Capitolo Cinquantacinque
Pov. Jessica
Mi sistemo il ciuffo, che stasera sembra particolarmente ribelle, con il gel e la lacca poi contorno gli occhi con la matita nera e come al solito svuoto metà boccetta del mio profumo.
Dopo i soliti quaranta minuti sono pronta. Mi guardo allo specchio e sono soddisfatta di ciò che vedo: l'autostima non è mai stata un mio problema. Sono sempre stata una ragazza sicura di sé, cosciente della sua bellezza e l'ho sempre usata a mio vantaggio.
È proprio grazie a questo bel faccino che ho conquistato tutte le ragazze che posso vantarmi di essermi scopata.
Sorrido al mio riflesso.
Prendo il mio giaccone, e dopo averci spruzzato un altro po' di profumo esco dalla stanza.
Alcuni degli amici di Sarah sono fuori ad aspettare lei e Laureen.
Ci sono volti nuovi, ragazzi mai visti. Negli ultimi tempi gli amici di Marie - la ragazza di Mark - si sono uniti al gruppo di Sarah.
Riconosco Chuck e Nathan, del terzo anno.
Ho avuto a che fare con loro una o due volte un paio di mesi fa, in quanto Chuck si stava frequentando con Alice. Sono due tipi a posto.
Noto tra gli altri ragazzi anche Lucas, un ragazzo del secondo anno innamorato perso di Luna. Penso che per lui sia stato amore a prima vista.
Per lei un po' meno.
Con mio gran stupore noto anche MaryJane e Serena, due ragazze che mi sono portata a letto prima di conoscere Sarah.
Non capisco come quelle due ragazze possano conoscere Sarah, ma spero davvero che non parlino del nostro.. passato.
Se così si può definire.
Sento la porta aprirsi e da dietro fa capolino Sarah
"Ehi" mi bacia delicatamente.
Sembra tranquilla nonostante la discussione di stamattina
"Ciao piccola" ricambio il suo bacio e le sistemo il giubbotto, in modo che sia chiuso bene.
La prendo per mano ed insieme al gruppo ci dirigiamo verso la navetta. A quanto pare c'è un piccolo pullmino che ci porterà dal campus fino al luna park.
Che fortuna.
Dopo cinque minuti di attesa vediamo arrivare un piccolo pullmino nero.
Sospiro.
Passiamo dieci minuti l'uno attaccato all'altro, ed appena arriviamo mi sento sollevata.
Il pullmino ci lascia proprio di fronte alla piazza principale di Setenville, dove è stato allestito il Luna park.
Ciò che salta subito all'occhio è la grande ruota panoramica illuminata di rosso e bianco.
Non è enorme, ma dal suo punto più alto si riesce a vedere una panoramica dall'alto della città, facilitati anche dall'altezza ridotta dei palazzi.
Tutto il luna park si allarga intorno alla ruota. Ci sono un sacco di bancarelle e giostre tutte situate in cerchio intorno all'attrazione principale.
La piazza è gremita di persone di ogni età, anche se la maggior parte sono giovani.
Prendo Sarah per mano e seguiamo il gruppo.
I ragazzi vengono subito attratti dal gioco del martello.
"Vedi? Te l'avevo detto" ride divertita Sarah, guardando i suoi amici sfidarsi
"Voglio giocare anche io" aggiungo, raggiungendo il gruppo di ragazzi
"Prima le signore" mi sfotte Dj, passandomi il martello
Lo fulmino con lo sguardo, indecisa se colpire la sua faccia oppure la pedana.
Stringo forte il martello tra le mani e lo sbatto violentemente sulla pedana.
Il peso sale, fino ad arrivare a quattrocento punti. Su un massimo di settecento.
Non male.
"Tieni" gli sorrido vittoriosa, sapendo bene che non avrei mai potuto batterlo.
Lui sembra rimasto spiazzato dal mio punteggio, ma essendo molto più muscoloso di me riesce a far arrivare il peso alla campana in cima, vincendo un orribile peluche a forma di gorilla.
Rifiuta con onore il regalo e si allontana.
Aspettiamo che gli altri abbiamo finito di giocare, prima di spostarci verso un'altra attrazione
"Grazie per non aver risposto a Dj" mi sussurra Sarah
"È stato difficile non farlo. Stavo per usare la sua faccia al posto della pedana" sbuffo
Lei mi stringe forte a sé, ed io ricambio l'abbraccio.
"Ragazzi, il tiro al bersaglio!" urla poi, entusiasta.
Sembra una bimba mentre saltella verso lo stand. Inizia a parlare con il tizio dall'altra parte del bancone che le passa tre palline.
Resta immobile, chiude un occhio e muove leggermente il braccio prima di tirare. Manca i cinque barattoli per pochissimo.
