Avvolte vorrei scappare come se non fossi mai esistita
Samuele:
Avevo passato tutta la notte in bianco a pensare perché i nostri genitori avessero potuto fare questo a noi, avevo una cera orribile in faccia indescrivibile: stanco, distrutto, stressato, malinconico ecc.
Non sapevo cosa fare con mia sorella se perdonarla oppure ignorarla e farle capire che aveva sbagliato però mo lei stava soffrendo per la perdita dei suoi... anzi dei nostri genitori e se per questo anch'io stavo soffrendo però sapevo accettare la morte, purtroppo qua prima o poi tutti se ne devono andare ma lei era più piccola e non aveva mai perso qualcuno, invece io avevo perso la mia ragazza in un incidente stradale poi un mio amico per colpa della mafia quando ancora stavo in quel giro e mo i miei genitori avevo perso tutte le persone a cui tenevo di più non sapevo proprio che fare mo così sono andato in camera di Elisa e lo vista dormire con le lacrime agli occhi che ancora le scendevano e stava abbracciata a un cuscino così mi sono ficcato anch'io nel letto e lo abbracciata però poi Elisa si staccò da me e se ne andò da la camera mia e se ne andò nella sua senza rivolgermi la parola.
Elisa
Basta,non c'è la facevo più a sopportare la mia vita io stavo letteralmente impazzendo con un fratello che mi rimproverava, le mie compagne che mi deridevano e con tutti i problemi che questo mondo a da offrire, decisi di scappare così mi preparai lo zaino e mi calai con una corda dalla mia stanza il balcone era molto grande però facile da scavalcare abitavo al terzo piano e quindi era facile da scavalcare così misi i piedi finalmente verso la libertà, e mi incamminai visto che erano le 3:00 di mattina e ovviamente avevo dormito poco andai a cercare un posto dove dormire domani deciderò il da farsi.
Mi incamminai per le città in cerca di un riparo perché di certo non mi potevo permettere di andare a dormire in un hotel lussuoso o cosa, dentro di me sapevo che stavo facendo la cosa giusta e non una stronza, perché ora i miei genitori non c'erano più ero abbandonata e sentivo molto la loro mancanza, stavo camminando sul autostrada perché era l'unica via visto che io abito proprio davanti alla strada.
Un'ora, due ore, tre ore ormai mi ero allontanata troppo da casa mia, e non vi nascondo che ero combattuta nel tornare a casa oppure no, però mi immaginavo la reazione di mio fratello se tornavo a casa e questo mi incoraggiava a non tornare su i miei passi...
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