Capitolo 22
Scendo dalla macchina correndo e sperando che non sia ancora salito su a bordo. Dentro vedo una marea di gente. Vedo tutti tranne lui, non lo trovo e mi sento già male. Corro e lo cerco per tutto l'aereoporto, ma nulla. È inutile, sarà già sull'aereo. Fra poco partirà e tornerà a Tokyo e chissà, magari stavolta sarà lui a non farsi trovare più da me.
Mi inginocchio a terra e metto le mani davanti al viso. I miei dolorosi lamenti non riescono a frenarsi. È solamente colpa mia. Dovevo andare da lui prima, dirgli che avevo lasciato per sempre Haru e che volevo stare con lui. Mi sento stupida. Non ho lasciato che ci amassimo com'era giusto. Io non ce la faccio a stare lontana da lui, sono fragilissima, sto male in continuazione. Ho bisogno sul serio di lui, non lo dico giusto per dire, io ho fottutamente bisogno di lui. Di un suo abbraccio, di un sorriso anche di una sola parola che provenga dalla sua adorabile bocca. Non posso vivere senza lui che mi stravolge le giornate. Stavo morendo lentamente diventando schiava dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi. Poi l'ho incontrato di nuovo e sono tornati i problemi, le mie giornate si sono stravolte. E lo ringrazio per questo. Io adoro avere questa vita con lui. So che può sembrare contraddittorio dato che non mi piace soffrire, ma lui non mi farà mai soffrire. Lui ha reso solamente il mio mondo più bello e vivace. Ed io, messa qui a terra in mezzo alla confusione, continuo a piangere perché l'ho perso. Sto scivolando di nuovo...
Non riesco a trattenere le lacrime, è una sensazione orribile. Brucia la gola, il naso, respiro male e non faccio altro che dire "non qui". Non ho le forze per immaginare come sarà la mia vita dopo aver perso la persona che amo di più al mondo.
-Ran-
Levo le mani dal mio volto e mi giro lentamente. Lo vedo alzato dietro di me con un borsone rosso appeso sulla spalla. Continuo a fissarlo per paura che sia solo un miraggio. Jeans blu, una polo rossa. I suoi occhi azzurri e il ciuffo spettinato. Mi alzo da terra mentre i suoi occhi sono fissi sui miei. Mi avvicino lentamente e indugiando un po' immergo una mano nei suoi capelli. Mi metto in punta di piedi sentendo il loro magnifico profumo. Tutto questo per paura che sia solo uno scherzo del mio inconscio. Sorrido mentre i miei occhi lacrimano increduli e felici.
Lo abbraccio senza levare le mie mani dai suoi capelli e stringendolo sempre più forte per paura che tutto svanisca. Mi immergo nell'incavo del suo collo.
Sento le sua mani accarezzarmi la schiena con sicurezza e sento il suo viso appoggiarsi sulle mie spalle.
Il suo respiro caldo sul mio collo mi da l'ultima certezza che questo non è un sogno. È tutto reale: io, lui, quest'abbraccio, il suo profumo, i suoi capelli. Tutto vero. Si allontana da me giusto quanto basta per guardarmi negli occhi, spostando le sue mani dalla schiena ai miei fianchi che tremano leggermente quando sentono il suo tocco dolce.
-Ran, dimmi che non sei venuta qui solo per salutarmi-
-Ho lasciato Haru! Ho capito che senza di te è inutile svegliarsi anche solo la mattina. Scusami, ti prego, ma ho bisogno di un abbraccio che valga tutti questi anni perduti-
Lo sento aumentare la presa e stringermi di più riportandomi al posto del suo collo dove mi sento al sicuro. Poi mi guarda e mi sorride stringendo leggermente gli occhi.
-Ti amo così tanto-
-Non scordarti mai di ricordarmelo, amore mio-
Tutta le voci, i sussurri, i rumori, i movimenti, tutto sparisce intorno a noi. Restiamo solo noi due a guardarci dentro e a capire finalmente che non possiamo restare separati. Recupereremo benissimo questi dieci anni persi e saremo veramente felici, sarà veramente felice.
Sento però di dover andare di nuovo da Haru per ringraziarlo. Ma non oggi, non in questo momento. Credo che ci tornerò fra qualche mese. Devo dargli il tempo di sentirsi meglio. Anche se la nostra storia è finita, io voglio molto bene ad Haru. Senza di lui questi dieci anni sarebbero stati molto più pesanti. Ma se non fosse stato per Haru oggi probabilmente non sarei qui, con Shinichi, a capire quant'è bello e quanto mi è mancato.
Mi passa più volte la mano nei capelli e poi la sposta sulla mia guancia tenendo sempre quel sorriso così dolce. Si avvicina, si piega e mi bacia. E questo resterà nella nostra vita come il bacio più bello che mi ha dato. Dopo il nostro primo bacio ovviamente. Sotto la pioggia. Ero diventata così fredda e arrogante.Lo odiavo, non volevo più vederlo. Era sparito, se ne fregava di me. Ma quel bacio sotto la pioggia è stato tutto quello di cui avevo bisogno.
Spero solamente che adesso tutto torni come era dodici anni fa. Quando ancora Conan non esisteva e quando eravamo una cosa sola. Tornerò a casa, darò la bella notizia a tutti. Dirò che adesso sono veramente felice e che questa vita non sarà rovinata più da niente perché adesso io e lui siamo insieme.
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