Capitolo Centosei
Pov. Jess
Finalmente è arrivato il venerdì, il mio unico pomeriggio libero da qualsiasi impegno.
Tiro un sospiro di sollievo buttandomi sul letto di Sarah.
Sono esausta, l'unica cosa che vorrei fare è passare il weekend con lei, senza nessuno attorno. Eppure nella mia stanza c'è Luna, nella sua la nuova irritante coinquilina.
Stringo i pugni.
Quella Beth sta distrattamente guardando il cellulare, sdraiata sul suo letto.
Mi sento incredibilmente a disagio senza Sarah a riempire i silenzi. Non credo di piacerle molto
E lei di certo non piace a me
"Allooora.. Come va?" mi chiede, cercando di colmare quel silenzio imbarazzante
"Hum bene e.. tu?" le chiedo voltandomi a guardarla.
Sembra la versione più paffuta di me. Anche più brutta ovviamente.
I capelli sono disordinati sulla testa, gli occhi sono enormi e blu.
Indossa anche lei vestiti da uomo, rigorosamente di marca.
Nonostante tutta la ricchezza ostentata è una persona molto umile. Sembra quasi.. una di noi.
Il suo carattere dolce è in forte contrapposizione con il suo aspetto da figlia di papà
"Tutto bene" annuisce, posando il telefono di lato.
Piomba di nuovo un silenzio imbarazzante, che per fortuna viene interrotto dall'arrivo di Sarah
"Ciao ragazze" ci saluta.
Posa un bacio sulle mie labbra, poi posa il grosso zaino sulla scrivania.
Tira fuori tutta una serie di libri e li accatasta ordinatamente sulla scrivania.
Anche lei sembra a disagio, in questa atmosfera silenziosa.
Si scambia una serie di sguardi con Beth, di cui non riesco a cogliere il significato. Questa cosa mi urta
"Che diavolo sta succedendo?" ringhio, scocciata dal continuo scambio di sguardi
"Beth ti voleva chiedere una cosa" interviene Sarah, cercando di calmarmi.
Mi guarda con i suoi grandi occhi marroni, supplicandomi di stare calma
Le guance di Beth si colorano di rosso. Che diavolo sta succedendo?
"Dai Beth" la deride teneramente Sarah
"Okay" si mette a sedere la paffuta ragazza "Ti ricordi di Jenny? La nostra compagna?"
"Quella con gli occhiali giganti?" chiedo confusa
Annuisce le guance colorate di un rosso acceso
"Ti piace Jenny?" rido
"È così bella! Hai visto che occhi?" sospira sognante
"Beh.." Sarah mi lancia un'occhiataccia "Sì effettivamente è carina" lo sguardo di disappunto di Sarah si trasforma in un espressione sorridente.
"Beth è un po'.. in difficoltà. Non sa come approcciarsi a lei, così ho pensato a te. Chi poteva essere la miglior consigliera se non te?" si siede sulle mie gambe, posando un braccio sulle mie spalle.
Sono sicura che dietro a questo suo volermi includere ci sia molto di più del semplice aiuto nei confronti di Beth.
"Oh beh.." sorrido "Effettivamente ho una certa esperienza" sorrido, ricevendo in tutta risposta una schiaffo sul braccio da parte di Sarah
"Ora non esagerare" mi rimprovera
"D'accordo" le sorrido "Allora dimmi un po', ci hai già parlato?"
"No" scuote la testa, abbassando lo sguardo
"Mai?" scuote ancora la testa "Ma siamo nella stessa classe.."
"Ho un grosso problema di.. timidezza" si gratta il retro del collo "Non riesco nemmeno a guardarla in faccia"
Sorrido. Ripenso a com'ero io prima di mettermi con Sarah.
Non distoglievo mai il suo sguardo da lei, nemmeno quando quel coglione di Dj le ronzava intorno.
Lei mi sorride, facendomi intuire che anche lei sta pensando esattamente la stessa cosa.
"Okay, forse c'è un po' di lavoro da fare" rido
Sposto delicatamente Sarah da sopra di me, per potermi sedere sul bordo del letto. Mi volto verso Beth, guardandola negli occhi.
Il mio sguardo la mette a disagio, infatti dopo pochi secondi distoglie il suo sguardo dal mio.
Pivellina.
"Dobbiamo migliorare un po' la tua sicurezza" rido
"Già" ride nervosamente anche lei.
Sarah si siede nell'angolo del letto, l'orsacchiotto Bodhi stretto tra le mani.
