Sono tuo

MATTIA POV'S

Sentivo uno strano profumo. Un profumo delicato, dolce ma allo stesso tempo forte, seducente, aprii lentamente gli occhi e mi trovai davanti a me il viso perfetto, angelico e totalmente divino di Christian.
Capii subito che la sera prima non eravamo riusciti a finire il film e ci eravamo addormentati. Era così bello dormire affianco a lui, mi faceva sentire così al sicuro, così tranquillo e calmo come se niente e nessuno potesse farmi del male. Avevo le sue braccia che mi stringevano delicatamente il bacino, ero così attaccato a lui che potevo sentire il suo respiro e il suo battito del cuore. Volevo tanto che quel momento non finisse mai. Era tutto così perfetto che ha volte mi sentivo che da un momento all'altro qualcosa o qualcuno potesse rovinare tutto. Sapevo di dover stare calmo ma certe volte non ci riuscivo. Ero insicuro, avevo paura ma cercavo di non farlo dare a vedere, non volevo che Christian si potesse sentire in difetto o in colpa per qualcosa oppure magari avere la sensazione che io non mi fidassi di lui. Assolutamente.

Io mi fidavo cecamente di lui, del nostro rapporto e dei sentimenti che entrambi finalmente provavamo, però non so avevo sempre questa sensazione di un brutto presentimento, forse era solo una mia allucinazione e dovevo godermi il fatto che fossimo insieme, godermi i nostri momenti di coppia. Non mi aspettavo che Christian avesse preparato tutto quello senza ancora manco sapere se l'avessi perdonato o meno, se l'amavo ancora e se accettavo di stare con lui. Non mi sembrava vero. Uscire in macchina insieme, quell'appuntamento così romantico, per rendere tutto ancora più perfetto magari ci doveva essere intimità tra noi due, mi sentivo pronto però allo stesso tempo ero imbarazzato e non sapevo cosa fare. L'unica cosa che mi uscì dalla bocca quando mi chiese cosa volessi fare dopo la cena, fu che fossi stanco e volevo andare a casa. Volevo farlo, però quel passo in più non riuscii a compierlo, e anche se ero estasiato dalla felicità per tutta la sera passata insieme, sentivo una leggera stretta allo stomaco. Inoltre sapere che aveva passato il compleanno da solo non mi faceva sentire meglio.

Christian però non mi aveva mai fatto sentire sbagliato. Tutta la serata aveva cercato di farmi sentire più sereno possibile ed era riuscito nell'intento. I miei timori c'erano però ogni volta che guardavo quel viso, quegli occhi, quelle braccia che mi facevano sentire così al sicuro, le preoccupazioni andavano via come un ricordo passato.

"Christian, ehi, svegliati." gli sussurrai nell'orecchio passandogli la mano nei suoi capelli.

Lui aprì subito gli occhi e un grande sorriso gli si formò sul viso

"Che bel risveglio, mi sa che mi abituerò a tutto questo." Rispose con la voce mezza assonnata

"Io ormai già mi sono abituato, penso che sei diventato la mia dipendenza." Dissi alzandomi dal letto

"E dai rimaniamo ancora stretti stretti." Replicò fermandomi per un braccio

"Amore non posso, devo uscire, Carola voleva conoscere Alex, perché gli ho parlato di lui, ma se non mi sbrigo farò tardi." Risposi dandogli un bacio sulle labbra

"Va bene. Ma vedi di venire presto perché oggi dobbiamo andare in un posto." Rispose alzandosi anche lui, sganciandomi poi un sorriso da furbo

"Ancora? Ma non stai spendendo troppo?"

"Ehm no amore, non ho problemi di soldi e non mi pesa fare cose per te. Ah dimenticavo preparati una valigia piccola perché staremo via tutto il weekend."

"Ma..."

"Niente ma. Adesso vai che fai tardi. Sono gia le 12. Oggi ci siamo svegliati tardi."

Uscii dalla stanza sia un po arrabbiato perché faceva le cose senza dirmi niente e poi spendeva troppo, ma dall'altra parte ero felice, felice di sentirmi amato da lui.
Scesi giù feci una veloce colazione, mentre Christian era andato in camera sua a vestirsi perché anche se non doveva andare da nessuna parte odiava stare in pigiama, io risalii per andare in camera mia e vestirmi.
Dopo una decina di minuti ero lavato, vestito e pronto.

