati a quei tagli si cancellino.

Mi sento pura, pulita.

Mi sento, per la prima volta, bene con me stessa.

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