AUTOCOMBUSTIONE
POV FRANZ
Risiedevo a casa sempre più di rado, le continue riunioni e pressioni imposte dai miei superiori facevano pressa su di me come un enorme macigno ed io mi sentivo come una piccola formica di quell'enorme e strutturato formicaio che trascinava tutto nei meandri di quella terra umida e buia che ormai era diventata routine della mia vita stanca .
Al mio rientro avrei comunicato ad Annah del ballo dato dal generale Guderian , alla quale eravamo stati invitati, sapevo in cuor mio che sarebbe andata su tutte le furie ed avrebbe abdicato facendosi venire un malanno pur di non prendere parte a quella festa o mi avrebbe maledetto lanciandomi ogni sorta d'oggetto che si sarebbe trovata sotto mano ,avevo rimandato tale notizia già abbastanza ed ora era arrivato il momento di dirglielo e poco mi sarebbe importato della sua risposta, l'avrei trascinata con la forza a quella festa, perché di ciò ne andava della nostra reputazione ed io non potevo giocarmela, non ora e non in questo modo.
Mi trovavo a fissare alcune scartoffie gettate alla rinfusa sulla mia scrivania nel mio piccolo ufficio collocato alla fine di un lungo corridoio situato ai piani inferiore di quell'enorme e lussuoso edificio,i piani in alto erano destinati ai superiore , mentre a noi tenenti venivano assegnati quelli ai piani inferiore.
Questa era la gerarchia.
Sentì ' bussare alla porta del mio ufficio così invitai ad entrare.
-" Tenente FonVaier, signore, il generale Mars vi richiede immediatamente nel suo ufficio signore ".
Era Karl Straus, un ragazzino sulla diciottina, sembrava malaticcio ma era un gran lecca culo, si era arruolato per puro patriottismo ma non sapeva reggere neppure una pistola , un raccomandato ecco cos'era ma d'altronde per arrivare ai piani alti era l'unico sistema,lo stesso che avevo adottato io molti anni addietro.
" Digli che arrivo "
Mi sistemai la giacca e mi recai ai piani superiori.
Bussai all'ufficio del generale, cos'altro mi sarebbe atteso sta volta?, l'ansia si faceva largo in me e si divertiva a tormentarmi, le mani presero a sudarmi cosi le asciugai passandomele sui pantaloni.
" Prego , avanti tanente FonVaier"
Il generale Mars si alzò dalla sua grande poltrona di pelle marrone e con la mano mi fece cenno di accomodarmi sulla sedia adagiata di fronte alla sua scrivania di ciliegio , feci sull'attenti e mi accomodai.
" Generale Mars, mi ha convocato per quale motivo se posso chiedere? "
Ero palesemente incuriosito dal motivo di quel colloquio inaspettato, non ero mai stato convocato così frettolosamente, sta volta sentivo che si trattava di qualcosa di importante e grave.
" Come procede il vostro matrimonio con la figlia di mia cugina tenente FonVaier ? ".
Un sorriso compiaciuto prese vita sul suo viso pallido e stanco, poi riprese posando il suo sguardo sulle mie mani tremanti .
" Ho saputo che la vostra sposa ha un carattere al quanto singolare"
Dopo il generale Guderian anche il generale Mars era a conoscenza dei comportamenti di Annah, ma si erano dati per caso il passa parola?e poi cosa volevano da Annah? non erano di certo affari di loro competenza i comportamenti di mia moglie, infatti non nuocevano a nessuno ne creavano scandalo, era semplicemente asociale nei confronti di alcuni individui .
Divenni d'un tratto rigido e con voce sprezzante ed autoritaria trovai il coraggio di dirgli in modo garbato e rispettoso di farsi gli affari propri.
" Generale Mars, signore se permette con tutto il dovuto rispetto che provo nei vostri confronti ,non trovo opportuno parlare dei comportamenti di mia moglie, dato che ritengo tale argomento personale, visto che non provocano alcun disagio o recano dispiaceri e mali nei confronti di terzi".
Non so come ma quelle parole lo lasciarono spiazzato , sarà stato il modo in cui le avevo pronunciate, ovvero ero rimasto tutto il tempo pacato e cordiale anche se dentro urlavo ed imprecavo come il peggiore dei marinai.
Il generale si riprese dalla risposta da me data in precedenza, l 'aveva lasciato spiazzato
ma in me una fiamma divampo' , rabbia? adrenalina? cos era quel bruciore che mi stava tormentando in quell'istante? .
Sapevo che non sarebbe finita lì nonostante la mia risposta data alla sua sfacciata domanda.
Mi girava intorno con le mani intrecciate dietro la schiena e con il capo alzato in segno di pura fierezza.
"Ha ragione tenente, non siamo qui per discutere di questi futili argomenti, sono giustamente privati, mi scusi."
Sta volta ad essere spiazzato ero io, il generale Mars, un uomo sprezzante di tutto e tutti, altezzoso ed amante della disciplina, si era scusato con me, ero allibito e al quanto lusingato.
Sgranai gli occhi incredulo e con tutta la calma che potevo trovare e che restava in me mi porsi a lui
" Accetto le vostre scuse, anche se non dovevate signore"
Si recò vicino ad un piccolo tavolino dove erano posizionate due bottiglie, una di vodka ed una di scotch.
"Scotch o vodka? ".
Mi fece questa domanda come se in precedenza non fosse accaduto nulla.
Titubbai.
" scotch"
dissi.
"Ottima scelta".
Mi sorrise e mi porse il bicchiere.
"Alla nostra tenente ".
Alzò il bicchiere come per accennare un brindisi, così mi alzai e feci lo stesso.
"A cosa dobbiamo questo brindisi Generale, se permette signore? ".
Un grande e largo sorriso baleno' sul suo viso .
" Alla sua promozione Tenente colonnello "
Cosa avevo appena udito?.
Ero incredulo e perplesso, avrei voluto chiedergli il perché ed il percome ma riusci' soltanto a restare immobile e confuso, ciò avrebbe comportato cambiamenti, maggiori responsabilità e mi sarei dovuto esporre maggiormente, se prima mi ritenevo dentro a tutto questo caos e non vi era uscita, ora ci ero completamente annegato e non vi era alcun sollievo, bruciavo , bruciavo vivo dall'interno , ecco era l' autocombustione della mia anima .
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top