"Chri io vado, ci sentiamo dopo ok."

"Ok vai, ci sentiamo dopo e vedi di non fare tardi." Rispose urlando leggermente dal piano di sopra

Andai a casa di Carola, non era molto lontana dalla mia, e causalità mentre stavo per bussare alla porta, lei l'aveva aperta uscendo

"Ti stavo per bussare ma vedo che sei pronta."

"Matti lo sai come sono."

"Si si andiamo altrimenti facciamo tardi."

"Aspetta, ma hai un'aria diversa mi devi dire qualcosa? Non ti sento da un paio di giorni."

Carola era micidiale, era attenta a tutto e riusciva a capire subito quando c'era qualcosa che non gli avessi detto. Con lei non serviva parlare, ti squadrava e capiva già se c'era qualcosa che non andava.

"Eh si qualcosa si, dai ti racconto durante il tragitto."

E così mentre camminavamo raccontai a Carola tutto ciò che fosse successo negli ultimi tre giorni e la sua faccia era ar di poco incazzata.

"E tu non mi hai detto niente?"

"Te lo sto dicendo adesso." Dissi leggermente sorridendo

"Che cazzo ridi! Io sono la tua migliore amica o no?"

"Si certo che lo sei."

"Ecco appunto e allora perché non mi hai detto queste grandiose novità appena successe? C'è tu ti sei fidanzato e io solo adesso lo so?" Replicò lei a braccia conserte

"E dai amo, capiscimi un pochetto, sono stato dei giorni assurdi, ancora adesso non realizzo del tutto che ormai Christian è il mio fidanzato."  Dissi mettendole un braccio sulla spalla per poterla abbracciare

"Sei perdonato. Ma vedi di non far capitare più sta cosa che ti castro."

"Va bene, ah devo dirti altro."

"Dimmi tutto."

"Christian per stasera ha prenotato un weekend da qualche parte non so manco io dove perché fa sempre ste sorprese che a me manco piacciono, eh beh penso che staremo nella stessa stanza e va be hai capito."

Ero totalmente imbarazzato, anche se Carola era la mia migliore amica ancora non riuscivo a parlare di questi argomenti

"Eh beh allora qual è il problema?"

"È la mia prima volta, cioè sono del tutto inerme, non so che fare e sono completamente imbarazzato anche a parlartene adesso."

"Allora Matti stammi a sentire, quando succederà quel momento, sarà solo tuo e di Christian, sarà un momento dove condividerete la vostra intimità più profonda, e non ti fare troppe pippe mentali, concediti alla passione, al momento, vedrai che ti verrà tutto istintivamente, segui il tuo cuore, segui le sensazioni che provi in quel momento e vedrai che andrà tutto bene, se poi non ti sentirai pronto nel fare questo passo, è normale, devi sentirti pronto tu, e sicuramente Christian non ti metterà nessuna fretta." Rispose dandomi un bacio sulla guancia

"Grazie Caro, ti voglio tanto bene."

"Anche io Matti, ma ora dai andiamo, che altrimenti facciamo tardi, io ho anche delle cose da fare con mio padre."

Arrivammo al bar e io e Carola entrammo dentro e vedemmo Alex lavare i bicchieri

"Hei Ale." Dissi alzando la mano in segno di saluto.

Lui subito alzò lo sguardo e fece accenno di un sorriso

"Matti ehi. Che ci fai qui?"

"Beh, volevo prendere il mio solito the freddo al limone e poi Carola voleva conoscerti."

"Ah la famosa Carola. Piacere Alex." Disse porgendole la mano

"Piacere."

"Beh ragazzi sedetevi, che vengo subito da voi. Tu Carola cosa prendi?"

"Lo stesso di Mattia."

Ci sedemmo al tavolino, e mentre Ale era distratto a servire i clienti Carola lo squadrava dalla testa ai piedi

"Vedo che quello che vedi ti piace."

"Mi piace si. È proprio un bel ragazzo. Ma sicuro che sia bisessuale e non che non gli piacciono solo i ragazzi?" Mi domandò in sottovoce

"A me ha detto che è bisessuale, quindi stanne certa che nota anche le donne." Dissi ridendo

"Dai smettila faccio sul serio, è un bel ragazzo e non mi è per nulla indifferente, non so voi siete più legati, perché un giorno di questi, ecco non metti una buona parola per me?"

