RESTA
POV ANNAH
Nonostante avessi litigato con mio padre e lo ritenessi subdolo e meschino, era pur sempre una parte di me che non potevo cancellare, piuttosto io mi sentivo da cancellare ero come un disegno fatto male, ecco come mi sentivo, la mia totale esistenza era un disegno del destino fatto male.
Ripresi a dargli una mano con la fabbrica dato che mi serviva per il mio piano , lui aveva accettato il tutto senza discutere sapeva che era il minimo che potesse fare dopo ciò che mi aveva fatto, nonostante tutto ,il nostro rapporto rimase freddo e distaccato.
Franz mi aveva incitata a riallacciare i rapporti con mio padre dato che ormai avevo ripreso a dargli una mano con la sua attività ,ma come poteva pretendere questo da me?, non avevo la men che minima intenzione di recarmi dall'essere che mi aveva barattato come un animale da bestiame e far finta che tutto ciò non fosse di rilievo, la mia cocciutaggine faceva da padrona alla mia morale.
-:" Annah è pur sempre tuo padre , siamo tutti peccatori, siamo fatti di carne ed ossa e di sbagli, tanti sbagli ".
Sapeva come trattare con me , aveva sempre avuto questa dote Franz, il tempo, le circostanze ed il dolore l' avevano scalfito come la pietra costretta alle intemperie, anche essa seppur dura e fredda , con il trascorrere incessante del corso del tempo muta.
Il tempo, quel essere informe ed avido, non si cede mai abbastanza, ha sempre fame , inghiotte tutto ciò che era , che è e che sarà, né re , né condottieri, né santi ed eroi sono immuni dal veloce scorrere di esso che ai nostri occhi mortali pare tanto lento.
Il mio tempo mi scivolava tra le dita come l'acqua che non puoi tener ferma fra le mani, essa troverà il modo di ritornare alla sua foce.
Cos'era stata la mia vita fino ad ora?, un turbinio di eventi nefasti, Franz mi aveva abbandonata e poi risbucato dal nulla ed intrufolato senza permesso nella mia nostalgica vita, mia madre era andata via , mio padre mi aveva tradita e Noah era ormai il più lieto dei miei ricordi, la cosa per cui andavo avanti ma la mia vita era stata solo un attingere di ricordi, non l'avevo mai vissuta senza aggrapparmi a qualcosa di passato.
-:" perché dovrei perdonarlo? , guardami".
Le lacrime volevano uscire e inrigare il mio viso ma il mio orgoglio era di gran lunga più forte .
Franz era lì fermo a guardarmi con gli occhi lucidi , calmo e pacato.
-:" ti vedo"
semplice frase che racchiudeva un intero discorso che solo col passare del tempo avrei compreso.
-:" e cosa vedi?, una fallita, io odio la mia vita , io odio me stessa , guarda dove sono".
L'ira che covavo da mesi stava
sfociando e stava per immergerci in quella stanza.
-:" non sei una fallita, hai più forza tu di quanta ne abbia io, hai sacrificato te stessa per Noah e tuo padre".
Ecco le lacrime, ecco la rabbia , mi scagliai contro Franz puntandogli il dito e guardandolo come se avessi voluto ammazzarlo con lo sguardo.
-:" Non è stata una scelta mia , io non ti amo, non ti amerò mai, tu sei morto per me , lo vuoi capire?, morto..."
A questa mia sfuriata Franz divenne rigido e la calma che prima padroneggiava aveva fatto spazio alla rabbia mista alla malinconia e tristezza.
Iniziò a tremare, non era buon segno, ciò voleva dire che i suoi nervi erano pronti ad esplodere .
-:"Avrei dovuto uccidermi quel giorno in quella latrina ",
Il modo in cui me lo urlò contro mi fece provare una fitta al petto, non l'aveva detto sul serio, non poteva lasciarmi così , io avevo bisogno di lui, era la mia sola ancora, il mio punto fisso,l'unica cosa certa in quel momento.
La rabbia lasciò il posto al rimorso, che stupida ed egoista ero stata,
l'avevo ferito gratuitamente, lui c'è la stava mettendo tutta in questo rapporto ed io ero troppo cieca per rendermene conto, troppo egoista per vedere al di fuori del mio dolore, tant'è che avevo dimenticato il suo.
-:" tu non puoi ...non puoi lasciarmi, tu me l'hai promesso, ricordi? "
-:" l'hai detto tu stessa tempo fa Annah, quelle promesse non contano più, eravamo ragazzini, ora siamo diversi e forse sarebbe stato meglio non riallacciare le nostre vite".
No Franz , non mi abbandonare, l'orgoglio era troppo per implorare un suo perdono o per urlargli un TI AMO, ora che lo stavo perdendo sapevo che mi avrebbe fatto male non saperlo al mio fianco.
Un pianto sta volta non l'avrebbe impietoso.
Mi avvicinai a lui , stranamente non mi scostò, presi il suo viso fra le mani e lo fissai in quegli occhi che rispecchiavano un animo che conoscevo fin nei più intimi meandri , nonostante gli anni passati lontani e l'astio che precedentemente risiedeva fra di noi per un istante svanì e rividi quel bambino che mi aveva fatto scoprire l'amore , non potevamo fare a meno uno dell'altra, nel bene o nel male eravamo legati e nonostante i miei tentativi di sciogliere quella corda che mi teneva stretta a lui, alla fine rinunciavo a slegarla, perché quel legame seppur in certi momenti malsano, era la cosa più vicina all'amore incondizionato che conoscevo.
Ora volevo essere una cosa sola con quello che era il mio compagno di una vita, il portatore dei miei segreti, la causa scatenante dei miei sentimenti , il pezzo mancante che completava il puzzle complesso che era la mia vita.
Era il mio tutto.
Avevo bisogno di sentirlo mio , mio soltanto, bramavo le sue labbra e lui non esitò a concedermele, fu il bacio che bloccò quel tempo crudele e per un istante tutto si fermò, solo i nostri cuori continuarono a battere fino a fondersi.
-:" Non mi lasciare mai"
le parole mi uscirono così spontanee, d'altronde era stato il mio specchio per anni e seppur rotto riuscivo comunque nei suoi frammenti a specchiarmici.
-:"Neppure la morte mi porterà lontano da te, saremo polvere della stessa terra".
ANGOLO AUTRICE
Salve ragazzi , siamo ad una grande svolta, in questi giorni cercherò di pubblicare un nuovo capitolo perché vorrei terminare il romanzo entro la fine del mese, ci sarà un terzo libro che come ho detto sarà la svolta finale.
Buona lettura , anche se dovevo scriverlo ad inizio capitolo 😂 vabbe vale lo stesso
baci baci.😄 😙
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