CODARDO
POV FRANZ
Ero stato via da casa per più di una settimana, il Fhurer ci aveva convocati per parlare della "questione ebrei" e del patto di non aggressione che a breve si sarebbe sancito con l'Unione Sovietica,mentre la Germania ripresentava pretese territoriali sulla Polonia.
Sapevo molto bene di quanto fosse sbagliato tutto ciò, la Germania guidata da quel folle attribuiva le cause della sua caduta ad altri popoli innocenti ma non erano stati loro ad avere smanie di grandezza durante la Grande guerra.
Sentire quei nazisti parlare di sterminio di razze e guerra mi fece voltare lo stomaco, così corsi alle toilette è vomitai, ci mancava poco che rigettassi anche l'anima ma quella ormai non me la sentivo più da anni.
Mi misi seduto a terra con le spalle e la testa pogiate al muro freddo.
Diamine in cosa ero andato a finire? , non potevo tirarmi indietro ma avrei potuto salvare Annah facendola partire, sta volta non sarei stato egoista, l'amavo troppo per continuare ad esserlo, sarei stato masochista nel farla andate via , questo lo so , so che ne sarei morto ma era inutile tenerla al mio fianco, ormai non mi amava più da tempo con me soffriva soltanto e poi non l'avrei lasciata morire in una guerra che lei stessa riteneva ingiusta.
Era assurdo il modo in cui Hitler faceva propaganda, faceva letteralmente il lavaggio del cervello con documentari ,locandine ed ormai tutti i giornali e le radio erano di dominio nazista , questa faccenda andava avanti dal 1933 ma ora era diventata insostenibile .
Aveva messo al comando esaltati mentali che dapprima falliti lui li aveva resi importante e temibili, giocava molto su questo.
Nella Kristallnacht (Notte dei Cristalli) ovvero quella che venne al seguito dell'assassinio di Ernest Vom Rath,i facinorosi distrussero o danneggiarono circa 7.500 attività ed esercizi commerciali appartenenti ad Ebrei, bruciarono centinaia di sinagoghe e assassinarono 91 persone. Nei giorni successivi, inoltre, i Servizi di Sicurezza tedeschi arrestarono almeno 3.000 uomini ebrei, rinchiudendoli nei campi di concentramento di Buchenwald, Dachau e Sachsenhausen.
Volevano dapprima intimorirli e farli andare via dalla Germania ma solo alcuni emigrarono, l'altro novanta per cento aveva resistito ai soprusi che avevano preso vita già anni addietro, data la loro resistenza , Hitler penso ' che l'unica soluzione per liberarsi completamente degli ebrei fosse lo sterminio.
Noi maggiori ne eravamo già al corrente da mesi ma il Fhurer amava infuocare gli animi di odio , così da aggraziarsi il popolo maggiormente e rendere legittima ogni azione violenta nei confronti degli ebrei.
Mi tirai le ginocchia al petto e vi posai sopra i gomiti mettendo le mani tra i capelli sistemati a dovere.
Sentivo la terra mancare sotto i piedi, presi la rivoltella dalla custodia di pelle nera che avevo legata alla vita e me la portai alla testa, volevo farla finita prima che l'incubo prendesse vita.
Ero un vigliacco, uno sporco codardo ecco cos'ero.
Mi fermai quando il mio cervello fu annebbiato dall'immagine di Annah.
Chi le fosse stato vicino e difesa dalla follia e la morte che ci stava giungendo ?.
Gettai la pistola a terra spingendola via con il piede , poi mi rimisi le mani fra i capelli ormai scomposti e alle lacrime non fu imposto alcun divieto di scendere .
Udì dei passi , mi ricomposi in fretta , presi la pistola e la risistemai nel fodero , poi aprì il rubinetto facendo scorrere l'acqua ed iniziai a gettarmela sul viso così da camuffare il pianto, poi me l'asciugai in fretta.
Si aprì la porta (era una toilette, quindi c'era una porta in comune e poi altre tre a schiera dove vi erano le tazze ) principale .
"Tenente FonVaier, che piacere, non mi aspettavo di trovarla qui , l'ho vista allontanarsi come un fulmine dalla sala delle riunioni, se permette ha un aspetto non dei migliori ".
Era il generale Heinz Wilhelm Guderian, ufficiale più importante delle corazzate tedesche, lo scorso
novembre venne promosso General der Panzertruppen, ricevendo inoltre l'incarico di comandante dei reparti corazzati tedeschi; nello stesso anno pubblicò un libro dal titolo Achtung Panzer, in cui sosteneva con notevole persuasività che i mezzi corazzati dovevano diventare il principale strumento offensivo a cui le altre armi avrebbero dovuto essere subordinate in caso di attacco concentrato.
