SEI PARTE DI ME
POV FRANZ
Ero in paradiso o cosa?, lei mi aveva chiesto di restarle accanto,di mantenere la mia promessa, quella fatta anni addietro, quando ancora non conoscevamo la paura e l'odio era solo un sentimento inusuale.
Si stava concedendo a me di suo spontanea volontà, per la prima volta era stata lei a fare il primo passo verso di me, le nostre distanze si erano annullate, per un istante dimenticai tutti i miei problemi, della promozione, del ballo del generale Guderian e del ruolo che ricoprivo e che mi logorava; in quel momento in quella stanza vi era solo Annah ed io,il mondo fuori poteva andare a farsi fottere.
Il sapore delle sue dolci e morbide labbra inebriavano ogni mio senso , l'avrei gustata in eterno se fosse stato possibile.
-:" Dimmi che non mi lascerai mai"
Come avrei potuto mai lasciarla? era parte di me, era la mia ninfa vitale, la fissavo , volevo ubriacarmi della sua bellezza ed essenza.
-:" Sarò sempre qui al tuo fianco fino alla fine dei giorni "
Un velo di malinconia le dipinse i grandi occhi neri.
Presi il suo viso fra le mie mani ruvide, la sua pelle era seta al tatto,avevo paura di romperla tanto era delicata,eppure aveva una forza d'animo pari a quella dei migliori soldati .
-:" Anzi sai cosa ti dico amore mio?"
Scosse il capo leggermente a desta ed a sinistra
-:" Potrà cadere la luna, il sole spegnersi, i mari prosciugarsi e la terra venir meno sotto i nostri piedi, ma io mai e poi mai andrò via da te,la mia anima cercherà la tua in eterno e non avrà mai pace finché non la ritroverà e potrà ricongiungersi "
Una lacrima le rigò la gote rosea
-:" Perché piangi ?"
-:" Mi sei mancato"
-:" Anche tu mi sei mancata ma ora siamo qui ".
Pogiò la testa sul mio petto ed io mi persi in quel odore idilliaco che emanava quella chioma dorata.
La volevo ed ora tutto il male,tutto l'odio e il rancore erano solo un lontano ricordo da sotterrare.
Alzò la testa e prima che me ne rendessi conto le sue labbra si stamparono contro le mie, combaciavano alla perfezione ed una cercava avidamente l'altra.
Le nostre mani non trovavano pace,volevano di più.
Volevo di più, lei chiedeva di più,
volevo gustare ogni suo angolo di pelle, quella pelle candida che accendeva ogni mio desiderio.
Le mie mani si fecero largo tra i suoi vestiti ed iniziarono a deliziarsi dei suoi tondi e sodi seni, ad ogni mio tocco corrispondeva un suo mugugnio di piacere.
Volevo assaporarla, la mia lingua fece posto alle mani ed il sapore di quel seno era qualcosa di surreale, non mi sarei mai voluto staccare e le sue mani non facevano che darmi il consenso dato che mi teneva fermo per i capelli.
Mi scostai, la sollevai sulle mie spalle e la portai in camera da letto, non ci fu resistenza,ciò voleva dire che mi desiderava anche lei, la gettai sul morbido materasso e le tolsi con tutta la foga che avevo quell'abitino blu che mi intralciava.
Mi sfilai la camicia e lei iniziò a tracciare i contorni dei miei addominali, poi si posizionò difronte a me e strinse una ciocca dei miei capelli tra le dita, mi fissò e mi baciò, la sua lingua gustava ogni angolo della mia bocca,io ero al limite, l'avrei fatta mia subito ma volevo stuzzucarla ancora un altro pò.
La feci girare di spalle e pogiai una mano sul suo seno mentre con l'altra gli spostavo i capelli così da riuscire a tormentare il suo collo elegante .
-:" Il tuo profumo mi fa impazzire, ogni parte del tuo essere mi rende tuo schiavo "
Alle mie parole lei accennò un sorriso timido ma compiaciuto.
Il mio membro inplorava di entrare e pulsava contro le sue perfette natiche,la gettai sul letto e mi posizioni a cavalcioni su di lei senza fare peso,tutto ciò mi era difficile,controllare la mia forza e la mia foga era un ardua impresa ma dovevo farlo o le avrei fatta del male.
Le bloccai i polsi con le mie mani e la mia lingua riprese la sua dolce e sensuale tortura su quel corpo capace di far perdere ogni mia percezione,mi annientava e mi piegava a suo piacimento quella donna, solo che lei ignorava tale capacità che aveva nei miei confronti.
Il mio membro cercava di farsi largo fra le sue coscie e sentiva i suoi caldi ed umidi umori, era nettare degli idei per me.
Il suo bacino spingeva contro il mio,ciò voleva dire che era pronta per me e che sarebbe bastato poco per farla raggiungere il picco massimo del piacere.
-:" No piccola, ho bisogno di assaggiati ancora un pò".
-:" Ti piace tormentarmi"
disse sarcasticamente la mia musa.
Scesi giù percorrendo con la lingua il suo ventre fino a scendere sul pube, il suo ansimare scatenava in me instinti primordiali.
-:" Vedo che non c'è bisogno di dirti di aprire le gambe,lo fai automaticamente ".
Lei arrossì mentre io ghignai diabolicamente.
La mia lingua iniziò a gustare la sua dolce fessura a ritmo dei suoi mugugnii.
Inplorava il mio nome non appena mi fermavo, amavo vederla implorare per farmi continuare.
-:" No tu arriverai quando lo dico io,ora girati di schiena ".
Lei fece come gli avevo ordinato .
-:" brava,ora mettiti sulle ginocchia "
Il suo sedere era uno spettacolo ed era solo mio e di nessun altro, avrei ucciso per lei.
Era bagnata e pronta ad accogliermi ed il mio membro era dolorante e non chiedeva altro se non entrare dentro di lei, la mia amata,la mia anima.
Venne avvolto dalle sue caldi e morbide membra, come in una morsa,un inebriante morsa,io ero in paradiso e lei urlava di piacere mentre le mani guidavano i suoi fianchi avanti e dietro.
Poche spinte e sarei esploso, il mio membro venne stretto maggiormente dalle sue umide e dolci pareti, eccola stava per esplodere in un edilliaco orgasmo tutto per me.
-:" Dimmi che ti piace"
quello che riuscì a dire fu solo il mio nome, all' udire il suo piacere,il mio pene pulsò liberando il mio seme .
Annah si voltò e mi prese delicatamente per la chioma pogiando il mio capo sul suo caldo petto.
-:" Il tuo cuore batte forte"
lei continuò ad accarezzarmi capelli
-:" perché ti ama".
L'avevo detto,ero al settimo cielo, non era stata obbligata a dirmelo di riflesso ma le era uscito spontaneamente.
-:" Anch io ti amo amore mio".
D'un tratto il suo sorriso si spense ,chissà quale pensiero triste le stava passando per la testa, la guardavo in cerca di qualche risposta ma noi feci in tempo a chiederle il perché della sua tristezza improvvisa che già mi ritrovai una sua risposta
-:" Ho paura Franz"
La presi fra le mie braccia e la strinsi al petto , iniziai ad accarezzarla ed a rassicurarla
-:" Non devi,io sarò sempre al tuo fianco ,nulla ti accadrà di male finché ci sarò io"
-:"Promettimelo "
-:" Promesso".
Lei si tranquillizzò e pian piano chiuse quelle stelle luminose che erano i suoi occhi e cadde in un dolce sonno mentre io mi ubriacavo di lei.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top