Capitolo 16
È stata una festa magnifica a parte qualche piccolo inconveniente. Haru mi ha riportata a casa ed è andato via poco fa.
Sono sotto le coperte a fissare il soffitto, non riesco a dormire. Ho troppi pensieri per la testa.
Sento del rumore provenire dalla stanza di papà. Lui dovrebbe essere ancora alla festa, può essere che sia già tornato? Mi alzo per chiedergli se si siano divertiti a fine serata e per assicurarmi che abbia riaccompagnato la mamma a casa.
-Papà!-
Accendo la luce, ma non è papà. Davanti ho Shinichi che si prende gli ultimi vestiti che ha lasciato qui.
-Giusto a quest'ora dovevi venire?-
-Mi viene meglio col mio corpo. Sai sono le due e non è normale che un bambino sia fuori-
Resto lì, appoggiata alla porta che aspetto che finisca di prendersi le cose. Ancora i nostri sguardi non si sono nemmeno incrociati.
Chiude i cassetti e si gira finalmente verso di me. Diventa subito rosso vedendomi in pantaloncini e canotta, eppure non è la prima volta.
-Ran, sei felice con lui?-
-Perché?-
-Lo sappiamo entrambi che le notti sono fatte per dire cose che il giorno dopo non diresti. Rispondimi-
Mi sembra ovvio che amo Haru sennò non l'avrei baciato, giusto? Giusto? Non lo so nemmeno io, che risposta gli dovrei dare. Cioè lui mi piace perché fa lo scemo, perché senza nemmeno impegnarsi mi fa sorridere e non mi fa pensare a nient'altro. Shinichi, forse non è perfetto, ma tanto nessuno lo è. Ed io lo amo così, con i suoi difetti e le sue cose strane.
Lui lascia cadere i vestiti a terra e si avvicina a me. I nostri corpi sono uniti e il mio è attaccato al muro, mi prende il polso e mi guarda negli occhi. Poi si avvicina all'orecchio e mi sussurra.
-Sai cos'altro mi ha insegnato Sherlock Holmes, mio caro Watson? Che l'amore non è solo un sentimento, ma anche chimica. Il tuo polso è accellerato e le tue pupille si sono dilatate. Sento anche il tuo stomaco farsi indietro e il tuo respiro rallentare-
Mi sfiora le labbra con le sue, ma non mi bacia lasciandomi un mix tra un brivido e un senso di vuoto. Però non si allontana da me.
-Sai qual è il problema, Shinichi? Tu non sai restare e io non so andarmene-
-Perché eri ancora sveglia? Non hai sonno?-
-Vorrei tanto addormentarmi-
-Invece non ce la fai?-
-No, sono stanca, ma gli occhi mi si riaprono automaticamente-
-Se eri con me ti addormentavi-
Sento il suo respiro caldo sul mio collo ed io mi sento sempre più male. Da quando Shinichi è così sensuale?
-Devo trovare un metodo sostitutivo a te-
-No, per stasera no-
Mette una mano sul mio fianco e mi tira a se. Le sue dita sicure tracciano linee infuocate sulla mia pelle e mi viene la pelle d'oca. Perché non c'è sensazione migliore che riabbracciarsi dopo una lunga assenza. Basta un suo abbraccio per sistemare tutto. Un suo sorriso per rendermi felice. Una sua carezza per farmi sentire viva. Basta lui e nessun altro. Se per baciarlo dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci. Nulla vale quanto un suo bacio.
Baciandoci mi accorgo che finiamo sul mio lettino. Ho paura perché so già come finirà dopo. Non posso permetterglielo, resta il fatto che mi ha mentito, che mi ha usata e poi ferita. Tutto questo per due anni.
-Perché lo stai facendo?-
Cerco di riprendere fiato fra un bacio e l'altro per dirgli quelle parole.
-Perché sei solo mia, e di nessun altro, chiaro? Sei parte di me.-
Lo allontano e gli chiedo di andare via. Gli spiego che non ho intenzione di soffrire di nuovo, a quel punto la colpa sarebbe mia che mi sono fatta manipolare di nuovo. Lui va via senza neanche salutarmi.
Io adesso ho Haru ed è con lui che dimenticherò Shinichi. Non posso iniziare un nuovo capitolo della mia vita se non riesco ad abbandonare l'ultimo.
Vado a dormire e riesco finalmente ad addormentarmi.
...
Sono fuori con Sonoko per fare colazione insieme dato che la giornata è meravigliosa. Anche stamattina lei è abbastanza pensierosa e distante.
-Ran, ti manca?-
-No-
-E invece sì, altrimenti mi avresti risposto "chi?"-
Perché finiamo per parlare sempre di Shinichi? Lei è la mia migliore amica, la parte di me che viene fuori senza che io possa nasconderla, l'unica persona che mi legge dentro l'anima.
-Adesso c'è Haru e sono sicura che Shinichi durerà ancora poco-
-Posso darti un consiglio?-
So che i suoi consigli sono sempre molto mirati, quindi non trovo il problema e le faccio cenno di si.
-Fa che la voglia di amare sia più forte della paura di soffrire ancora-
La vedo prendere la borsa ed entrare dentro il bar per pagare la colazione.
Quelle si che sono parole profonde. Effettivamente sono sempre stata frenata dalla paura di soffrire ancora e non voglio. Saluto Sonoko e vado al parco dove mi aspetta Haru. Appena mi vede mi sorride e mi bacia sulla guancia. Si trattiene per paura di andare troppo in fretta. Mi avvicino io e lo bacio come si deve e lì capisco tutto.
In questo momento vorrei avere Shinichi davanti e non Haru. Vorrei potergli dire che ho voglia di vederlo, che mi mancano da morire i suoi baci e la sua voce, che stargli distante non è facile come credevo e che infondo è tutto quello che ho sempre voluto. Però non riesco ancora a perdonarlo, non ce la faccio proprio.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top