Lo sapevo. Carola era così. Era forte e sicura, ma quando si trattava di questioni d'amore era più sottona di me.

"Ovvio."

"Cosa farei senza di te."

"Si si ma adesso zitta che sta venendo."

"Ecco a voi i vostri the freddi. Voi si che siete strani. A dicembre inoltrato poi." Disse ridendo

"Noi ci differenziamo dalla massa." Rispose Carola ridendo

"E fate bene. Va be ragazzi io vado, il lavoro mi chiama, sono qua quindi qualsiasi cosa abbiate bisogno."

"Allora...."

"So cosa stai per dire Caro." Risposi leggermente scocciato

"Stasera lo farai." Disse con un sorriso sfacciato

"Non è detto. Non so dove mi porterà e non so come mi sentirò in quel momento. "

"Ma va Mattia. Secondo te dove ti può portare a fare un weekend? Sarà sicuramente un hotel stellato con spa, dove le coccole saranno di regola."

"E che faccio se poi non mi vuole più perché sono troppo impacciato?"

"Ma sei serio? Amore devi stare tranquillo, è normale sentirsi così alla prima volta, è tutto normale, non sei l'alieno della situazione e Christian ti sarà vicino senza giudicare, stanne certo."

CHRISTIAN POV'S

Mentre Mattia era dai suoi amici io intanto stavo decidendo cosa mettermi per la sera e stavo pensando anzi mi stavo facendo mille complessi su come si sarebbe svolta la serata. Forse avevo esagerato, forse stavo andando troppo velocemente per i gusti di Mattia, fare u  weekend insieme, penso sia abbastanza evidente cosa sarebbe potuto succedere, non volevo risultare un pervertito o uno di quei tipi che si portano a letto le genti e poi le piantano. Non sono così, però potevo dargli l'impressione di esserlo. Ero così sicuro di me, della serata e di quello che stavo facendo però più si avvicinava il momento e più andavo in ansia. Se sarebbe arrivato quel momento come mi sarei dovuto comportare, cosa dovrei fare? Forse è anche la sua prima volta e quindi se tutto non era perfetto, poteva risultare un completo disastro.
Siatemai l'abbigliamento scelto e lo sistemai sul mio letto, almeno così avevo l'unica cosa sotto controllo; l'abbigliamento.

Scesi giù per fare uno spuntino, presi dei biscotti dalla credenza e iniziai a vedermi un po di più, qualche volta mi scappava l'occhio sull'orologio appeso alla parete. Dopo una mezz'oretta sentii la porta aprirsi ed era lui.

Gli andai subito incontro e un bacio diretto sulle sue fantastiche labbra era d'obbligo.

"Mi sei mancato." Dissi per poi abbracciarlo e tenerlo stretto a me

"Anche tu. Tanto." Mi rispose rimanendo stretto tra le mie braccia.

Dopo passato il pomeriggio a farci varie coccole sul divano in soggiorno ci andammo a preparare. Mattia era uno spettacolo come sempre, con il suo pantalone nero, maglia bianca e un blazer nero con i suoi stivaletti classici neri, era uno spettacolo vivente.

MATTIA POV'S

Ero molto nervoso, ma vedere Christian pronto e preparato in tutta la sua bellezza mi aveva dato molta tranquillità. Era stupendo. Jeans strappato sulle ginocchia, i suoi fatidici stivali di pelle con sopra la sua maglia bianca con un giacchetto a quadri. Dai non era più un arlecchino quando si vestiva, mi faceva ridere ogni volta che spuntava il suo lato permaloso.

E come Carola aveva previsto, la destinazione era un hotel con ristorante stellato annesso ovviamente

"Chri ma puoi permetterti di venire qui? Dai andiamo da qualche altra parte che qui avrai speso un capitale." Dissi tirandomelo per un braccio prima di entrare

"Matti tu devi state tranquillo e i soldi non sono un problema, basta che sei felice. Sei felice adesso?"

"Si." Risposi flebilmente

"E allora stai al mio fianco e non dar importanza ai soldi o altre cose futili."