Io sinceramente me ne fregavo di chi fosse, altri giovani tenenti avrebbero venduto le madri pur di stare sotto la sua ala , ed io ora me lo ritrovavo lì davanti a me eppure ero totalmente impassibile .
Feci sull'attenti come segno di saluto.
" Tenente FonVaier, non sia così formale, siamo pur sempre in una latrina, non al gran galà, ho saputo del suo matrimonio avvenuto circa tre mesi fa, complimenti, i pochi che hanno visto sua moglie, la descrivono come un'angelo dagli occhi neri ma dal temperamento ...ecco come oserei dire?...ostile ed indomabile".
Cosa voleva da me?, perché nominata Annah in quel modo?.
Pogiai la mano sulla fodera della pistola lentamente senza destargli alcun sospetto, l'avrei usata se fosse stato necessario anche se ciò mi avrebbe portato a morte certa.
" Mia moglie è giovane, deve ancora abituarsi alla vita coniugale ed ai suoi doveri ma il suo carattere sta diventando più mite".
Era intento a lavarsi le mani e teneva la testa china , io lo fissavo cercando di capire le sue intenzioni.
" Tenente FonVaier, allora sarò lieto di invitare lei e sua moglie al ballo di sabato prossimo presso la mia villa "
Lo fissai con area curiosa mentre lui era ancora lì con la saponetta fra le mani,poi distorsi lo sguardo appena lui ebbe finito e rialzò il capo.
"Ne saremo più che lieti Generale Guderian e la ringrazio per l'invito, non mancheremo ".
" A sabato allora tenente FonVaier ".
Feci dinuovo sull'attenti ma lui preferì stringermi la mano.
" È stato un piacere. ..".
Non feci in tempo a finire la frase che già aveva chiuso la porta alle sue spalle.
Ora volevo solo ritornare a casa.
Volevo vederla , anche se il suo cuore era freddo, accanto a lei mi sentivo al sicuro lontano dai mille pensieri che mi tormentavano.
Entrai , ma non c'era nessuno ad accogliermi, mi ero dimenticato che Annah era mia moglie solo per la legge e che sentimentalmente era lontana anni luce da me, era legata ad un'altro uomo che io non riuscivo a scacciare dalla sua mente.
Lo invidiavo .
Salì al piano superiore ma non la trovai in nessuna delle camere,poi mi ricordai che Annah ultimamente passava le sue giornate nel salottino al piano di sotto a leggere e guardare il mondo tramutare dalla finestra .
Entrai nella sala e la vidi seduta intenta a leggere, le sue mani affusolate erano meravigliose, cosa avrei dato pur di sentirle sulla mia pelle , indossava un abito bianco a fiori blu , la gonna era ampia e le scendeva giù fino alle ginocchia, la sua figura snella era di un eleganza inaudita, aveva tutto al posto giusto .
La sua pelle bianca era illuminata dai raggi del sole che trapelavano dalla finestra e il lieve e caldo venticello gli scompigliava i lunghi capelli biondo cenere che erano semi raccolti con un nastro di raso blu.
I suoi occhi erano sempre severi verso di me , l'espressione d'amore e devozione che aveva nei confronti di Noah non mi apparteneva, neppure quando l'avevo fatta mia si era degnata di guardarmi con un briciolo d'affetto.
Si accorse di me solo quando ebbi finito di ammirare la sua perfezione.
Per me respirare il suo respiro già voleva dire il paradiso.
Ed ora come gli avrei spiegato del ballo alla villa del generale Guderian.
Più che nella merda sta volta ero in una fossa sotterrato a tre metri sempre da merda.
Appena gli dissi di ciò che era accaduto pochi giorni prima, lei si fece scappare dalla bocca che era a conoscenza dello sterminio che stava per avvenire, aveva trovato i documenti e quindi anche le lettere di Noah, la sua curiosità l'avrebbe condotta alla rovina ed io dovevo impedirlo.
Gli tappai la bocca ma non appena la liberai incominciò a lanciarmi qualunque cosa avesse a tiro ferendomi la spalla sinistra.
Era indomabile ma dovevo farla ragione, all'improvviso la vidi puntarsi un taglia carte alla gola.
"Fai un altro passo e mi ammazzo, ora tu farai ciò che ti ordinerò"
disse con voce ferma e diabolica.
Ora ero curioso di sapere cosa aveva da propormi , avrei accettato qualsiasi compromesso pur di renderla felice e impedirgli di farsi del male.
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