Comincio a parlare con Beth, dandole dei consigli.
Ogni tanto Sarah interviene dicendo la sua. È giusto anche che Beth abbia due punti di vista.
Il mio più impulsivo, e quello di Sarah più.. razionale.
Ci troviamo così a passare un piacevole venerdì pomeriggio, insegnando a questa stramba ragazza le basi per approcciare una ragazza.
Pov. Sarah
Il sabato mattina io e Jess abbiamo raggiunto il centro città per recuperare il regalo di Joe, in vista della sua festa di compleanno di stasera.
Ho optato per tre vinili, in accordo con Sophie che gli regalerà invece un grazioso giradischi d'epoca.
Sono un po' agitata per stasera. Ci saranno tutti, compresi Dj e Pongo.
L'idea di essere tutti insieme, dopo la terribile scoperta di Laureen, mi mette a disagio.
Tiro un lungo sospiro.
Verso metà pomeriggio vado a farmi la doccia, dove mi lascio coccolare dall'acqua bollente.
Dopo circa un paio d'ore siamo tutte pronte. Questa sera verrà anche Beth.
Nonostante sia entrata a far parte del gruppo da poco tempo, è riuscita a conquistare un posto nel cuore di tutti.
Mi do un'ultima sistemata allo specchio, aggiustando qualche capello ribelle.
Una strana sensazione agita il mio stomaco, come se qualcosa di brutto stesse per accadere.
Cerco di distrarmi, osservandomi allo specchio.
Indosso un paio di jeans neri, ed un semplice maglione bianco. Come sempre sono anonima, ma non importa. È proprio quello il mio obbiettivo.
Jess mi osserva, gli occhi che luccicano
"Sei bellissima" mi sorride
Lei lo è dieci volte di più. Indossa anche lei un jeans nero, leggermente largo, ed una polo nera coperta da un magione bordeaux.
È incredibilmente elegante.
"Anche tu" le sorrido baciandola.
Beth compare da dietro l'anta dell'armadio, addosso probabilmente più i duemila dollari di abiti. Ancora devo abituarmi a tutta questa.. ricchezza.
Si allaccia al polso un grosso orologio nero e poi si spruzza mezza boccietta di un costoso profumo.
"Che c'è?" chiede imbarazzata, davanti alle nostre reazioni sconcertate
"Quella maglietta e quei jeans probabilmente costano più del mio intero guardaroba" inizia Jess a parlare
"Non siamo decisamente abituate a tanta.. Ricchezza" concludo, osservando la ragazza
"Oh, e non avete ancora visto niente" ci sorride imbarazzata, prima di prendere il grosso portafoglio Gucci ed infilarlo nella tasca "Andiamo?"
Annuiamo entrambe, un po' confuse.
La nostra confusione passa non appena vediamo una Tesla bianca illuminare il parcheggio.
"Porca puttana" esclama Jess.
La lascio sedere davanti, in modo che possa ammirare meglio l'auto.
Non appena saliamo a bordo un forte odore di pino mi pizzica il naso.
Gli interni sono tutti interamente ricoperti in pelle, invece del solito cruscotto, grandi schermi touch screen.
"Wow" esclama solamente Jess.
Accarezzo i sedili, domandandomi ancora cosa facciamo i genitori di Beth per potersi permettere tutto questo lusso.
Da quando è arrivata al campus non ho ancora avuto modo di conoscerla a fondo. O meglio, lei non ha mai voluto raccontarmi di lei e della sua famiglia.
Non ho mai insistito: quando se la sentirà di parlarne sarò ben felice di ascoltarla.
Continuo a sentire lo stomaco chiuso, fatico a respirare.
Tiro un lungo sospiro.
Arriviamo al nostro solito pub dopo circa un ventina di minuti di tragitto, con grande dispiacere di Jess, che non sembra voler scendere dall'auto
"Hai visto che macchina?" mi sussurra su di giri
"Già, è davvero molto bella" le sorrido, trascinandola via.
C'è un sacco di gente, prevalentemente ragazzi giovani. La nostra compagnia ci sta aspettando al tavolo.
Salutiamo tutti con un ciao generale, e ci accomodiamo. Joe sembra così felice mentre stringe teneramente la mano di Sophie.
"Questa sera mi voglio ubriacare" Joe alza in alto la bottiglia di birra
"A Joe!" urliamo tutti, alzando i nostri bicchieri.
Io ho optato per una coca cola. Mi sono concessa già troppi sgarri, non voglio che i miei due anni da sobria vadano in fumo.
