Capitolo Centocinque

Pov. Jess

Rispetto ai giorni passati sono un po' più tranquilla.

Le immagini di lei paralizzata contro il muro si ripetono nella mia mente, ma sembrano un ricordo ormai lontano.

Mi sono aperta con Luna una notte.

Sarah dormiva profondamente, io come al solito fumavo vicino alla finestra.

Quella sera anche Luna non riusciva a dormire, così si è avvicinata a me

"Che succede Jess? Sei davvero strana ultimamente" mi ha poggiato una mano sul ginocchio

"Non credo di essere la persona giusta per lei" mi sono voltata a guardare il piccolo corpo esamine di Sarah

"Che stai dicendo Jess?" sembrava confusa

Così le ho raccontato tutto. Delle mie preoccupazioni verso Beth, di quando la spinsi violentemente contro il muro, la sua reazione così.. spaventata.

Le ho confessato ogni mio dubbio, e le ho parlato di Beth. Di quanto lei sembri, al contrario mio, così rassicurante.

"Sono tutte cazzate, lo sai questo?" Luna mi ha guardata intensamente negli occhi, portando il mio sguardo su di lei "Tutte fottute cazzate"

"Luna.." uno iniziato, ma lei mi ha bloccata

"Jess, no. Sono cazzate. Lei ti ama così tanto, tu la ami così tanto. Lei sa bene quali sono i comportamenti tossici che deve evitare, essendoci già passata. È ancora accanto a te, vuol dire che stai facendo esattamente la cosa giusta"

Sì, in un lontano momento di sconforto, qualche mese prima, mi confidai con lei. Le raccontai del passato di Sarah.

Non avrei dovuto lo so, ma mi fido ciecamente di lei. Avevo bisogno che lei sapesse la sua storia, per potermi consigliare al meglio.

Mi sono tenuta per me solo il tentato suicidio. Non era necessario che lo sapesse.

"E se fosse talmente accecata dall'amore che prova per me per capirlo?" mi sono presa la testa fra le mani

"Jess, ascoltami bene. Sarah è tutto fuorché una stupida. Ha già sofferto tanto in passato, non permetterebbe mai che accadesse una seconda volta. Poi tu non sei con lui. Tu la ami. Non le hai mai fatto del male"

"L'ho spaventata tante volte.."

"Ma è il tuo modo di fare. Tu devi abituarti a lei, così come lei deve abituarsi a te. Troverete il vostro equilibrio, ma ci vorrà tempo"

Ho sospirato, senza risponderle.

È rimasta con me per non so quanto tempo, semplicemente in silenzio a fissare le fronde semi spoglie degli alberi muoversi nel vento freddo della notte.

Nonostante io non sia tuttora convinta delle sue parole, un po' mi hanno rassicurato.

È vero, io non le ho mai fatto del male e mai penserei di fargliene. Certo l'ho spaventata, tante volte, ma quella è semplicemente la vera Jess che ogni tanto torna in superficie.

Sospiro, forse non è ancora tutto completamente perduto.

Le ultime notti sono state tranquille, almeno sono riuscita a dormire.

I profondi solchi scuri sotto i miei occhi si sono affievoliti un po', mentre il peso sopra il mio petto sembra essere momentaneamente sparito.

Quella Beth sembra essersi integrata nel gruppo di Sarah. Non avevo dubbi a riguardo.

Forse tutto sommato è meglio così. Più occhi pronti a controllarla.

Anche se in fondo so che non è interessata a lei. Lo vedo dal modo in cui la guarda.

Le sorride, è molto gentile con lei ma nulla di più.

Tutto ciò mi rassicura.

Anche se comunque l'idea che possa condividere la camera con lei mi manda in bestia. Sarah non si cambierebbe mai di fronte a lei, vorrebbe dire mostrare le sue ferite.. ma se accadesse?

Sento il sangue ribollirmi anche solo all'idea.

Mangio distrattamente il mio pranzo, mentre ascolto le ragazze parlare.

"Ragazze ma voi sapete che cos'abbia Marissa?" Luna guarda preoccupata verso la nostra amica che cammina spaesata verso la sala comune.

Merda, con tutto questo fottuto casino mi sono dimenticata di lei

"No" scuote la testa Alice

"È un po' di tempo che è strana" sospira Claire

Scuoto la testa, cercando di sfuggire agli occhi indagatori di Luna.

È giunto il momento che vada a parlare con lei. Finisco velocemente il pranzo e saluto le mie amiche.

Mi sento terribilmente agitata. Come dovrei affrontare il discorso? Devo difendere una persona che conosco a malapena.

Però conosco Laureen. So che lei non si permetterebbe mai di intromettersi in un'altra relazione. Sì è una stronza, ma solo quando si tratta di sé stessa.

Sospiro.

Raggiungo la sala comune. È seduta su una delle poltrone, impegnata a scorrere distrattamente il dito sul cellulare.

Le vado incontro

"Oh, ciao Marissa. Che ci fai qui?" chiedo, fingendo di averla appena notata

"Ciao Jess" mi sorride tristemente "Niente, aspetto l'inizio delle lezioni"

"Vedo che non hai.. ancora risolto con Jason" gioco nervosamente con le dita.