Con il secondo lancio riesce a far cadere i primi tre e con il terzo solo due.
"Visto che sei carina, ti regalo un ultimo lancio" il ragazzo dall'altro le sorride e le fa l'occhiolino.
Lei arrossisce e sussurra un Grazie.
"Potrebbe anche farne a meno del tuo stupido tiro omaggio"
"Jess" borbotta
Alzo gli occhi al cielo. Stare insieme a lei mi sta mettendo alla prova sotto ogni punto di vista.
Prende dalla lurida mano di quel coglione la pallina. La lancia, buttando giù anche il quinto barattolo.
Inizia a saltellare entusiasta, lanciandomi un'occhiata fiera.
"Beh, per questa vincita ti meriti un bel peluche" le allunga un fottuto peluche a forma di cuore "E il mio numero di telefono"
Non ci vedo più dalla rabbia. Mi avvicino al fottuto coglione stringendolo dalla maglia
"Se non l'avessi capito quella è la mia fottuta ragazza. Puoi tenerti il tuo squallido cuscino ed il tuo fottuto numero" lo spintono, facendo cadere tutti i bersagli
"Jess, che cazzo fai?" urla Sarah
La fulmino e mi allontano dallo stand, sicura che quel coglione non tenterà un terzo approccio.
Intravedo Sarah seguirmi per pochi secondi, per poi raggiungere Laureen.
Ho i nervi a fior di pelle. Non posso credere che sia stata al gioco con quello sfigato, non può averlo fatto.
Raggiungiamo una piattaforma con un piccolo pungiball attaccato e decido di tirare per prima
"Vado prima io" annuncio ai ragazzi.
Mi posiziono davanti al bersaglio, mi metto in posizione sferro un pugno, sfogando tutta la rabbia del momento. Totalizzo cinquecentoventi punti.
Mi seguono a ruota gli altri ragazzi.
Poco dopo raggiungiamo le ragazze che stanno giocando a colpisci la talpa.
Laureen e Sarah stanno giocando in coppia. Lanciano urletti, mentre ridono di gusto cercando di colpire quelle fottute talpe.
Giocano tre partite, ed io non posso fare a meno di osservare come Sarah sembri una bambina mentre si diverte con quel gioco senza senso
"Che ne dite di un giro sulla ruota?" propone Pongo
"Sì! Sì! Sì!" esclama Laureen
"Per me va bene" aggiunge Dj
"Anche per noi" è Marie a parlare
"Jess? Sarah?" Pongo guarda prima me e poi lei
"Per me è uguale" diciamo all'unisono.
Lei si porta una mano alla bocca, ma non riesce a trattenere un sorriso. Io le dedico un veloce sguardo prima di rivolgermi a Pongo
"E ruota sia" concludo, seguendo il gruppo.
La rabbia in parte è svanita, sfogata grazie al pugno sferrato al pungiball, ma non riesco a smettere di pensare come lei abbia assecondato le mosse di quello coglione.
"Jess" richiama la mia attenzione
"Hum" rispondo
"Potresti guardarmi in faccia?"
"Hai finito di flirtare con i tizi degli stand?"
"Non avresti dovuto fare quello che hai fatto" mi rimprovera
"Far cosa? Difendere ciò che è mio?"
"Scaraventare quel povero ragazzo distruggendogli mezzo stand"
"Ci stava provando con te, davanti ai miei occhi"
"Non ti giustifica questo"
"Sarah stai mettendo a dura prova la mia resistenza. Sotto ogni punto di vista" ringhio
"Devi imparare a gestire la rabbia. Non è che così che si affrontano le cose" cerca di portarmi una mano sul viso
"Non toccarmi" ringhio e mi siedo sul sedile "Non devi difendere chi ci sta palesemente provando con te. Con qualcun altro forse potrebbe attaccare ma non come. Ho già perso una volta ciò che ritenevo fosse mio, non succederà un'altra volta. Non con te" mi prendo la testa tra le mani
"Non li difendo" Si siede, ma si volta verso di me "Mi piace quando ti mostri così gelosa, mi piace vedere quanto ti incazzi se qualcuno mi si avvicina ma c'è modo e modo di farlo"
"Sbaglio sempre i modi" rispondo, incrociando le braccia al petto
"Non è vero, non sempre" mi prende il viso tra le mani, girandolo verso di sé "Ti sai prendere cura di me come nessuno aveva mai fatto. In quello non sbagli mai" mi lascia un leggero bacio
"Ma tu sei stata al suo gioco" sussurro, appoggiando la mia fronte alla sua
"Non è assolutamente vero. Volevo solo il mio tiro gratis" mi bacia ancora
"Sei una stronza" sospiro "Una stronza specializzata nel farmi incazzare"
"Lo so, ed è proprio per questo che ti sei innamorata di me" sorride posandomi un bacio sulle labbra
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