Il clima è sereno, nonostante Dj e Pongo siano seduti a pochi metri da noi. Cerco di non pensare allo sguardo di Dj che si posa, fin troppo spesso, su di me.
Jess sembra non notarlo, anche se non ne sono così sicura.
Dopo circa un'ora dal nostro arrivo, molti dei nostri amici sono parecchio alticci, l'alcool è scorso a fiumi.
Anche Dj è piuttosto alticcio. Continua a fissarmi mentre beve il suo terzo drink della serata, senza contare l'alcool bevuto prima di arrivare qui.
Sono tutti su di giri, annebbiati dall'alcool.
In un attimo si alza un coro, che urla il nome di Joe. Lui lo ascolta fiero, barcollando leggermente.
Sophie lo guarda divertita, sorreggendolo per quanto riesce.
Il solito cameriere ci offre un giro di shot come regalo di compleanno per Joe.
Jess butta giù il mio ed il suo. Gli occhi sono arrossati e lucidi, l'alito pesante.
È silenziosa, mentre osserva ciò che succede intorno a lei.
Joe inizia a ballare insieme a Pongo e Mark, in modo scoordinato e scomposto. Sono ridicoli mentre si agitano fuori tempo ma probabilmente sono talmente annebbiati dall'alcol per rendersene conto.
Rido divertita insieme a Beth, anche lei sobria. Sì è concessa un solo drink.
Noto dall'altra parte del locale una ragazza che sembra interessata a lei. La osserva con insistenza, mentre finisce di bere il suo drink
"Vieni a ballare?" mi volto verso Beth
"Oh, io.." sembra titubante
"Eddai" cerco di trascinarla, ma essendo più grossa rispetto a me è un'impresa riuscire a muoverla anche solo di qualche centimetro.
Cerco lo sguardo di Jess. Sembra irrigidirsi mentre mi allontano da lei. Il suo sguardo, che prima era spento, diventa incredibilmente vigile.
Rimane comunque seduta al tavolo. Comincio a ballare, mentre Beth impacciata cerca di ondeggiare a tempo di musica.
Le sorrido, spingendola verso la ragazza. Beth sembra non accorgersi di nulla.
Balliamo per qualche minuto, mentre osservo la ragazza dai capelli viola avvicinarsi. Quando catturo il suo sguardo le annuisco e lei sembra capire.
Si avvicina a noi
"Ciao, ti va di ballare?" chiede a Beth che impanicata cerca il mio sguardo, ma ormai è tardi.
Mi allontano da loro camminando di schiena. Osservo Beth muoversi ancor più rigidamente accanto alla bellissima ragazza dai lunghi capelli colorati.
Lei le appoggia un braccio sulle spalle, e avvicina pericolosamente il suo corpo al suo.
A questo punto mi volto, evitando di mettere ulteriormente in imbarazzo Beth.
Quando mi volto però, urto qualcuno. Rabbrividisco quando mi ritrovo nuovamente tra le braccia di DJ.
I suoi occhi sono arrossati, le labbra lucide. Respira pesantemente mentre osserva languido le mie labbra.
Sono pietrificata mentre le sue grosse braccia mi bloccano.
I suoi riflessi sono rallentati, riesco così a spostarmi prima che possa baciarmi.
In un attimo, però, Dj viene trascinato via mentre io resto immobile incapace di connettere corpo e mente.
Vengo riportata alla realtà solo quando mi accorgo che ad allontanarlo da me è stata Jess, facilitata dalla scarsa sobrietà di Dj.
Gli tira un pugno in pieno viso, poi uno nello stomaco. Lui si accascia per terra, subito soccorso da Pongo
"Jess!" urlo, cercando di tirarla via
"Ti ho detto che devi stare lontano da lei!" urla ancora, buttandosi addosso a lui.
"Fottiti stronza" Dj risponde, tirandole un pugno.
Rimango semplicemente senza parole. Fortunatamente è parecchio ubriaco, dunque Jess riceve sì un pugno, ma la potenza è decisamente ridotta.
Sono pietrificata, gli occhi lucidi.
Jess si porta la mano sul naso, ormai quasi completamente coperta di sangue.
Mi gira la testa
"Andiamo via" suggerisce Beth, trascinando via Jess
Io dedico un rapido triste sguardo a Joe, scusandomi.
Prima di lasciare il locale posso sentire Pongo chiedere a Dj cosa gli sia passato per la testa.
Dannazione Dj, che cazzo ti è passato per la testa?
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