Fanculo, sono diventata fottutamente sensibile da quando conosco Sarah.

"No, infatti" risponde secca

Mi siedo su un bracciolo, sospirando

"Vuoi parlarne?" le sorrido

"Jess, non c'è nulla di cui parlare" blocca il telefono, lanciando di fianco a sé "È stato uno stronzo" stringe i pugni

"Su questo non c'è dubbio" rido "Ma Marissa, conosco Laureen"

"Sì quella stronza per cui hai rischiato di essere espulsa" stringe gli occhi a fessura

"Quella è acqua passata" mi gratto il retro del collo "Senti, hai tutte le ragioni del mondo per essere incazzata, ma lei ora sta di nuovo con Pongo, a quanto pare. E Jason è distrutto senza te"

Lei abbassa lo sguardo

"Marissa non ho motivo di difendere lui, tanto meno Laureen. Se sto facendo tutto questo è perché vedo quanto tu stia male. Quanto lui stia male. È seriamente pentito" le appoggio una mano sul ginocchio

"Lo so Jess" sospira prendendosi la testa fra le mani "Che faresti al mio posto?"

"Onestamente? Tornerei da Sarah sempre, qualsiasi cosa lei faccia" sospira "Una seconda possibilità non si nega a nessuno"

Mi sorride prima di tornare a prendere il telefono tra le mani.

La saluto e raggiungo l'aula gialla, per le lezioni di tutoraggio

| Ho parlato con lei, non so cosa io ne abbia ricavato. Taglia i ponti con Laureen, se dovesse tornare. Non ti perdonerà una seconda volta | 15.02

| Sei fantastica Jess, grazie| 15.03

Blocco il telefono. Spero davvero possa capire che non deve più far cazzate.

Spero che almeno per loro le cose si aggiustino.



Pov. Sarah

"Non trovi sia bellissima?" Beth ha la testa appoggiata sulle mani mentre osserva una ragazza dai lunghi capelli castani.

Porta grossi occhialoni neri, ma nonostante le grandezza spropositata le stanno bene.

"Perché semplicemente non le parli?" le sorrido, portandomi alla bocca una forchettata di pasta

"Sono una delle poche lesbiche introverse sulla faccia della terra" si gratta il retro del collo "Non posso di certo piombare davanti a lei e.. parlarle"

"Dovresti davvero parlare con Jess di questo"

In parte perché lei è davvero la persona che può aiutarti, ma soprattutto perché Jess capisca che non sei un pericolo.

"Tu eri etero prima di lei, giusto?" mi guarda con i suoi profondi occhi blu

"Sì" annuisco "Ma non mi piace definire così le cose. Sì prima di lei mi piacevano i ragazzi, ma anche ora continuano a piacermi. Semplicemente dopo averla incontrata ho aperto un po' la mente"

"Capisco" incrocia le mani davanti a sè "E se lei fosse etero? E se non ne volesse sapere di ampliare le sue vedute?"

"Beth, che ne dici di aspettare semplicemente di parlare con Jess? Lei potrà darti una mano" le sorrido.

Lei annuisce e torna a mangiare la sua insalata. Ogni tanto osserva la ragazza occhialuta intenta a parlare con le sue amiche che sembra accorgersi delle sue attenzioni.

Le rivolge infatti un timido sorriso

"Cazzo" Beth abbassa la testa velocemente, imbarazzata da quel contatto

"Ecco, questa probabilmente era l'unica cosa che non avresti dovuto fare" scoppio a ridere.

Ripenso all'inizio, a come tutto sia cominciato. Ricordo lo sguardo di Jess fisso su di me, in qualsiasi situazione.

Comprese le più intime con Dj. Non ha mai distolto lo sguardo.

Quelle insistenze silenziose hanno svolto il loro compito. Grazie ad esse abbiamo stabilito con un contatto. Era il nostro contatto, il nostro modo di comunicare.

Da lì è nato il nostro amore.

Una volta terminato il pranzo raggiungiamo i nostri amici alla fontana centrale. Sono tutti lì, intenti a parlottare tra di loro.

C'è anche Pongo.

Gli lancio una rapida occhiata, ma lui distoglie subito lo sguardo.

Sono incazzata anche con lui.

Non ci parliamo più dal pomeriggio in cui scoprì di Laureen. Non che prima parlassimo granché.

Insieme a Dj avevano preso le distanze da me, con quell'assurda teoria che fosse stato un errore incontrarci.

Ed ora, dopo la terribile scoperta, sono a disagio ad essere nello stesso posto insieme a loro.

"Perché quel ragazzo ti sta fissando?" Beth si posiziona accanto a me, indicando con la testa Dj

Incrocio il suo sguardo per qualche secondo, poi lui si volta

"Lunga storia" le sorrido, sedendomi accanto a Marie.


*Angolo Autrice

Ciao Ragazzi, vi chiedo immensamente scusa per l'assenza di questi giorni, ma viste le festività sono andata via e nono sono riuscita a pubblicare.
Per farmi perdonare domani pubblicherò due capitoli, promesso!
Vi auguro una Buona Pasqua, seppur in ritardo.
Gio*


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top