Entrammo ed era uno spettacolo ar di poco mozzafiato. Era tutto così elegante, semplice e raffinato.
Visto che avevamo entrambi fame, andammo direttamente in sala.
Mentre eravamo seduti, venne un cameriere giovane abbastanza carino, stranamente ebbi la sensazione che mi fissava più di una volta

"Buonasera. Seguiamo la vostra prenotazione?" Chiese guardandoci entrambi, ma eccolo di nuovo che mi fissava

"Si certamente." Rispose Christian guardando il cameriere con uno sguardo leggermente incattivito.

"In che senso prenotazione." Chiesi interdetto

"Il padrone di tutto qui è un amico stretto di Mamma, così ho mandato a lui tutto ciò che avrei voluto farti trovare qui ed ecco fatto." Rispose grattandosi leggermente la nuca. Succedeva quando era imbarazzato 

Feci intrecciare la mia mano con la sua che si trovava sul tavolo

"Non c'era bisogno di tutto questo, lo sai mi basti tu."

"Lo so. Ma voglio farlo, ti amo e voglio che sia tutto perfetto." Rispose guardandomi con due occhi così profondi che mi veniva quasi da piangere

"Perché hai guardato quel cameriere  così male, se posso chiedere." Chiesi ridendo sotto ai baffi

"Ti fissava un po troppo, e tu sei proprietà privata." Disse sorridendo allegramente

Io non potei non scoppiare a ridere

"Ti amo troppo per contraddirti in questo momento." Risposi facendo incrociare di nuovo i nostri sguardi.

Tutto proseguì perfettamente, a fine serata, salimmo sopra per andare nella nostra camera e io iniziavo leggermente ad andare in ansia.
Quando ci trovammo davanti la porta, esitai ad aprire, mi girai, siccome Christian fosse dietro di me e volevo vedere i suoi occhi, volevo sentirmi al sicuro.

Appena i nostri occhi si incrociarono in quel silenzio teso che si poteva sentire sulla lama affilata di un coltetto. Un attimo dopo però accadde tutto così velocemente che non mi resi conto di niente.

Non so cosa ci prese, ma..Christian mi mise schiena alla porta esterna della stanza e cominciò a baciarmi mentre con una mano dietro la mia schiena, nella zona della vita, mi tratteneva a sé, in quel momento sentivo di nuovo la stessa sensazione di felicità e stordimento che provai al nostro primo "vero" bacio. Un attimo dopo mi sentii la porta aprirmi dietro, mentre procedavamo in stanza senza fermare il bacio, cominciai a sentire il mio corpo riscaldarsi, come se stessero esplodendo tanti piccoli vulcani di gioia sulla mia pelle; so che sembra un po' bizzarro, ma era così. Nell'enfasi del bacio non mi accorsi nemmeno che eravamo già arrivati al letto e che Christian avesse anche chiuso la porta della stanza. Era come se non sentissi nulla apparte le sue labbra ed il suo corpo. Mi sentivo bene.

"Mi sento così bene." Sussurai nel momento in cui ci staccamo per qualche secondo.

CHRISTIAN POV'S

Tenevo Mattia tra le mie braccia anche dopo aver smesso di baciarci, lo feci sedere sul letto portandocelo lentamente; appena se ne accorse lo vidi arrossire e guardandolo negli occhi mentre con una mano gli tenevo il mento gli dissi con voce sensuale e provocatoria

"Il meglio deve ancora arrivare cucciolo"

Le guance gli diventarono rosse dall'imbarazzo come non mai. Sentivo una voglia irrefrenabile di baciarlo ancora ma anche di starci insieme, abbracciati a coccolarci ma anche qualcosa di più appagante. Avevo capito cosa volevo, sentivo molto caldo sia prima sia quando cominciai a togliermi la maglietta, nonostante lo avessi fatto però, il caldo non calava, al contrario, aumentava e avevo sempre più voglia di stare insieme a Mattia, anche se le mie preoccupazioni di ferirlo per errore non erano poche. Certo, avevo già avuto delle esperienze, ma con Mattia era differente, quando sto con lui mi sento pieno di energie, felice e sento la sensazione di volerlo sempre vicino a me. Non volevo assolutamente fargli del male, forse era anche la sua prima volta, quindi sarei dovuto stare attento.

