NOTA STONATA
POV FRANZ
Quanti onori e magnificenza vedo intorno a me...Quanto orrore e disgusto provo in me.
Se la vita ti vuole punire tu non puoi evadere dal suo vòlere,Annah parlava di Karma,lo aveva letto in uno di quei libri tibetani che parlavano d'amore e pace interiore,da quando la nostra vita ma soprattutto la sua andava a puttane,lei trovava forza in quelle parole scritte nero su bianco.Io vedevo tutto ciò un'idiozia,una sciocchezza.Come può la meditazione farti evadere dagli inferi?.
《Allora tanente colonnello FonVaier,non è contento?,Non si và al fronte.A voi è stato affidato un grande compito》.
Ormai non sopportavo più la presenza onnisciente di Graf,era un giullare,un buffone esibizionista.Un idiota buon a nulla.Mi congedai con un Già ed andai via.Dovevo prendere le poche cose necessarie che mi sarebbero servite per il mio calvario.
Non potevo però tornare a casa o avrei distrutto nuovamente Annah.
Decisi che avrei comprato il necessario all'emporio in città e sarei andato via come fa l'ultima neve ai primi raggi della primavera.
Presi l'auto nera con tanto d'autista,un ragazzino appena diciannovenne con tanti propositi ma ignaro di ciò che invece la vita impone.
《Tanente colonnello FonVaier,siamo arrivati,attendete vi apro la portiera》Disse come se da quel compito fosse scaturita la sua intera carriera.Un sorriso sgembo e forzato dipingeva il suo volto pallido e sbarbato.Lo fissai dallo specchietto retrovisore della vettura scrutando ogni suo minimo e sudato movimento.Mi divertiva vederlo torcere e fremere dalla voglia di fare ma dal timore di sbagliare.
《No,Otto,Faccio da solo grazie》
Scesi lentamente dall'auto sorreggendomi il berretto,mi sistemai la giacca e mi apprestai ad entrare nell'emporio di Miss Fisher e subito la campanella posta sopra la porta suonò,era un modo carino per avvertire l'arrivo di un cliente.
Miss Fisher sbucò da dietro al bancone come una talpa sbuca dalla sua tana.Era piccolina e sottile come uno stelo,ci sarebbe voluto poco per spezzarla.
Con gran garbo e un sorriso perenne si rivolse a me《Buongiorno tenente FonVaier,desidera?》.
Mi girai un pò intorno,notai che non vi era più molta merce come vi era in passato,il negozio era ridotto all'osso e tanti ghingheri che in precedenza erano di routine
ora erano assenti dato che ritenuti un lusso.
A cosa ci stavamo riducendo?.
《Miss Fisher,mi occorrerebbe della schiuma da barba,un pettine,rasoio e...》estrassi dal taschino la lista e gliela porsi《Tenga,così fa prima》.
La donna si sistemò gli occhialetti e lesse attentamente quel foglietto stropicciato e malconcio,poi improvvisamente incominciò a trafugare tra le poche scatole ingiallite ciò che mi occorreva.
《Mi dispiace tanente FonVaier ma il rasoio e l'acqua di colonia non ne ho,sapete ora è un lusso improfumarsi》Miss Fisher fissò il parquet consumato,un velo di nostalgia coprì i suoi occhioni viola e trattenne coraggiosamente un singhiozzo.《Presto mi sà che dovremmo chiudere,non possiamo più mantenere aperta un'attività che non rende》.
Quella donna aveva speso tutta la sua vita in quel negozio ed ora a causa di una stupida ed inutile guerra vedeva il sogno di una vita cadere a pezzi.
Pagai il conto e salutai senza dar corda alla sua disperazione.
Era l'ennesima vittima di una guerra che si stava infiltrando nelle nostre vite e portava via tutto e poi te.
Salì in auto dove un Otto tutto attento e vigile mi attendeva con le mani fisse alle 10 e 10 sul volante.
《Tutto bene Tanente colonnello FonVaier?》.
Ero intento a fissare la città che pian piano moriva.Divieti affissi e propagande tappezzavano i muri freddi dei palazzi.C'era poco da pensare,c'era poco da sperare.
《Tanente?》Otto richiamò nuovamente la mia attenzione.
《Si,tutto bene Otto》Risposi distrattamente.
《Bene,la porto in stazione?Il treno parte tra un'ora e sò che lei ama essere preciso》
Mi limitai in un debole cenno con il capo.Nessuno avrebbe provato entusiasmo nel raggiungere l'inferno.Graf sicuramente non vedeva l'ora d'affondare il suo stivale nella terra di Stutthof.Io il mio gliel'avrei volentieri affondato in faccia.
Arrivammo in stazione e la stampa incominciò a circondarmi,Graf da lontano mi sorrideva orgoglioso mentre un giornalista gli poneva delle domande.
Mi avvicinai faticosamente a lui che si trovava accanto al vagone.Graf immediatamente mi tirò a sé ponendomi un braccio sulla spalla.《Io ed il tanente colonnello FonVaier non deluderemo la nostra amata patria e promettiamo che i traditori avranno ciò che si meritano》Poi si rivolse a me《Vero Tanente colonnello FonVaier?》Lo guardai severo,avevo solo voglia di finire la pagliacciata prima della ghogna.《Dobbiamo salire tanente Graf》poi mi rivolsi a quei giornalisti da strapazzo,erano solo marionette nelle mani del partito.《Scusateci ma ora dobbiamo andare》.Otto si preoccupò dei miei bagagli mentre io presi posto nel vagone.Ogni sorta di lusso era sputata lì,tavolinetti di ciliegio,tende di velluto porpora e liquori di ogni sorta.Ma ciò che colpì la mia attenzione fu una statuina di marmo che sorreggeva una cornocopia ricolma di frutta.Avevo sentito dire che il Führer aveva un debole per l'arte,soprattutto quella greco-romana che riteneva quella "pura".
Doveva avere le manie di purezza Hitler,anche se lui di puro nulla aveva.
《Ah,Tanente FonVaier,non è bellissimo? E pensate che casa vostra sarà impeccabile,il Führer ci tiene che i suoi uomini abbiamo tutto il necessario》.Fissai quel insulso essere mentre pogiava i suoi suduci piedi sul tavolinetto.Provavo odio ma verso me stesso,il me stesso passato.Avrei potuto evitare tutto ciò,evitare di trovarmi qui con Graf.Il capo stazione con un fischio incitò la vettura a partire.Un rumore d'ingranaggi prese vita ed il treno come un condannato a morte prese a camminare per il patibolo.
Fissavo fuori dai finestrini,vedevo le cose scivolare via e poi la mia mente prese a pensare,pensare che ora non avrei più riavuto una seconda opportunità.Era tutto finito.
La vita non è ingiusta,alla fine mi sono reso conto.La vita ci pone semplicemente le conseguenze di ciò che scegliamo.
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