MATTIA POV'S

Una paralisi. L'unica cosa che il mio corpo istintivamente fece appena Christian si tolse la maglietta facendo comparire quel ben di Dio davanti ai miei occhi che mi sentivo bruciare. Cominciai a sentirmi bollire anche dentro, lo stomaco mi faceva male, come se si stesse contorcendo da solo, la salivazione era aumentata e per fortuna che avevo la bocca chiusa! Come se non fossi già abbastanza imbarazzato Christian mi aveva anche chiamato cucciolo! Giusto per darmi il colpo di grazia. Mi sentivo..non so descriverlo proprio bene ma non volevo rovinare quel momento, potrei dire che avevo sete di lui, dei suoi baci, delle sue coccole e probabilmente anche del suo cazzo. Si, sembro uno psicopatico, ma mi piacerebbe stare con lui. Questa serata deve essere perfetta e non vorrei rovinare tutto. Ma se poi non me la sento e mi fermo? Se faccio qualcosa che a lui non piace? Ero in paranoia totale ma un attimo dopo passò per dare spazio a un suggestionante bacio dalle labbra di Christian, mi aveva afferrato delicatamente il volto con la mano sinistra e poi baciato un attimo dopo, le paranoie erano svanite e lasciai le nostre labbra e lingue intrecciarsi tra loro. Cominciai a sentire nient'altro che la sua lingua, il resto non importava, era come se una fitta nebbia mi oscurasse i pensieri per poi fare apparire Christian davanti ai miei occhi alla fine di ogni lungo bacio. Era favoloso.

CHRISTIAN POV'S

Ed eccoci di nuovo a baciarci, uno incollato alle labbra dell'altro, la gioia non finiva e cresceva ogni istante. Qualcosa però mi sorprese, Mattia subito dopo il bacio dal quale ci eravamo staccati, mi leccò sotto il collo; dei brividi di piacere ed eccitazione mi passarono lungo tutta la schiena e allora lo spintonai sul letto facendolo stendere. Riuscivo a controllarmi ben poco se devo dire la verità, stavo facendo tutto d'istinto. Gli tolsi le scarpe e poi lentamente la maglietta alternandoci a dei baci mentre lui con i piedi mi abbassò il pantalone facendomi rimanere in intimo.

"Ora la carta passa a me però." Disse Mattia, però non mi lasciai intimidire

"Io devo ancora finire la mia giocata cucciolo." Gli risposi per poi leccargli il petto dal basso verso l'alto con la lingua.

Gli mordevo leggermente i capezzoli, Mattia ad ogni morsetto emetteva dei sottili gemiti, si vedeva lontano un miglio che gli piacesse. Lo guardai con aria stuzzicante, mi leccai le labbra per poi scendere lentamente con la lingua fino ai pantaloni che gli sbottonai e sfilai. Per un attimo gli guardai il viso, era delicato e dolce, ma era passato da imbarazzato a sicuro, forse era la prima volta in assoluto che vedevo Mattia così sicuro su qualcosa. Presi le mutande e lentamente gli sfilai anche quelle, ed ecco lì il suo pene eretto, quanto mi eccitava, lo desideravo dentro di me, da cima a fondo. Lo presi in mano e subito cominciai a muovere la mano sù e giù lentamente mentre il respiro di Mattia si era fatto più pesante. Decisivi azzardare però. Mi fermai e continuai quel movimento ma stavolta con la lingua e subito un gemito di piacere fuoriuscì dalla bocca di Mattia e poco dopo cominciai a fare lo stesso con la bocca accingendomi inizialmente con le labbra per poi piano piano farmelo scivolare fino in gola continuando il movimento iniziale.

MATTIA POV'S

Christian mi stava facendo impazzire! Non mi aspettavo che avrebbe reagito così dopo la leccata che gli diedi, infatti dopo avermi tolto la maglietta, iniziò a leccarmi il petto,diamine quanto è bravo! Emisi un gemito di piacere e tutte le paranoie svanirono nel nulla, definitivamente stavolta, ad ogni morsetto, ad ogni piccolo pezzo del mio corpo che Christian sfiorava, mi sentivo sempre meglio e lentamente il mio istinto prendeva il sopravvento. Continuando a leccarmi scese verso i miei pantaloni, quando tentò di sfilarmeli non opposi resistenza, lo volevo, volevo lui, volevo il suo corpo, volevo il suo profumo inconfondibile. Nella mia mente c’era solo lui. Sfilate anche le mutande, Christian cominciò a segarmi e di colpo mi si indurì, poco dopo poi passò con la lingua, il piacere non terminava e come se non bastasse quell’idiota era passato anche a farlo con la bocca fino a prenderlo tutto, il mio respiro era diventato pesante ed ormai ero tutto un fuoco! Mi sentivo come se stessi per esplodere; mi alzai di scatto facendolo sbattere a terra con il culo. Non ci capivo più nulla. l'unica cosa che volevo era fra i suoi pantaloni.

“Ehi. Ma che ti prende?” Mi chiese Christian preoccupato

“Shhhh.” Gli risposi facendogli segno di stare in silenzio per poi passare a sbottonargli i pantaloni, per poi sfilarglieli.

Lo vidi leggermente arrossire ma io gli risposi di tutto punto con una faccia provocante e il volto leggermente inclinato verso sinistra mentre mi mordevo le labbra. Gli abbassai leggermente le mutande e lentamente gliele sfilai ed eccolo lì. Cominciai a leccargli il pene dal basso verso l’alto tenendolo con una mano, lo riempivo di morsetti dolci mentre Christian sembrava compiaciuto con il suo sorrisetto ed io allora passai a prenderlo in bocca facendomelo scivolare lentamente in gola con lo stesso movimento che anche lui aveva recitato con me; con l’unica differenza che nonostante i gemiti e la mia intenzione di non farlo venire, venne comunque dopo qualche minuto, le urla di piacere erano imparagonabili e con una mano appena venne mi spinse il capo verso le palle spingendomelo interamente in gola. Sentivo il suo sperma caldo riempirmi la bocca e che lentamente scendeva la gola mentre un paio di lacrime si fecero sentire per lo sforzo. Christian emise un gemito di piacere molto forte, quasi fosse un urlo e poi di botto mi staccai ansimante con un pò del suo sperma sulle mie labbra ed il suo pene ancora eretto esattamente come il mio per poi chiudere in un bacio con lingua

CHRISTIAN POV'S

Accidenti che goduria! Chissà se è davvero la sua prima volta. Dovrei chiederglielo? Dicendo tra me e me mentre sentivo Mattia che faceva scivolare lentamente la lingua con tutta la bocca sopra il mio pene.

"È la tua prima volta cucciolo?" Gli chiesi spavaldo appoggiandogli una mano dietro il collo, lui mi rispose con un solo verso di approvazione leggermente imbarazzato mentre io gli sorrisi. Gli presi in seguito la testa e gliela spinsi tutta verso le mie palle, venii tutto nella sua bocca ed emisi un gemito di piacere così forte che glielo lasciai dentro per qualche secondo mentre gli sorridevo. Mattia si staccò per poi baciarmi appassionatamente. Nonostante avesse ancora un po' del mio sperma in bocca, la cosa non mi dava fastidio.

"Sai. Sono bravo a cucinare" dissi dopo esserci staccati uno dall'altro ancora ansimanti sperando che avesse afferrato il gioco di parole.

"Allora farcisci il bignè oppure la torta se vuoi" Mi rispose Mattia dandomi in seguito un morsetto sul collo seguito da un succhiotto.

Lo presi per la vita scendendo fino al culo per poi sollevarlo, si aggrappò intorno al mio collo e alla mia vita con braccia e gambe mentre ci baciavamo. Lo feci stendere di schiena sul letto mentre io mi posizionai sopra di lui, Mattia si girò di scatto a pancia in giù per poi guardarmi leccandosi le labbra.

"Dimmi che mi vuoi" Gli dissi con aria seducente seguito da una leccata sulla guancia

"Ti voglio Christian, sono tuo." Rispose con voce flebile
Gli afferrai le gambe per poi aprirgliele mentre lui era già intento ad abbracciare il cuscino. Allargai con una mano le chiappe in modo da vedere l'ano mentre con l'altra mi tenevo il mio pene, glielo infilai lentamente dentro prima la cappella e lentamente tutto il resto mentre un urlo di piacere da parte di Mattia fece risuonare una dolce sinfonia nei miei timpani; lo strinsi alla vita con le mani e quando cominciai a muovermi mi sembrò di averlo molto più duro di prima e sentivo una voglia matta di andarci veloce.

MATTIA POV'S

Un gemito si fece strada nel mio corpo trasformandosi in un urlo di dolore e piacere insieme ai brividi, mi venne istintivo stringere il cuscino al mio petto tenendolo tra le braccia. Mi sentivo bene ma mi faceva anche molto male, nonostante tutto non dissi nulla a Christian e infatti dopo qualche minuto di dentro e fuori mantenuti anche da dei gemiti di piacere, Christian si distese su di me e mi strinse le mani fra le sue per poi andarci più veloce e forte mentre ci baciavamo con la lingua. Faceva un male cane ma mi piaceva moltissimo, come già detto quasi tutto svaniva e rimaneva solo Christian nella mia mente, ogni tanto ci staccavano e gemevo o urlavo di piacere e questo stuzzicò Christian al punto tale da andarci sempre più veloce e forte.

"Ti piace amore mio?" Mi chiese ansimando con respiro pesante mentre spingeva forte.

Io seppi rispondere solo con un gemito tanto forte da farlo sembrare un urlo. Negli ultimi secondi, Christian accelerò nuovamente per poi infilarmelo tutto dentro e venire. Sentivo il suo sperma caldo innondarmi il mio culo vergine, bollente, doloroso e piacevole al contempo. Christian stava per toglierlo ma lo supplicai di rimanere ancora un po' in quella posizione, quando tentò di levarlo io urlai leggermente anche se fece piano e un po' dello sperma mi uscì da lì. Mi sentivo stanco e affannato, ma nonostante tutto presi io le redini un attimo dopo e fu il mio turno. Mi rigiri facendolo posizionare a pancia in su mentre gli bloccai i polsi per poi baciarlo appassionatamente e fargli la stessa cosa che lui aveva fatto con me, ma stavolta io gli sollevai completamente le gambe mettendogliele verso l'alto mentre tenevo la mia testa fra queste, continuai fino a venirgli dentro e come me emise vari gemiti ed urla di piacere.
La miglior prima volta di tutta la mia vita.

CHRISTIAN POV'S

La miglior nottata di tutta la mia vita.
Finito ci baciammo e a turno ci lavammo nella doccia per poi accoccolarci nel letto dell''hotel.  Sentire Mattia cosi vicino a me, concedersi a me in tutto per tutto, e poi concedermi io a lui incondizionamente mi aveva fatto capire che lui era la mia anima gemella, eravamo destinati ad incontrarci, eravamo destinati a far scontrare i nostri sguardi. Il filo rosso del destino è una leggenda diffusa in Giappone, secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Ed era così, era vero, Un filo legava me e Mattia e noi eravamo l'anima gemella dell'altro e niente e nessuno può mettersi di ostacolo. Sentivo per Mattia un amore incondizionato e adesso che ho dato ascolto veramente a me stesso, avrei cercato in tutti modi di non far mai più del male a Mattia, non avrei retto di nuovo vederlo soffrire per colpa mia quindi avrei fatto di tutto per non far accadere nulla del genere.  Il mio unico obiettivo è vederlo star bene e vedere i suoi occhi blu brillare e avrei impiegato tutto me stesso per far sì che sarebbe stato sempre così.

MATTIA POV'S

Non potevo ancora crederci. L'avevamo fatto veramente, questa sera ho veramente dato tutto di me a Christian ed ero suo in modo incondizionato, come altrettanto lui era mio. Avevo dato tutto, tutto me stesso, anche la mia intimità.
Pensavo che non sarei riuscito a concedermi così tanto, ma quando ho visto i suoi occhi, ho capito che lui è quello giusto, lui è la mia persona, è quello che mi completa e per tutto il tempo sapevo che quello che stavo facendo era giusto, e la persona con cui lo stavo facendo era quella destinata a me. Lo amavo, lo amavo con tutta l'anima e avrei dato tutto me stesso per vederlo felice e vederlo sorridere.

//spazio autore

Ciao ragazzi. Benvenuti in questo nuovo e infuocato capitolo. Spero vi piaccia molto, so che molti attendevano questo momento, e adesso festeggiate che è arrivato, hahahahaha. Mi raccomando fatevi sentire nei commenti e se volete supportare me e il mio libro votate lasciando una stellina.
Un bacio e un abbraccio
- Biagio 🤍💛

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